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* Condivisione o copia?
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Autore Messaggio
Emmett Brown
Dio maturo
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 00:03    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:
clonazione=
perchè il file originale non viene danneggiato

condivisione=
perchè condividi un'emozione suscitata da un file.
ad esempio, se scarico un mp3, è perchè quella canzone mi piace; naturalmente, anche alla persona da cui scarico il file la canzone piace.
ergo, condividiamo il piacere di ascoltarla.
un po' come se viene a casa mia una mia amica e le faccio sentire un cd.

grazie alla clonazione, la condivisione può essere iterata nel tempo.
e se stasera mi sto imbrogliando con i concetti, è perchè ho deciso i suicidarmi leggendo la barbyapologia.
sarò masochista?


GULP! me la spieghi? Perchè, quando copio un file danneggio l'originale?????? AAARGGHHH Vedi che il barbypensiero ti sta già mandando a male... Wink

Quanto alla condivisione delle emozioni suscitate siamo d'accordo, ad esempio anche ora state tutti condividendo la noia per i miei barbosissimi post e ciò mi commuove (altra emozione!).

Rispondendo a Rebelia, davo per scontato e certo il fatto che, nella copia digitale, non c'è per definizione alcuna differenza dall'originale alla copia, e che a quanto ne so la clonazione è un procedimento di copia esatta di qualcosa in genetica, cioè qualcosa di analogo, per cui se siamo d'accordo propongo di eliminare dalla discussione il termine 'clonazione' intendendolo sinonimo del più familiare 'copia'. (Sono tardo, fatemela facile vi prego).

Madvero... certo che condividi, ma per ottenere la condivisione della sensazione e del piacere dell'ascolto devi in pratica, tecnicamente intendo, fare nel tuo pc una copia esatta di un file che era, e resta, da un'altra parte. Siamo d'accordo su questo?

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madvero
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 00:06    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Madvero... certo che condividi, ma per ottenere la condivisione della sensazione e del piacere dell'ascolto devi in pratica, tecnicamente intendo, fare nel tuo pc una copia esatta di un file che era, e resta, da un'altra parte. Siamo d'accordo su questo?


sì.
alla stregua di copiare una formula di matematica o di imparare a memoria una poesia.
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juzo kun
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 00:15    Oggetto: Rispondi citando

Condivisione, riproducibilità tecnica. Un discorso che non mi è nuovo... dall'invenzione della fotografia, o giù di lì Wink

Cià
JK


L'ultima modifica di juzo kun il 05 Ott 2005 00:18, modificato 2 volte
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rebelia
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 00:17    Oggetto: Rispondi citando

Emmett Brown ha scritto:
se siamo d'accordo propongo di eliminare dalla discussione il termine 'clonazione' intendendolo sinonimo del più familiare 'copia'


ah, nessun problema! evidentemente avevo capito male io e pensavo cercassi un sostituto, una parola alternativa che rendesse meglio l'idea
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Emmett Brown
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 00:25    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:
Citazione:
Madvero... certo che condividi, ma per ottenere la condivisione della sensazione e del piacere dell'ascolto devi in pratica, tecnicamente intendo, fare nel tuo pc una copia esatta di un file che era, e resta, da un'altra parte. Siamo d'accordo su questo?


sì.
alla stregua di copiare una formula di matematica o di imparare a memoria una poesia.


D'accordo.
Dunque la tua risposta secca alla mia domanda sarebbe 'copia'?


L'ultima modifica di Emmett Brown il 05 Ott 2005 00:29, modificato 1 volta
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rebelia
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 00:28    Oggetto: Rispondi citando

Emmett Brown ha scritto:

D'accordo. Allora, se ti ho compreso: prima copi nel tuo pc un file che è la copia esatta di qualcosa che ha un contenuto significativo, poi -eventualmente- godi personalmente della condivisione del contenuto significativo.

Dunque la tua risposta secca alla mia domanda sarebbe 'copia'?


[vagamente_istigante_ma_non_di_proposito]
leggendoti ho come l'impressione che tu voglia portarci a dire quel che gia' hai deciso dall'inizio: sbaglio?
[/vagamente_istigante_ma_non_di_proposito]
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Emmett Brown
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 00:56    Oggetto: Rispondi citando

rebelia ha scritto:
Emmett Brown ha scritto:

D'accordo. Allora, se ti ho compreso: prima copi nel tuo pc un file che è la copia esatta di qualcosa che ha un contenuto significativo, poi -eventualmente- godi personalmente della condivisione del contenuto significativo.

Dunque la tua risposta secca alla mia domanda sarebbe 'copia'?


[vagamente_istigante_ma_non_di_proposito]
leggendoti ho come l'impressione che tu voglia portarci a dire quel che gia' hai deciso dall'inizio: sbaglio?
[/vagamente_istigante_ma_non_di_proposito]


Ah ah Rebelia.. non sbagli affatto, lo ammetto! Very Happy

L'ho premesso in apertura del thread: secondo me è copia, anzi credo che non si tratti di una mia opinione ma di un'evidenza tecnica qualsiasi, che volevo portare all'attenzione.

Non ho 'deciso' niente, non mi pareva ci fosse nulla da decidere da parte mia, volevo gettare il sasso nello stagno e suscitare una discussione sulla proprietà dei due termini e nulla più, per ora.

Sbaglierò, ma mi pare evidente che riguardo al p2p dire 'condivisione', tecnicamente parlando, sia un eufemismo; anzi una bugia. Possiamo anche accettare tale termine convenzionalmente, basta mettersi d'accordo, ma se ce n'è uno appropriato dobbiamo usare quello, no?

Penso che se ci abituiamo ad usare il vocabolo 'copia' invece di 'condivisione', piano piano migliorerà anche la percezione di quello che davvero è il p2p, e saremo più obiettivi nel valutare le ragioni di chi lo avversa subendone danni, insomma ne discuteremo più a ragion veduta... Chissà...

Spero che la discussione vada avanti, io per stasera vado a nanna...

Zzz
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kkk2003
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 08:00    Oggetto: Rispondi citando

Emmett Brown ha scritto:


Sbaglierò, ma mi pare evidente che riguardo al p2p dire 'condivisione', tecnicamente parlando, sia un eufemismo; anzi una bugia.


Mmm.. secondo me, tecnicamente parlando, il p2p si divide in 2 fasi: la condivisione, e la copia. Tu puoi copiare perche' io ho condiviso. Se non c'e' condivisione, non c'e' copia...
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Gipi'
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 08:02    Oggetto: Rispondi citando

I termini ci stanno tutti e due.

Mi spiego:

nel p2p io condivido una o piu' cartelle che a loro volta contengono dei files, tu prelevi una copia del file che ti interessa dalla mia cartella condivisa.

Secondo me, naturalmente. Wink
.
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Emmett Brown
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 10:10    Oggetto: Rispondi citando

Naturalmente, kkk e gipì; e non 'secondo voi' o 'secondo me', ma nei fatti.

Le cartelle in questione hanno un determinato attributo che è quello di poter essere condivise; il fatto che certe cartelle siano condivise è solo uno degli innumerevoli fatti tecnici oggettivi (come la connessione internet, il fatto che il pc sia acceso e funzionante, che un certo programma giri, etc etc!...) che, tutti insieme, rendono possibile la copia dei files in esse contenuti.

Pertanto credo si possa affermare correttamente che il p2p consista nel copiare files e consentirne la copia.
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brain
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 10:15    Oggetto: Rispondi citando

secondo me non e' una semplice copia, ma piu' una moltiplicazione di beni, quali programmi musica immagini. e in tal senso e' una forma di democrazia pura e applicata, tanto che rasenta l'anarchia Wink
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jaclo
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 17:52    Oggetto: Rispondi citando

Emmett Brown ha scritto:
Sbaglierò, ma mi pare evidente che riguardo al p2p dire 'condivisione', tecnicamente parlando, sia un eufemismo; ......

Ciao Emmett,non sono d'accordo.Se io sono un progammatore e mi scrivo un programma per poi metterlo a disposizione io condivido la conoscenza.
Non c'entrano le emozioni.Per avere 2 oggetti distinti ma identici o sono il frutto di 2 medesime idee magari contemporanee ma distinte o sono uno la copia dell'altro,quindi tecnicamenteun oggetto lo si puo' solo copiare e' vero,ma mettere a disposizione la conoscenza,quello e' condividere.
Ciao.
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madvero
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MessaggioInviato: 05 Ott 2005 22:30    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
ma mettere a disposizione la conoscenza, quello e' condividere.
Ciao.


condivido questa opinione.
per far capire che la condivido, l'ho copiata.

[mode istigatrice ironica e spiritosa]
emmett, lavori per la siae o per l'accademia della crusca?
secondo la mia modesta opinione, per l'accademia della crusca.
[/mode istigatrice ironica e spiritosa]
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Emmett Brown
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MessaggioInviato: 06 Ott 2005 02:09    Oggetto: Condivisione delle conoscenze Rispondi citando

Laughing Madvero... sì, certo che lavoro all'Accademia della Crusca, sono quello che cambia l'olio alla mietitrebbia!!! Ma non sta bene far pubblicità alla propria attività nel forum Shame on you

Dunque, su una cosa siamo d'accordo a quanto pare: condividere significa comunicarsi sensazioni ed emozioni; condividere significa mettere in comune conoscenze.

Su quest'ultimo punto posso aggiungere quanto segue.

Ci sono innumerevoli conoscenze gratuite, disponibili, patrimonio dell'umanità intera ed anche dei singoli uomini che ignorano tali conoscenze, ed è ovviamente auspicabile che tali conoscenze siano il più possibile condivise gratuitamente in ogni modo fra tutti.

Ci sono particolari conoscenze che sono il risultato di un costoso, legittimo e faticoso lavoro di qualcuno, e in linea di principio secondo me è giusto che tali conoscenze vengano sì, certamente, diffuse il più possibile e condivise con chi ancora non le ha, come sopra, ma in qualche modo è doveroso compensare chi le mette a disposizione.



Mi riferisco all'esempio portato da Jaclo, che ha scritto:

...Se io sono un progammatore e mi scrivo un programma per poi metterlo a disposizione io condivido la conoscenza.


Se tu sei un programmatore e scrivi un programma per poi metterlo a pubblica disposizione, condividi, o meglio doni, il frutto della tua fatica, l'opera del tuo ingegno; bontà tua. Io scarico il tuo programma e ne traggo un giovamento, un diletto, un vantaggio. Magari, bontà mia, anch'io ti rendo il favore con un'opera del mio ingegno, che ti offro, magari no, ma non è questo il punto che vorrei discutere qui.

Quello che mi pare di poter osservare è che tu -ti prendo alla lettera- non 'condividi la conoscenza' con me ma, pur facendomi un dono utilissimo, ti limiti (scusa il termine irriconoscente) a darmi un tuo prodotto. Tu continui ad essere un bravo programmatore, autore e produttore di programmi, conoscitore della tua arte; io invece non avanzo di un passo nella conoscenza e resto l'ignorante che sono.

Per restare al tuo esempio, 'condividere la conoscenza' significherebbe che tu dovresti insegnarmi, gratuitamente, a programmare, fino a farmi conoscere tutto quello che mi occorra per fare da me almeno ciò che tu mi hai regalato. Da parte mia, farei altrettanto con ciò che io conosco e tu no, e che ti interessa conoscere. Questo sì, sarebbe condividere davvero la conoscenza.

Facciamo un passo indietro. Tu hai scritto 'mi scrivo un programma per poi metterlo a disposizione'. Benissimo, questa è una lodevole iniziativa, ma immagino che tu -per restare in tema- scriva programmi per vivere, per ottenerne un equo guadagno (o scarso, o esagerato, non importa, non è questo il punto). Se io, col pretesto (che non sarebbe altro) della condivisione delle conoscenze, ti chiedessi, per l'appunto, di 'condividere con me la tua conoscenza' e di regalarmi proprio quel frutto del tuo lavoro, quell'opera del tuo ingegno, tu cosa mi risponderesti?

Zzz buona notte...

ps non pensiate che voglio moralisteggiare... ho anch'io '935.456 files, 578.832 TeraByte in condivisione, pardon in copia, con una connessione a 4600 GigaByte/sec, 89 Ul attivi, 64 Dl attivi'... Voglio solo fare un pò di sana etimologia da bar su qualche temine logoro e abusato Smile
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danieladaniela
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MessaggioInviato: 06 Ott 2005 05:58    Oggetto: Rispondi citando

ciao scusa il ritardo, volevo precisare che esiste una bella differenza tra "condivisione" e "copia" (anche nei problemi legali che ne possono derivare). Se tu vieni a trovarmi a casa mia, io non sono mica obbligata a spegnere il lettore dvd appena entri. Puoi benissimo guardare il mio film e fartene un'idea e semmai decidere se comprarlo, anche se non rientri nei "familiari" che invece possono usarlo a pieno titolo. Se ora si da' il caso che io abbia un amico a molte migliaia di chilometri di distanza (hai mai notato che i programmi p2p hanno sempre funzionalita' di chat?) al quale faccio la cortesia di condividere la fruizione di una certa opera soggetta a copyright, forse si puo' argomentare che non e' esattamente la stessa cosa e subire una sanzione amministrativa (multa), ma i fulmini, anche quelli della legge urbani, e' difficile poterli scagliare. Ben diverso e' il concetto di copia, cioe' scaricare grosse quantita' di materiale per farsene un archivio, e quella e' cosa ben diversa (e se i p2p si definissero "programmi per copiare" andrebbero a bagno ben presto). Ricordo anche che per chi condivide materiale trasmesso dalla tv e radio, la visione differita e' un diritto che nessun tribunale o legislatore ha mai messo in discussione (nonostante molte azioni legali intentate ai tempi delle videocassette) e chiunque puo' registrare qualunque cosa e vedersela quando e come gli pare. Il diritto a tenere le registrazioni in archivio e' invece assai controverso. Alcune corti hanno emesso delle sentenze di condanna.
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vathek
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MessaggioInviato: 06 Ott 2005 11:55    Oggetto: Rispondi citando

Aggiungo una postilluccia all'ottima argomentazione di daniela con il fatto che è giuridicamente diversa la copia per uso e fruizione personale (in teoria per essere legale dovresti sempre avere l'originale) e quelle che fai per lucrarci sopra, rivendendole... allora sì che sei un pirata e rischi grosso...
Tant'è che non mi pare che tutti gli utenti del fu cucciolandia frequentino i tribunali in massa...
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madvero
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Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 06 Ott 2005 13:57    Oggetto: Rispondi citando

chiosa:
il fu cucciolandia era uno dei pochi, se non l'unico, hub a zero share.
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jaclo
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MessaggioInviato: 06 Ott 2005 17:46    Oggetto: Rispondi citando

Ciao Emmett,le tue osservazioni paiono sempre piu' vicine ai distinguo propri della dialettica filosofica,nonostante l'oggetto del ragionamento,e mi piacciono.
Sarebbe forse opportuno evidenziare il fatto che quando io metto a disposizione un prodotto frutto del mio ingegno senza richiedere compenso non creo valore aggiunto e per questo mi viene da definirla una condivisione.Ma hai ragione,io non condivido la mia conoscenza bensi' i suoi frutti,ma vista in quest'ottica allora la condivisione della conoscenza,che e' una elaborazione personale e soggettiva di informazioni,e' irrealizzabile perche' si arriverebbe ad essere tutti conoscitori di ogni immaginabile professione o arte,cosa che non accade.
Invece io penso che quando si mette a disposizione il frutto del proprio ingegno si crea comunque l'opportunita' che chi lo riceve venga stimolato nel proprio ingegno a capire,scoprire ed elaborare una nuova e diversa conoscenza.
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Emmett Brown
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MessaggioInviato: 09 Ott 2005 22:09    Oggetto: Rispondi

Bene, il topic è fermo da qualche giorno e pare che ci siamo spiegati. Vorrei commentare Daniela e Jaclo.

Se tu vieni a trovarmi a casa mia, io non sono mica obbligata a spegnere il lettore dvd appena entri. Puoi benissimo guardare il mio film e fartene un'idea e semmai decidere se comprarlo, anche se non rientri nei "familiari" che invece possono usarlo a pieno titolo.

Certo Daniela, anzi credo che nel concetto di 'familiari' in questo caso rientrano a pieno titolo anche quelli che non sono sullo stato di famiglia, come l'amico o il vicino che viene a trovarti. Ci mancherebbe!!! (adesso che ci penso però, un mio amico una volta ha fatto una festa privata in casa sua con qualche decina di invitati, ascoltando i dischi... ed ha pagato la SIAE...)

Se ora si da' il caso che io abbia un amico a molte migliaia di chilometri di distanza (hai mai notato che i programmi p2p hanno sempre funzionalita' di chat?) al quale faccio la cortesia di condividere la fruizione di una certa opera soggetta a copyright, forse si puo' argomentare che non e' esattamente la stessa cosa e subire una sanzione amministrativa (multa), ma i fulmini, anche quelli della legge urbani, e' difficile poterli scagliare.

D'accordo. Certo che ho notato la funzionalità di chat, è l'aspetto più 'condividente' ed è bello vedere cosa condivide una persona per farlo copiare da chi va virtualmente 'a trovarlo'; è facile e divertente anche indovinare il sesso e l'età della persona... Chattando poi si può fare amicizia a partire da tale efficace 'presentazione', si può anche consigliarsi su quale chicca copiare o farsi copiare... si fa un bel giro nei propri e altrui ricordi... bello. Mi pare che fin qui il fatto che in realtà si copia qualcosa è del tutto trascurabile; direi che si tratta dell'unico modo tecnicamente ragionevole per dire a qualcuno: "Eccomi, mi presento, questa è la musica che piace a me. Fammi sapere quale musica piace a te, e fammela ascoltare come io ti faccio ascoltare la mia". Un incontro tra persone sconosciute, che hanno o dichiarano di avere qualcosa in comune; una condivisione (ecco finalmente la parola usata a proposito) più o meno esplicita di 'qualcosa' che parla di noi, dei nostri gusti, del nostro carattere.



Sarebbe forse opportuno evidenziare il fatto che quando io metto a disposizione un prodotto frutto del mio ingegno senza richiedere compenso non creo valore aggiunto e per questo mi viene da definirla una condivisione. Ma hai ragione,io non condivido la mia conoscenza bensi' i suoi frutti, ma vista in quest'ottica allora la condivisione della conoscenza, che e' una elaborazione personale e soggettiva di informazioni, e' irrealizzabile perche' si arriverebbe ad essere tutti conoscitori di ogni immaginabile professione o arte, cosa che non accade.

D'accordissimo Jaclo, evidentemente la condivisione totale e globale di ogni arte e professione non solo è impossibile, ma mi pare anche un'utopia abbastanza ingiustificata...

Invece io penso che quando si mette a disposizione il frutto del proprio ingegno si crea comunque l'opportunita' che chi lo riceve venga stimolato nel proprio ingegno a capire,scoprire ed elaborare una nuova e diversa conoscenza.

D'accordissimo anche qui. Dunque: il 'qualcosa' che parla di noi, che condividiamo, è -poniamo- una canzone scritta da qualcuno tanti anni fa; o meglio: quello che significa per noi. Quanto al 'frutto del proprio ingegno', di cui diceva Jaclo, io sbaglierò ma non ne vedo alcuno nel p2p: salvo casi eccezionali, chi scambia files scambia canzoni e film che non ha creato lui. Perciò, non mi pare si tratti di 'conoscenza' da condividere, ma di qualcos'altro.

Credo che uno dei modi in cui si può davvero condividere (e mettere in 'piazza') qualche conoscenza sia, per esempio, raccontarci i fatti nostri e le nostre opinioni qui, come anche esprimere qualcosa a proposito dei nostri rispettivi ingegni, contenuti originali insomma; l'indicazione di quali canzoni ci piacciono mi pare un pò poco.

Ho sentito parlare di 'cultura' a proposito dei prodotti dello spettacolo che vengono diffusi col p2p. Qualcuno dice che così si diffonde e si condivide cultura. Io sono scettico: prima di tutto vorrei che qualcuno mi desse una definizione di cultura, poi... osserverei che casomai una canzone è il prodotto di una cultura, oltre che del suo autore, non è causa di cultura ma casomai, principalmente, un effetto... La cultura siamo noi, le nostre vite quotidiane ed il modo in cui eventualmente sappiamo raccontarcele, secondo me.

Un'ultima considerazione (ovvia, mi pare) a proposito del p2p è la seguente: se i produttori di opere non lucrano con la loro diffusione, in altre parole se gli spettatori non pagano il biglietto, è inevitabile che gli autori perdano la loro autonomia, dovendosi accodare a questo o quel carro dello sponsor di turno. E' inevitabile poi anche ogni conseguenza di tale mancanza di autonomia, come tutti possiamo tristemente constatare.
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