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Il progetto che salva i vecchi PC insegnando a installare Linux
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Zeus News
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MessaggioInviato: 09 Mag 2025 19:00    Oggetto: Il progetto che salva i vecchi PC insegnando a installare Linux Rispondi citando

Leggi l'articolo Il progetto che salva i vecchi PC insegnando a installare Linux
End of 10 fornisce tutte le risorse necessarie per tenere in vita i computer non adatti a Windows 11.


 
Immagine: End of 10
 

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zeross
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MessaggioInviato: 10 Mag 2025 00:58    Oggetto: Rispondi citando

Ci sarà una mole di lavoro enorme da fare ed una resistenza immensa dai pigri di tutto il mondo da debellare. Rolling Eyes Rolling Eyes
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anabasi
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MessaggioInviato: 10 Mag 2025 07:02    Oggetto: Rispondi citando

Al momento gli indirizzi riportati per l'Italia sono cinque: a quanto pare se ne stanno aggiungendo man mano.

Inoltre, esistono i LUG (Linux User Group) che sono distribuiti in tutta la penisola e che sono sempre ben disposti ad aiutare. Un elenco può essere consultato QUI.

E (non meno importante ... Wink ) chi è interessato a provare Linux può chiedere assistenza qui, sull'Olimpo.

Sulla scelta della distribuzione per dare nuova vita a vecchi PC, non sempre sceglierei Ubuntu o Mint. Dipende molto dall'ambiente grafico scelto, ma non sono comunque le distro più leggere.
Però se il PC da ringiovanire è "nato" con Windows 10 (ed è questo il caso di cui stiamo parlando) ha certamente caratteristiche hardware sufficienti per far girare qualunque Ubuntu o Mint.
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Homer S.
Dio Kwisatz Haderach


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MessaggioInviato: 10 Mag 2025 10:13    Oggetto: Rispondi citando

Dà più da pensare il fatto che solo tre siti di supporto sono extra-UE, di cui due americani. Se non si voleva vederla come un'iniziativa politica, c'era da aspettarsi un'adesione ben diversa sia per quantità, sia per locazione.
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zero
Dio maturo
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MessaggioInviato: 10 Mag 2025 10:45    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Il progetto evidenzia vantaggi come...

Visto che lo scopo del progetto e' quello aiutare gli utenti al passaggio a linux, sarebbe opportuno dire anche gli svantaggi.
Perche' se un tizio passa a linux, e poi si accorge che non puo' usare programmi per i quali ha acquistato la licenza, resta come minimo deluso (evito il termine corretto per evitare ban).


.
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Homer S.
Dio Kwisatz Haderach


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Residenza: Ormai ci sono solo io qui in pianta stabile, che lo chiedete a fare?

MessaggioInviato: 10 Mag 2025 11:51    Oggetto: Rispondi citando

Io ho dato una scorsa al sito del progetto e non mi sembra che in qualche parte ci fosse espressamente scritto che Linux è in tutto e per tutto equivalente a Windows. Insomma, almeno a prima vista non gli stanno vendendo fumo, ma solo richiamando l'attenzione sul fatto che, volendo, hanno un'alternativa a soccombere alle logiche commerciali di Microsoft.

Per non parlare del fatto che Linux non pone un aut aut ai suoi utenti: c'è per chi lo vuole usare in esclusiva come in alternanza ad altro. Insomma, che possano rimanere delusi è davvero un'illazione.
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Apon75
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MessaggioInviato: 10 Mag 2025 15:22    Oggetto: Rispondi citando

Il grave e grandissimo problema di "linux desktop" é la sconsiderata frammentazione della comunity e piccole realtà radicate nei territori: pochissime risorse, non comunicano tra loro, nessuna linea di azione condivisa e sinergica. Da me, c'era un'importante realtà nata da Codex Lab del 2004, in cui son stati sviluppati molti strumenti di Gimp. Al tempo era anche venuto Stallman in piú occasioni. Scorporato il progetto é rimasto dal 2010 un club, con tante iniziative e 4 gatti, meritevole il progetto ancora in atto "Pciclami", esattamente quello di cui si parla (é dal 2010 che si offrono pc con linux a persone che non se lo possono permettere), ma il riscontro é minimo. Il club ha poche risorse e non riesce ad emergere per farsi notare. Questo succede anche negli altri capoluoghi vicini. Giusto per dire che le realtà ci sono, ma tutte divise e poco visibili alle masse. La maggioranza delle persone crede che Linux sia un gelato, fintanto che la comunity resta barricata in se stessa e crede che solo con una presenza sul web, possa cambiare il panorama informatico, Linux non emergerà come valida alternativa al resto. E il resto continuerà a banchettare. Serve volontà, impegno, sacrificio e soldi. Allora la community open source farà tremare e magari crollare le colonne delle big company.
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Maary79
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MessaggioInviato: 10 Mag 2025 17:25    Oggetto: Rispondi citando

Non è una novità che si dica di installare Linux sui vecchi pc, da quanto ricordo è sempre stato il loro mantra. Talmente tanto che poi arriva gente nei forum con pc vecchissimi, magari nati con Vista o Seven, ancora oggi, e vogliono installarci Linux. Se il PC ha W10 la cosa cambia, ma talvolta sarebbe opportuno aumentare ram, mettere un ssd, per avere il massimo delle prestazioni.

Per quanto riguarda la frammentazione non la vedo come tale, perché gira e rigira le distribuzioni sono sempre quelle e le community ben preparate e frequentate. Compreso questo forum.

Nessuno dice di brasare Windows, nessuno vi dice che dovete mollare i vostri software a pagamento, W10 funzionerà fuori supporto ancora molti anni, potete fare un dualboot, unica cosa non fatevi venire "il tarlo" quando il PC ha 15+ anni.

È un prodotto di nicchia dal lato pc, ma Linux come kernel è praticamente ovunque.
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zeross
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MessaggioInviato: 11 Mag 2025 14:29    Oggetto: Rispondi citando

Dire che Linux sia un sistema operativo da installare solo su macchine che abbiano Windows 10, e non solo un gravissimo errore di comunicazione, ma addirittura è un errore concettuale che va stroncato sul nascere, poiché un computer è una macchina, e come tutte le macchine nasce per svolgere uno o più compiti, e tra questi compiti ci sono incarichi ad alto valore computazionale, per cui una macchina molto moderna e recente sicuramente sarà adatta, ma se l'utente a cui e destinata la macchina fa:
Elaborazione testi
conti di casa
accesso alla posta elettronica
consultazione di siti internet per informazione, prenotazioni, acquisti
conservazione di vecchi filmati
trasferimento delle foto dalla macchina fotografica al PC, con eventuale pubblicazione.
Creazione di siti internet personali
Gestione contabilità piccola impresa/agricola o artigiano
Giochini passatempo
Allora un computer addirittura con pentium IV va bene!
Se non si comprende che la prima roba importante è l'analisi delle esigenze del cliente/utente/persona da cui nascono i bisogni, allora meglio stare zitti.

Preso atto che le esigenze della persona sono al centro della valutazione anche un computer che in origine era dotato di Windows NT 6.0 (Vista) oppure Windows NT 6.1 (Seven) può svolgere i compiti sopraindicati anche meglio che con i prodotti Microsoft, con prodotti come LINUX, BSD o Haiku, tenendo conto che ognuno di loro può avere un numero di periferiche come Stampanti multifunzione che non sono tutte pienamente supportate, e questo tipo di problema è quello che poi scoraggia certi utenti, i quali arrivano e ti dicono: Devo fare il travaso dei miei filmini in VHS-C su computer; Linux supporta il Silvercrest Grabber USB? Shame on you
Se già non rispondi ad una domanda del genere, quello non ti passa a Linux, perché le esigenze di molti utenti, adesso sono quelle di vedersi con meno problemi e se la persona per accedere al sito dell'INPS, non potrà più usare lo SPID ma deve usare la CIE con il lettore di carte, vorrà saper se il suo lettore di carte magnetiche della Trust comprato da unieuro verrà riconosciuto ed usato con Linux, perché è ovvio che se non lo può usare tutti i discorsi sul software libero vanno a farsi benedire. Crying or Very sad
Quindi come in parte accennato da Apon, siamo in pochi rispetto alle esigenze ed ognuno va un po in ordine sparso, ad esempio io uso Open Suse, ed ha un neofita gli direi di tenersi alla larga dalla SUSE come ti terresti alla larga da un zombie affamato Shocked
lo YAST e sempre stata un shit ed in trent'anni non sono mai riusciti a migliorarlo.
UBUNTU ha guadagnato popolarità proprio perché Canonical è una impresa che investe ( e qualche volta licenzia) nelle ricerca e sviluppo software di Linux ed ha fornito il prodotto migliore che gli altri non sono mai riusciti a fare.
Ecco che quindi i prodotti di Canonical e tutto quello che ne deriva hanno la maggior popolarità e vengono consigliati quasi sempre, anche se ci siano altri prodotti di pregio o meno, sia in ambito Linux, come Slackware, Fedora, openSuse ed altri come le varie BSD e Haiku.
Quando uno vuole passare a Linux o altri sistemi operativi, che non siano Microsoft, deve farsi un elenco di quello che sono le sue esigenze, tenendo conto che i videogiochi, ad oggi sono uno dei campi di carico computazionale maggiormente gravoso, per cui un PC che usa Windows 10 e il minimo sindacale.
In base alle esigenze che uno ha di fronte, può configurare le sue richieste hardware e vedere se ottiene un riscontro con una delle macchine usate che dispone o sono in circolazione.
Questo passo è imprescindibile poiché senza di esso ci troviamo nella situazione descritta sopra che prepara macchine con Linux per chi non se le può permettere e poi vengono rifiutate per la mancanza di supporto al videogioco che hanno tutti.
Se quello prima di avere un computer vuole giocare a Fortnite, e non ha i soldi per comprarsi il computer, ma per lui e imprescindibile giocare a Fortnite, lasciatelo affogare nella sua miserevolezza piuttosto che sprecare tempo prezioso che potrebbe essere dedicato a persone più meritevoli. Basta
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Apon75
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MessaggioInviato: 11 Mag 2025 16:16    Oggetto: Rispondi citando

Maary79, io per frammentazione e direzione collettiva intendevo la presenza fisica delle comunità open source. Per far emergere in questo caso Linux in ambiente desktop per un pò tutte le tipologie di utenti, non basta la presenza anche massiccia sul web, ma occorre una sensibilizzazione e presenza fisica. La maggioranza delle persone, usa il web al 10% forse meno. Non vedo come una casalinga 2.0, per esempio estremo, possa conoscere altre realtà, come Os alternativi, se per lei il web é fb e wp e qualche portale di notizie. Gli apparirà il messaggio che il suo fidato computer é obsoleto, andrà in un negozio e gli rifileranno un nuovo mezzo...diverso seppur difficile, difficilissimo, avesse dei riferimenti reali. Persone in carne ed ossa in giro con sedi, presenza gazebi, eventi su tutto l'anno (un linux day non é niente, solo un petardo acceso nel nulla, richiama l'attenzione dei curiosi e addetti ai lavori, e finisce lí), che le facciano scoprire che il suo fidato computer non é per niente obsoleto, anzi! Mi rendo conto che l'impresa sarebbe delle piú ostiche. Ed é per questo che aggiungevo che ci vuole: impegno, tempo, volontà, coesione, visione e soldi. Altrimenti sappiamo tutti che resterà tutto come ora.
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zeross
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MessaggioInviato: 11 Mag 2025 20:45    Oggetto: Rispondi citando

No ci vogliono soldi, una montagna di soldi per usare tutti quegli strumenti che permettano di raggiungere anche chi sul web non ci va, come fece Microsoft per il lancio di Windows 95, ed altri soldi per pagare programmatori che lavorino al codice, ed altri soldi per sostenere iniziative di adozione.
Senza soldi come dimostrano gli ultimi trent'anni, non si va da nessuna parte.
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MessaggioInviato: 11 Mag 2025 22:04    Oggetto: Rispondi citando

Giustissimo Zeross, ci vanno montagne di soldi! I soldi però arrivano in proporzione all'impegno e visione d'insieme dei soggetti interassati. Si comincia dal piccolo, cioé ora. E non é molto piccola la faccenda, visto che il web e tutta la baraccha gira con Linux, non dimenticando supercomputers e sistemi specifici. Quindi la base é già belle che pronta, e non si parte da zero, ma a dirla come Troisi, si parte da "tre" senza ricominciare, mauauauah..Il salto di qualità, o massa critica per espandere il sistema GNU in ambienti domestici e lavorativi, deve partire dalle persone che ci credono. Come dicevo, e dici, c'é da scalare non una montagna, ma il monte Olimpo che stà su Marte, una super montagna. In questo caso, meglio non guardare la vetta, altrimenti neanche si comincia, ma un passo alla volta, se c'é la volontà. Man mano che cresce l'interesse di sempre piú persone, crescono anche gli investimenti. (Lancio un sasso: magari col tempo e giro di interesse Red Hat invece di farsi una barca di c***i suoi, comincerà anche lei ad investire seriamente, e un altro piccolo colosso si aggiungerà). E poi, come insegna la storia, eventi imprevedibili possono cambiare le carte e favorire chi prima era in svantaggio. Ma il perno, se si vuole che Linux stia su una macchina si e una no, a livello di personal computer, dipende dalle persone che lo usano e sviluppano. Uscire dallo schermo e andare a cantarlo per le strade. Poi i soldi arrivano, un transatlantico di soldi!
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Dio Kwisatz Haderach


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Residenza: Ormai ci sono solo io qui in pianta stabile, che lo chiedete a fare?

MessaggioInviato: 12 Mag 2025 12:09    Oggetto: Rispondi

I soldi ci sono. Solo riguardano ciò che di Linux fa comodo alle imprese. L'uso individuale non è in cima alla lista.
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