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Zeus News Ospite
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abtony Mortale adepto
Registrato: 04/07/05 10:30 Messaggi: 36 Residenza: tra qui e le Filippine
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Inviato: 07 Ott 2015 08:59 Oggetto: |
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Beh c'è da pensare comunque che nel 1962 forse non era nemmeno immaginabile una rete tipo internet e che lo strumento che più si avvicinava all'epoca fosse il telefono. Alcune cose, anche se viste "con il senno di poi" sono assolutamente precise: la possibilità di fare la spesa da casa, la registrazione dei movimenti bancari, le riunioni via web. Tutte cose che a noi oggi paiono normali ma 50 anni fà non lo erano assolutamente. Era già una cosa "inimmaginabile" potersi collegare telefonicamente con i propri parenti a centinaia di kilometri di distanza solo componendo un prefisso (e non "digitandolo": allora i telefoni avevano la rotella e non la tastiera). Si parla di telefono e non di cellulari forse perchè inconcepibile all'epoca l'idea di un telefono senza fili. Nello stesso giornale c'è un articolo sulla missione spaziale a bordo della Mercury. Forse che all'epoca era ipotizzabile un mezzo come lo shuttle? o l'idea di una stazione spaziale? Forse nei film di fantascienza.
A me pare una previsione che si è avverata, pur su altra piattaforma, ma sostanzialmente negli stessi termini. A quei tre americani che fecero queste previsioni sarebbe stato meglio chiedere 6 numeri del superenalotto! (che allora non c'era). Se pensiamo com'era l'Italia nel 1962, in pieno boom economico, e guardiamo a cosa c'era allora e cosa abbiamo oggi, quanti, allora, avrebbero immaginato lavatrici capaci di pesare i capi da lavare, di avere numerosi programmi da associare a ogni diverso tessuto? O alle televisioni "smart"? e siamo passati da televisori in b/n a valvole a schermi sottili con circuiti integrati: forse che all'epoca qualcuno avrebbe potuto immaginarlo? o ai forni a microonde? E quanto sono cambiate le auto da allora ad oggi? I motori di allora consumavano forse il doppio di quelli odierni ed offrivano prestazioni di molto inferiori a quelle attuali. Le Ferrari da strada dell'epoca sfioravano i 200, oggi ormai superano i 300 km/h. |
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GipsytheKid Semidio
Registrato: 20/02/15 10:17 Messaggi: 331 Residenza: La città che si vorrebbe eterna, ma che non lo è
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Inviato: 07 Ott 2015 09:40 Oggetto: |
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massì, ma poi non mi pare così strano o assurdo, se pensiamo anche agli apparecchi "inventati" nei film o nei telefilm o nei libri di fantascienza, quanto poi si sono rivelati simili a quello che si è avverato in futuro, pur con le dovute e ovvie differenze.
Semmai l'articolo mi pare interessante per svelare il meccanismo del bias confermativo e non tanto per "sbugiardare" delle previsioni che, tutto sommato, sono per lo più azzeccate, nel merito più che nel metodo. |
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{Zurlì} Ospite
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Inviato: 07 Ott 2015 10:45 Oggetto: |
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Sembra più vicino al Minitel usato dai francesi e poi pensionato da Internet. |
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{Max} Ospite
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Inviato: 07 Ott 2015 12:09 Oggetto: |
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"Ma allora come è stata possibile una visione così precisa del futuro? Semplice: siamo noi che la facciamo sembrare precisa interpretandola con gli occhi di oggi."
È Lei, Sig. Attivissimo, che la sta facendo sembrare meno precisa interpretandola con gli occhi di oggi. Mi creda che è così, Lei non se ne accorge perché si è auto convinto del contrario, è condizionato psicologicamente dalla Sua stessa mente, dal Suo (ormai) consueto modo di pensare, alla plasticizzazione delle Sue aree cerebrali deputate alla interpretazione dei fatti.
È inutile arrampicarsi sugli specchi per trovare per forza sempre e comunque una delucidazione (ill)logica per spiegare (o meglio, smentire, dal Suo punto di vista parziale) il motivo per il quale l'autore di in un articolo di 53 anni abbia fatto delle ipotesi che si sono avverate.
Non deve per forza esserci una spiegazione per tutto, Sig. Attivissimo, a volte le cose che si prevedono succedono per davvero e dietro la loro realizzazione spesso può esserci la potenza del caso o, qualche volta, quella dell'intelletto umano. Non per niente una prerogativa dell'intelligenza è proprio quella di fare previsioni future corrette anche se non necessariamente basate su dati disponibili e/o teorie dimostrabili.
"si tratta insomma di un fax, non di una pagina Web"
Come potevano i tre esperti esprimersi, allora, con la proprietà di linguaggio di oggi? Pretenderla è semplicemente irragionevole e quindi assurdo.
"Un sistema, insomma, nettamente di tipo telefonico e ben diverso da Internet." Perché Internet non è tutt'ora intimamente legato alle reti telefoniche?
Sminuire le previsioni fatte dai tre ingegneri ritenendo che la descrizione che fecero, valutandola oggi, non sia del tutto precisa è insensato e qualunque pretesto Lei esibisca non può pretendere di intaccare minimamente la natura eccezionale della vicenda.
Francamente la Sua retorica da bar è offensiva perché cerca di far credere ciò che non è, come certi millantatori del web. |
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{GZ} Ospite
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Inviato: 07 Ott 2015 22:32 Oggetto: |
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Attivissimo, mi spiace dovere dare ragione a Max perché in genere apprezzo il suo punto di vista razionalistico, indispensabile per mettere un freno alle castronerie che impazzano sul Web.
Questa volta però ha esagerato lei nel suo "furore dissacratorio" negando che i "tre esperti americani" (ma chi erano? se ne sa qualcosa di più dei riferimenti generici dell'articolo?)abbiano anticipato - con la terminologia del loro tempo, è ovvio! - quello che poi sarebbe diventata la comunicazione digitale globalizzata e interattiva. Quello che a mio avviso rende notevole le anticipazioni riportate nell'articolo è che - diversamente dal ben noto aforisma volterriano "profetizzate! profetizzate! qualcosa si avvererà" - praticamente tutte le previsioni fatte dai tre si sono realizzate, sia pure con forme diverse da quelle ipotizzabili al loro tempo per via delle specifiche strade prese dagli sviluppi tecnologici dei decenni successivi. Trovo perciò improprio il suo "riduzionismo" al riguardo, pur senza gridare al "miracolo profetico": probabilmente i "tre americani" facevano parte di un team di qualche centro di ricerca avanzato (forse, ma è un'illazione indimostrabile, in ambito militare)e hanno utilizzato questa posizione privilegiata per l'intervista. Più sorprendente a mio parere che sia stata rilasciata - senza nulla togliere al "Trapani Nuova" (strano titolo per una testata...) - ad un giornale a diffusione locale e non ad un grande quotidiano nazionale. Forse questo è spiegabile con la maggiore propensione agli "azzardi avveniristici" dei primi che hanno meno da perdere in immagine dei secondi. Ma in questo caso era proprio l'opposto... |
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