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Berlusconi: le mie prigioni, Mondadori editore
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Autore Messaggio
R16
Dio maturo
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Registrato: 07/03/08 22:58
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MessaggioInviato: 07 Ago 2013 12:48    Oggetto: Rispondi citando

Ciao.
Forse sono stato frainteso.
Di B non mi interssa un tubo.
Non sono un suo sostenitore. (ci mancherebbe altro)
La mia è solo una critica nei confronto di Magistrati politicizzati . (e che Paolo De Gregorio provi a dire il contrario) e del loro strapotere.
Tutto qui.
Poi che B, sbraiti a vanvera, non mi interessa.
E in ogni caso, lo reputo finito.
Citazione:
dò ragione a Paolo De Gregorio, inizia davvero a stancare stà litania, a te no?

Paolo De Gregorio, non fà altro che "tirare acqua al suo mulino".
Nè più nè meno come un'altro qualsiasi, che appartiene a un determinato Movimento, o partito.
E' un suo diritto.
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Giunone
Dio maturo
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MessaggioInviato: 07 Ago 2013 13:54    Oggetto: Rispondi citando

Fammi capire: sia B che i Magistrati hanno torto? Può anche essere, ma B vuole una sostanziale patente per fare tutto quello che gli piove in zucca...Questo francamente non sta nè in Cielo nè in Terra, LOL E' per questo che la sua litania stufa, non perchè tira acqua al suo mulino, ma perchè mente sapendo di mentire e finisce per credere alle sue bugie

Paolo probabilmente si è rotto di sentir parlare del povero perseguitato, (che non è perseguitato ), ecco perchè concordo con Lui, a prescindere dal partito votato, secondo B si dovrebbero toglier di mezzo i magistrati, nel momento in cui vengono fuori le sue magagne e i suoi intrallazzi Troppo comodo però, qui è più obiettività che politica, o no? Di quel che fa B non mi tange, ma sentirmi presa per il C mi dà fastidio e credo siano tanti gli itaGliani felici di farsi inC....e! Problemi loro!

Non voto nè a dx nè a sin ma ho gli occhi e un delinquente che vuol salvarsi il C! lo riconosco, sarebbe ora che B si levi dai ballons....LOL

Ciao Ciao
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R16
Dio maturo
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MessaggioInviato: 07 Ago 2013 19:01    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
ammi capire: sia B che i Magistrati hanno torto?

Sì perchè ognuno fà i propri interessi di parte.
B perchè fai i suoi "intrallazzi" e i giudici lo condannano senza prove, perchè lui è un pericolo per loro.
Citazione:
Di quel che fa B non mi tange, ma sentirmi presa per il C mi dà fastidio e credo siano tanti gli itaGliani felici di farsi inC....e!

L'"agonia" è finita.
Difficilmente potrà ancora essere fisicamente presente in parlamento.
Lo dice una legge fatta l'anno scorso:
Un imputato che abbia preso 2 anni di reclusione , non sarà più eleggibile in parlamento.
Ne ha presi 4 (non importa se 3 sono condonati) per cui.....
Ciao.
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Giunone
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MessaggioInviato: 07 Ago 2013 19:21    Oggetto: Rispondi citando

Parole sante! Mi piacerebbe che s avverassero, ma non mi illudo: è già successo che un politico si sia salvato, pensa per es a Bossi, un nome a caso eh! Sarebbe dovuto andare in galera per finanziamento illecito dopo l'Affair Gardini [Il famoso assegno da 2 miliardi di £] ma Bobo lo ha salvato in extremis cambiando la legge
Che ne deduci? Oltre al fatto che hanno la faccia come il C!?

Ciao Ciao
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R16
Dio maturo
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MessaggioInviato: 07 Ago 2013 21:13    Oggetto: Rispondi citando

Questa volta B non se la cava. ( e lo sà anche lui)
Lo può salvare solo Napolitano con la Grazia.
Me se ne deve assumere le responsabilità.
Una sentenza "definitiva" si chiama così perchè non si può fare più niente.
La deve scontare. (in che modo, lo decideranno i Magistrati, o lui stesso)
Comunque in tutti i casi non ci và in galera.
Adesso è un "pregiudicato", cosa che prima, si vantava di essere "incensurato".
Fine della carriera politica.
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paolodegregorio
Dio minore
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MessaggioInviato: 22 Ago 2013 18:51    Oggetto: Rispondi citando

-il Cavaliere “chiagne e fotte” -
di Paolo De Gregorio, 22 agosto 2013

“Non possono togliermi il diritto di parola sulla scena pubblica e civile italiana: Non possono togliermi il diritto di animare e guidare il movimento politico che ho fondato. Non possono togliermi il diritto di essere ancora il riferimento per milioni di italiani finchè questi cittadini liberamente lo vorranno”.
Come al solito il perseguitato politico Berlusconi Silvio la fa fuori dal vaso.
Nessuno, ripeto nessuno in Italia vuole togliere queste facoltà all’ex-cavaliere, anzi, molti, me compreso, sperano che le mantenga tutte, e così accompagni il suo partito verso il declino che ogni partito “personale” è destinato ad avere.
Ciononostante ci accontenteremmo di vederlo decadere dal suo seggio senatoriale in applicazione di una legge dello Stato, la famosa legge Severino, e vederlo trattato come ogni cittadino comune per ciò che riguarda l’esecutività della sentenza passata in giudicato per frode fiscale che lo ha condannato a 4 anni.

Su con la vita, Silvio! Un annetto a passeggiare nel tuo feudo di Arcore ti rimetterà in splendida forma, pronto a ricominciare a parlare al tuo popolo (i mezzi per farlo non ti mancano), ridando speranza e rappresentatività a speculatori, inquinatori, piduisti, mafiosi, evasori fiscali, palazzinari, edificatori abusivi, baldracche inconsolabili. Non abbandonare il tuo popolo!
In fondo queste categorie ti hanno votato perché hanno in te un modello, vorrebbero essere come te e come te vorrebbero un sistema giudiziario che lascia impuniti tutti i furbi.
In Italia molti sono ancora con te, anche se sei un pessimo governante e se avessi governato Mediaset come hai fatto con l’Italia saresti fallito da un pezzo.

Comunque quando parli di popolo stai attendo e fatti due conti: il maggior partito in Italia è quello della astensione che ormai supera il 40%, il restante 60% dell’elettorato è diviso esattamente in tre, in parti quasi uguali e il tuo popolo è un misero 20% del 60% dei votanti.

Senza il monopolio delle tv private, il controllo di due reti RAI, i giornali, le riviste, il Milan, i soldi, non saresti nessuno e, in un paese serio, saresti ineleggibile per conflitto di interessi e per violazione del “par condicio” che non dovrebbe consentire l’eleggibilità di chi possiede mezzi di informazione.
Paolo De Gregorio
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 30 Ago 2013 12:08    Oggetto: Rispondi citando

- democrazia o telecrazia ? -
di Paolo De Gregorio, 30 agosto 2013

Da una parte abbiamo un delinquente, frequentatore di delinquenti (l’ultimo arrestato per fiancheggiamento della “ndrangheta” è l’ex deputato PDL Matacena), che a edicole e TV unificate (di sua proprietà che nei paesi civili rendono ineleggibili) spara la solita cantilena tanto orecchiabile: toghe rosse, complotto dei giudici politicizzati, invidiosi, comunisti, etc:, mantra che raggiunge e plagia milioni di italiani, e dall’altra parte vi sono 208 pagine che motivano la sentenza di condanna in Cassazione che nessuno, se non gli addetti ai lavori leggerà.

E’ evidente che ci vuole un contrappeso democratico a questa situazione che dura da 20 anni. A nessuno, parlamentari compresi deve essere consentito di calunniare i giudici mettendo in dubbio la loro indipendenza e onorabilità, senza l’onere della prova, e si potrà parlare di un magistrato infedele e cospiratore solo quando ciò sarà stato dimostrato in tre gradi di giudizio in tribunale.
Al di fuori di questa regola, in cui si denuncia d’ufficio per calunnia chiunque accusa la magistratura senza prove, non c’è democrazia, ma dittatura del populismo mediatico che riesce a trasformare i delinquenti in vittime dei giudici manettari e carnefici.

E’ in gioco la democrazia perché se in un modo o nell’altro si salverà il culo di B. apparirà chiaro che il principio dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge non è vero e questo è il più grande attacco, di stile piduista, alla nostra Costituzione.
Paolo De Gregorio
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MessaggioInviato: 12 Set 2013 11:56    Oggetto: Rispondi

- la disuguaglianza davanti alla legge -
di Paolo De Gregorio, 12 settembre 2013

Non sono un giureconsulto (copirygt Travaglio), ma assisto scandalizzato alla oscena perdita di tempo della Commissione parlamentare che dovrebbe decidere la decadenza da senatore del noto Pregiudicato, evento che dovrebbe essere determinato non da una discussione di uomini politici, ma eseguito dalla legge ordinaria esistente, la legge Severino, d’ufficio, senza che ciò comporti mesi di discussioni fumose fatte sul nulla.
E’ evidente che questa procedura lede il principio della uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, perché un cittadino qualunque se vuole un posto di lavoro è tenuto ad esibire il certificato penale e qualunque amministrazione pubblica e privata è difficile che assuma un pregiudicato. Come può essere che quando di tratta di salvaguardare la maggiore istituzione pubblica dalla presenza di criminali condannati in via definitiva, ecco profilarsi cavilli, pregiudiziali, problemi di costituzionalità, ricorsi alla Corte dei diritti dell’uomo e altre furbate.

Il principio della uguaglianza dei cittadini davanti alla legge dovrebbe a maggior ragione valere per tutti i parlamentari, per i quali andrebbero abolite tutte quelle norme per le quali la legge non funziona come per il resto dei cittadini, la più scandalosa delle quali è quella per cui un magistrato per procedere penalmente contro un parlamentare deve avere l’autorizzazione del Parlamento.
E’ interesse vitale per i cittadini e la Repubblica avere persone specchiate in Parlamento e quindi soggette alla legge esattamente come tutti i cittadini, senza quelle omertà e impunità che tanto danneggiano la credibilità della politica.

L’attuale clima politico di inciucio e di “larghe intese” produce un lezzo che arriva fino a Napolitano nel tentativo di mantenere un pregiudicato in Parlamento, sputtanando sempre più l’Italia e la politica, inoculando il veleno che per i potenti tutto è possibile, anche piegare la legge e, se il pesce puzza dalla testa, la cultura della illegalità e della impunità è destinata a dilagare e diventare endemica.
Paolo De Gregorio
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