AldoVincent Semidio

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Inviato: 12 Set 2005 18:52 Oggetto: Sgombero di Gaza: vediamola così: |
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Sgombero di Gaza: vediamola così:
I seicentomila palestinesi che abitavano Gaza nel 1970 consumavano 60 milioni di metri cubi d?acqua che si trova nella falda acquifera a nove metri sotto il livello del mare. I palestinesi sono diventati 1.300.000 (più gli insediamenti israeliani ) e hanno pompato acqua per 140 milioni di metri cubi all?anno con un deficit acquifero che ha infiltrato l?acqua di mare nella falda. Non solo, insediamenti incontrollati e fognature mancanti hanno fatto in modo che quest?acqua oggi si presenti non solo amarognola e giallastra, ma sia pure nociva alla salute.
I più abbienti della popolazione ( indovinate in prevalenza chi?) possono comprare l?acqua da compagnie private o mettersi piccoli impianti di depurazione che possono produrre anche 50 metri cubi di acqua potabile al giorno ad un costo cinquanta volte superiore a quello dell?acqua erogata dal comune.
Alcune comunità palestinesi hanno costituito questi impianti con l?intento di dare l?acqua a quei poverissimi che altrimenti morirebbero di sete.
Vi sono anche palestinesi che si guadagnano da vivere portando di porta in porta l?acqua da bere ma nessuno può garantire che quest?acqua sia potabile.
Secondo le statistiche fornite all'Ente erogatore dell'acqua palestinese e dall'azienda nazionale israeliana dell'acqua, gli 8.000 coloni nella striscia di Gaza hanno consumato annualmente circa otto milioni di metri cubi di acqua. Di questi, circa 4.1 milioni sono stati pompati da uno strato acquifero composto da 26 pozzi, perforati dal 1967, la maggior parte dei quali si trova nell?area che era Gush Katif. Ma altri 3,8 milioni di metri cubi venivano da Israele.
(Fonte:http://www.haaretzdaily.com/hasen/pages/ShArt.jhtml?itemNo=616860)
Vorrebbe dire che
i coloni consumavano una media di circa 1.000 metri cubi di acqua fresca e pulita l?anno ? mentre i palestinesi consumano 123 metri cubi a testa di acqua salmastra e inquinata.
Quando vado dicendo che la prossima guerra in Iran non sarà per il petrolio ma per l?acqua, non sono molto lontano dal vero, e la prova la ritrovo nelle vicende della Striscia di Gaza che apparentemente vertono tutte su ideologie e sicurezza, in realtà già da tempo mostra il suo vero volto: la guerra per l?acqua.
Fecero un accordo a Oslo con cui Israele si impegnava a fornire 10 milioni di litri d?acqua ai palestinesi, ma per una serie di inghippi questi possono solo ritirarne 5 milioni perché il prezzo ( il triplo di quello che la gente paga per l?erogazione) risulta troppo alto per tale economia. Gli americani avevano promesso un impianto di dissalazione per 22 milioni di metri cubi all?anno ma all?inizio dell?intifada sospesero i lavori. Nemmeno i francesi riuscirono a costruire il loro dissalatore perché continui attentati nella zona ( indovina a vantaggio di chi?) ne impedirono il proseguimento dei lavori.
Insomma, gli israeliani se ne vanno perché l?acqua è putrida e non è più economico trasferire i 9 milioni di acqua fresca che hanno avuto fin?ora.
I Palestinesi restano là ma se ci sarà acqua per tutti, l?acqua li ucciderà.
Certo, una bella soluzione.
Aldo Vincent |
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