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[Zeus News]

Commenti all'articolo Una ferrovia superveloce per unire Londra e Pechino
Il progetto cinese prevede la costruzione di tre linee ad alta velocità che permetteranno di viaggiare tra le due capitali in meno di due giorni.

[{utente anonimo}]

Se devo andare in Cina mi conviene ancora l'aereo, tutto sommato. Il treno risulta più conveniente per trasportare merci piuttosto che persone. Di conseguenza, la megaferrovia servirà per far arrivare più in fretta le merci dalle fabbriche cinesi agli ipermercati europei, cercando di far pagare l'infrastruttura il più possibile agli Stati (e cioè ai cittadini con le tasse), abbattere i costi del trasporto, fo***re meglio la concorrenza dei paesi destinatari e ampliare i profitti delle imprese globadelocalizzanti.

[merlin]

[{myheartisblack}]

+ treno
- aereo

[digirun]

La cina VA nuclearizzata... e chiuso il libro!

[Roberto1960]

Spendere soldi per migliorare le condizioni di vita dei cittadini no, eh?
Evidentemente questa colossale fregatura delle "grandi opere" non è prerogativa solo dei mafiosi italiani...

[Stx]

[Zeus]

[digirun]

Hai ragione, non ci avevo pensato... vediamo un po'.... IDEA!

Gli facciamo fare un'enorme buco, profondo qualche migliaia di metri, li buttiamo tutti dentro, mettiamo sopra l'atomica, copriamo con la terra di scavo e facciamo brillare!

magari dopo un po' si trasformano in un giacimento di petrolio!

altrimenti esiste sempre la "N" che non dovrebbe inquinare

[francescodue]

Posso capire che l'idea della globalizzazione, così come sta andando avanti, non sia molto allettante.
Tuttavia mi pare che tutto questo sparare sulle grandi opere sia una stupidaggine.
In passato i grandi imperi sono diventati grandi proprio con le grandi opere.
Se vogliamo, l'impero romano è diventato tale proprio perché ha costruito strade ovunque. Ed erano belle strade.
A parte questo, da semplice impiegato, per far arrivare una merce per la mia ditta via mare occorrono 6/8 settimane. E se ci sono ritardi la mia ditta rischia grosso.
Se invece posso ricevere tutto in qualche giorno (anche una o due settimane) mi gioverebbe parecchio. Parlo per la ditta e parlo per gli operai che ci lavorano.
E vi ricordo che quello che compro dai cinesi non lo trovo dagli europei perché non lo fanno più (hanno già delocalizzato) oppure costa trenta volte tanto.
Se poi occorrono dieci anni di cantieri, sono dieci anni di lavoro assicurato. Con tutto quello che ne segue.

[Roberto1960]

[linguist]

[digirun]

linguist, no, fammi capire: NOSTRE???

non certo mie, di una cricca di mafiosi, adepti e creatori del peggior e più deleterio capitalismo di sfruttamento!
...e sono nei posti di comando, in tutto il mondo, purtroppo per noi

e insisto a dire, i cinesi, pur con la loro storia millenaria, sono poco più che bestie, specialmente quelli al comando, sono come un parassita scemo, che uccide, prima o poi, l'ospite!

P.S. vorrei chiarire, a volta non avessi compreso.
Pur ironicamente, ho detto che la cina va nuclearizzata NON nel senso che va dotata di centrali nucleari.... nell'altro senso, quello dei militari

[mda]

[linguist]

[Stx]

[mda]

[francescodue]

Ribadisco il concetto che la globalizzazione come è fatta adesso non è un bene.
Vorrei inoltre far notare che la Cina ha una storia millenaria e se continua così ci seppellirà tutti.
Senza buttarla sul ridicolo concordo con mda sulla tassa d'importazione.
Ad un certo punto mi fanno ridere quelli che non vogliono i cinesi (in senso lato) e al mercato comprano i loro prodotti perché costano poco.
Se vogliamo c'è una cosa che si chiama principio per rispettare il quale bisogna anche essere disposti a fare qualche rinuncia in prima persona.
Per rispondere a Roberto1960 vorrei considerare solo un dettaglio: può certamente essere che tra un po' la mia ditta chiuda, ma il lavoro di un idraulico o di un elettricista, o di un muratore non me lo fa il cinese che sta a 10000 km da qui. Lo fa ancora il vicino sotto casa, cioè gli abitanti del posto.
Io sono ottimista: mio padre faceva il contadino e viveva in modo dignitoso; io non ci sarei riuscito (perché non si guadagnava abbastanza) e sono finito in fabbrica. All'occorrenza tornerei a fare il contadino (non mi dispiacerebbe). Non è che si deve continuare sempre a fare le stesse cose. Ci sono diversi esempi di realtà produttive che si sono reinventate per continuare a vivere.
Ora vorrei lanciare una frecciatina a proposito dei grandi imperi: ancora adesso discutiamo sulla sicurezza nel lavoro; quarantanni fa non sapevano cosa fosse. Vorremo concedere delle attenuanti agli imperi di migliaia di anni fa. (A meno che non crediamo alle leggende secondo cui gli operai che costruirono le piramidi furono tutti trucidati per non rivelare i segreti: erano personale specializzato troppo importante per sprecarlo.)
Io mi rifarei piuttosto al concetto di "corvè" medioevale: l'obbligo di lavoro gratuito per il signore/governo era utile ai potenti ma di riflesso serviva a tutta la collettività. Non mi pare un concetto primitivo o barbaro.

[mda]

[digirun]

La soluzione VERA, sono i dazi doganali, rigirati poi ha chi ha perso il lavoro a causa di una importazione dissennata di prodotti cinesi (accidenti a loro, come mi stanno sul culo, soprattutto perchè lavorano male!)