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Rosarno-Italia: la culla della civiltà
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Autore Messaggio
paolodegregorio
Dio minore
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Registrato: 13/07/07 13:00
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MessaggioInviato: 10 Gen 2010 14:32    Oggetto: Rosarno-Italia: la culla della civiltà Rispondi citando

-Rosarno-Italia: la culla della civiltà -
di Paolo De Gregorio, 9 gennaio 2010

Ho letto molti articoli sugli scontri di Rosarno e temo che il mio articolo giunga in ritardo, ma credo di aggiungere cose che non sono state dette, con la freddezza necessaria e senza retorica.
Il fenomeno della immigrazione in Italia non è stato originato da una buona indole italica di accogliere persone in difficoltà economica nei loro paesi, né dalla pietà cristiana, ma esclusivamente dalla necessità della imprenditoria capitalista di avere manodopera, il famoso esercito di riserva, a sua disposizione, per cavalcare un periodo di espansione economica, con l’evidente obiettivo di ridimensionare le conquiste ottenute dalla classe operaia organizzata, e offrire alla imprenditoria minore, dai produttori agricoli ai piccoli impresari edili, fino a ristoranti e pizzerie, quel lavoro nero, al limite della schiavitù, che ha fatto la fortuna economica della classe sociale di cui abbiamo detto.

L’impudenza della destra al potere, leghisti in testa, è quella di lamentarsi di un fenomeno, che essi hanno provocato. Infatti, è al Nord che i padroni leghisti hanno assunto la maggior parte degli extracomunitari, senza tener conto che poi sarebbero arrivati i parenti, i molti figli, le moschee, qualche terrorista, parecchi spacciatori di droga, come è normale se si parla di 5 o più milioni di persone.
Per i nostri emigranti negli anni 60, l’accogliente nazione elvetica riservò campi di baracche e li rese praticamente invisibili (proprio come oggi i leghisti vorrebbero gli immigrati).
La destra economica e quella politica (da 15 anni al potere) sono interamente responsabili della politica immigratoria e, grazie al loro monopolio mediatico, sono riuscite ad utilizzare il fenomeno sia approfittando del lavoro dei nuovi schiavi, sia sfruttando il malcontento popolare, di chi ha visto arrivare nelle periferie questi flussi massicci con conseguenti guerre tra poveri per il lavoro e le case.
La prova provata che il fenomeno immigrazione ha giovato alla destra sono i risultati elettorali in tutta Europa, dove proprio il vecchio proletariato vota per quelle destre che appoggiano la fine della immigrazione con teorie xenofobe e razziste.

Andando dal generale al particolare di Rosarno, a conferma lampante di ciò che affermo, vi sono gli imprenditori agricoli calabresi che hanno un interesse vitale per i loro profitti ad avere gli schiavi che pagano in nero, mentre la popolazione si ribella e non vuole più convivere con persone disperate, sporche, lasciate senza assistenza sanitaria, inclini alla violenza e allo stupro, con pericoli di diffusione di malattie, esattamente come capiterebbe ad ognuno di noi occidentali che fosse costretto a vivere in quella situazione di schiavitù e di degrado.
Qui il razzismo non c’entra niente, è la logica di una economia illegale e di rapina che determina il fenomeno, e tutta la classe politica è responsabile, in primis il governo per mancato intervento, e il rappresentante prefettizio della zona dovrebbe essere immediatamente rimosso.
Non si può salvare capra e cavoli!
Non è possibile far venire gli immigrati per farci sopra profitti, senza farsi carico di assistenza sanitaria e alloggi, e nello stesso tempo far vivere in serenità e sicurezza le popolazioni locali che, voglio ricordare, prima del fenomeno immigrazione, godevano di un bracciantato stagionale ben pagato, protetti anche a livello assicurativo e pensionistico.
Quello che vediamo oggi a Rosarno è l’imbarbarimento di una società tutta dedita al profitto, senza etica e senza nessun principio cristiano, tanto simile al comportamento dei padroni del Nord che affidano i rifiuti tossici alla camorra che poi li sversa nelle campagne condannando a morte tanta gente.
Non siamo né civili, né cristiani, poiché queste cose le sanno tutti e nessuno fa nulla.
Paolo De Gregorio
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Registrato: 28/05/09 17:07
Messaggi: 610

MessaggioInviato: 13 Gen 2010 13:02    Oggetto: Rispondi citando

Piu' o meno condivisibile. Tipo tutti colpevoli. Posizione sciocca perche' e' come dire nessun colpevole.

Io per esempio non voto certa gente e cerco di parlare con altri perche' non gli diano credito.

E' fare qualcosa. Poi sono favorevole pure a un prelievo fiscale perche' vada in aiuti e quindi non me la filo quando si tratta di dare consenso a qualcuno che parla di piu' tasse per dare aiuti.

Sono anche favorevole alla VERA lotta all'immigrazione, il punto che dicevi e' esatto. Certa gente a parole non vuole immigrati ma in pratica ammette e consente che siano impiegati completamente in nero e fuori di ogni regola.

La lotta all'immigrazione e' semplicemente controlli sui luoghi di lavoro e sanzioni che non si scherza. Se si trova un solo irregolare parte una simpatica multina pari al 5% del fatturato societa' o se non ne ha nessuno (considerati i nostri bei evasori ...) di 100.000 euro. In caso di recidiva radoppia e andiamo pure sulla carcerazione ... Ovvio inoltre che gli Ispettorati del lavoro vanno potenziati ma, prima ancora, fatti lavorare. Ci sono posti dove magari ci sono 100 persone in organico e che fanno i controlli sono in 5 e ampiamenti telefonati prima. Bisogna individuare anche regole che contrastino la corruzione e ispettori che girano anche in zone non di propria competenza. Anzi che devono farlo per evitare eccessivo familismo con il territorio.

Voglio proprio vedere se le cose non migliorano.

Ovvio che non e' che gli facciamo un favore agli immigrati, semplicemente non trovando lavoro (nemmeno irregolare, nemmeno sottopagato) smettono di venire o tornano a casa. Quelli che restano hanno condizioni di vita decenti.

Cosi' pero' abbiamo un sistemino che produce illegalita' a tutto spiano, ditte che sottopagano i lavoratori irregolari buttano fuori dal mercato quelle che rispettano le leggi oppure le costringono ad entrare nell'illegale, magari facendo concorrenza sull'evasione fiscale.

Questo sistemino crea profitti per certi furboni e scarica i costi sul popolino.

Comunque piano con i buonismi, vero che gli immigrati hanno reagito ad un intimidazione, vero e' pero' che hanno bruciato auto e creato disordini in maniera illegale e incivile. La risposta della ndrangheta e' stata altrettanto legale e incivile. Purtroppo lo Stato si e' voltato dall'altra parte in entrambe i casi.
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 13 Gen 2010 15:07    Oggetto: Rispondi citando

non mi sembra di aver fatto un ragionamento "buonista" con nessun colpevole.
Sono pienamente d'accordo che vada veramente controllato e sanzionato duramente il lavoro nero.
ciao
paolo
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MessaggioInviato: 13 Gen 2010 15:50    Oggetto: Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
non mi sembra di aver fatto un ragionamento "buonista" con nessun colpevole.
Sono pienamente d'accordo che vada veramente controllato e sanzionato duramente il lavoro nero.
ciao
paolo


Eppure si'

"Non siamo né civili, né cristiani, poiché queste cose le sanno tutti e nessuno fa nulla. "

Che forse e' "cattivista" ma con un concettino del genere siamo tutti colpevoli ergo se lo facciamo tutti nessuno e' colpevole.

E invece no, spiacente, ci sono parecchi civili e parecchi cristiani e parecchia gente a modo. ODIO PROFONDAMENTE LE BANALIZZAZIONI CHE SONO NOCIVE IN QUANTO NON DISTINGUENDO LE DIFFERENZE FINISCONO PER RENDERE NECESSARIO ANCHE RIGETTARE LE PARTI BUONE DI UN DISCORSO.

Inoltre mi sembrava che non venisse evidenziato il fatto che non e' che gli immigrati si fossero comportati da agnellini, non so se sia stampa gonfiata ma si parlava di centinaia di auto distrutte e anche di una madre di famglia tirata fuori dalla vettura con figlia a seguito e che si era presa una legnata (letto sul Corriere). Quindi questi lavoratori hanno le ragioni degli sfruttati e i torti dei violenti e di coloro che colpiscono alla cieca.

Per cui De Gregorio, lasciamo stare le banalizzazioni. Queste cose di cui parli non le sanno tutti, purtroppo certi sono nella loro grassa ignoranza. Inoltre tra quelli che le sanno c'e' gente che qualcosa fa. Io ti ho detto quello che faccio io, ma c'e' gente che fa ancora di piu', cristiani e non. Siamo precisi. Se per sgominare un covo di terroristi o anche 100.000 terroristi in una citta' di 200.000 abitanti si bormbarda l'intera citta' (presente, ammazzateli tutti Dio riconoscera' i suoi ... frase storica e famosa) e' stupidita'. Ocio a chi si bombarda, le bombe e' meglio siano piu' intelligenti di quelle della guerra del golfo.
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uomodeighiacci
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MessaggioInviato: 13 Gen 2010 18:14    Oggetto: Rispondi citando

"Non siamo né civili, né cristiani, poiché queste cose le sanno tutti e nessuno fa nulla. " = espediente per farti sentire responsabile in prima persona e darti da fare per cambiare il mondo. (tra l'altro è vero)
Non stiamo a cercare il pelo nell'uovo..
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paolodegregorio
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MessaggioInviato: 13 Gen 2010 20:21    Oggetto: Rispondi citando

ho capito la critica ok, ho sintetizzato laddove andava data qualche indicazione.
Sono d'accordo che dicendo "tutti" genericamente non si indicano i colpevoli, ma chiarisco che intendevo tutti coloro che dovrebbero e potrebbero intervenire.
ciao a tutti
paolo
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ITbit
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MessaggioInviato: 14 Gen 2010 09:22    Oggetto: Rispondi

uomodeighiacci ha scritto:
"Non siamo né civili, né cristiani, poiché queste cose le sanno tutti e nessuno fa nulla. " = espediente per farti sentire responsabile in prima persona e darti da fare per cambiare il mondo. (tra l'altro è vero)
Non stiamo a cercare il pelo nell'uovo..


Ma se gia' fai qualcosa e ti dicono che sei una carogna allora, se faccio il bravo = sono una carogna, se faccio il cattivo = sono una carogna. Se comunque mi dicono che sono una carogna mi conviene essere una carogna.

Per questo e' importante distinguere. Per non fare torto a chi carogna non e' e per dirgli che sta facendo la cosa giusta e di continuare in questa maniera.

Comunque vedo che l'autore ha capito, tra un buon discorso e ragionamento e uno cattivo alle volte c'e' solo un aggettivo o mettere un quasi o un molti anziche' usare un tutti.
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