Inviato: 31 Dic 2009 07:56 Oggetto: La formula parcheggio perfetto.- Si vede l' ha applicata
Bellissimo come post, pratico moltissimo se sei provvisto di una calcolatrice scientifica, hai tempo da perdere e non diluvia. -
A parte il fatto che puoi conoscere i parametri della tua auto ma dovresti conoscere anche quella dell'auto vicina, che non è mai la stessa, quindi dovresti conoscere i parametri mondiali delle auto e di tutte, per lasciarle lo spazio per la manovra, come curiosità scientifica può anche andare bene, ma mi risulta di avere sempre parcheggiato in unica fluida manovra e senza tante formule.
E se le manovre erano due, poco male.-
Abito da venti anni nello stesso posto con lo stesso posteggio. Ho la patente C ero Autiere, guidavo a Militare sia i CM 52 o FIAT 52 ed i CP 68, bestioni con ruote del diametro di almeno un metro e passo di TIR.-
Comunque dato che le auto che ho avuto sia Fiat che Renault che Citroen avevano il diametro di sterzata di 10,33 metri e invece la Ford Fiesta 16V che ho sterza con 1 metro di differenza rispetto alla FIAT, riesco a girare un'auto più larga in minore spazio, specie andando in retromarcia in quanto la curva riesce meglio per poter uscire poi con una unica manovra.-
L'agilità di questa auto poi sulle strade a tornanti è più che evidente, per le curve strette che permette di fare senza finire contromano nei tornanti quando si discende.-
Ma fino a che questo genio del calcolo non aveva conosciuto i parametri e le formule....non sapeva posteggiare? Come ha fatto finora?
Avrà tenuto conto che delle ruote sterzanti una risulta più aperta dell'altra perchè DEVE avere un raggio di sterzata maggiore di quella interna, indipendentemente se si sterza a destra o sinistra, altrimenti striscerebbe la gomma sul terreno nelle curve molto strette, anche se c'è il differenziale?
Il differenziale compensa la differenza di giri, ma non la differenza di raggio di curvatura.- Diverso fra le due ruote interna ed esterna.- Lo saprà lo scienziato oppure invece di applicare la scienza ha applicato la scemenza?
E avrà tenuto conto anche le ruote devono essere a convergenza e campanatura perfetta, nella formula, o la curva si modifica? E se l'auto come tanti tipi ha larghezza maggiore davanti e minore dietro o viceversa, quindi si potrebbe inscastrare, lo avrà tenuto conto? O le auto inglesi hanno le fiancate perfettamente parallele?
Vi voglio vedere con la calcolatrice alla mano calcolare il raggio di sterzata per entrare nel parcheggio, e le distanze da tenere.- mentre magari dovete correre in bagno dopo due ore di coda.-
E poi quando andiamo a prendere la macchina, calcolatrice o no, la macchina che ci era vicina se ne è andata (forse nono le andavano i parametri?) ed al suo posto ne è entrata una il cui autista, non conoscendo la formula o la buona creanza, si è accostato a tal punto che se non si è longilinei non si entra più, o qualcuno che se ne è andato a vedere la partita lasciandoti la macchina chiusa a chiave con antifurto le ruote sterzate e sul TUO posteggio.
E hanno l'antifurto che sembra le trombe del Giudizio Universale, o oppure davanti, ci sono i soliti motorini con relativo antifurto e guai a toccarli.-
Che ci fai con la formula?
Vorrei porre queste domande pratiche ed esigo una risposta SCIENTIFICA.-
Dicono a genova che la madre degli scemi è sempre incinta.... Comincio a pensare che sia vero.
Mauro
La "Prius" della Toyota sono 6 anni che parcheggia "da sola"... utilizzando probabilmente una formula anche migliore di quella messa a punto da questo sfigato.
Mah!
La formula più semplice per parcheggiare? Conoscere la DIAGONALE della propria auto e metterci 10 cm per lato, davanti e dietro.-
Sufficienti a posteggiare alla perfezione.-
Perchè si deve considerare che quando la macchina è inclinata, rispetto alla strada, prima di raddrizzarsi nel posteggio , se si infila nel senso della lunghezza fra due auto, deve esserci almeno lo spazio della diagonale dell'auto più un centimetro, altrimenti l'auto non entra, lasciandosi dieci centimetri di margine avanti e dietro si eviterà di fare troppe manovre per uscire.-
A meno che non si parcheggi "ad orecchio" ossia spingendo con la propria quelle posteggiate come nei cartoni animati ed i films comici.-
Fantastico! resta solo il problema di dove mettere al macchina intanto che si prendono tuttel le misure necessarie. Poi basta apire il foglio di calcolo sul portatile o sul palmare, inserire i dati ed è fatta.
Prego sostituire il precedente post con questo in cui ho aggiunto qualcosa di umoristico/pratico.
La formula più semplice per parcheggiare? Conoscere la DIAGONALE della propria auto e metterci 10 cm per lato, davanti e dietro.-
Sufficienti a posteggiare alla perfezione.-
Divertentissimo vedere i soliti "esperti" nella guida che dicono di mettere la macchina ovunque, ed hanno un'auto lunga magari quattro metri e pretendono di entrare in 4 metri e 40 centimetri. Certo l'auto ci sta benissimo come lunghezza. E poi li vedi impazzire ed incastrarsi prima o poi con i paraurti.-
Perchè si deve considerare che quando la macchina è inclinata, rispetto alla strada, prima di raddrizzarsi nel posteggio , se si infila nel senso della lunghezza fra due auto, deve esserci almeno lo spazio della diagonale dell'auto più un centimetro, od al limite un millimetro per lato, altrimenti l'auto non entra, lasciandosi dieci centimetri di margine avanti e dietro si eviterà di fare troppe manovre per uscire.-
Al momento di uscire, sarà sufficiente arretrare di 9 cm al massimo (con dieci si urta quella posteriore visto che abbiamo lasciato 10 centimetri) e cos' avremo un margine di 19 cm in + oltre la lunghezza della diagonale dell'auto. Con circa 20 cm davanti si esce in unica manovra di solito, visto che ci si è entrati, sempre che le due auto davanti e dietro non siano state sostituite....eh eh eh
A meno che non si parcheggi "ad orecchio" ossia spingendo con la propria quelle posteggiate come nei cartoni animati ed i films comici.-
Registrato: 21/01/08 01:39 Messaggi: 1168 Residenza: Roma
Inviato: 31 Dic 2009 11:37 Oggetto:
Mi sa che il professor Simon Blackburn si sarà fatto un sacco di grasse risate.
A meno che non sia tanto svitato da credere sul serio alle castronerie che ha scritto...
Mi sa che il professor Simon Blackburn si sarà fatto un sacco di grasse risate.
...
Mi sa che il professor Simon Blackburn, matematico del Royal Holloway College dell'Università di Londra, oltre al sacco di "grasse risate" ,
come sostiene "Roberto1960", si sarà fatto anche un sacco di grana con la Vauxhall.
A sua volta la Vauxhall per mezzo di una ghiotta "castroneria" sta pubblicizzando il proprio marchio in tutto il mondo ed è tutto free !
Basterebbe che la patente la dessero solo a chi sa veramente guidare e rispetta le regole e non esisterebbe più nemmeno il problema di trovare parcheggio perchè almeno il 50% delle persone che oggi guidano sarebbero costrette a prendere i mezzi pubblici o andare a piedi.
Peccato che lo stato parli, parli, parli, ma poi a livello di sicurezza stradale non faccia niente perchè non è disposto a rimetterci i soldi della tassa di possesso, delle imposte sui carburanti, etc. etc. etc.
Registrato: 16/03/07 00:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
Inviato: 02 Gen 2010 02:49 Oggetto: ll problema della diagonale
Diagonale e raggio di sterzata da soli non bastano a parcheggiare bene; se il merluzzo che ha parcheggiato davanti lascia l'auto discosta dal marciapiede, neppure il migliore dei guidatori potrà accostarsi meglio, salvo che abbia a disposizione tanto spazio di manovra da rendere insignificante ogni difficoltà in merito.
Per cui l'intera questione andrebbe rivista, a cominciare dalle regole della buona educazione, che consistono come sempre nel cercare di non dare fastidio agli altri. Utenti della strada compresi.
Mi avete convinto, vendo la macchina e mi compero una bici e la tengo fino a che qualcuno fornira' una formula per parcheggiare la bici, allora passero' ai pattini a rotelle.
la formula magica per risolvere il problema del parcheggio e del traffico è... liberarsi delle fabbriche automotive succhia soldi statali (e che producono sempre di + all'estero) e dotarsi di un sistema di trasporto pubblico degno di un paese almeno est europeo.
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