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digirun Dio maturo


Registrato: 23/03/08 00:37 Messaggi: 1687 Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)
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Inviato: 10 Lug 2009 23:37 Oggetto: |
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eratostene ha scritto: | e dalla produzione al porto di partenza e dal porto di arrivo al magazzino di stoccaggio come ci vai?
io insisto: il treno è il sitema più sicuro e 90 all'ora in quel tratto sono assolutamente normali.
quello che non è normale è la rottura dell'assale, ma ricordati che se la cisterna non urtava contro qualcosa, non sarebbe successo niente...
Bisogna smettere c0n questa ondata di irrazionalità (e ovviamente cambiare quello che non ha funzionato nei controlli)
poi... dai... navigazione a vela? sinceramente mi lascia molto perplesso....
hai qualche link da inviarmi? |
c'erano dei progetti GRANDIOSI anni fa, a dire il vero per la navigazione oceanica, in particolare transatlantica, portacontainer, petroliere, e navi passeggeri A VELA, ricordo di aver visto dei disegni da qualche parte e ne parlai, informalmente, con dei progettisti dei più grandi cantieri italiani (non fatemi fare il nome, non serve) che frequentavo per lavoro, anche se per altri motivi che non la progettazione di navi.
Mi confermarono l'interesse che c'era intorno all'argomento, ma mi dissero anche che le "famose 7" si sarebbero opposte in ogni modo come in effetti deve essere stato, perchè non se ne è più parlato.
In ogni caso qui a Viareggio si costruiscono velieri da diporto, anche grandi, completamente automatizzati, che sono l'orgoglio della cantieristica mondiale!
Ovvio che la navigazione a vela non da tempi certi, ma in un ottica di ridimensionamento della moderna frenesia (obtorto collo) la cosa si rivelerebbe sicuramente interessante per i bassi costi di esercizio.
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digirun Dio maturo


Registrato: 23/03/08 00:37 Messaggi: 1687 Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)
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Inviato: 10 Lug 2009 23:46 Oggetto: |
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Con una semplice ricerca "transatlantico a vela" mi sono spuntati fuori risultati interessanti, tipo questo:
http://www.futurix.it/2009/04/eoseas-il-transatlantico-vela.html
http://www.enel.it/azienda/ricerca_sviluppo/technews_rs/aprile09/transatlantico.asp
http://blog.yachtandsail.it/post/432/il-primo-eco-mercantile-a-vela-e-pronto-a-salpare
http://www.jugo.it/modules.php?name=News&file=article&sid=7099 |
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zeross Amministratore


Registrato: 19/11/08 12:04 Messaggi: 8243 Residenza: Atlantica
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Inviato: 10 Lug 2009 23:55 Oggetto: |
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A dire il vero la vela ha un limiti di mobilità basato sul rapporto tra superfice velica totale e stazza tale da limitare ad un max di 10.000 tons ( tonnellate standard che sono una unità di carico) il bastimento.
Ovvio che colossi ciclopici come quello che arrivò in inghilterra nel 2007 con un carico di 115.000 tons non sarebbero mai potuti muoversi con la forza delle vele.
E le petroliere da 300.000 tons non rientrano neppure nelle ipotesi.
La navigazione a vela e stata sperimentata, ad esempio su alcuni mercantili piccoli giapponesi come ausilio per dimunire il consumo di carburante durante gli anni '70.
Ed anche gli esperimenti su vele a fibra di carbonio più resistenti della tela normale e quindi in grado di sviluppare superfici veliche maggiori hanno dato buoni risultati, sopratutto su alcuni clipper.
Ma come diceva un esperto di mare, (danielix ) la velocità per raggiungere due punti X,Y nel minore tempo possibile e quello che tiene legati alla propulsione meccanica, la quale allo stato attuale non ha rivali.
E rimane impensabile usare la vela con le attuali petroliere e metaniere.
Oltre a rinunciare al passaggio di Suez............ |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 11 Lug 2009 15:28 Oggetto: |
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Ma tirarle con una corda tesa da un capo all'altro dell'oceano?
Scherzavo! |
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digirun Dio maturo


Registrato: 23/03/08 00:37 Messaggi: 1687 Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)
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Inviato: 11 Lug 2009 20:38 Oggetto: |
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Silent Runner ha scritto: | Ma tirarle con una corda tesa da un capo all'altro dell'oceano?
Scherzavo! |
La corda peserebbe troppo....
meglio allora "attirarle" con una gigantesca elettrocalamita, una per ogni sponda  |
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zeross Amministratore


Registrato: 19/11/08 12:04 Messaggi: 8243 Residenza: Atlantica
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Inviato: 11 Lug 2009 23:07 Oggetto: |
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digirun ha scritto: | Silent Runner ha scritto: | Ma tirarle con una corda tesa da un capo all'altro dell'oceano?
Scherzavo! |
La corda peserebbe troppo....
meglio allora "attirarle" con una gigantesca elettrocalamita, una per ogni sponda  |
Non è tanto l peso quanto la forza di torsione applicata sulla sezione del cavo per la sua lunghezza che troverebbe all fine il punto di rottura.
I cavi vengono già usati per trainare le navi dove esse per forza di cose non possono navigare come ad esempio all'interno delle chiuse del canale di panama, dove le navi non viaggiano per ovvi motivi con propulsione propria ma sono trainate da locomotori mediante cavi.
Anche per il canale di suez, progettato ancora quando imperavano i velieri, visto l'impossibilità appunto dei velieri di passare quel canale, si era pensato ad un sistema di funi per trainarli dal mediterraneo al mar rosso.
Ma sulle lunghe distanze non abbiamo cavi sufficientemente resistenti e non potremmo usare un cavo solo pena la deriva dell'imbarcazioni causa correnti marine ed aeree.
Improponibile la teoria delle calamite (anche se affascinante) per colpa del campo geomagnetico terrestre che avrebbe effetti imprevedibilmente esilaranti sulle rotte.  |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 12 Lug 2009 11:21 Oggetto: |
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digirun ha scritto: | Silent Runner ha scritto: | Ma tirarle con una corda tesa da un capo all'altro dell'oceano?
Scherzavo! |
La corda peserebbe troppo....
meglio allora "attirarle" con una gigantesca elettrocalamita, una per ogni sponda  |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24079 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 12 Lug 2009 11:27 Oggetto: |
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zeross ha scritto: | digirun ha scritto: | La corda peserebbe troppo....
meglio allora "attirarle" con una gigantesca elettrocalamita, una per ogni sponda  |
Non è tanto l peso quanto la forza di torsione applicata sulla sezione del cavo per la sua lunghezza che troverebbe all fine il punto di rottura.
I cavi vengono già usati per trainare le navi dove esse per forza di cose non possono navigare come ad esempio all'interno delle chiuse del canale di panama, dove le navi non viaggiano per ovvi motivi con propulsione propria ma sono trainate da locomotori mediante cavi.
Anche per il canale di suez, progettato ancora quando imperavano i velieri, visto l'impossibilità appunto dei velieri di passare quel canale, si era pensato ad un sistema di funi per trainarli dal mediterraneo al mar rosso.
Ma sulle lunghe distanze non abbiamo cavi sufficientemente resistenti e non potremmo usare un cavo solo pena la deriva dell'imbarcazioni causa correnti marine ed aeree.
Improponibile la teoria delle calamite (anche se affascinante) per colpa del campo geomagnetico terrestre che avrebbe effetti imprevedibilmente esilaranti sulle rotte.  |
Grazie per le precisazioni e per averci riportato alla realtà, la mia era una battuta demenziale, ovviamente, ho però molto apprezzato la risposta di digirun che mi avrebbe spinto a controproporre di usare richiami per navi (un po' come il canto delle megattere o le sirene di Ulisse) però il tema è interessante e forse è meglio tornare un po' seri malgrado si sia nel Caffè dell'Olimpo dove (quasi) tutto è permesso.
Quali e quanti sono i sistemi fin qui ipotizzati per migliorare l'efficienza della navigazione marittima sule lunghe distanze? |
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zeross Amministratore


Registrato: 19/11/08 12:04 Messaggi: 8243 Residenza: Atlantica
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Inviato: 12 Lug 2009 13:45 Oggetto: |
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Silent Runner ha scritto: | forse è meglio tornare un po' seri malgrado si sia nel Caffè dell'Olimpo dove (quasi) tutto è permesso.
Quali e quanti sono i sistemi fin qui ipotizzati per migliorare l'efficienza della navigazione marittima sule lunghe distanze? |
Io inizierei proponendo l'obbligatorietà di avere comandanti capaci, , possibilmente sobri , con equipaggi competenti non presi da villaggi di pescatori del terzo mondo che non sanno nemmeno nuotare!
Poi come minimo le navi dovrebbe battere bandiera di paesi seri e non paradisi fiscali e normativi dove la nave arrugginita con le toppe di legno viene immatricolata come nuova
Inoltre ogni nave dovrebbe avere una assicurazione vera contro i pericoli e gli incidenti, non una che ti paga solo se il botto lo fai in cima al K2
Poi i controlli delle capitanerie di porto dovrebbero essere fatti seriamente, del tipo che se sei una petroliera ed hai scaricato il petrolio, ti rimane il fondo, e non puoi avere le cisterne pulite e se le hai mi devi dire dove, quando e come le hai pulite e non che mi rispondi in filippino, perchè sei un comandante filippino e fai finta di non capire l'inglese e mi mostri un libro di bordo scritto come il mio medico di famiglia quando scrive le ricette in ieratico!
Stessa cosa sui carri ferroviari per cui io sono una ditta americana con sede a Vienna, compro materiale ferroviario arrugginito della exDDR, lo smonto e lo faccio riassemblare da un cantiere polacco, quindo lo immatricolo in germania dicendo che sono pezzi nuovi, poi faccio fare una revisone di 1 livello in italia che mi rilascia un certificato per cui il vagone e nuovo e revisionato!
A frustate gli lo faccio revisionare
Poi un cisterna contenete materiale radioattivo deve essere certificata per resistere agli urti contro oggetti contundenti in caso di deragliamento
Mentre quelle del GPL no?
Allora già che ci siamo facciamole direttamente in cartongesso
Ma poi perche dobbiamo far venire il gas dall'estero?
Abbiamo tante discariche, le chiudiamo, in gergo si dice che vengono tombate, ed una volta chiuse per un processo chimico naturale producono appunto gas naturale che bruciamo direttamente sul posto senza doverlo estrarre, comprimerlo, caricarlo su navi, decomprimerlo e travasarlo in bombole.
Che giro del Ca$$o  |
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Ranger_Trivette Dio maturo


Registrato: 21/08/07 17:11 Messaggi: 4980 Residenza: Genova
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Inviato: 13 Lug 2009 20:40 Oggetto: |
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tutto è possibile...
...e se lo dicono i finley
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digirun Dio maturo


Registrato: 23/03/08 00:37 Messaggi: 1687 Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)
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Inviato: 14 Lug 2009 01:21 Oggetto: |
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zeross ha scritto: | Silent Runner ha scritto: | forse è meglio tornare un po' seri malgrado si sia nel Caffè dell'Olimpo dove (quasi) tutto è permesso.
Quali e quanti sono i sistemi fin qui ipotizzati per migliorare l'efficienza della navigazione marittima sule lunghe distanze? |
Io inizierei proponendo l'obbligatorietà di avere comandanti capaci, , possibilmente sobri , con equipaggi competenti non presi da villaggi di pescatori del terzo mondo che non sanno nemmeno nuotare!
Poi come minimo le navi dovrebbe battere bandiera di paesi seri e non paradisi fiscali e normativi dove la nave arrugginita con le toppe di legno viene immatricolata come nuova
Inoltre ogni nave dovrebbe avere una assicurazione vera contro i pericoli e gli incidenti, non una che ti paga solo se il botto lo fai in cima al K2
Poi i controlli delle capitanerie di porto dovrebbero essere fatti seriamente, del tipo che se sei una petroliera ed hai scaricato il petrolio, ti rimane il fondo, e non puoi avere le cisterne pulite e se le hai mi devi dire dove, quando e come le hai pulite e non che mi rispondi in filippino, perchè sei un comandante filippino e fai finta di non capire l'inglese e mi mostri un libro di bordo scritto come il mio medico di famiglia quando scrive le ricette in ieratico!
Stessa cosa sui carri ferroviari per cui io sono una ditta americana con sede a Vienna, compro materiale ferroviario arrugginito della exDDR, lo smonto e lo faccio riassemblare da un cantiere polacco, quindo lo immatricolo in germania dicendo che sono pezzi nuovi, poi faccio fare una revisone di 1 livello in italia che mi rilascia un certificato per cui il vagone e nuovo e revisionato!
A frustate gli lo faccio revisionare
Poi un cisterna contenete materiale radioattivo deve essere certificata per resistere agli urti contro oggetti contundenti in caso di deragliamento
Mentre quelle del GPL no?
Allora già che ci siamo facciamole direttamente in cartongesso
Ma poi perche dobbiamo far venire il gas dall'estero?
Abbiamo tante discariche, le chiudiamo, in gergo si dice che vengono tombate, ed una volta chiuse per un processo chimico naturale producono appunto gas naturale che bruciamo direttamente sul posto senza doverlo estrarre, comprimerlo, caricarlo su navi, decomprimerlo e travasarlo in bombole.
Che giro del Ca$$o  |
TI quoto con tanto di OLA  |
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eratostene Dio maturo

Registrato: 10/02/06 13:38 Messaggi: 1080 Residenza: colli fiorentini
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Inviato: 14 Lug 2009 08:55 Oggetto: |
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zeross ha scritto: |
Poi per quanto riguarda i controlli, o esiste una autorità unica, responsabile di rilasciare le autorizzazioni ed effettuare i controlli oppure non usciremo mai da situazioni in cui uno prende vagoni costruiti nel 1974 nella DDR, li smonta e li riassembla in carri nuovi che li immatricola come se fossero usciti dalle officine l'altro ieri! |
sono d'accordo sui controlli e probabilmente il 28 in un convegno a Viareggio verrà lanciata una certa proposta.
Per quanto riguarda il 1974, quello è l'anno della fabbricazione dell'asse che si è spezzato, non del carro. Probabilmente non hai la minima idea di cosa sia la "manutenzione ferroviaria": il mezzo, durante la sua vita, viene sottoposto a "riparazioni generali" in cui viene sostituita praticamente tutta la componentistica (sulle loco E646 sosttituivano persino le cabine!) con componentistica nuova o usata ricondizionata.
Per fasre un aragone con un'automobile, è come se entrasse in officna e le venissero cambiati ruote, assi, motore, sospensioni,sterzo, scatola del cambio, freni, magari il serbatoio, controlata la pulsanteria e tutti gli impianti presenti etc etc. L'auto uscirebbe praticamente nuova, con pezzi nuovi o ricondizionati (tipo i "motori di rotaziuone"). Pezzi ricondizionati ovviamente collaudati e certificati.
E' questo che consente ai mezzi ferroviari, in cui il costo del telaio è molto maggiore, di durare decine di anni (la vita media è 40 anni): oggi circolano mezzi anche più vecchi perfettamente efficenti.
La azienda che ha revisionato il carro cisterna ha ordinato alla GATX la sostutuzione del carrello. questa ha mandato la componentistica con una certificazione valida, ma probabilmente di comodo o viziata da un grave errore. |
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digirun Dio maturo


Registrato: 23/03/08 00:37 Messaggi: 1687 Residenza: TOSCANACCIO (salmastroso)
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Inviato: 14 Lug 2009 14:33 Oggetto: |
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eratostene ha scritto: | zeross ha scritto: |
Poi per quanto riguarda i controlli, o esiste una autorità unica, responsabile di rilasciare le autorizzazioni ed effettuare i controlli oppure non usciremo mai da situazioni in cui uno prende vagoni costruiti nel 1974 nella DDR, li smonta e li riassembla in carri nuovi che li immatricola come se fossero usciti dalle officine l'altro ieri! |
sono d'accordo sui controlli e probabilmente il 28 in un convegno a Viareggio verrà lanciata una certa proposta.
Per quanto riguarda il 1974, quello è l'anno della fabbricazione dell'asse che si è spezzato, non del carro. Probabilmente non hai la minima idea di cosa sia la "manutenzione ferroviaria": il mezzo, durante la sua vita, viene sottoposto a "riparazioni generali" in cui viene sostituita praticamente tutta la componentistica (sulle loco E646 sosttituivano persino le cabine!) con componentistica nuova o usata ricondizionata.
Per fasre un aragone con un'automobile, è come se entrasse in officna e le venissero cambiati ruote, assi, motore, sospensioni,sterzo, scatola del cambio, freni, magari il serbatoio, controlata la pulsanteria e tutti gli impianti presenti etc etc. L'auto uscirebbe praticamente nuova, con pezzi nuovi o ricondizionati (tipo i "motori di rotaziuone"). Pezzi ricondizionati ovviamente collaudati e certificati.
E' questo che consente ai mezzi ferroviari, in cui il costo del telaio è molto maggiore, di durare decine di anni (la vita media è 40 anni): oggi circolano mezzi anche più vecchi perfettamente efficenti.
La azienda che ha revisionato il carro cisterna ha ordinato alla GATX la sostutuzione del carrello. questa ha mandato la componentistica con una certificazione valida, ma probabilmente di comodo o viziata da un grave errore. |
E ti dico che, per esperienza personale, finché ci sarà modo di fare profitti da intascare, truffando sui controlli, questi saranno solo l'ennesima buffonata!
Ci vuole la pena certa, con tanto di manette e carcere per chi viene colto in fallo!  |
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eratostene Dio maturo

Registrato: 10/02/06 13:38 Messaggi: 1080 Residenza: colli fiorentini
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Inviato: 15 Lug 2009 00:03 Oggetto: |
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e io continuo su questo a darti ragione.
comunque, notizia di oggi, la EBA sta vagliando misure più severe, citando espressamente viareggio in un suo docuento ufficiale. |
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