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Zeus News Ospite
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Inviato: 06 Mag 2009 11:10 Oggetto: Brunetta proibisce Facebook agli statali |
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Commenti all'articolo Brunetta proibisce Facebook agli statali
Il ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione annuncia l'installazione di un filtro che impedirà di accedere a Facebook dai Pc dei dipendenti pubblici.
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{Alberto M} Ospite
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Inviato: 06 Mag 2009 11:56 Oggetto: I problemi sono altri |
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Brunetta scopre l'acqua calda, visto che in tante realtà, come riportato nell'articolo, il blocco a Facebook già avviene. Se c'è un problema di 'rendimento', la responsabilità è di chi gestisce quell'unità. Uno potrebbe benissimo giocare a Solitario anziché lavorare. A che serve il blocco a Facebook in quel caso? Non solo: cosa sta facendo concretamente per ridurre il problema del precariato e degli sprechi che provengono proprio dal Parlamento? |
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TeoMan Eroe in grazia degli dei

Registrato: 03/12/08 11:42 Messaggi: 180
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Inviato: 06 Mag 2009 12:12 Oggetto: Il troppo stroppia |
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Il problema non e' se FaceBook sia dannoso o meno per la produttivita' del lavoro, pubblico o privato che sia.
Il problema e' l'abuso che se ne fa, e questo riguarda sia dipendenti pubblici che privati.
Al solito, per l'eccesso di pochi fannulloni che invece di lavorare giocano con internet, ci rimettono tutti, anche quelli che lo utilizzano coscientemente 10 minuti ogni tanto durante la pausa caffe'.
Servirebbe un firewall che blocca le connessioni dopo 10 minuti di utilizzo per i successivi 110, quindi 10 minuti ogni 2 ore consentiti. |
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vaccaric Comune mortale

Registrato: 06/05/09 20:53 Messaggi: 3 Residenza: Roma
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Inviato: 06 Mag 2009 21:04 Oggetto: Le solite idiozie |
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Invece di premiare (e punire) chi lo merita, il ministro se ne esce con l'ennesima sparata per conquistare le pagine dei giornali!
Recenti ricerche, portate avanti da quei comunisti di MIT e IBM, dimostrano (v. link)
Citazione: | ?Lo studio presenta nuove evidenze empiriche della relazione tra produttività dei lavoratori dell?informazione e il capitale sociale generato dai social network. Via via che aumenta il contenuto informativo del lavoro, diventa importante studiare come venga generato il valore sia attraverso strumenti tecnologici che sociali. C?è una grande quantità di letteratura che descrive i benefici dei social network sul rendimento lavorativo.?
in parole semplici: tra i lavoratori dell?informazione l?uso dei social network sul lavoro è un fattore che aumenta il rendimento dei lavoratori! |
che i dipendenti che sono attivi sui social network sono molto più produttivi degli altri ... questo dà fastidio a qualcuno? |
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{giubra63} Ospite
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Inviato: 06 Mag 2009 21:54 Oggetto: bravo ! finalmente! |
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che facebook se lo leggano a casa! non rubarci i soldi di noi italiani! gli statali devono imparare che sono al SERVIZIO degli italiani e non devono sfruttarli! |
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ili07 Dio maturo


Registrato: 29/05/07 23:58 Messaggi: 3913
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Inviato: 07 Mag 2009 01:37 Oggetto: |
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personalmente ritengo che la politica di Brunetta sia uno schiaffo a tutte le persone oneste di questo paese...
lui insegna, lui offende, lui mortifica....
lui alimenta questa guerra tra cittadini e pubblici dipendenti...
una guerra tra poveri per distogliere l'attenzione da questa cose ad esempio
Citazione: | Il ministro della Pubblica Amministrazione Brunetta vuole alzare l'età pensionabile delle donne a 65 anni quando un commesso del Senato può ancora lasciare il lavoro a 52 anni con ben 8 mila euro lordi al mese per quindici mensilità |
direi che in certi lavori non è il tempo ma la resa che fa la qualità....
un pirla può stare attaccato al pc anche 8 ore di fila ma poi non combinare una mazza...
il grande Brunetta voleva mettere i cancelli elettronici per i magistrati non rendendosi conto che spesso un magistrato non fa "orario d'ufficio"
ci sono giudici che stanno in giro tutto il giorno per pratiche varie e poi ci fanno anche la notte in ufficio a scrivere sentenze....
così come ci sono giudici che fanno il loro orario e stanno al bar a bere caffè.....
comunque è tutta propaganda elettorale....poi per evitare i grandi sprechi, questo governo come altri non fa nulla....
e la gente però ci casca..... |
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{luciano Buzzi} Ospite
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Inviato: 07 Mag 2009 05:52 Oggetto: i fannulloni che scrivono sul forum nell'orario di lavoro |
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Vorrei capire se quelli che hanno dato risposta negativa al decreto lo hanno fatto durante l' orario di lavoro perchè sarebbe veramente il colmo!
Il problema è che la gente dovrebbe capire che al posto di lavoro sia pubblico che privato si deve lavorare e non ( scusate il termine )cazzeggiare.
Personalmente cercherei di rintracciare chiunque usi scorrettamente il compiuter e prove alla mano
LICENZIEREI I FANNULLONI |
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Pik Dio minore

Registrato: 05/01/09 11:44 Messaggi: 907 Residenza: ..nei pressi di Piazza del Campo...
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Inviato: 07 Mag 2009 06:11 Oggetto: |
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Comunque, a prescindere dalle opinioni espresse su chi ha effettuato il provvedimento, credo che rimanga valido il principio che un dipendente -pubblico o privato - si attenga alle sue funzioni che sicuramente non prevedono l'accesso ne a Facebook ne ad altri siti di intrattenimento sulla rete. |
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Marco_C Eroe

Registrato: 12/02/08 13:42 Messaggi: 54 Residenza: CESENA
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Inviato: 07 Mag 2009 08:20 Oggetto: semplice, firewall che blocca certi siti |
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Nella scuola dove lavoro c'e' già da un paio d'anni un firewall che blocca certi siti.
Per inciso io e i miei colleghi siamo stati "costretti" a dichiarare i siti che visitiamo piu' frequentemente (pena il non potere accedere ad internet).
Per concludere ed ho quasi la certezza che i log di rete dei nostri pc vengano esaminati periodicamente per aggiornare la black list del firewall.
A proposito di dipendenti pubblici, seguendo la filosofia brunetta, a quando le manette a tempo legate alla scrivania ????  |
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{utente anonimo} Ospite
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Inviato: 07 Mag 2009 09:07 Oggetto: dipendenti pubblici sempre in cattiva luce |
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non mi sembra ci sia nulla di nuovo...facebook nella pubb. ammin. non è attivo già da qualche mese...perchè mettere sempre in cattiva luce i dipendenti pubblici? |
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ggiordani Mortale pio

Registrato: 19/10/05 09:22 Messaggi: 19 Residenza: pordenone
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Inviato: 07 Mag 2009 09:15 Oggetto: |
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credo che, pubblico o privato, il datore di lavoro abbia il diritto-dovere di esigere che il dipendente, durante l'orario di lavoro, LAVORI.
ma ormai in italia siamo arrivati alla frutta.
mandi dal friul |
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{diego} Ospite
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Inviato: 07 Mag 2009 09:25 Oggetto: Non e' un loro diritto |
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I dipendenti pubblici devono capire che sono pagati per LAVORARE. Se non gli sta bene devono andarsene, cercarsi un altro lavoro, magari mettendosi in proprio (cosi si renderebbero conto del vero valore del proprio lavoro). L'accesso a internet non e' un loro diritto, se non strettamente necessario per l'attivita' che devono svolgere in ufficio. Ho precisato dipendenti "pubblici" perche' per quelli privati il discorso e' diverso: se al loro responsabile, al proprietario della loro azienda va bene che perdano tempo, agli altri non deve interessare, ma i dipendenti pubblici che non lavorano rubano i soldi a me e a tutti gli italiani che pagano le tasse. |
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{utente anonimo} Ospite
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Inviato: 07 Mag 2009 09:30 Oggetto: |
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Perchè Brunetta non è uno statale?
E' il primo che dovrebbe sparire da Facebook. |
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dany88 Dio maturo

Registrato: 12/02/09 12:14 Messaggi: 1300
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Inviato: 07 Mag 2009 09:32 Oggetto: |
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mah.....premesso che qualunque tipo di filtro, avanzato o meno, è completamente bypassabile, credo sia giusto limitare (e non ho detto eliminare) elementi di disturbo\distrazione nei posti di lavoro pubblici\privati. E' ovvio che questo debba essere controllato in primis dal lavoratore stesso, 10 minuti ogni 2 ore non mi sembra che si possano negare a nessuno, anzi sono sicuro che vadano ad aumentare la produttività media del lavoratore. |
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{Ettore} Ospite
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Inviato: 07 Mag 2009 09:33 Oggetto: facebook dal lavoro |
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una cosa è accedere a facebook da casa un'altra dal lavoro, pubblco o privato che sia. Se si abusa, anche forse solo da pochi, dell'uso delle risorse (eesenzialmente del tempo che dovrebbe essere di lavoro) della propria azienda/ente mi sembra giusto prendere provvedimenti |
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Blacks84 Dio maturo


Registrato: 26/04/07 14:50 Messaggi: 2446 Residenza: Nelpaese bagnato da tre mari e prosciugato da Tremonti
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Inviato: 07 Mag 2009 10:51 Oggetto: |
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Da gennaio in ufficio con me, c'è anche una parente dell'amministartore delegato della società in cui lavoro.
Viene pagata per passare 8 ore sul pc su facebook, solitario, hearts su internet, programmi in tv, e sper sbaglio prendere 2 telefonate che poi passerà a me, data la totale incompetenza nonostante 4 mesi che è in ufficio.
Ogni mattina mi alzo per andare a lavorare, mandare avanti l'ufficio da solo e mantenere me e un'anltra persona che scalda la sedia , altro che 10 minuti ogni 2 ore.
Provo solo ad immaginare quante persone come la mia collega ci siano nei posti di lavoro pubblici, che tutto noi manteniamo con i nostri soldi, che potrebbe essere sicuramente impiegati in modi migliori.
Brunetta ha fatto un piccolissimo passo di tutti i provvedimenti che andrebbero presi nei posti di lavoro pubblici.
I privati si devono regolare da soli, in quanto ne rispondono alla società in cui lavorano, non a tutti gli italiani.
diego ha scritto: | L'accesso a internet non e' un loro diritto, se non strettamente necessario per l'attivita' che devono svolgere in ufficio. Ho precisato dipendenti "pubblici" perche' per quelli privati il discorso e' diverso: se al loro responsabile, al proprietario della loro azienda va bene che perdano tempo, agli altri non deve interessare, ma i dipendenti pubblici che non lavorano rubano i soldi a me e a tutti gli italiani che pagano le tasse. |
Quoto quest'uomo!!!!
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{Mauro Lambertini} Ospite
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Inviato: 07 Mag 2009 11:22 Oggetto: Stavolta Brunetta ha ragione |
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Il materiale a disposizione dei dipendenti, dalla penna al telefono al computer, è di proprietà dell'azienda e deve essere usato esclusivamente per i fini aziendali, soprattutto in orario di lavoro. Utilizzarlo al di fuori dei fini aziendali può essere molto pericoloso. Chi vi scrive è (ahimè!) un sindacalista e si è trovato spesso di fronte a problemi del genere. Ad esempio la società affiliata alla IBM i cui dipendenti sono obbligati a rispettare le leggi commerciali degli Stati Uniti. Non possono, ad esempio, vendere sigari cubani su e-bay, tantomeno se col PC aziendale. Brunetta, che odio cordialmente, in questo caso è nel suo diritto. Molto più saggio il comune di Torino o di tante aziende private che consentono l'uso privato del PC durante l'intervallo del pasto. Ciò che meraviglia è che una questiome, che per un dipendente privato è pacifica, per un dipendente pubblico diventa una notizia. |
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Roberto1960 Dio maturo

Registrato: 21/01/08 01:39 Messaggi: 1168 Residenza: Roma
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Inviato: 07 Mag 2009 11:26 Oggetto: |
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Che il nostro beneamato ministro Brunetta se ne esca con l'ennesima idiozia non mi sorprende affatto, visto il personaggio.
Che invece tanti italiani non comprendano la travisazione del problema, talmente estrema da far apparire la proposta solamente una boutade demagogica ed elettoralistica mi sorprende un po' di più.
Infatti è evidente che non serve aassolutamente a niente, chi non vuole lavorare non lavora, Facebook o no, Internet o no. Prima di Facebook e di Internet i fannulloni facevano altro, i cavoli loro, ma non erano produttivi esattamente nello stesso modo.
Inoltre questi reiterati attacchi ai lavoratori dipendenti, queste esplicite ed implicite accuse di improduttività non aiutano certo a motivare. Si rischia di ottenere l'effetto opposto.
La realtà è più semplice.
Chi vuole veramente e seriamente ottenere maggiore produttività sa come bisogna fare; usare tecniche di incentivazione piuttosto che di restrizione, come sanno bene tutti quelli che hanno affrontato il problema.
Chi invece deve soltanto dare aria alla bocca, battere sulla grancassa della propaganda e dare "la pappa pronta" ai fessacchiotti che hanno assoluto bisogno di sentir attaccare quei "soliti fannulloni dei dipendenti statali", senza peraltro minimamente considerare i loro stipendi bassi e l'assoluta mancanza di stimoli e incentivi, se ne esce con queste fesserie.
Bisognerebbe poi allargare il discorso, chiedersi se oggi è ancora necessario che si lavori otto ore la giorno; se tutta questa "produzione" è realmente associata a richieste di consumo, a reali bisogni della gente, oppure no; e quindi chiedersi se questa paventata improduttività sia reale o solo apparente, eccetera.
Ma questo è un discorso che ci porterebbe troppo fuori tema, e comunque richiederebbe una notevole profondità di analisi. |
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mauro_mbf1948 Dio minore

Registrato: 18/03/08 06:06 Messaggi: 742 Residenza: genova
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Inviato: 07 Mag 2009 11:49 Oggetto: |
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Roberto1960 ha scritto: | Che il nostro beneamato ministro Brunetta se ne esca con l'ennesima idiozia non mi sorprende affatto, visto il personaggio.
Che invece tanti italiani non comprendano la travisazione del problema, talmente estrema da far apparire la proposta solamente una boutade demagogica ed elettoralistica mi sorprende un po' di più.
Infatti è evidente che non serve aassolutamente a niente, chi non vuole lavorare non lavora, Facebook o no, Internet o no. Prima di Facebook e di Internet i fannulloni facevano altro, i cavoli loro, ma non erano produttivi esattamente nello stesso modo.
Inoltre questi reiterati attacchi ai lavoratori dipendenti, queste esplicite ed implicite accuse di improduttività non aiutano certo a motivare. Si rischia di ottenere l'effetto opposto.
La realtà è più semplice.
Chi vuole veramente e seriamente ottenere maggiore produttività sa come bisogna fare; usare tecniche di incentivazione piuttosto che di restrizione, come sanno bene tutti quelli che hanno affrontato il problema.
Chi invece deve soltanto dare aria alla bocca, battere sulla grancassa della propaganda e dare "la pappa pronta" ai fessacchiotti che hanno assoluto bisogno di sentir attaccare quei "soliti fannulloni dei dipendenti statali", senza peraltro minimamente considerare i loro stipendi bassi e l'assoluta mancanza di stimoli e incentivi, se ne esce con queste fesserie.
Bisognerebbe poi allargare il discorso, chiedersi se oggi è ancora necessario che si lavori otto ore la giorno; se tutta questa "produzione" è realmente associata a richieste di consumo, a reali bisogni della gente, oppure no; e quindi chiedersi se questa paventata improduttività sia reale o solo apparente, eccetera.
Ma questo è un discorso che ci porterebbe troppo fuori tema, e comunque richiederebbe una notevole profondità di analisi. |
Scusami amico ma sono solo parzialmente d'accordo e non parliamo qui di politica "visto il personaggio".-
Chi vuole pelandronare sa come fare, ma FACEBOOK dove tutti o quasi tutti si iscrivono come se fosse una moda, è PERICOLOSO per quanto riguarda la Privacy, e la sicurezza.
Dato che i pettegoli ci sono e ci sono sempre stati, a cui si aggiungono ora quelli informatici con spywere, rootkit e simili dolcezze, si rischia di sapere quello che non ci riguarda e peggio usando la chat spedirlo agli altri anche inavvertitamente.-
Io non sono un tecnico informatico ma solo uno bravo al computer per conto suo, e nemmeno sono un hacker o Cracker.-
Ma semplicemente da una mail scritta da una persona sulla nostra mail list, e dal solo suo indirizzo mail, ho trovato questa persona su Internet, con riferimento alla sua iscrizione a FACEBOOK, ho riconosciuto da mail precedenti e dal cognome aggiunto il nome dell'altro coniuge, dove lavorano, in località differenti, che attività ha, so che ha un negozio non dico di cosa, e dove sia ma lo so perchè l'ho trovato su iinternet e so anche che sono coniugi da tanti anni. Ne ho trovato anche le foto. E li ho conosciuti ognuno con il suo nome. Solo tramite una mail, collegandoli mentalmente.
Uno tramite il Cognome e la moglie tramite cognome da ragazza.-
Basta per proibire FACEBOOK negli Uffici Statali?
Mettilo un poco al Ministero della Difesa, o nel ciclo di produttività di una azienda, e di una casa Farmaceutica e vedi che ridere, ed avremo le spie senza ricorrere a James Bond, basta un programmino di rootkit, sfruttando le chat di qualche idiota fannullone ed imprudente.- O di qualche pettegolo/a troppo curioso/a
Come vedi Brunetta non si preoccupa forse solo dei fannulloni, ma credo che lo faccia proprio per sicurezza.
E' facile tenere Facebook ad icona e fingere di lavorare per smaltire le pratiche in corso a pieno schermo. Mettilo all'Ufficio Pensioni e mentre quelli si divertono qualcuno fa la fame aspettando la pensione. E chissà perche ancora non arriva che ha fatto domanda da mesi. Lo stesso per le medicine salvavita gratuite, o per le Cause giudiziari che durano decine di anni.-
Come è facile tenere le finestre aperte, e posizionare FACEBOOK in secondo piano, con finestra più piccola e nascosta dalla prima. Appena va via il capo, basta cambiare disposizione.
Fantozzi insegna.-
Ciao
mauro |
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acolzi Comune mortale

Registrato: 17/10/08 08:54 Messaggi: 2
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Inviato: 07 Mag 2009 11:49 Oggetto: |
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se uno non ha voglia di fare un tubo, il verso lo trova sempre. Detto questo sinceramente davo per scontato che ci fossere dei filtri per i dipendenti pubblici.
Per inciso, nel 90% dei casi mi viene chiesto di inibire la navigazione tranne che a determinati siti. Poi c'e' un pc a disposizione per tutti, quello del figlio del capo e quello del capo che vanno dove gli pare.
E non me la sento di prendere le difese di chi, a un anno DB (dopo brunetta) si ammala il 40 e rotti% in meno! Anzi, voglio i nomi ed i soldi indietro!
Che ci sia poi il dipendente pubblico che fa il suo dovere e anche di piu' non lo metto in dubbio.. Come sempre per colpa di pochi.... |
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