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L'Ibm cede la divisione Pc alla cinese Lenovo

«Big blue» vende per 1,25 miliardi di dollari il settore personal computer. Ora l'azienda di Pechino è il 3° produttore del mondo



PECHINO (CINA) - Ora è ufficiale. Lenovo, primo produttore cinese di Personal Computer, ha annunciato di aver acquistato la divisione Pc del leader mondiale dell'informatica, l'americana Ibm, per 1,25 miliardi di dollari (poco meno di un miliardo di euro).

L'annuncio è stato fatto a Pechino dal presidente di Lenovo, Liu Chuanzhi, nel corso di una conferenza stampa. L'accordo permetterà a Lenovo di diventare almeno il «numero 3» dei Personal Computer, dietro le americane Dell e Hewlett Packard (Hp). Finora il gruppo di Pechino era l'ottavo produttore mondiale del settore.



L'ACCORDO - «Quest'accordo permetterà a Lenovo di diventare il numero tre mondiale nei Personal Computer, con un fatturato annuo di 10 miliardi di dollari», ha sottolineato Liu. «La somma di 1,25 miliardi di dollari si compone di 650 milioni di dollari pagati in contanti e di 600 milioni di dollari in azioni Lenovo», ha precisato Liu. Creata nel 1988 con il nome di Legend e quotata alla Borsa di Hong Kong dal 1994, Lenovo ha progressivamente aumentato negli ultimi sette anni le vendite di Pc in Cina, raggiungendo nel 2003 una quota del 27% del mercato cinese e del 12,6% di quello della zona Asia-Pacifico eccetto il Giappone. Con un utile annuo di circa 130 milioni di dollari, Lenovo ha acquistato visibilità sulla scena internazionale partecipando tra l'altro al programma di sponsorizzazione del Cio per le Olimpiadi invernali di Torino 2006 e quelle di Pechino 2008. Quanto al colosso Usa, pur non essendo quello dei personal cimputer il suo settore d'affari principale al momento contribuisce ancora per il 12% circa del fatturato, che ammonta a circa 90 miliardi di dollari, il triplo rispetto all'inizio degli anni '80.