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politica: facciamo il punto
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paolodegregorio
Dio minore
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 14:30    Oggetto: politica: facciamo il punto Rispondi citando

- politica: facciamo il punto -
a cura di Paolo De Gregorio, 3 maggio 2008

Se desideriamo capire il perché dei risultati delle recenti elezioni e prendere atto che si è chiuso un ciclo storico, con personale politico tutto da buttare, dobbiamo andare un po? indietro nel tempo anche se molto velocemente, e la storia si divide in due parti.

La prima parte è quella che va dalla Resistenza fino al 1978, anno dell?uccisione di Moro e dello ?strappo? di Enrico Berlinguer con l?Unione Sovietica con la famosa dichiarazione che egli preferiva l?ombrello NATO alla protezione sovietica, triste epilogo di un PCI che da rivoluzionario e schierato, si accontentava del compromesso storico, accettava l?economia capitalista, stava per andare al governo con democristiani, preti e mafiosi.
Da allora la percezione che la classe operaia non sarebbe mai andata al potere fu netta, e i grandi ideali, che avevano mosso masse rivoluzionarie, dall?attentato a Togliatti, alla lotta contro la legge truffa fino al 68 operaio e studentesco, diventarono acqua fresca e la percezione di aver avuto il potere a portata di mano e di essere stati traditi fu forte e diffusa.

La seconda parte della storia dal ?compromesso storico? in poi evidenzia solo un lento e progressivo declino della identità e dei valori della sinistra fino alla estinzione per mano di Veltroni.
In tutti questi anni hanno lavorato a demolire il vecchio PCI le correnti interne moderate dei cosiddetti ?miglioristi?, e dall?altra parte vi è stata l?egemonia culturale e mediatica della strategia massonica P2, che è stata realizzata al 100% per mano di Berlusconi e Craxi, con la complicità dei poteri forti e dei servizi più o meno ?deviati?.
La sinistra, diventata moderna e non più intransigente, raccontava ai suoi iscritti che questa era la modernità necessaria per diventare forza di governo, che, una volta conquistato, avrebbe aperto orizzonti luminosi per le classe subalterne.
Al governo questa ?sinistra? c?è andata, ma le cose per la classe operaia sono andate esattamente al contrario, con più ritmi e produttività sul lavoro (più sfruttamento), più morti in incidenti, più precarietà, disoccupazione, sfascio del Sud, abbassamento del potere di acquisto dei salari, più anzianità per andare in pensione, periferie invivibili per la immigrazione selvaggia.
La pietra tombale sugli ideali e sulle illusioni di avere una sinistra antagonista e identitaria è stata posta proprio dalla esperienza dei governi a cui la sinistra ha partecipato, ed è la causa principale della frattura con gli operai che hanno preferito riconoscere il potere padronale.
La rivoluzione non c?è stata, il riformismo nemmeno, la classe operaia è regredita fino a leccare la mano del padrone leghista, e chiunque intenda ricostruire un rapporto di fiducia con questa classe avrà una strada in forte salita.
D?altronde capitale e lavoro sono due facce della stessa medaglia, sia il padrone che gli operai vogliono più produzione, più mercato, più consumi, e te li trovi entrambi contro se parli di no TAV, di decrescita, di sostenibilità, di diminuzione dei consumi e degli sprechi.
La coincidenza di questi interessi è facilitata dalla caduta della ideologia che giudicava il lavoro salariato una schiavitù da superare a favore della cooperazione tra produttori, e la crisi del padrone poteva rappresentare l?occasione della svolta e dell?autogestione.

La destra ormai ha tutto in mano, siamo già in un regime fascista mascherato, anche la classe operaia è stata normalizzata e non ha più sogni né speranze. Solo una crisi petrolifera, sommata ad una crisi economica e il manifestarsi dei danni ambientali causati dal ?liberismo?, potranno far emergere la necessità di una guida etica e razionale della economia.
Questa crisi può essere accelerata dall?azione concreta di quelle persone che vogliono che l?ambiente e la sostenibilità siano al primo posto in ogni scelta economica e politica, cercando di consumare e sprecare il meno possibile, convincendo altri a questo comportamento. Pensando anche a scelte di vita, anche individuali o di famiglia, di andare in terreni marginali e poco costosi a produrre energia elettrica con il fotovoltaico per venderla all?Enel (oggi anche le banche finanziano questi impianti che si ripagano presto), e vivere in modo indipendente, cucinando, scaldandosi con l?energia elettrica e spostandosi con un mezzo elettrico.
Oggi sarebbe possibile, per moltissimi che desiderano cambiare vita ed essere indipendenti, fare una scelta del genere, con il reddito della produzione energetica, magari unendolo ad una piccola produzione agricola per i propri consumi. Il piccolo modo di produrre è la vera alternativa alla globalizzazione.
Non è la rivoluzione, ma è una soluzione.
Paolo De Gregorio
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 15:11    Oggetto: Re: politica: facciamo il punto Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
La destra ormai ha tutto in mano, siamo già in un regime fascista mascherato,
Uff, se c'e' una cosa che non sopporto del dibattito politico attuale, e' la facilita' con cui si grida al "regime" "dittatura" "censura" qualunque cosa faccia la controparte politica.
Faremo la fine di Pierino, e quando davvero arrivera' la dittatura manco ce ne accorgeremo.
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dr.K
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 15:30    Oggetto: Rispondi citando

come già avvenne...

però è "curioso" come il capitalismo, dopo la vittoria sul comunismo, non riesca a mantenere la promesse di benessere, anzi: proprio la speculazione sta creando fame e crisi energetica. forse ha bisogno di una "controparte"???
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MessaggioInviato: 06 Mag 2008 16:31    Oggetto: Rispondi citando

dr.K ha scritto:
però è "curioso" come il capitalismo, dopo la vittoria sul comunismo, non riesca a mantenere la promesse di benessere, anzi: proprio la speculazione sta creando fame e crisi energetica.
Ma, qui si va sul complicato: nell'Est europa penso che nessuno rimpianga il comunismo, in Russia magari si', ma piu' perche rimpiangono l'antica potenza, oserei dire.
Ed essendo il capitalismo quel che e', se qualcuno improvvisamente sta meglio e' facile che qualcun'altro nel contempo stia peggio.
Ma la mia e' un' analisi terra terra, e di un qualcosa di terribilmente complicato: tra 50 anni qualche Nobel per l'economia ci spieghera' tutto , abbi fede...

dr.K ha scritto:
forse ha bisogno di una "controparte"???
Storicamente e' sempre stata un'idea di successo', ma non ci son piu' quelle belle masse ignoranti di una volta.
O forse non ci son piu' nemici abbastanza credibili: una cosa e' "L'Impero Del Male", un'altra dei terroristi che ormai si ammazzano fra di loro.
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Semidio
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MessaggioInviato: 07 Mag 2008 04:42    Oggetto: Re: politica: facciamo il punto Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:
- politica: facciamo il punto -
a cura di Paolo De Gregorio, 3 maggio 2008

.....omissis................................ 1978, anno dell?uccisione di Moro e dello ?strappo? di Enrico Berlinguer con l?Unione Sovietica con la famosa dichiarazione che egli preferiva l?ombrello NATO alla protezione sovietica, triste epilogo di un PCI che da rivoluzionario e schierato, si accontentava del compromesso storico, accettava l?economia capitalista, stava per andare al governo con democristiani, preti e mafiosi.
Paolo De Gregorio


Con queste affermazioni mi hai proprio veramente fatto imbestialire:
E sai perché?
Perché la verità è un'altra e lo provano i verbali di una commissione parlamentare d'inchiesta in cui viene interrogato il Colonnello Kolosov, che se non lo sai era il N° 2 del KGB in italia,(sotto la copertura di corrispondente dell'Izvestija (giornalino del Soviet Supremo) il quale afferma, e lo fa anche in un suo libro, di essere stato invitato da Felice Chilanti (giornalista dell'Unità e di Paese sera) ad andare a conoscere il Capo della Mafia Nicola Gentile. Pensa che è andato anche al funerale del Mafioso (quando è stato eliminato ....)
Caro mio bel giornalista, sappi che la mafia odiava gli USA (in quegli anni molti mafiosi negli Usa venivano arrestati) ed amava L'URSS (infatti anche oggi ha buoni contatti).

Berlinguer aveva un sogno, staccarsi dagli ordini di Mosca, perché erano a danno della nostra Nazione, sognava il vero comunismo Italiano di Gramsci l'hai capito o no?
Berlinguer fu anche intimidito, perché non partecipasse a quel convegno dell'Internazionale Comunista, e sai chi furono i "bravi ragazzi"?
Ti faccio tre nomi:
Longo ; Cossutta; Napolitano;
Anche altri "compagni" istigati da "quelli" tentarono di dissuaderlo dall'andare al famoso raduno Comunista.........Internazionale, in cui fu "sgridato"......Dai capoccioni di Mosca e dintorni......
Ti ricordi, come è morto?

La svolta a sinistra di Moro e Berlinguer non piaceva al Soviet Supremo, e quindi al KGB, che inviò un suo agente "operativo" che già aveva istruito i tedeschi della RAF (non l'aviazione inglese.......) Ma l'organizzazione Tedesca amica delle BR, che si preparavano alla "lotta" (poveri scemi) in una "amena" valle mediorientale, insieme ad un certo "Carlos" (nome in codice "Sciacallo") tuttora residente nelle prigioni Francesi.......

E fu questo "brav'uomo" (Russo), dalla faccia da bravo figliolo, che andava anche alle lezioni Universitarie a Roma..... a guidare il gruppo che assassinò la scorta di Moro, ed è esattamente quello mai arrestato, al quale peraltro non si inceppò il mitra, e che guardacaso sparava così tanto "professionalmente" da non sfiorare neanche un capello del povero A.M.


Il caro Cossiga (picconatore da barzelletta) nella trasmissione Terra, l'altra sera ha detto un monte di Bugie, per non chiamarle col vero nome "Caz.....te sul caso Moro.......Come anche ne dice il caro "portafortuna" Pio.....che non "bacia mai nessuno"........

Ha ragione il figlio di Aldo Moro a dire ciò che dice...peccato che in quest'Italia molto corrotta, e non da un colore o un altro... chi sa le verità scomode venga prontamente "suicidato", (a meno che non abbia messo documenti (che siano sgraditi a "quelli") in mani sicure e in più copie autenticate, in più posti.............Una assicurazione sulla vita delle migliori!

Caro il mio giornalista d'assalto "in erba" ....perché apri un post dietro l'altro e non ribatti a ciò che ti si risponde? Stai facendo pratica per entrare all'unità? Peccato che uno che conoscevo in quel "giornale" sia morto, altrimenti gli avrei chiesto di mettere una buona parola per te.....per farti assumere subito in pianta stabile.

Vuoi verità scomode?
Non ti conviene saperle, vomiteresti .......

Lascia perdere le idee velleitarie di una sinistra che non è mai esistita.
Erano nazifascisti vetiti di rosso, pronti a prendere Milioni di Dollari per far casino alle spalle della povera gente che serviva onestamente la Nazione.
Hai toppato anche stavolta, Berlimguer Enrico, forse era (Tra i pochi) uno dei meno disonesti, almeno non aveva la faccia da culo di un Cossutta....Vera mano italica del KGB, e lo provano tanti fatti.......

Sii contento del meno peggio che ci è capitato, il Mortadellone amava le sedute "spiritiche" .........La Pira gli aveva detto che..... Don Sturzo gli aveva detto che.....
Ciao
Wink
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Ermengarda Categna
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MessaggioInviato: 07 Mag 2008 12:13    Oggetto: Rispondi citando

Prence, con il dovuto rispetto, perche` oltre a citare genericamente "tanti fatti", non porti le prove sulla base delle quali dai con tanta aisance della faccia di qua e la` o del nazifascista a personaggi che, magari, alcuni stimano con lo stesso legittimo diritto alle proprie simpatie e valutazioni politiche e personali che permettono a te di esprimere la tua scarsa considerazione nei loro confronti?

Sento nella tua prosa una nota agretta che mi fa pensare ad un pizzico di intolleranza: sentimento ben poco principesco, se mi e` concesso esprimere un mio radicato parere, soprattutto quando si da` al contempo del nazista (archetipo dell'intolleranza, a mio modo di vedere) ad un intero numeroso gruppo di individui accomunati da convinzioni politiche qualsivoglia, tuttora legali e pienamente lecite, ancorche` opinabili, come tutte.

Un tocco di stile non starebbe male. A volte la prosa accesa fa un po' talk show, e credo che in maggior parte preferiamo i forum e blog a quel tipo di tv: e` per questo che frequentiamo piu` Zeus che Sgarbi.
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MessaggioInviato: 07 Mag 2008 13:12    Oggetto: Rispondi citando

Gateo ha scritto:
Ma, qui si va sul complicato: nell'Est europa penso che nessuno rimpianga il comunismo, in Russia magari si', ma piu' perche rimpiangono l'antica potenza, oserei dire.

Ma non lo rimpiango neanch'io.
Però ribadisco la "mancata promessa" del benessere diffuso. A livello locale e globale, mi sembra che stiamo peggio oggi rispetto a quando c'era ancora "il Muro".
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MessaggioInviato: 07 Mag 2008 14:37    Oggetto: Rispondi citando

dr.K ha scritto:
Però ribadisco la "mancata promessa" del benessere diffuso. A livello locale e globale, mi sembra che stiamo peggio oggi rispetto a quando c'era ancora "il Muro".
Al nostro livello locale sicuramente, ma a livello globale non direi, in India e Cina i miglioramenti ce li hanno sotto gli occhi tutti i giorni.
A noi sembra poca roba, ma per loro fino a dieci/venti anni fa erano impensabili certi "lussi".
Forse la globalizzazione non e' andata nella direzione che si intendevano i globalizzatori.
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MessaggioInviato: 07 Mag 2008 15:59    Oggetto: Rispondi citando

Gateo ha scritto:

Forse la globalizzazione non e' andata nella direzione che si intendevano i globalizzatori.

o forse non è andata nella direzione in cui ce l'hanno "venduta"...
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MessaggioInviato: 07 Mag 2008 16:28    Oggetto: Rispondi citando

Ermengarda Categna ha scritto:
Prence, con il dovuto rispetto, perche` oltre a citare genericamente "tanti fatti", non porti le prove sulla base delle quali dai con tanta aisance della faccia di qua e la` o del nazifascista a personaggi che, magari, alcuni stimano con lo stesso legittimo diritto alle proprie simpatie e valutazioni politiche e personali che permettono a te di esprimere la tua scarsa considerazione nei loro confronti?

Sento nella tua prosa una nota agretta che mi fa pensare ad un pizzico di intolleranza: sentimento ben poco principesco, se mi e` concesso esprimere un mio radicato parere, soprattutto quando si da` al contempo del nazista (archetipo dell'intolleranza, a mio modo di vedere) ad un intero numeroso gruppo di individui accomunati da convinzioni politiche qualsivoglia, tuttora legali e pienamente lecite, ancorche` opinabili, come tutte.

Un tocco di stile non starebbe male. A volte la prosa accesa fa un po' talk show, e credo che in maggior parte preferiamo i forum e blog a quel tipo di tv: e` per questo che frequentiamo piu` Zeus che Sgarbi.


Ermengarda carissima hai ragione, ho mancato di stile, ma più di tanto non posso dire, una commissione parlamentare ha sancito dei fatti che io, per mansioni che ho svolto, so, ma non posso dir di più se non ciò che potete ormai leggere tutti.

Comunque, sappi che Dr. K ha scoperto il trucchetto del giornalista "mordi e fuggi" che ama fare disinformazione.
Se tu ti sei sentita offesa da me te ne chiedo umilmente perdono, ma i fatti sono quelli che ho scritto. Molti di quelli che ho citato sono così......Fasulli e molto Cattivoni.....E francamente la gente perbene come te e me non merita che questa "gente" viva beatamente alle loro spalle. Vadano una tantum a lavorare veramente........
Tranquilla che se vuoi, a suo tempo e privatamente, per farmi perdonare ti dirò dove trovare certe scomode verità.

Di nuovo scusa per i miei modi poco nobili!
Un abbraccio di cuore
Squeeze

Ray


Vero che mi perdoni?
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MessaggioInviato: 07 Mag 2008 17:10    Oggetto: Rispondi citando

A me sembra che, più che fare disinformazione, esprima il proprio punto di vista mascherandolo da articolo. Insomma, sono più "editoriali" che articoli veri e propri.
La cosa che mi dà un po' fastidio è che lo faccia su un forum e non partecipi alla discussione successiva (e che usi un linguaggio un po' vetero...).
Perché poi ripubblichi qui le cose che scrive per altri siti resta un mistero.
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MessaggioInviato: 08 Mag 2008 13:07    Oggetto: Rispondi citando

o.k. accetto le critiche sulla mancanza di mie risposte ai vostri interventi (spesso non critiche sul merito degli argomenti, ma provocazioni).

Per il resto mi chiedo,qualcuno vi impedisce di scrivere post su argomenti che suscitano le vostre riflessioni e su cui favorire un dibattito? Questa è l'unica ragione per cui scrivo (e dopo aver ben riflettuto sugli argomenti, senza inventarmi nulla, compreso la Cia e Ferrara.
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MessaggioInviato: 08 Mag 2008 14:06    Oggetto: Rispondi citando

infatti io lamento solo la tua latitanza dalla discussione
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MessaggioInviato: 11 Mag 2008 11:38    Oggetto: Rispondi citando

Riporto anche quì per chi non seguisse l'altra discussione sul "soggetto".
La propaganda c'è sempre stata, quello che usa paolodegregorio è solo uno strumento evoluto della propaganda, non ribatte mai alle osservazioni che si fanno sui suoi editoriali perchè non ha nessun interessa a farlo, l'unico scopo che vuole ottenere è diffondere tra quanta più gente
possibile i suoi messaggi propagandistici che, ci scommetto, puoi trovare anche in altri siti oltre a quello che ha scovato il bravo Dr. K.
Difendersi dalla propaganda è prerogativa delle persone mature e istruite che hanno le idee chiare su cosa intendono per giustizia, democrazia, libertà e altri valori "non negoziabili" (per usare un'espressione alla moda).
Speriamo in questi giovani ma non illudiamoci che siano più di quelli che son già stati, l'istruzione è una caratteristica necessaria ma non sufficiente a discernere il giusto dall'ingiusto.
Ciao ciao.[/url]
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solaria
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MessaggioInviato: 11 Mag 2008 14:06    Oggetto: Rispondi citando

Mi pare che paolodegregorio abbia risposto di recente alla discussione "facciamo il punto", quindi vi invito a smetterla con questa polemica e soprattutto a leggere bene il forum prima di "sputare sentenze".
Così facendo peccate dello stesso difetto che rimproverate agli altri.

Al prossimo messaggio di critica non ad argomenti politici ma ad personam verranno presi provvedimenti.
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MessaggioInviato: 11 Mag 2008 23:05    Oggetto: Rispondi citando

paolodegregorio ha scritto:

-La prima parte è quella che va dalla Resistenza fino al 1978, anno dell?uccisione di Moro e dello ?strappo? di Enrico Berlinguer con l?Unione Sovietica con

la famosa dichiarazione che egli preferiva l?ombrello NATO alla protezione sovietica, triste epilogo di un PCI che da rivoluzionario e schierato, si

accontentava del compromesso storico, accettava l?economia capitalista, stava per andare al governo con democristiani, preti e mafiosi.
Da allora la percezione che la classe operaia non sarebbe mai andata al potere fu netta, e i grandi ideali, che avevano mosso masse rivoluzionarie,

dall?attentato a Togliatti, alla lotta contro la legge truffa fino al 68 operaio e studentesco, diventarono acqua fresca e la percezione di aver avuto il

potere a portata di mano e di essere stati traditi fu forte e diffusa.


Che visto la piega che aveva preso la politica dell'Unione Sovietica in queglii anni direi che è stata appena una scelta ragionata e coscienziosa più che

traditrice anche perchè, la classe operaia, che fino ad allora in italia si poteva considerare una componente sociale rilevante del paese, da quegli anni in

poi conquistò, fino all'eliminazione della scala mobile del '92, una serie di benefici sociali, almeno al nord, impensabili fino agli anni sessanta e, a mio

modo di vedere, le venne elargita la giusta porzione di quel quid in più di ricchezza che il nostro paese si guadagnò col suo impegno e il suo lavoro dal

boom economico fino alla fine degli anni ottanta. Parlare di lotte di classe durante quegli anni è un'ipocrisia che non rende alcun onore a chi ha veramente

lottato all'inizio del secolo per emanciparsi da una vera schiavitù. In italia, in quel ventennio, le cose andavano veramente bene, almeno al nord, i soldi

non mancavano, i padroni si arricchivano, gli operai più o meno pacificamente chiedevano e quanto veniva richiesto veniva più o meno elargito. Troppo spesso

anche più di quanto poteva essere elargito veniva concesso e così, di concessione in concessione il debito pubblico andava gonfiandosi in maniera

incontrollabile perchè, immancabilmente, i contratti dei dipendenti pubblici facevano da locomotiva a quelli delle aziende private senza alcuna

preoccupazione, o possibilità di controllo, o volontà di controllo sull'efficienza dei propri dipendenti.
Dagli anni novanta in poi, dalla seconda metà secondo me, nonostante la farsa della nuova economia, su cui vedo ancora incombere molte cupe ombre, ci si rese

conto di dove avrebbe portato questa politica dissennata e si iniziò a porre le mani sull'efficienza del sistema produttivo essendo impensabile, ma
sarebbe stato meglio, ipotizzare un abbassamento dei redditi. I mezzi di controllo e misurazione informatici si andavano perfezionando e all'inizio del

ventunesimo secolo, con l'avviarsi della globalizzazione verso il suo regime di giri definitivo, le tessere del controllo della produttività erano ormai

tutte al loro posto: nelle fabbriche e nei posti di lavoro il controllo dei mezzi di produzione e della forza lavoro era totale per cui allo stesso costo

l'aumento di efficienza del sistema (privato) portò guadagni enormi nelle tasche dei padroni ma gli operai e il loro partito, in tutto questo, cosa potevano

fare? Visto che fino ad allora (fine degli anni novanta) problemi sostanzialmente non ce n'erano li la sinistra poteva scegliere per fare in modo che, se gli

operai non avevano più scampo, non ci fossero almeno discriminazioni tra dipendenti pubblici e privati, tra operai (in gran parte extracomunitari

sottopagati) e stipendiati (italiani privilegiati controllori). Non l'ha fatto! Forse per la legge dei grandi numeri, non poteva farlo, ha pensato di poter

continuare ad allevare i suoi pupilli in un sindacato che ormai rappresentava solo se stesso, di poter difendere gli interessi dei più deboli dal palazzo con

grandi discorsi su grandi ideali, ma la sua base ormai da tempo non erano più gli operai a cui si era sempre rivolta ma solo un manipolo di borghesi

integralisti dell'ecologia omosessuali a cui degli operai non glie ne frega una mazza e alla sua base vera, che le è consona dalla nascita: operai e

lavoratori, dei grandi discorsi sui grandi ideali glie ne frega forse anche meno.
Perciò la sinistra massimalista è morta e ben gli stà.

paolodegregorio ha scritto:

La pietra tombale sugli ideali e sulle illusioni di avere una sinistra antagonista e identitaria è stata posta proprio dalla esperienza dei governi a cui la

sinistra ha partecipato, ed è la causa principale della frattura con gli operai che hanno preferito riconoscere il potere padronale.
La rivoluzione non c?è stata, il riformismo nemmeno, la classe operaia è regredita fino a leccare la mano del padrone leghista, e chiunque intenda

ricostruire un rapporto di fiducia con questa classe avrà una strada in forte salita.


Diciamo che ci dovrà pagare profumatamente.

paolodegregorio ha scritto:

D?altronde capitale e lavoro sono due facce della stessa medaglia, sia il padrone che gli operai vogliono più produzione, più mercato, più consumi, e te li

trovi entrambi contro se parli di no TAV, di decrescita, di sostenibilità, di diminuzione dei consumi e degli sprechi.


Quindi per fermarli potrebbero intervenire i militari!!!!!!!

paolodegregorio ha scritto:

Solo una crisi petrolifera, sommata ad una crisi economica e il manifestarsi dei danni ambientali causati dal ?liberismo?, potranno far emergere la necessità

di una guida etica e razionale della economia.


Su questo siamo abbastanza d'accordo.

paolodegregorio ha scritto:

Questa crisi può essere accelerata dall?azione concreta di quelle persone che vogliono che l?ambiente e la sostenibilità siano al primo posto in ogni scelta

economica e politica, cercando di consumare e sprecare il meno possibile, convincendo altri a questo comportamento. Pensando anche a scelte di vita, anche

individuali o di famiglia, di andare in terreni marginali e poco costosi a produrre energia elettrica con il fotovoltaico per venderla all?Enel (oggi anche

le banche finanziano questi impianti che si ripagano presto), e vivere in modo indipendente, cucinando, scaldandosi con l?energia elettrica e spostandosi con

un mezzo elettrico.
Oggi sarebbe possibile, per moltissimi che desiderano cambiare vita ed essere indipendenti, fare una scelta del genere, con il reddito della produzione

energetica, magari unendolo ad una piccola produzione agricola per i propri consumi. Il piccolo modo di produrre è la vera alternativa alla globalizzazione.
Non è la rivoluzione, ma è una soluzione.
Paolo De Gregorio


Questo c'era scritto anche nel Vangelo ma io domenica a messa li ho contati, eravamo in settanta: dieci erano bambini con meno di quattordici anni al massimo

possono portar acqua al bue, quaranta hanno già superato da tempo la sessantina e se li metti a zappare sotto il sole non arrivano alla metà del campo, gli

altri erano donne con tutti i problemi che si tirano dietro e erano li solo perchè i figli dovevano fare la prima comunione. Il resto della comunità era in

gita col SUV a rompere i maroni al mare e in montagna a chi la terra la lavora veramente.
Per me l'obiettivo minimo perseguibile è superare questa crisi senza arrivare agli eccessi a cui si giunse a seguire il Mussolini dagli anni venti al

quarantacinque, se per farlo si deve buttar su un po di CO2 e sotto un po di NO2 a me non me ne pò fregà de meno, l'importante è che si salvino i figli nostri.

Così va meglio Solaria?
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solaria
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MessaggioInviato: 12 Mag 2008 08:46    Oggetto: Rispondi

Socrate ha scritto:
Così va meglio Solaria?


Molto meglio.
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