Olimpo Informatico

[paolodegregorio]

- segaioli arabi finanziano Israele -
a cura di Paolo De Gregorio ? 25 agosto 2007

Fa un po? sorridere il fatto che proprio dove si scontrano due rigorosissimi sistemi religiosi, entrambi con norme dettagliate che dettano regole in materia morale e sessuale, vi sia uno Stato, Israele, che diffonde filmetti porno sul sito internet ?Domina?, a pagamento, e che i clienti siano palestinesi e arabi integralisti, almeno per il 10% dei contatti.
Trattenendomi dal citare proverbi popolareschi un po? sconci, ma appropriati, voglio sottolineare quanto la sessuofobia distillata dalle religioni sia fragile e contronatura, e non appena c?è un modo riservato di aggirarla, ecco una moltitudine di segaioli che si masturbano allegramente davanti ai computer alla faccia dei severissimi divieti. La carne è proprio debole!
Se sommiamo la cosa alla diffusissima presenza all?interno del clero cattolico e protestante di evidenti turbe sessuali che sfociano in pedofilia, omosessualità, molestie sessuali, dovremmo forse frequentare il meno possibile le religioni e i loro divieti, non solo perché ci rendono infelici e complessati, ma che sono subdolamente a favore delle guerre, che non vietano ai loro adepti con lo stesso ossessivo impegno che mettono nel vietare e regolamentare innocenti e naturali impulsi sessuali.
Paolo De Gregorio

[Silent Runner]

Se dal 25 agosto 2007 nessuno ha ancora commentato questo post è segno che tutti gli utenti di Zeus News (tranne me) sono religiosi e di conseguenza segaioli: adesso stanno davanti al monitor a trastullarsi con qualche altro argomento.

O forse è il metodo "io posto ma non commento" a dare questi risultati.
Tutti vanno da un'altra parte.

[dr.K]

lo faccio io, per far notare come, alla faccia del titolo,

[Gateo]

Il teorema e' quello che e', ma il titolo e' molto bello, diciamolo.

Potremmo dare un po' di dignita' al tutto ricordando che non ci sono guerre, di religione o meno, che possano fermare gli affari: dopo la caduta dell'Scia , ad esempio, l'assistenza tecnica all'aeronautica iraniana la facevano tecnici israeliani, gli unici nella zona che avessero una vaga idea di come riparare gli aerei americani.