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Corti Europee 2007. Un anno di sentenze:Italia nella top ten
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Autore Messaggio
kluster
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 15/04/06 13:14
Messaggi: 2898

MessaggioInviato: 09 Gen 2008 23:39    Oggetto: Corti Europee 2007. Un anno di sentenze:Italia nella top ten Rispondi

Stavo guardando un articolo sul bilancio del 2007 sulle sentenze emesse dalla Corte dei diritti dell'uomo del Consiglio d'Europa e la Corte delle Comunita' europee e mi appresto solo a citare alcuni dati fondamentali, che sono preoccupanti, perchè si ormai dello stato italiano non è che ci si dovrebbe stupire più di tanto, però...

da: osservatoriodellalegalita.org
Violazioni dei diritti
Citazione:

Violazioni dei diritti. A gennaio 2007, la Corte dei diritti dell'uomo ha reso nota la somma delle violazioni commesse dai singoli Paesi del Consiglio d'Europa nel 2006. L'Italia ha collezionato 96 violazioni, mentre solo 5 giudizi su quelli ritenuti ammissibili dalla Corte si sono conclusi a favore dello Stato Italiano. Il maggior numero di violazioni della convenzione commessi dall'Italia sono quelli relativi alla protezione della proprieta' (50), spesso riferiti al fenomeno degli espropri senza adeguato risarcimento. Seguono il rispetto per la vita privata e familiare (31), il diritto ad un effettivo rimedio (25), la lentezza delle procedure giudiziarie (17), il diritto ad un processo giusto (11), il diritto a libere elezioni (10), mentre 3 casi riguardano il diritto alla protezione ed alla sicurezza.

Si ravvisano quindi 53 violazioni relative al settore della giustizia (sebbene per taluni casi sia stata lamentata la mancanza di leggi adeguate) e 43 riguardanti altre amministrazioni dello Stato e i poteri esecutivo e legislativo (sebbene anche alcune sentenze riguardanti la violazione della privacy della vita privata o familiare siano da riferirsi a decisioni dell'apparato giudiziario). Il nostro Paese e' poi - fra i 46 Stati membri del Consiglio d'Europa - nella 'top ten' di quelli che hanno commesso piu' violazioni, preceduto dalla Turchia (312, soprattutto processi non equi e discriminazione), la Slovenia, l'Ucraina, la Polonia e la Francia, che si contraddistingue per un alto numero di violazioni relative al giusto processo

A marzo, in una sentenza, la Corte ha ribadito che l'Italia deve cessare la sistematica violazione dell'articolo 46 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e prendere provvedimenti normativi affinche' essa non si ripeta. Il Tribunale europeo ha considerato che l'Italia dovrebbe, soprattutto, impedire tutti i casi di occupazione illegale della terra e scoraggiare le pratiche che non si attengano alle regole sull'esproprio legale, promulgando disposizioni che fungano da fattore dissuasivo e stabilendo la responsabilita' di chi realizza tali pratiche.


tutti li amano, tutti ne vanno fieri:
Citazione:

Inceneritori:
l 5 luglio l'Italia e' stata condannata dalla Corte di Giustizia europea per omessa valutazione d'impatto ambientale sull'inceneritore di Brescia propagandato come il migliore del mondo -e per omessa pubblicita' al pubblico delle decisioni prese per consentire ai cittadini di dire la propria opinione. Nella sua denuncia, la Commissione Europea osservava che "poco importa che le autorità competenti abbiano effettuato una valutazione dell'impatto sull'ambiente della «terza linea» dell'inceneritore", in quanto, secondo gli obblighi della direttiva, "è prima del rilascio dell'autorizzazione che i progetti che possono avere un notevole impatto ambientale, in particolare per la loro natura, le loro dimensioni e la loro ubicazione, devono essere sottoposti ad un procedimento di autorizzazione e ad una valutazione di tale impatto".

Secondo la Commissione, inoltre, "la sola volontà del gestore della «terza linea» dell'inceneritore di sollecitare la sottoposizione di tale impianto ad una valutazione di impatto ambientale, mentre tale impianto era già stato realizzato e messo in funzione, è, di conseguenza, indifferente, in quanto la domanda di valutazione è stata presentata solo il 7 dicembre 2004 e si è proceduto a tale valutazione solo dopo la scadenza del termine impartito nel parere motivato. La Corte Europea (Seconda Sezione) ha accolto tutti i rilievi della Commissione UE contro l'Italia sia per l'omessa valutazione d'impatto ambientale sull'inceneritore che per omessa pubblicizzazione alla popolazione delle decisioni concernenti la realizzazione della terza linea, ed ha condannato l'Italia anche pagare le spese di giudizio.

ma non solo Brescia
Citazione:

Pochi giorni dopo, il Tribunale UE ha condannato nuovamente l'Italia per vicende riguardanti l'appalto e la costruzione di inceneritori. L'Italia era stata deferita alla Corte dalla Commissione Europea, che il 20 ottobre 2005 aveva chiesto di dichiarare che il nostro Paese aveva violato le procedure previste dalla direttiva del Consiglio che coordina le procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di servizi. Infatti l'Ufficio del Commissario delegato per l'emergenza rifiuti e la tutela delle acque in Sicilia (il Presidente della Regione Sicilia) - dipendente dal Dipartimento per la protezione civile, emanazione della Presidenza del Consiglio dell'allora governo Berlusconi - aveva indetto la procedura per la stipula delle convenzioni per l?utilizzo della frazione residua dei rifiuti urbani, al netto della raccolta differenziata, prodotta nei comuni della Regione siciliana.


dedicato ai garantisti del [omissis] di cui ormai l'italia è inflazionata
Citazione:

Informazione Importante per l'Italia anche un'altra sentenza europea che non la riguarda direttamente. Una decisione del 7 giugno della Corte dei diritti dell'uomo fa infatti il punto sulla pubblicazione delle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche, il diritto di cronaca e il dirtto all'informazione. Essa prende spunto dal caso di due giornalisti condannati dai tribunali francesi per aver pubblicato un libro - corredato da alcuni verbali di intercettazioni - sul sistema di intercettazioni illegali durante la presidenza Mitterand. Le condanne erano motivate con la tutela del segreto istruttorio, ma la Corte del Consiglio d'Europa, che opera in applicazione della Convenzione dei diritti dell'uomo, ha ammesso che - pur avendo i due autori violato le leggi sul segreto istruttorio - e' prevalente l'esigenza del pubblico di essere informato sul procedimento giudiziario in corso e sui fatti narrati dai due, purche' i giornalisti riportino fatti veri in modo corretto.

La sentenza afferma fra l'altro che "il diritto della stampa di informare su indagini in corso e quello del pubblico di ricevere notizie su inchieste scottanti prevalgono sulle esigenze di segretezza". Inoltre la Corte di Strasburgo ha sottolineato che non devono essere i giornalisti a dimostrare di non aver violato il segreto istruttorio, ma devono essre le autorita' a dimostrare l'effetto negativo della publicazione sulla presunzione d'innocenza di un imputato.


Qui invece c'è qualcosa che mi suona familiare
Citazione:

Sempre in tema di rapporti fra informazione e politica, in ottobre la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato la Moldova a risarcire un giornalista condannato dai tribunali nazionali per aver richiamato in un articolo i legami di un parlamentare e dei suoi parenti con la cattiva gestione dei trasporti pubblici. Nell'occasione, la Corte ha ammesso che in molti Paesei l'interferenza con la liberta' di stampa e' giustificata da leggi finalizzate a perseguire il "legittimo obiettivo" di proteggere la dignita' e la reputazione delle persone, e che cio' era valido anche in questo caso. Inoltre non ha ravvisato violazioni della liberta' di stampa per parte dell'articolo che non appariva suffragato da prove e che poteva effettivamente essere lesivo della reputazione del parlamentare.

La Corte ha dichiarato quindi che c'era stata violazione dell'art. 10, poiche' il giornalista aveva preso la precauzione di ricordare che aveva citato o riassunto altrui dichiarazioni, fra cui relazioni ufficiali delle autorita' dei trasporti. È inoltre emerso che negli articoli erano contenute precise dichiarazioni di fatto, come i legami familiari tra il politico e i dirigenti.


Abusi di polizia, aspettando Genova...
Citazione:

Il 9 ottobre, invece, la Corte Europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che lo Stato e' responsabile se la polizia non e' stata messa al corrente delle conseguenze negative della prolungata immobilizzazione di una persona fermata. La Corte ha infatti condannato la Francia per la morte di un giovane schizofrenico mentre era bloccato dalla polizia ed ha ritenuto, all'unanimita', che vi era stata una violazione dell'articolo 2 (diritto alla vita) della Convenzione europea dei diritti umani da parte delle autorita', che hanno mostrato incapacita' di adempiere al proprio obbligo di proteggere la vita del giovane. Le autorita' francesi, hanno spiegato i giudici europei, avrebbero dovuto chiarire al personale di polizia le possibili conseguenze del prolungarsi delle modalita' con cui avevano immobilizzato il giovane.


Attendiamo fiduciosi il 2008.
Auguri a tutti
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