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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 13 Ago 2007 10:30 Oggetto: non sparate su Caruso! |
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- non sparate su Caruso! ?
a cura di Paolo De Gregorio -12 agosto 2007
La politica non vuole responsabilità e detesta ed emargina chiunque parli chiaro, fuori dall?orrendo politichese che è uno strumento utile solo a rendere ambigua ogni posizione politica, complica le cose semplici, rende possibili accordi trasversali e sottobanco, proprio perché diluisce ogni contrasto in una melma che ricopre tutto e tutti e non fa più emergere responsabilità, né vittorie, né sconfitte.
Questa politica, che tollera in Parlamento 25 deputati condannati per corruzione e tangenti, insorge contro la frase del deputato Caruso che, in sostanza, dice che l?aumento delle morti sul lavoro è responsabilità di cattive leggi e di cattivi legislatori.
Niente di più ovvio e di più vero, anche se il vero limite del pensiero di Caruso è quello di indicare gli esecutori politici e non i veri mandanti, che sono gli ambienti confindustriali.
In questi ultimi anni il peso della economia rispetto a quello della politica è molto cresciuto: la possibilità di esportare capitali, di delocalizzare la produzione in paesi stranieri, il controllo privato delle fonti energetiche, dei trasporti, dei commerci, la conquistata precarietà e flessibilità degli operai e impiegati, il flusso montante di immigrati a costituire un esercito di disoccupati pronti a tutto pur di lavorare, ha annullato qualsiasi guida e programmazione delle forze politiche, che si sono arrese alla Confindustria e al suo strapotere economico e mediatico.
La vera emergenza da denunciare è proprio questa, tutta la politica di destra e di sinistra è subalterna al potere economico, che è il potere dei poteri, segue la sua logica distruttiva della ?crescita infinita? e in nessun modo è governabile e riconducibile ad un razionale sviluppo sostenibile.
Non vi è la minima possibilità di invertire l?alterazione in atto degli equilibri climatici dovuti al modello di sviluppo industriale capitalistico se la politica non prende il sopravvento sulla economia, e la costringe a rispettare regole e compatibilità con l?ecosistema.
Se oggi gli industriali del Nord affidano alla camorra i rifiuti tossici che saranno seppelliti in Campania, e da questo inquinamento nascono tumori, leucemie, bambini malformati, essi sono evidentemente dei criminali e degli assassini, ma in Parlamento non se ne accorgono, e saltano addosso a Caruso che dice una semplice e parziale verità.
Rifondazione Comunista che lo vuole cacciare farebbe bene a cambiare nome e chiamarsi in modo più appropriato: Rifondazione Capitalista.
Paolo De Gregorio |
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maxismakingwax Amministratore


Registrato: 23/07/06 21:22 Messaggi: 7446 Residenza: Con la testa nel case
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Inviato: 13 Ago 2007 16:18 Oggetto: |
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Come spesso avviene nei tuoi (mi permetto di darti del tu visto che nei messaggi privati ho già abusato di questo privilegio ) mi trovi d'accordo su molto, ma non su tutto.
Leggi scritte per compiacere ambienti influenti in Italia ce ne sono troppe e per altro hanno portato ad un peggioramento dell'economia che si proponevano di rivitalizzare. Che un governo sedicente di sinistra non se ne sia occupato adeguatamente è un altro problema.
Però rimango perplesso sulla legittimazione, seppur parziale, delle parole di Caruso.
Biagi, che pure ha contribuito con i suoi studi e le sue idee alla costruzione della legge 30, è stato ucciso da ideologie che lo vedevano come un criminale. Avvalorare certi punti di vista non è tollerabile in una società civile, tantomeno da parte di un deputato. Ricordiamoci dei cattivi maestri ai tempi delle brigate rosse. |
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liver Dio maturo


Registrato: 31/03/05 10:20 Messaggi: 1091 Residenza: Verona
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Inviato: 13 Ago 2007 20:38 Oggetto: Che poi... |
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Che poi (ho sempre amato i discorsi che iniziano con "che poi") Caruso ha cannato anche dal punto di vista tecnico.
Cioè, oltre all'ovvia questione di eleganza (non si dà mai dell'assassino a chi è stato a sua volta assassinato, realmente e non per astratte speculazioni, da veri assassini), temo che l'affermazione di Caruso sia sbagliata nel merito.
Legalizzare il precariato ha indubbi effetti devastanti sul mercato del lavoro e sulla società, ma per lo meno ha il merito di far emergere rapporti lavorativi altrimenti destinati al limbo del 'nero', e far loro rispettare una parvenza di norme di sicurezza.
Come se lo stato liberalizzasse le 'case chiuse': sarebbe un'operazione inaccettabile sotto molti punti di vista (checchè ne dicano i nostalgici del buon tempo antico, magari condito da fasci littori e saluti romani), ma nessuno potrebbe recriminare sulle condizioni di salute delle signorine. Anzi: è proprio questo il falso motivo umanitario che cavalcano gli assurdi detrattori della legge Merlin.
Biagi e Treu sono colpevoli di eccessivo servilismo nei confronti di Confindustria, di cieca e acritica accettazione di principi neo-liberisti del tutto confutabili e campati per aria, anche magari di abigeato, ma i morti sul lavoro non ce li hanno sulla coscienza. Non loro. |
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 14 Ago 2007 09:59 Oggetto: |
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Ma non c'era gfià un'altra discussione su Caruso?
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maxismakingwax Amministratore


Registrato: 23/07/06 21:22 Messaggi: 7446 Residenza: Con la testa nel case
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Inviato: 14 Ago 2007 17:17 Oggetto: |
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Non sono mica convinto che le leggi sullla precarietà del lavoro abbiano favorito il rispetto dei diritti del lavoratore in generale e delle norme di sicurezza nel particolare.
Il rispetto dei propri diritti da parte del lavoratore si attua nel gioco di forza che ha nei confronti del datore di lavoro. Nelle nuove tipologie di contratto il lavoratore non ha nessun potere, neanche quello di ritorsione che gli poteva derivare dall'accordo in nero, paradossalmente.
Se lavoro in nero so che in qualsasi momento posso denunciare chi mi sfrutta, se invece c'è la copertura del contratto non ho neanche l'arma del ricatto, e anzi c'è silente quella velata minaccia di perdita del tuo posto di lavoro ventilata nei passaggi del contratto:
Citazione: | ... Le parti si riconoscono la possibilità di risolvere in via anticipata il presente contratto, senza obbligo di motivazione... |
che ti spinge ad assecondare inconsciamente o consciamente lo sfruttamento del datore.
Con questi contratti i diritti sono a zero carbonella. Anche il rispetto delle norme di sicurezza quindi, a mio avviso. |
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BATTY1986 Semidio

Registrato: 07/07/07 10:35 Messaggi: 251
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Inviato: 16 Ago 2007 16:24 Oggetto: :) |
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la legge non è tutta da buttare secondo me..è da migliorare ma non da buttare in quanto ha favorito l'ingresso nel mondo del lavoro...meglio un contratto del tubo che zero lavoro..
però serve un tetto ai contratti a termine... |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 16 Ago 2007 18:20 Oggetto: Re: :) |
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BATTY1986 ha scritto: |
però serve un tetto ai contratti a termine... |
già mi pare che un tetto ai contratti a termine sulla stessa persona già esista...per cui non riesco a capire come invece in certi ambiti si possa andare avanti assumendo sempre le medesime persone per pochi mesi.
Forse ci sono differenze tra settori e settori.
Ma poi direi anche che un contratto a tempo determinato (che favorisce l'azienda) dovrebbe essere tassato di più (mentre se non erro, l'azienda paga anche meno tasse/contributi)
Insomma..il contratto a tempo determinato e co.co.co & affini devono essere uno strumento di flessibilità per l'azienda che può assumere per periodi limitati in maniera da far fronte a particolari esigenze lavorative non stabili.
Ma se automaticamente diventa un modo per speculare, pagare meno tasse/contributi e in più avere massima libertà con il dipendente non ha senso. |
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maxismakingwax Amministratore


Registrato: 23/07/06 21:22 Messaggi: 7446 Residenza: Con la testa nel case
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Inviato: 16 Ago 2007 18:27 Oggetto: |
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Il tetto esiste ed è fissato in due anni, ma fatta la legge trovato l'inganno: la società che stipula i contratti è ogni volta diversa da quella per cui la persona lavora, così allo scadere dei due anni società nuova cotnratto nuovo e via ancora di due anni.
L'ideone di queste nuove forme di lavoro era di spostare gli investimenti che la società fa per il lavoratore direttamente nelle mani del lavoratore stesso: mi costi meno per quello che devo dare allo stato e la differenza la do a te lavoratore. Mai successo. Anzi adesso non ti pagano neanche l'esclusiva, cioè quella forzatura che ti obbliga a fare lo stesso lavoro solo per la società per cui sei sotto contratto, quindi viene a mancare la parte fondamentale di questo tipo di cotnratto: la libertà da parte del lavoratore di gestire e organizzare la propria vita lavorativa. Peccato. |
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BATTY1986 Semidio

Registrato: 07/07/07 10:35 Messaggi: 251
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Inviato: 20 Ago 2007 14:22 Oggetto: :) |
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maxismakingwax ha scritto: | Il tetto esiste ed è fissato in due anni, ma fatta la legge trovato l'inganno: la società che stipula i contratti è ogni volta diversa da quella per cui la persona lavora, così allo scadere dei due anni società nuova cotnratto nuovo e via ancora di due anni.
L'ideone di queste nuove forme di lavoro era di spostare gli investimenti che la società fa per il lavoratore direttamente nelle mani del lavoratore stesso: mi costi meno per quello che devo dare allo stato e la differenza la do a te lavoratore. Mai successo. Anzi adesso non ti pagano neanche l'esclusiva, cioè quella forzatura che ti obbliga a fare lo stesso lavoro solo per la società per cui sei sotto contratto, quindi viene a mancare la parte fondamentale di questo tipo di cotnratto: la libertà da parte del lavoratore di gestire e organizzare la propria vita lavorativa. Peccato. |
Calma calma ragazzi, per i contratti a termine la legge biagi non prevede nessun tetto....il contratto si può rinnovare infinite volte basta che tra un contratto ed un altro non siano passati meno di 10gg, altrimenti il contratto si trasforma direttamente in contratto a tempo indeterminato.
Solitamente le imprese fanno passare questi 10gg e poi riassumono, non ci sono limiti alle riassunzioni, nè per i contratti a tempo determinato, nè per i co.co.pro, questo a norma di legge, a meno che non ci siano contratti collettivi che prevedano agevolazioni ma che io sappia sono gran pochi.
Per la tassazione del co.co.pro è vero che l'impresa paga meno contributi in più le garanzie per il lavoratore sono molte meno.. |
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°


Registrato: 16/05/05 10:17 Messaggi: 24078 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 28 Set 2007 19:54 Oggetto: |
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...e io che credevo che Caruso fosse un cantante!  |
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