Olimpo Informatico

[Silent Runner]

I recenti episodi di indignazione da parte di esponenti del clero cattolico hanno scoperchiato un pentolone ribollente che sembra in procinto di rovesciarsi sulla società o quantomeno nell'immaginario collettivo. Dopo qualche giorno di relativa calma, Fiorello e Baldini, due dei principali attori in questa commedia degli sberleffi (con Crozza e la Litizzetto nelle rispettive trasmissioni), sono apparsi in tivù per scusarsi d'aver satireggiato padre Georg, il segretario dell'attuale pontefice e, a maggiore onta, il pontefice stesso.
Già altri episodi ancor più drammatici (le vignette su Maometto) avevano scatenato una incredibile ed isterica reazione di violenza collettiva e inverosimili prese di posizione politiche da parte di esponenti dei vari paesi coinvolti. Anche la politica italiana ha mostrato insofferenza e disprezzo per le forme di satira non a loro gradite e sono fioccate denunce, richieste di danni e querele anche per relativamente innocenti battute.

Vista la pericolosità sociale di queste figure sbeffeggianti ed irridenti non sarebbe meglio estendere i limiti di critica e ridurre la libertà d'espressione degli umoristi in modo che non debbano più verifirarsi simili episodi di irrispettosa devianza?
Forse, in questo modo, la stampa, la politica e le grandi religioni potranno finalmente occuparsi di cose più importanti ed utili per la collettività.

[madvero]

massì, aboliamo direttamente il sorriso: chi sorride va in galera, e non ne parliamo più.
così i comici non avranno più ragione d'esistere.

[chemicalbit]

Giusto,
il sorriso e il riso sono pericolosi (per chi sta al potere)

Vedere ad es. "Il nome della rosa"

[Gateo]

[Fabio]

Io personalmente non ci vedo niente di male nella satira.

La satira non va presa come una presa in giro o sfottò, ma come direi un'evidenziare degli aspetti paradossali e le assurdità della vita sociale e fa appello alle inclinazioni popolari: anche per questo spesso ne sono oggetto privilegiato personaggi della vita pubblica che occupano posizioni di potere, come in questo caso la Chiesa

E' stata sottolineata anche dalla Corte di Cassazione che ha dato una definizione giuridica di cosa debba intendersi per satira:

"È quella manifestazione di pensiero talora di altissimo livello che nei tempi si è addossata il compito di 'castigare ridendo mores', ovvero di indicare alla pubblica opinione aspetti criticabili o esecrabili di persone, al fine di ottenere, mediante il riso suscitato, un esito finale di carattere etico, correttivo cioè verso il bene."

Quindi (scusate il gioco di parole) non drammatizzerei la satira neanche se rivolta a ecclesiastici.

[Benny]

[zaefich]

[GrayWolf]

[madvero]

pasquino?
non era solo un film, è una realtà?
(l'hanno dato la settimana scorsa su retequattro verso le due...)

la risata è sempre una cosa molto scomoda per i potenti.
vi spiego perchè (secondo me): l'ilarità è suscitata quasi sempre dal rilevare, a livello più o meno cosciente, una forte discrepanza fra causa ed effetto, fra premessa e conseguenza.
se ridi, è perchè hai colto tale incongruenza.
è questo che dà fastidio ai potenti: il ragionamento che soggiace alla risata.

[Silent Runner]

Giusto, Madvero! In effetti, lo sberleffo fa infuriare i potenti perché il potere è un'illusione. Qualsiasi illusionista s'incazzerebbe se qualcuno, dal fondo della sala, svelasse il trucco con il quale intrattiene la gente. E si fa pure pagare per ingannarla.

[Benny]

[Silent Runner]

Soprattutto se la vittima è la satira.

[madvero]

[Silent Runner]

[Fabio]

[Silent Runner]

Hai proprio ragione ma è sempre meglio che prendere il manico dalla parte del coltello!