controcorrente Mortale pio

Registrato: 28/06/06 10:11 Messaggi: 17
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Inviato: 20 Lug 2006 11:24 Oggetto: Sembra facile... |
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Io ho una notevole confidenza con la tecnologia, anche se non ho mai usato l'instant messaging ed il P2P, so cosa sono e come funzionano. Per il resto sono uno di quelli che ha vissuto, anche se per poco, l'epoca delle BBS...
Per me non sarà difficile "blindare" la figlia e "mollare il cordone" lentamente e progressivamente in modo da darle il tempo di formarsi una conoscienza ed una coscienza di internet... ...o, perlomeno, guidarla come sulle altre strade dei rapporti umani. Ma quanti sono così "fortunati"?
Se mi si blocca la macchina e sono un meccanico, mi sembra facile capire il perchè e, in molti casi, ripararlo. Ma gli altri chiamano il carroattrezzi!
Sembra facile criticare lo spirito (che trapela da questo articolo) con cui è stato scritto questo documento. Sembra facile dire "bisogna aggiornarsi". Il problema è complesso è non è risolvibile con un superficiale:
Citazione: | La relazione ha un tono paternalistico che lascia perplessi: nella visione di NCH, i genitori dovrebbero essere una sorta di sceriffi ipertecnologici, pronti a stroncare ogni comportamento pericoloso del figlio chiudendo tutte le porte.
Meglio sarebbe seguire i figli da vicino, mostrando loro la complessità della Rete, piuttosto che accrescere il fascino dei siti pericolosi, proibendone l'accesso.
Comunque, i numeri sono numeri, e questi mostrano una desolante mancanza di consapevolezza tecnologica, che affligge di più i genitori, sfavoriti per motivi anagrafici e culturali, aumentando la distanza comunicativa con i figli. |
Da quanto risulta dall'articolo, il documento è sensato. Si rivolge infatti ai genitori che, ignorando la tecnologia ed il problema, non pensano nemmeno che il problema ci sia. Gli altri (quelli "tecnologici") non hanno bisogno di ciò. |
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