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		| Zeus News Ospite
 
 
 
 
 
 
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		| {ice} Ospite
 
 
 
 
 
 
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				|  Inviato: 14 Lug 2017 18:21    Oggetto: |   |  
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				| dipende dallo scenario in cui viene inserito PRESENTO ALCUNI CASI
 1_lavoratore che si trasferisce nella città di lavoro perchè la distanza supera i 200km. In questo caso il lavoratore durante i gg di trasferta (dalla famiglia) si fa delle tirate da 10-12h, il giorno a casa è cmq reperibile
 2_lavoratore che sceglie di non fare la trasferta settimanale, ma ogni giorno si ciuccia oltre 2h di viaggio tra andata e ritorno. Se poi ci aggiungiamo pause pranzo obbligatorie da 1-1,5h ....questo sta di fatto fuori casa per lavoro oltre 11h/die.....
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 ora bisogna capire se il calcolo dell'efficienza è fatto sulle ore retribuite dall'azienda o su quelle che cmq il lavoratore trascorre lontano da casa
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		| {alberico} Ospite
 
 
 
 
 
 
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				|  Inviato: 15 Lug 2017 17:50    Oggetto: |   |  
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				| In un Paese di dipendenti non è certo possibile aspettarsi un comportamento da autonomi; senza generalizzare, il risultato del sondaggio non fa che confermare questa osservazione. |  | 
	
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		| {Rino} Ospite
 
 
 
 
 
 
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				|  Inviato: 16 Lug 2017 09:34    Oggetto: |   |  
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				| A me capita spesso lavorare da casa e mi accorgo di produrre bene se sono da solo mentre gli altri sono chi a scuola chi al lavoro come mia moglie. Do conferma inoltre di aprire il frigo molto più spesso e di avere la tentazione di mangiare durante il lavoro. Insomma per alcuni aspetti vale la pena per altri è una fatica enorme concentrarsi bene sulle cose da fare specialmente chi fa un lavoro di creazione come me. |  | 
	
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		| merlin Dio maturo
 
  
  
 Registrato: 16/03/07 00:32
 Messaggi: 2421
 Residenza: Kingdom of Camelot
 
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				|  Inviato: 17 Lug 2017 13:39    Oggetto: |   |  
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				| e il fattore sicurezza dove lo metti? Tutto a carico del lavoratore? e se quello scivola e si spezza un polso, come la mettiamo con l'Inail? e col suo datore di lavoro? E la socializzazione sul posto di lavoro coi colleghi: ha importanza o no? e quanti sarebbero disposti a fare più rientri settimanali in azienda, per ovviare all'inconveniente?
 Mi sembrano vicini i tempi in cui la Fiat licenziava gli operai per fargli prendere la part. IVA; solo che stavolta tocca ai colletti bianchi
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		| Zio_LoneWolf Semidio
 
  
 
 Registrato: 18/05/16 10:00
 Messaggi: 207
 
 
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				|  Inviato: 17 Lug 2017 13:57    Oggetto: |   |  
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				| Mi chiedo: in un ambiente d'ufficio quadratico medio, il collega che chiacchiera, quello che ti chiama alla macchinetta del caffé, la "pausa merendina"... quelle non sono distrazioni? |  | 
	
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		| Gladiator Dio maturo
 
  
  
 Registrato: 05/12/10 21:32
 Messaggi: 14780
 Residenza: Purtroppo o per fortuna Italia
 
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				|  Inviato: 22 Lug 2017 19:35    Oggetto: |   |  
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				|  	  | {ice} ha scritto: |  	  | dipende dallo scenario in cui viene inserito PRESENTO ALCUNI CASI
 1_lavoratore che si trasferisce nella città di lavoro perchè la distanza supera i 200km. In questo caso il lavoratore durante i gg di trasferta (dalla famiglia) si fa delle tirate da 10-12h, il giorno a casa è cmq reperibile
 2_lavoratore che sceglie di non fare la trasferta settimanale, ma ogni giorno si ciuccia oltre 2h di viaggio tra andata e ritorno. Se poi ci aggiungiamo pause pranzo obbligatorie da 1-1,5h ....questo sta di fatto fuori casa per lavoro oltre 11h/die.....
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 ora bisogna capire se il calcolo dell'efficienza è fatto sulle ore retribuite dall'azienda o su quelle che cmq il lavoratore trascorre lontano da casa
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 Bella domanda!
 
 Personalmente ritengo che per un'azienda l'efficienza sia quella calcolata sulle ore retribuite poi bisogna vedere se, ad esempio, viene riconosciuto un benefit casa/lavoro per chi abita ad oltre tot km dall'azienda che, a questo punto, dovrebbe essere incluso nel calcolo.
 
 Tendenzialmente le ore che il lavoratore trascorre lontano da casa in funzione  della distanza casa/lavoro io le considero maggiormente nella valutazione della qualità della vita in funzione del lavoro.
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