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Cronache della Galassia
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Autore Messaggio
vathek
Dio maturo
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Registrato: 06/09/05 16:09
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 12:22    Oggetto: Cronache della Galassia Rispondi citando

liver ha scritto:
...racconti brevi, racconti lunghi (anch'io prediligo la fantascienza)...


Come non prendere la palla al balzo, e dare inizio ad un'amabile discussione su Isaac Asimov, Ray Bradbury, Jack Williamson, Douglas Adams, Poul Anderson, Jack Vance, Robert Heinlein, Arthur C. Clarke e soci...
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omissis
Semidio
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 12:24    Oggetto: Rispondi citando

a parte asinov, che conosco di nome, gli altri non li ho mai sentiti nemanco nominare... Razz
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rebelia
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 12:27    Oggetto: Rispondi citando

conosco asimov per aver letto un libro di racconti su consiglio di un forumamico e devo dire che l'ho apprezzato; un paio poi li ho trovati davvero notevoli, ma nel complesso la fantascrittura non e' il genere che prediligo
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vathek
Dio maturo
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 12:33    Oggetto: Rispondi citando

omissis ha scritto:
a parte asinov, che conosco di nome, gli altri non li ho mai sentiti nemanco nominare... Razz


Adesso vai all'angolino e ti metti a studiare! TapTap Wink
Compiti! Lettura di:
- Ray Bradbury, Fahrenheit 451
- Jack Williamson, La trilogia della Legione
- Douglas Adams, l'intero ciclo della "Guida Galattica per gli Autostoppisti"
- Poul Anderson, Regina dell'aria e della notte
- Jack Vance, Naufragio su Tschai
- Robert Heinlein, I figli di Matusalemme
- Arthur C. Clarke, 2001 Odissea nello Spazio (per i neofiti, invece per chi è un po' più addentro, raccomando "La sentinella".

Ciao
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omissis
Semidio
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 12:39    Oggetto: Rispondi citando

che sbattoooooneeee Laughing Laughing Very Happy Wink
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vathek
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 12:48    Oggetto: Rispondi citando

omissis ha scritto:
che sbattoooooneeee Laughing Laughing Very Happy Wink

Okkei, okkei... visto che rompo, allora aggiungo! Twisted Evil
- Larry Niven, Ringworld (se avete giocato ad Halo, capirete a cosa si sono ispirati i programmatori)
- Ben Bova, Orion
- Isaac Asimov, Neanche gli Dèi (appropriato per il nostro forum, eh?? Wink )

Tra l'altro il titolo di quest'ultimo libro di Asimov, fa riferimento ad un aforisma di Schiller, che trovo di una verità disarmante:
"Contro la stupidità, neanche gli dèi possono lottare con successo".
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holifay
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 13:50    Oggetto: Rispondi citando

Vathek ha scritto:
"Contro la stupidità, neanche gli dèi possono lottare con successo".


potrebbe diventare il motto dell'Olimpo Razz
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vathek
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 14:28    Oggetto: Rispondi citando

holifay ha scritto:
Vathek ha scritto:
"Contro la stupidità, neanche gli dèi possono lottare con successo".


potrebbe diventare il motto dell'Olimpo Razz


ZEUSSSIIIIIIIINOOOOOOOOOOOOO, approvi?? Wink
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 18 Set 2005 15:07    Oggetto: Rispondi citando

Prima di tutto, un saluto a tutti i presenti.
Ci sarebbe da dire su Asimov oltre al fatto che, per decenni sia stato stranamente dimenticato dal cinema Hollywoodiano e il film "I Robot" non abbia niente a che vedere con la sua teorizzazione delle "tre leggi della robotica" e tutto quanto da lui scritto a riguardo. Ed Asimov non era certamente un pensatore medievale.
Peccato, perché l'argomento, seppure con un certo anticipo, avrebbe sollevato alcuni problemi che oggi sono venuti alla luce nelle discussioni sulla Bioetica.
Ma la fantascienza non è solo il genere paraletterario che si vuol far credere che sia. Le metafore che questa introduce nel nostro immaginario collettivo e personale, sono tutt'altro che sciocchezze o fantasmi da esorcizzare con un romanzo bizzarro o con grossolane etichette snobistiche. Se volessimo sorvolare sugli stereotipi, già negli anni '50, racconti e romanzi di un genere considerato minore, avevano già prodotto piccole perle letterarie di tutto rispetto. Ma forse, la guerra fredda e le sue paranoie, una certa demenzialità del propagandare oscure trame extraterresti ed avvistamenti UFO, sono in qualche modo divenuti pretesto per sminuire un genere letterario, ultimo sopravvissuto alla morte della fiaba (per i patiti del genere, vorrei ricordare che Harry Potter non è una fiaba moderna ma il prodotto di un business di proporzioni gigantesche.)
Mi dispiace che intere generazioni di giovani non abbiano potuto accostarsi con la dovuta curiosità alla fantascienza moderna e, che una colpevole e scandente attenzione alla traduzione dei testi (generalmente in lingua anglosassone) abbia contribuito a dare della fantascienza stessa un'idea di genere minore.
Asimov, Clarke, Anderson, Van Vogt, Bradbury (leggetevi "Cronache marziane" o voi che non l'avete letto e poi se ne riparla!) e tutti gli altri che qui non cito (per non dimenticare il grande e spiritosissimo Shekley), mi hanno accompagnato senza traumi fino all'età della ragione. Per chiarirci, non voglio fare lo strenuo difensore d'ufficio della Science-Fiction: adesso che non li leggo più da tempo, non mi sento affatto orfano ma nemmeno posso dire che non abbiano contribuito in qualche modo, ed in qualche modo mi abbiano aiutato ad essere quel che sono come individuo pensante. Shakespeare, Tolstoj, Dante e Cervantes hanno fatto il resto.
Questa contrapposizione fra autori "Grandi" ed autori "minori" non mi ha reso meno intelligente e sensibile alle cose del mondo.
Invito perciò tutti quanti a non guardare con preconcetto questo genere letterario perché, come per dirla alla Shakespeare, ci sono più cose in cielo ed in terra che nella nostra filosofia.
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 20 Set 2005 12:11    Oggetto: Rispondi citando

Grande sapzio!
Ma certo che sono un appassionato di fantascienza!

Vi dico solo che in altri forum / siti ecc. il mio nick è Hari Seldon ...
(il "protagonista" del ciclo della Fondazione di Isaac Asimov. Il cui primo libro è -nella traduzione italiana- appunto "Cronache della Galassia")
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vathek
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MessaggioInviato: 20 Set 2005 12:39    Oggetto: Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
Grande sapzio!


Giosafat! Ma che diamine scrivi!!! Wink Wink Wink Wink
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juzo kun
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MessaggioInviato: 21 Set 2005 21:33    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Ci sarebbe da dire su Asimov oltre al fatto che, per decenni sia stato stranamente dimenticato dal cinema Hollywoodiano

Considerato che cosa salta fuori di solito quando Hollywood mette mano su un libro, forse è un bene.

Cià
JK
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MessaggioInviato: 22 Set 2005 10:36    Oggetto: Rispondi citando

juzo kun ha scritto:
Silent Runner ha scritto:
Ci sarebbe da dire su Asimov oltre al fatto che, per decenni sia stato stranamente dimenticato dal cinema Hollywoodiano

Considerato che cosa salta fuori di solito quando Hollywood mette mano su un libro, forse è un bene.

Cià
JK


Concordo pienamente!

doppio cià
Very Happy
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vathek
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MessaggioInviato: 22 Set 2005 20:23    Oggetto: Rispondi citando

Stando alle note autobiografiche di Asimov, so che parecchi anni fa avevano acquistato i diritti cinematografici di "Notturno", ma poi non credo se ne sia fatto più nulla... ma vi quoto in pieno... forse è un bene.
Non ho visto "Io, Robot", ma visti i trailer penso che se avessero puntato su "Abissi d'Acciaio" per fare un film d'azione/poliziesco/fantascienza sarebbe stato più adatto.
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 23 Set 2005 09:46    Oggetto: Rispondi citando

Vathek ha scritto:
Non ho visto "Io, Robot", ma visti i trailer penso che se avessero puntato su "Abissi d'Acciaio" per fare un film d'azione/poliziesco/fantascienza sarebbe stato più adatto.


Sì, decisamente ....
anche perché i robot di "Io robot" (e dei racconti ambientati grossomodo in quel periodo) non sono di certo in grado di fare quel "salto morale" che (da quello che mi hanno raccontato della trama -io mi sono rifiutato di andare a vedere il film- è alla base di quello che è successo" -ma non vorrei spoilerrare troppo- )

Lo vedo semmai più possibile nei romanzi del "ciclo dei Robot" , che inziiza appunto con "Abissi d'acciaio". -ma anche qui non vorei spoilerare troppo-


L'ultima modifica di chemicalbit il 23 Set 2005 11:55, modificato 1 volta
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MessaggioInviato: 23 Set 2005 11:20    Oggetto: Rispondi citando

Yas... ma se pensate alla polilogia di Spielberg su guerre stellari (3+3... a me fa pensare alle offerte dell'Esselunga) come sarebbe stata una Hollywoodata su "Fondazione"? Shocked
Peccato che la fantascienza cinematografica sia rimasta in qualche modo un genere minore e, sopratutto, limitata ai grandi produttori americani (scrivo così per evitare di ripetere la parola Hollywood.. ma per precisare meglio l'ho scritta lo stesso e tant'è... sarò incappato in un errore di rindondanza ciclica). Laughing Laughing

Ricapitolando, si può obbiettare che, la grande narrativa, più che delitti e affari di cuore non abbia trattato altro (la mia è una forte semplificazione), ma è pursempre vero che la FS si sia servita di tutti questi elementi, inserendoli senza pudore in trame di per sé digitose, senza però guadagnarsi grandi consensi di pubblico. Viene da chiedersi se lo scarso successo è da attribuirsi ad un problema di Marketing o di "Failure Notice" nell'immaginario collettivo. Ma con questo non voglio dire che la Fantascienza avrebbe potuto aspirare al ruolo che i feuilletons ebbero nel cambiamento dei costumi e del pensiero dell'ottocento francese... certo è che se il Genere FS non è decollato come poteva, non dobbiamo attribuire a questi, tutte le colpe del caso.

Dovremmo a questo punto analizzare la scaturigine di questo fenomeno letterario - che io non vedo nascere solo dalla grande "plume créatrice" di Jules Verne.. Anche shakespeare, in qualche modo, ci ha introdotti, seppure attraverso la velatura del mito, a questo interessante fenomeno narrativo - (qualcuno urlerà di sdegno, ma andate a curiosare ne "La Tempesta" e vi troverete qualcosa di "estraneo" anche se molto sottile che può anticipare se non addirittura invitare ad un "salto di specie"... e non insinuo parallelismi fra il Dante della Divina Ccommedia e/o il misterioso e l'intricato Omero con suoi viaggi dell'altrettanto labirintico Odisseo, perché tengo alla mia vita molto più che a queste opinioni!). Laughing Wink

Certo è che l'eccessiva concentrazione (ed attenzione) agli aspetti tecnicistico-catastrofici apparsi fin dai primi anni '50 hanno indebolito l'immagine del Genere e, nemmeno le mie letture della fantascienza russa, cupa e drammaticamente metafisica, hanno allontanato tutti questi dubbi (qualcuno di voi ha letto il misconosciuto "Mister Risus"? I parallelismi fra questo cupo racconto ed alcuni film americani del secolo scorso -vedi: "Re per una notte"- si sprecano, secondo me, inutilmente). Confused

Concordo comunque, non senza dolore, con chemicalbit e Vathek per le loro riflessioni ma mi riservo di mantenere indistinto il Genere FS, senza definirlo poliziesco/horror/azione etc.
So che è una battaglia persa ma se esite un film od un romanzo, è altrettanto vero che, esistendo milioni di spettatori e di lettori, in realtà, esisterebbero milioni di film e di romanzi, uno per ogni spettatore-lettore; l'interpretazione personale, l'interazione autore-fruitore, oltre indeterminabile è anche stocastica (il parallelo rovesciato con la "Biblioteca di Babele" di Borges e/o con il "principio di indeterminazione di Heisemberg" è puramente casuale). Laughing Wink

Spero che continuiate ad amare il Genere FS anche dopo aver letto queste mie tortuose parole. Wink Laughing
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MessaggioInviato: 23 Set 2005 13:05    Oggetto: Rispondi citando

Per quanto riguarda il distinguere la fantascienza dagli altri generi, sono d'accordo... ma non dimenticare che gli stessi autori hanno "contaminato" l'ambientazione in mondi futuri con storie di omicidi, avventure, battaglie interstellari ecc...
E comunque c'è sempre stata la differenziazione tra SF pura e SF avventurosa. Il "problema" (o la fortuna, vedete voi) con Asimov è che di romanzi o racconti di SF avventurosa non ne ha scritti poi tanti (la serie di Lucky Starr e qualche altra novella) quindi sono difficilmente trasferibili sul grande schermo.
Un paio di esempi di romanzo di fantascienza "vera" diventata buon film che mi vengono in mente ora sono DUNE di David Lynch (complimenti per il coraggio!) e SOLARIS di Tarkovskij.
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MessaggioInviato: 23 Set 2005 14:36    Oggetto: Rispondi citando

Philip K. Dick è il mio idolo... Invece di immaginare complessi mondi (operazione che viene fatta nella fantascienza tanto quanto nel fantasy, maestro della quale è Tolkien che ha inventato anche una geografia e un linguaggio, ma che nonostante ciò non mi fa impazzire) lui scrive racconti brevi, ognuno con un'idea originale, dalla quale fa scaturire una trama che unisce spunto per riflettere e azione travolgente. Per il mio personale gusto non potrei volere di più.

Ciao!
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MessaggioInviato: 23 Set 2005 17:34    Oggetto: Rispondi citando

Vathek ha scritto:
Per quanto riguarda il distinguere la fantascienza dagli altri generi, sono d'accordo... ma non dimenticare che gli stessi autori hanno "contaminato" l'ambientazione in mondi futuri con storie di omicidi, avventure, battaglie interstellari ecc...
E comunque c'è sempre stata la differenziazione tra SF pura e SF avventurosa. Il "problema" (o la fortuna, vedete voi) con Asimov è che di romanzi o racconti di SF avventurosa non ne ha scritti poi tanti (la serie di Lucky Starr e qualche altra novella) quindi sono difficilmente trasferibili sul grande schermo.
Un paio di esempi di romanzo di fantascienza "vera" diventata buon film che mi vengono in mente ora sono DUNE di David Lynch (complimenti per il coraggio!) e SOLARIS di Tarkovskij.


Solaris... meravigliosamente metafisico! terribilmente lento ma straordinario! Mi sarebbe piaciuto vedere la versione originale... durava un nuoero incredibile di ore... ma Solaris è stato davvero un film controverso: ho ascoltato l'intervista a Tarkovskij e le difficoltà poste dal regime sovietico al regista hanno impedito a questo capolavoro di spiegare completamente le sue ali. Peccato.
Ps. Non ho visto la versione ultima. Holliwoodiana.. com'è?
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MessaggioInviato: 23 Set 2005 17:38    Oggetto: Rispondi

ZapoTex ha scritto:
Philip K. Dick è il mio idolo... Invece di immaginare complessi mondi (operazione che viene fatta nella fantascienza tanto quanto nel fantasy, maestro della quale è Tolkien che ha inventato anche una geografia e un linguaggio, ma che nonostante ciò non mi fa impazzire) lui scrive racconti brevi, ognuno con un'idea originale, dalla quale fa scaturire una trama che unisce spunto per riflettere e azione travolgente. Per il mio personale gusto non potrei volere di più.

Ciao!


Sono daccordo: Philip K. Dick è uno dei pilastri che mi hanno accompagnato fin qui in questo godibilissimo percorso. Mi ritengo fortunato ad essere nato in un periodo storico così ricco di narrativa.
Non perché la realtà manchi di stupirmi ma un buon libro od un bel film alle volte aiuta a sopportare i nostri limiti e le nostre magagne quotidiane.
Una piccola vacanza ogni tanto non fa poi così male.
Basta non eccedere.

Ciao a tutti! Wink
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