Olimpo Informatico

[maury]

[Ranger_Trivette]

nessuno frega James Trivette

[Silent Runner]

..E Dio vide che ciò era buono ....e se ne andò.
Su questo aforisma ex-tempore vorrei ricominciare la discussione.

Dio C'è? Non c'è? E' andato di là? Nel cercarlo avete trovato il cartello "Torno subito"? Insomma Dio quanto avrebbe a che fare con il libero arbitrio?
Crea esseri senzienti, li dota di un libero arbitrio, cioè della capacità di decidere, poi gli crea le condizioni per sbagliare perché l'universo è complesso e le cose non sono come sembrano (visto quanto ci ha messo la chiesa di Roma a superare le cosmogonie della Bibbia e ad accettare la semplice verità del fatto che la terra gira intorno al sole) e l'uomo, così come Dio l'ha creato è imperfetto.
Dunque Dio è il primo avversario della Creazione? E' quello che costruisce il castello di sabbia e poi lo distrugge o lo abbandona alla marea che cresce?
Il mio aforisma ragiona su questo: Dio ha creato tutto questo, ha visto che era buono e poi se n'è andato.
Lo prova il fatto che ad uomini di assai poco valore riesce molto bene il farsi adorare dalle genti e a far fare loro ciò che vogliono, anche imponendosi con l'inganno e/o la forza mentre LUI, il creatore dell'universo, non si mostra e non ci parla delle cose che ha fatto, pensato, desiderato. LUI è talmente lontano da noi, molto più della politica che dalla religione ha imparato la legge del do ut des, tanto lontano che chiunque può mettersi più in vista di LUI, basta che sia abbastanza ricco e potente per farlo.

Dunque, nell'ipotesi non dimostrabile che Dio esista e però sia altrove (perché qui, a parte le favole di uomini vissuti nel deserto oltre duemila anni fa non c'è traccia di Dio o dei suoi derivati, fatte salve le allucinazioni di qualche persona con disturbi della personalità), come la mettiamo con questo libero arbitrio? Che che ne facciamo se nemmeno sappiamo distinguerlo dalle opinioni che ci passano per la testa e poi cambiano con il tempo? Opinioni che si formano sulle base di stimoli generati da fatti che non conosciamo approfonditamente e dal filtro specifico della nostra cultura, cultura che non abbiamo scelto nascendo?
A che ci serve il libero arbitrio se poi ci sentiamo in colpa per averlo usato, malgrado sia stato Dio in persona a volercelo donare?

A me viene in mente l'immagine agghiacciante di un padre buono che dopo aver generato un figlio gli consegna nelle mani un revolver carico e poi se ne va.
Questa è l'immagine che emerge da questa contrapposizione fra Dio e libero arbitrio.
Già la parola in sé, "arbitrio", ha un connotato negativo.

[Silent Runner]

..tutti morti?
..Vi siete sparati con quel revolver?

[whitesquall]

[Silent Runner]

Ma anche Nietzsche è morto. Come la mettiamo?

[whitesquall]

[ioSOLOio]

[Silent Runner]

Sostanzialmente concordo.
Le definizioni che le religioni propongono/impongono sono spesso strumentali e autogiustificanti. Ma è logico che autoproclamate autorità possano dire delle enormi bestialità e passare per giuste agli occhi degli ingenui o degli speranzosi.
Senza voler offendere nessuno ritengo la fede una colpa, un colpevole atteggiamento di credulità messo in atto per coprire angosce esistenziali e universali, una debolezza che si autoproclama forza e (quello sì) arbitrio.

Il "libero arbitrio" che la Chiesa vuole imporci è già una condanna al peccato, un modo per imporci di non esercitarlo, di non esercitare la libertà che il suo Dio avrebbe offerto gratuitamente a tutti gli uomini.
Per le donne, ovviamente, il libero arbitrio è sempre stata nei secoli una concessione da elargire con molta parsimonia.

In questo la Chiesa è stata molto più misogina del Dio che ha sempre voluto imporci.

[Silent Runner]

Qualcuno ha visto Dio da qualche parte? O il decesso del libero arbitrio non lo ha fatto tornare comunque?

[nich]

e se i nomadi avessero sempre avuto ragione???? Dio è morto?

[Silent Runner]

[nich]

Leggo, concordo e sottiscrivo.

[nich]

scusate....sottoscrivo