Olimpo Informatico

[Zeus News]

Leggi l'articolo La tastiera (funzionante) fatta coi Lego
È costituita da oltre 1.500 mattoncini.


 
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[spacexplorer]

Anche se in se fa sorridere dà spunto per alcuni concetti di produzione a cui
con GRANDE fatica cerchiamo di arrivare: il tempo delle Grandi Macchine® è,
crisi o non crisi, alle spalle, stiamo entrando con fatica nell'era della
modularità e manutenibilità (1) abbiamo bisogno di "strutture" componibili
facili da produrre, facili da riparare, facili da modificare/demolire/rifare,
facili da trasportare&assemblare.

Oggi la manodopera costa ed è naturale che costi perché è naturale che la
società si evolva facendo star meglio la gente (2), oggi l'evoluzione della
tecnica è veloce, si cambia spesso tecnologia, non sono più sostenibili i
grandi impianti che fanno solo una cosa in massa. Per fare un esempio di
livello "industriale" fino a 30-40 anni fa c'erano n cablaggi diversi: uno
di potenza (luce e forza motrice), uno per i segnali TV e radio, uno per i
telefoni, uno per i citofoni, uno per la filodiffusione, ... Oggi tutti
questi settori convergono verso IP, un unico cablaggio di segnale (il cavo
di rete) e di conseguenza un'unica tecnologia di trasmissione. Questo
implica che si adotti uno standard comune (TCP/IP) e che i componenti fisici
che implementano materialmente questo standard (cavi, prese, switch, router)
diventino integrabili in svariate strutture (televisori, già oggi molti con
WiFi o porte LAN, cornici digitali, allarmi, telecamere, citofoni VoIP ecc).
Domani, quando troveremo il modo di integrare anche la potenza in un unico
cablaggio (chessò fibre ottiche di nanotubi di carbonio che portino potenza
sotto forma di corrente elettrica e segnale sotto forma di luce) avremmo una
sola tecnologia (3). Già oggi le strutture "integrate" aprono la via a nuove
applicazioni "comuni", per esempio se la TV va su internet perché non usare
un software e quindi un hardware comune? Infatti questi dispositivi sono
quasi tutti GNU / Linux based dalle TV ai router domestici e non solo agli
smartphone. A sua volta per far ciò serve l'opensource perché se non c'è il
codice libero comune che chiunque possa usare non siamo industrialmente in
grado di gestire questa complessità e via dicendo.

'Somma penso che non sia troppo fantascientifico prevedere che un domani gli
stabilimenti che producono auto, frighi, lavatrici, aerei, navi ecc diventino
tutti un'unica cosa, magari suddivisa in stampaggio (3D) metalli, stampaggio
(3D) plastiche, costruzione cavi, ... il tutto inviato su una rete logistica
(già c'è, pensate a quanto sono efficienti dai corrieri alle portacontainers
ai nodi intermodali) verso "zone di assemblaggio". A livello domestico ciò
che si può realizzare in casa si può stampare ed assemblare in casa ecc.

C'è solo una nota negativa: se si cerca di salvare il modello produttivo
tradizionale anziché facendolo evolvere facendolo involvere verso ere passate
vale a dire terzomondizzando l'occidente (come si sta facendo) il risultato
già sappiamo più o meno come sarà: la storia del secolo passato.

(1) si, ok se provate ad aprire il cofano di un'auto moderna e di una di 50
anni fa si vede l'opposto. Lo si vede perché l'automotive, il comparto principe
della grande industria è uno di quelli che più teme questo tipo di innovazione
anche se IMO non danneggerebbe affatto il loro business se non si aspetta come
sempre l'ultimo momento per cambiare.

(2) crisi o meno i nostri bisnonni non stavano meglio di noi, avran avuto aria
e cibi più sani, ma la fatica ed il lavoro dei loro tempi era ben peggio del
nostro.

(3) oggi abbiamo solo PowerLine (troppo poco affidabile e performante) e vari
progetti semi-proprietari, semi-teorici di trasmettere informazione usando
"reti" di altra natura già presenti (gasdotti, acquedotti, oleodotti ecc).

[Zievatron]

Il punto è proprio quello.
Ci stanno già terzomondializzando e non hanno nessuna intenzione di passare ad un'altra via.
Questione di qualche anno in più o in meno, ma ci stiamo dirigendo dritti verso una nuova Grande Guerra.

[spacexplorer]

Stanno terzomondizzando per copiare lo stile USA, purtroppo se con Bush i
rapporti si erano raffreddati con Obama (che al di fuori degli USA IMO ha
fatto gli stessi danni del suo predecessore, in una forma anche più pericolosa)
si sono rinsaldati, ma non è una strada comunque sostenibile nel tempo.

L'unica cosa che egoisticamente spero è che la Francia (dove con molto ritardo
stò migrando) riesca a tenersi un minimo della sua vie française per i prissimi
anni in attesa che anche il resto d'Europa si riscopra un po' nazione al posto
di fantoccio...

Per l'Italia ho perso da tempo le speranze: abbiamo troppo pochi cittadini per
poter pensare di essere un paese...