Inviato: 24 Set 2012 18:00 Oggetto: Sallusti come le Pussy Riot
Leggi l'articolo Sallusti come le Pussy Riot
Il direttore del quotidiano ''Il Giornale'' rischia di andare in galera per un reato di opinione, esattamente come le ragazze condannate dai giudici di Putin.
Con tutto il rispetto per il vostro lavoro, io eviterei di fare delle Pussy Riot delle martiri: linklink
Mah... forse il concetto di protesta o di arte mi sfugge... credo che se in italia qualcuno si infilava dei polli la dove sapete, al supermercato o faceva un'orgia in un museo, finiva in galera comunque...
paragonare le diffamazioni di Sallusti alla protesta politica delle Pussy Riot?
senza offesa, ma lo trovo quasi ridicolo :/
le Pussy Riot sono entrate in una chiesa a chiedere a dio di cacciare Putin, un modo eccentrico di manifestare contro un politico per nulla democratico, in una situazione di quasi-dittatura come quella della Federazone Russa. E si son beccate tre anni di lavori forzati.
Sallusti ha insultato e diffamato un giornalista solo perché critico verso quello che Il Giornale lo mantiene, ovvero il suo capo.
Diffamazione contro Protesta.
Quello di Sallusti non è un "reato d'opinione", bensì diffamazione.
Non è a processo per aver affermato la partigianeria di Boffo, o averne criticato la deontologia; bensì per aver inventato falsi dossier e scoop in modo da poterne macchiare la reputazione, gettare cattiva luce su di lui.
Lo stesso Sallusti che, alla Zanzara, se n'è uscito con un placido "Pisapia è un frocio di m...".
Oltretutto mi stupisce il coinvolgimento di Ingroia. il dott. Ingroia gira per talk show, convegni (l'abbiamo visto a Vasto giusto sabato), dibattiti, per parlare di quell'orrore chiamato mafia.
Perché dovrebbe offendere chi della diffamazione ha fatto un'arte?
Quello di Sallusti non è giornalismo, è spazzatura. Come questo paragone.
Sallusti, per quanto so, è condannato per "Omessa vigilanza" in quanto "Direttore Responsabile" (è una scelta sua, è il suo incarico, essere un responsabile per azioni penali/civili verso una testata) e menomale che è in Italia in quanto all'estero la pena è ancora più grave dato che, per quello che conosco, si configura per l'articolo sul Giornale (dove lui doveva vigilare) il reato di "incitamento alla delinquenza" dato che l'articolo proponeva di uccidere.
Lo stesso Sallusti, mi pare, che poi è già stato "graziato" più volte per lo stesso reato, mentre all'estero (USA, Francia, ecc..) avrebbero già buttato la chiave. Infatti all'estero esistono leggi diverse MA SIMILI peggiore dell'Italiana.
Uno dei più bei titoli di post, me lo vedo proprio Sallusti come pussy riot (un parere bisognerebbe chiederlo alla Santachè).
Seriamente.
Bisogna piantare dei paletti, e chi li supera deve andare incontro a quanto previsto, che si chiami Mario Rossi, Giuseppe Napolitano, o Alessandro Sallusti.
Se Sallusti non ha avuto la condizionale significa che non è la prima volta che supera questi paletti.
La libertà di stampa è un'altra cosa, ben diversa.
"Si tratta, evidentemente, di un caso quasi unico e molti commentatori hanno sottolineato come la pena sia molto pesante forse perché si tratta proprio di un magistrato".
Senza "forse".
Facendo di ogni erba un fascio la magistratura italiana ha sempre fatto schifo; quanto, e più, della politica.
Giambattista
L'unica cosa in comune che hanno Sallusti e le pussy è che in NESSUNO dei due casi si tratta di reato d'opinione. Infatti le pussy sono state condannate per blasfemia e Sallusti per diffamazione. Il reato d'opinione non c'entra assolutamente niente...
Da quello che ho letto qua e la, Sallusti viene condannato per un articolo non suo in cui venivano espresse opinioni pesanti (o pesantissime a secondo dei gusti) su tutta la trafila che portò al fatto (l'aborto di una minorenne). Quindi la famiglia, i medici e il giudice.
Nessuno si ritenne aggredito, tranne il giudice innominato (onestamente non ho ancora capito se questo Cocilovo è quello che autorizzò la minorenne oppure no).
In ogni caso, può essere che un'opinione espressa possa invitare al crimine, ma da tutta la vicenda, visto anche che i veri diretti interessati (genitori e medici) non commentarono l'articolo, mi sembra che non ci fosse allora alcuna istigazione al crimine.
I giudici dovrebbero ricordarsi che le leggi non vanno commentate: devono solo applicarle. Quindi non hanno responsabilità quando si limitano a questo.
Di conseguenza non dovrebbero mai neanche pensare di querelare chi dissente da loro anche con parole dure perché in realtà chi dissente lo fa verso la legge.
Altrimenti quante querele dovrebbero fare i vigili quando c'è il blocco del traffico?
L'articolo anonimo sosteneva che il giudice aveva obbligato una tredicenne ad abortire, motivo per il quale si invocava la pena di morte (per il giudice). In realtà la ragazzina, seguita da tempo per problemi psichici, voleva abortire senza mettere a conoscenza della cosa il padre (la madre era concorde): in questi casi è prassi rivolgersi al giudice per ottenere "l'autorizzazione" (così prevede la legge, giustamente, nei casi di interruzione volontaria di gravidanza).
E' evidente che il giudice si sia sentito diffamato.
Che poi Sallusti finisca in galera per una cosa del genere pare anche a me un'esagerazione; trovo comunque di cattivo gusto il paragone con le Pussy Riot (come hanno ben argomentato alcuni commentatori qui sopra) e fuori luogo la polemica su Ingroia (non è tenuto ad intervenire su qualunque notizia circoli nel globo terracqueo, nè i suoi interventi sulla mafia sono lontanamente paragonabili al famigerato articolo).
Le Pussy Riot sono state condannate a 3 anni per blasfemia: in nessun Paese democratico la bestemmia è un reato punito con il carcere e i lavori forzati, in Italia la bestemmia è punita con una multa e molti non sono d'accordo nemmeno su questo.
Ma le Pussy Riot hannoveramente bestemmiato? Chiedere a Dio di punire Putin è una bestemmia? Comunque hanno cantato senza autorizzazione in una Chiesa: voglio ricordare che, in questo momento, in Italia non poche chiese sono occupate da manifestati per i lavoro che le hanno invase con striscioni e slogan e, anche grazie alla sensibilità delle autorità ecclesiastiche, le autorità non puniscono i manifestanti e, anche in questo caso, potrebbero comminare loro al massimo una multa o qualche giorno di arresto con la condizionale.
Ingroia non è tenuto a dire la sua su tutto! Non c'è dubbio! Però, si dà il caso che il Pm Ingroia tenga molti interventi pubblici per difendere il suo comportamento come Pm in un processo che riguarda una trattativa fra Stato e Mafia e per cui come Pm ha chiesto ai giudici, che soli sono quelli tenuti a dare un giudizio, di processare queste persone e nei suoi interventi praticamente lì dà già per colpevoli e li condanna moralmente e politicamente.
E' corretto tutto ciò da parte non di u cittadino ma di un Pm in un processo che lo riguarda personalmente? Secondo molti non lo è, Ingroia dovrebbe fare il suo dovere e accusare chi crede ma poi non intervenire nel dibattito pubblico e politico a spada tratta contro gli altri politici che lo criticano.
Ingroia ritiene che difendendo il proprio operato e accusando oltre che in Tribunale in congressi, festival e giornali non faccia altro che praticare il proprio diritto di opinione e parola. Il Consiglio Superiore della Magistratura potrebbe nei prossimi giorni censurare con un'apposita mozione il comportamento di Ingroia(si dice proprio così censura) e Ingroia senza andare in carcere potrebbe avere un rallentamento della sua carriera che comunque è già arrivata quasi al massimo. Se dovesse essere censurato moltissimi grideranno allo scandalo e gli manifesteranno solidarietà: io tra quelli. Ora però non esiste un Paese democratico in cui un Pm ha diritto di andare in giro a difendere il proprio operato senza attendere che lo decida il giudice, accusare e condannare le persone di reati gravi anche fuori dalle aule del tribunale e non essere censurato o rimproverato mentre se un giornalista critica un magistrato essere condannato a 14 mesi di carcere.
Sarebbe un Paese dove la libertà è a rischio e la mafia non è brutta perchè mette il pizzo ma perchè ha assassinato anche diversi giornalisti che avevano il torto anche di criticare certi magistrati che poi dopo tempo si sono rivelati collusi con la mafia...Insomma la libertà prescinde molto dal contenuto delle affermazioni che ci può piacere o meno o dal ruolo e perfino dalla dignità morale di chi si avvale del diritto di parola. Certo che
fra Ingroia e Sallusti preferisco Ingroia e che ad Ingroia dare la mano e da Sallusti non accetterei nemmeno un caffè ma Ingroia e Sallustio hanno lo stesso diritto di critica: il primo di criticare chi critica la magistratura e il secondo di criticare chi difende la magistratura. Lo stesso identico diritto....
Sallusti centra con il giornalismo come i cavoli a merenda. Se lui è un giornalista allora Totò Riina può anche essere considerato un santo. Sallusti andrebbe arrestato a prescindere, non per diffamazione ma per "gravissimo inquinamento ambientale".
Le pUssy Riot sono state condannate a 2 anni (pena minima nella loro nazione per quel reato) per "teppismo motivato da odio religioso" (link), Sallusti per il commento anonimo sul giornale di cui era direttore (link). Per la cronaca la ragazza era in clinica psichiatrica in conseguenza all'aborto, non contestualmente alla gravidanza. E il direttore de Il Giornale ai tempi dell'attacco al direttore di Avvenire era Feltri e non Sallusti, se non ricordo male.
Articolo condivisibile. Solo un'imprecisione che vorrei far notare. L'inventore del caso Boffo non è Sallusti ma Vittorio Feltri all'epoca direttore de Il Giornale.
Registrato: 15/03/07 23:32 Messaggi: 2421 Residenza: Kingdom of Camelot
Inviato: 25 Set 2012 10:57 Oggetto:
Dico solo una cosa: se Sallusti è difeso persino da Travaglio, vuol proprio dire che la condanna non ci sta.
Il reato d'opinione credo consista nella presa di posizione del giornalista che scrisse "cose vastase", la "colpa" di Sallusti pare sia stata solo l'erronea valutazione dell'inc******tà del magistrato in questione quale "direttore responsabile".
Giusta ed encomiabile per altro la sua decisione di non piegarsi all'ipotesi, concordata tra i rispettivi legali, di remissione di querela previo versamento di una indennità pari al doppio della pena pecuniaria irrogata.
E speriamo che il presidentissimo degl'italioti una volta tanto ne faccia una giusta e conceda la grazia (esistono i precedenti). Sempreché non pesi la faccenda che Sallusti non è un politico e per di più è "amico" dell'Orco di Arcore.
L'articolo anonimo sosteneva che il giudice aveva obbligato una tredicenne ad abortire, motivo per il quale si invocava la pena di morte (per il giudice). In realtà la ragazzina, seguita da tempo per problemi psichici, voleva abortire senza mettere a conoscenza della cosa il padre (la madre era concorde): in questi casi è prassi rivolgersi al giudice per ottenere "l'autorizzazione" (così prevede la legge, giustamente, nei casi di interruzione volontaria di gravidanza).
E' evidente che il giudice si sia sentito diffamato.
Giustissimo quello che dici!
Ma leggo che c'è gente che si inventa la storia. Infatti per salvare Sallustri devi inventarti le panzane.
Devo aggiungere (per quello che raccontano) che non solo "istigò alla morte" e diffamò e raccontò delle palle (quest'ultimo non è reato in Italia per i giornalisti ma MORALE) ma anche offese lo STATO ITALIANO (dunque tutti NOI) nell'ordine di un Giudice in quanto pubblico Ufficiale e PEGGIO nell'atto delle sue funzioni. QUESTO È GRAVISSIMO!
Se l'avesse fatto in USA dove addirittura lo stesso giudice può incarceranti (lo si vede in film e telefilm se state attenti) per "Offesa alla corte" (può incorrere anche chi è fuori dall'aula) minimo, per me, gli davano 40anni di galera!
In Francia parecchi giornalisti politici finirono in galera nel 68' proprio per questo, MA nessuno protestò contro una legge che tuttora esiste!
In Italia esiste il Direttore Responsabile che come capro espiatorio (gli stessi giornalisti l'istituirono nel dopoguerra per fregare le leggi fasciste rimaste) si prende le colpe anche penali (ricordatevi dei giornali porno del 80') e zitto-e-mosca perchè è il suo compito ed è pagato per questo!
Come mai che quando accadde al direttore dell'Avanti (allora testata di Sinistra) PER MOLTO MENO, NESSUNO protestò??? Quando rischiò, PER MOLTO MENO, quello dell'Unità??? Quando chiusero varie piccole testate di sinistra e i responsabili finirono tutti in galera PER MOLTO MENO???
Mi puzza perchè qualcuno è ricco ed altri poveri...
Io non conosco bene la vicenda, ma se sono stati comminati addirittura 14 mesi può essere che si sia già giocato la sospensione condizionale della pena in qualche altro processo? Perché nel caso di una nuova condanna, questa si somma a quella precedente che è solo sospesa e non annullata!
Sallusti ha comunque sempre permesso toni e atteggiamenti da propaganda dittatoriale sul suo giornale, quando lui stesso non ha agito in questo modo, da cui potrebbe provenire una situazione pregressa atta a creare le condizioni per l'esemplare (foss'anche esagerata) punizione.
Ringrazio Tolardo per la risposta, ma non spiega affatto cosa c'entri Sallusti con le Pussy Riot (abbiam capito che 'ste tose son vittime, siam d'accordo, ma con Sallusti in comune hanno solo la galera - nemmeno quella, a voler essere onesti sulle condizioni carcerarie dei due paesi, che in Russia son addirittura peggiori di quelle italiane), nè perchè Ingroia dovrebbe intervenire sulla questione (meglio: io ancora non l'ho capito).
Noto che son state spese molte righe per spiegare le posizioni su Ingroia, Sallusti, le Pussy: possiamo prescindere da tutto ciò e parlare del merito della questione?
@Pietro Rei: a me risulta che le cose non stiano così
Stefano Nazzi ha scritto:
La 13enne aveva avuto problemi psichici in passato, problemi anche di alcol ed ecstasy. Rimasta incinta aveva deciso di abortire, con il consenso della madre. Voleva però non farlo sapere al padre (i genitori erano separati) e per questo si era rivolta al giudice. Il quale non l’aveva obbligata ad abortire ma l’aveva lasciata libera di scegliere. I medici dell’ospedale Mauriziano di Torino, conoscendo i problemi precedenti della ragazza, l’avevano affidata al centro materno-infantile e poi a al reparto di neuropsichiatria dell’ospedale infantile Regina Margherita.
Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora Vai a 1, 2, 3, 4Successivo
Pagina 1 di 4
Non puoi inserire nuovi argomenti Non puoi rispondere a nessun argomento Non puoi modificare i tuoi messaggi Non puoi cancellare i tuoi messaggi Non puoi votare nei sondaggi