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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 23 Set 2012 18:02 Oggetto: abolire province e regioni |
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- abolire province e regioni -
di Paolo De Gregorio, 23 settembre 2012
Di fronte allo spettacolo, aldilà di ogni decenza, offerto ai cittadini italiani dalle istituzioni regionali, in particolare da quelle della Lombardia e del Lazio, sarebbe utile e forse indispensabile cominciare a trovare soluzioni radicali, che riportino la politica a fare gli interessi dei cittadini.
Province e regioni hanno innalzato enormemente i costi della politica, attribuendosi privilegi e stipendi paragonabili a quelli di deputati e senatori, decisioni ascrivibili a tutti i gruppi politici.
Il ruolo di queste istituzioni poi, invece di avere un effetto positivo per l’amministrazione della cosa pubblica e dell’economia, ha ottenuto il risultato di rallentare ogni decisione, perché i soggetti che devono prenderle si trovano spesso in confronto politico tra loro e le opere da fare possono costituire un successo politico per una parte o per l’altra. Spesso tutto si blocca in un sistema di veti incrociati o si trasforma in patti di spartizione e di consociativismo occulto ed illegale.
E’ evidente che gli attuali partiti, con poche o nulle eccezioni, sguazzano allegramente in queste istituzioni, soprattutto da quando non sono più organizzazioni di massa presenti sul territorio (come la vecchia DC e il PCI), ma strutture di potere e di sottogoverno, che si reggono ancora grazie ad un sistema mediatico assoluto e spartitorio, dove i più impresentabili politicanti, corrotti e inquisiti, si spacciano per verginelle immacolate urlando nei vari talk-show la propria innocenza, e uscendone quasi sempre assolti e sbiancati.
Non vi è dubbio che una redistribuzione dei poteri regionali e provinciali ai comuni avrebbe senz’altro l’effetto di far diminuire di due terzi il costo della politica e di diminuire di molto i tempi delle decisioni.
Purtroppo solo un governo veramente TECNICO potrebbe prendere una tale decisione di salute pubblica, ma non credo che ci possiamo aspettare molto da chi si è calato le braghe di fronte a qualche migliaio di tassinari per la strada.
Se veramente si volesse riformare la politica basterebbe adottare poche regole, ma risolute e non emendabili:
-la prima è che la politica non deve avere costi, perché è scientificamente e storicamente provato che chi ha più denaro vince, in America come in Italia. Se si approvasse una legge che limita gli strumenti a disposizione dei politici per essere eletti a propaganda porta a porta con il proprio programma scritto e ai comizi in luoghi pubblici attrezzati dal Comune, e vieta “cene elettorali”, spot televisivi, manifesti, ecco che il peso del denaro per vincere le elezioni sarebbe molto ridimensionato. Se poi si pretendesse anche che si è eleggibili solo sul territorio dove si risiede da almeno 5 anni, e magari anche che si sia incensurati, ecco che un altro passetto avanti si farebbe e a costo zero.
-Per impedire che la politica diventi un mestiere a vita, l’altra regola d’oro sarebbe quella di non far superare a nessuno le due legislature sia da sindaco che da parlamentare, abolire ogni vitalizio, abolire auto blu e scorte, ridimensionare a 5.000 euro lo stipendio, in modo da non fare arrivare in politica gente che si vuole sistemare a vita nelle istituzioni
-la abolizione del finanziamento pubblico ai partiti e all’editoria, che oggi fa da stampella a questa politica schifosa e agonizzante, la trasformazione della RAI in “public company” con il direttore generale con tutti i poteri eletto dai cittadini che pagano il canone, sono altre regolette indispensabili a togliere alla politica lo strapotere che ha oggi.
Il bubbone della mala politica va inciso, col bisturi, e con la volontà di cambiare un sistema che si è dimostrato letale per l’etica pubblica e anche per l’economia, e ci ha condannato al declino e al fallimento. Paolo De Gregorio |
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maxstirner Comune mortale *

Registrato: 18/10/05 14:55 Messaggi: 212
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Inviato: 23 Set 2012 23:40 Oggetto: |
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@ paolodegregorio
Boh!
Hai elencato un centesimo circa, dei problemi che assillano l'Italia e come soluzione hai proposto la sintesi, della sintesi, della sintesi del programma del Movimento cinque stelle. Ovviamente approvo la sintesi, perché per l'elenco delle disgrazie si poteva fare molto meglio, ma forse sei anche tu sopraffatto dallo schifo di elencare all'infinito disgrazie note e ributtanti, al punto di augurarsi una carneficina immane nella speranza di una catarsi generale.
Se mi sbaglio... corigeteme!
Mah!
Oggi ho digerito male e forse ho anche l'alito pesante... e mi girano, mi girano, girano...
Non sarei tenuto a salutare
ma pur di aumentare il mio credito verso ignoti saluto tutti
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