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Pete Townshend: iTunes è un vampiro
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 02 Nov 2011 13:09    Oggetto: Pete Townshend: iTunes è un vampiro Rispondi citando

Commenti all'articolo Pete Townshend: iTunes è un vampiro
Il chitarrista degli Who si scaglia contro il download digitale, colpevole di uccidere il copyright e la musica.


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{Osvaldo}
Ospite





MessaggioInviato: 02 Nov 2011 14:07    Oggetto: Rispondi citando

ok, andiamo al sodo: di quanto si sono ridotti gli incassi dei Who negli ultimi anni? sarà questo il vero motivo?... ;-)
nel merito, non ho compreso bene quale sia il problema, da quello che leggo nell'articolo. Non credo che il download digitale LEGALE sia il problema, qual'è la ricetta di Townshend? quale sarebbe l'alternativa?
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Stx
Dio minore
Dio minore


Registrato: 07/07/08 13:38
Messaggi: 730
Residenza: In coda sulla Tangenziale Est

MessaggioInviato: 02 Nov 2011 14:29    Oggetto: Rispondi citando

Bisogna essere dei pirla per scagliarsi contro il download LEGALE.. Questi dinosauri si' che si meritano quello ILLEGALE.. diavoletto
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acs147
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 11/11/10 15:48
Messaggi: 5

MessaggioInviato: 02 Nov 2011 15:48    Oggetto: Rispondi citando

Il punto sul quale vuol farvi ragionare quest'uomo è il fatto che ora come ora Apple lucra tantissimo sui guadagni degli artisti facendo solo ed unicamente da intermediario: almeno le vecchie case discografiche avevano talent scouts, questi invece non fanno proprio NIENTE per sostenere i nuovi artisti che devono arrangiarsi.

E, tanto per mettere il dito nella piaga, la percentuale che va in tasca agli artisti (sopratutto se poco famosi) è veramente irrisoria:
link

Il problema non è la vendita digitale in se, ma in come viene gestita al momento dalle compagnie.

E comunque, Stx, se leggevi l'articolo prima di commentare (l'ultima parte) magari ti saresti reso conto che il tuo commento è solo un ricatto senza fondamenta, in quanto appunto l'artista, in quanto anima creativa afferma che "preferirebbe morire di fame ed essere ascoltata che mangiar bene ma essere ignorata".
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francescodue
Dio minore
Dio minore


Registrato: 26/09/08 10:00
Messaggi: 551

MessaggioInviato: 02 Nov 2011 16:02    Oggetto: Rispondi citando

Da perfetto ignorante suppongo che una qualche etichetta ascolti un migliaio di brani da itunes (pagandoli) e poi contatti i migliori dieci per supportarli.
È evidente che se venti o trenta anni fa solo cento persone potevano permettersi di incidere un brano o farsi ascoltare in qualche concerto live, le case discografiche dovevano spedire i talent scout in giro per ascoltarli e potevano (facilmente, erano solo cento) scegliere i migliori.
Adesso che sono in migliaia a provare buttando brani a nastro (nel senso che possono farne decine alla settimana), non c'è più nessuno che possa ascoltare realmente la musica e valutarla.
Sono d'accordo che un'anima creativa preferisce che il suo messaggio sia ascoltato piuttosto che ignorato. Ma quando dieci persone si impegnano a fondo puoi anche comprare dieci dischi sapendo che magari solo uno ti piacerà davvero.
Quando invece sono centomila, che pretendono di essere artisti anche se magari non lo sono, nessuno potrebbe comprarli tutti e "ascoltarli" tutti.
Forse molti "artisti" si dimenticano che bisogna anche trasmettere qualcosa perché qualcuno voglia ascoltarti.
Ripeto: parlo da perfetto ignorante che non vuole criticare le qualità di nessuno (questo signore per esempio non l'ho mai sentito nominare).
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argaar
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


Registrato: 18/09/08 09:09
Messaggi: 91

MessaggioInviato: 02 Nov 2011 17:24    Oggetto: Rispondi citando

acs147 ha scritto:
Il punto sul quale vuol farvi ragionare quest'uomo è il fatto che ora come ora Apple lucra tantissimo sui guadagni degli artisti facendo solo ed unicamente da intermediario: almeno le vecchie case discografiche avevano talent scouts, questi invece non fanno proprio NIENTE per sostenere i nuovi artisti che devono arrangiarsi.


Solo io non ho afferrato il perché questo equipari Apple e iTunes ad una casa discografica? Sono rimasto io indietro o iTunes era solo e solamente un negozio? Da quand'è che negozi di dischi pagano gente per scovare talenti? L'etichetta continuerà ad avere i Talent scout, essi scoveranno i nuovi artisti e gli faranno fare le canzoni pagando lo studio di registrazione, fatto ciò sarà l'etichetta che proporrà un cd al negozio ed un file ad iTunes...non capisco perché la Apple dovrebbe cercare artisti di propria sponte.

Se invece ci riferiamo al fatto che un'artista che non voglia passare per un'etichetta decida di sbarcare in proprio su iTunes allora sarebbe comodo avere delle linee guida e magari della gente, che ti guidi nel processo di pubblicazione della tua canzone e nel marketing della stessa, ma anche questo non vedo perché debba farlo iTunes....

boh, forse sono io che non ho capito...
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{Osvaldo}
Ospite





MessaggioInviato: 03 Nov 2011 08:48    Oggetto: Rispondi citando

@acs147
Citazione:
in quanto anima creativa afferma che "preferirebbe morire di fame ed essere ascoltata che mangiar bene ma essere ignorata"

e tu ci credi?... ;-) non è che a *scrivere* queste cose ci voglia molto, è *metterle in pratica* che è dura! Forse all'inizio vanno pure bene, quando l'artista è un "puro" che suona prima di tutto per piacere, dopo quando inizia a sentire la sofficità del frusciar dei soldi.. vedi tu, i cantanti hanno anche i "portavoce" (vedi per es. Vasco Rossi nella recente questione di Nonenciclopedia, ha bisogno della "portavoce" lui..), gli sta pure fatica a parlare di persona...
Per il resto, mi sembra che i post di francescodue e argaar abbiano centrato le questioni (e peraltro bisogna anche vedere quello che ha detto davvero Townshend, ho esperienza che spesso estrapolando una frase dal contesto se ne stravolge anche il significato) ciao
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Blind Guardian
Semidio
Semidio


Registrato: 26/07/07 14:23
Messaggi: 497
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MessaggioInviato: 04 Nov 2011 09:37    Oggetto: Rispondi citando

Da quel che ho capito, il problema è che ITunes senza fare assolutamente niente per meritarselo, straguadagna sulle spalle degli artisti, infatti, che una canzone sia vista in streaming e quindi senza che l'utente paghi nulla direttamente sia che l'utente paghi la canzone 1€ e passa su ITunes, il guadagno di autore e musicista sono identici. Naturalmente questo è possibile grazie agli accordi tra le etichette e la apple, che intascano il 90% dei guadagni, appunto senza reinvestire questi soldi sulla musica.

È evidente che per gli Who questo problema non esiste, perché sono famosi e le loro canzoni su ITunes continueranno ad essere vendute. Il problema è per gli artisti emergenti, per i quali nessuno è disposto a spendere quell'euro e quei pochi che lo fanno non sono in numero sufficiente a supportare le esigenze economiche di tali artisti perché appunto ITunes, da bravo vampiro, succhia la maggior parte di quei soldi.

Quindi il problema è proprio che ITunes sfrutta gli artisti senza poi fare niente per fargli la dovuta pubblicità. E a queste condizioni la maggior parte degli artisti preferirebbero mettere le loro opere in rete in modo gratuito, magari guadagnando qualcosina dalla pubblicità e dagli accordi con i siti di streaming.
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Ahriman80
Eroe in grazia degli dei
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MessaggioInviato: 04 Nov 2011 10:36    Oggetto: Rispondi citando

Itunes è un negozio... E' come dire che il negozio di dischi in fondo alla strada che ha avuto un successo stellare dovrebbe reinvestire nella musica... Chi investe nella musica sono le case discografiche.

L'esordiente vuole farsi conoscere? C'è youtube.

Non ho mai visto i negozianti andare dagli esordienti a chiedere se potevano vendere il loro cd...

L'unica cosa vera è che finchè non girano bei soldi la gente non si interessa...
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dany88
Dio maturo
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MessaggioInviato: 04 Nov 2011 10:44    Oggetto: Rispondi citando

acs147 ha scritto:
Il punto sul quale vuol farvi ragionare quest'uomo è il fatto che ora come ora Apple lucra tantissimo sui guadagni degli artisti facendo solo ed unicamente da intermediario: almeno le vecchie case discografiche avevano talent scouts, questi invece non fanno proprio NIENTE per sostenere i nuovi artisti che devono arrangiarsi.

E, tanto per mettere il dito nella piaga, la percentuale che va in tasca agli artisti (sopratutto se poco famosi) è veramente irrisoria:
link

Il problema non è la vendita digitale in se, ma in come viene gestita al momento dalle compagnie.

E comunque, Stx, se leggevi l'articolo prima di commentare (l'ultima parte) magari ti saresti reso conto che il tuo commento è solo un ricatto senza fondamenta, in quanto appunto l'artista, in quanto anima creativa afferma che "preferirebbe morire di fame ed essere ascoltata che mangiar bene ma essere ignorata".


ma dici sul serio?.....Apple gli REGALA un pubbilico di CENTINAIA di milioni di persone con una carta di credito, dove basta premere un tasto per spendere 1 euro, e loro si lamentano che non fa nulla? se non ci fosse la maggiorparte degli utilizzatori di iTunes ora utilizzerebbero torrent Very Happy

Poi comunque c'è marketing all'interno di iTunes, che però è regolato dalle vendite stesse...
Insomma se vuoi vendere su iTunes non basta aprire l'account e mandarci canzoni, devi sbatterti per far parlare di te in giro, e poi la gente va su iTunes e se meriti fai soldi dal nulla, come centinaia di giovani talenti che senza casa discografica l'hanno trasformato in lavoro.
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Blind Guardian
Semidio
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MessaggioInviato: 04 Nov 2011 10:51    Oggetto: Rispondi citando

Ahriman80 ha scritto:
Itunes è un negozio... E' come dire che il negozio di dischi in fondo alla strada che ha avuto un successo stellare dovrebbe reinvestire nella musica... Chi investe nella musica sono le case discografiche.

L'esordiente vuole farsi conoscere? C'è youtube.

Non ho mai visto i negozianti andare dagli esordienti a chiedere se potevano vendere il loro cd...

L'unica cosa vera è che finchè non girano bei soldi la gente non si interessa...


Un normale negozio vende cd. Su un cd la ripartizione dei guadagni è molto chiara, e un artista sa che per ogni cd venduto lui avrà una percentuale ben precisa ed equa. Inoltre è nell'interesse della casa discografica a anche del negozio fare pubblicità all'artista per ottenere il massimo successo possibile.

ITunes non fa niente di tutto ciò, guadagna sul nulla, sfruttando l'artista e alleandosi con l'etichetta.

Ovviamente le case discografiche oggi fanno tutt'altro che promuovere artisti emergenti, e tutto quello che sanno fare è tirare fuori merda, quindi il problema non è solo ITunes.
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Blind Guardian
Semidio
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MessaggioInviato: 04 Nov 2011 10:55    Oggetto: Rispondi citando

dany88 ha scritto:
Il problema non è la vendita digitale in se, ma in come viene gestita al momento dalle compagnie.

E comunque, Stx, se leggevi l'articolo prima di commentare (l'ultima parte) magari ti saresti reso conto che il tuo commento è solo un ricatto senza fondamenta, in quanto appunto l'artista, in quanto anima creativa afferma che "preferirebbe morire di fame ed essere ascoltata che mangiar bene ma essere ignorata".


ma dici sul serio?.....Apple gli REGALA un pubbilico di CENTINAIA di milioni di persone con una carta di credito, dove basta premere un tasto per spendere 1 euro, e loro si lamentano che non fa nulla? se non ci fosse la maggiorparte degli utilizzatori di iTunes ora utilizzerebbero torrent Very Happy

Poi comunque c'è marketing all'interno di iTunes, che però è regolato dalle vendite stesse...
Insomma se vuoi vendere su iTunes non basta aprire l'account e mandarci canzoni, devi sbatterti per far parlare di te in giro, e poi la gente va su iTunes e se meriti fai soldi dal nulla, come centinaia di giovani talenti che senza casa discografica l'hanno trasformato in lavoro.[/quote]

Come già detto prima, torrent è paradossalmente più conveniente di ITunes per un artista che non sia Lady Gaga. Infatti sebbene i margini di guadagno ottenuti tramite streaming, accordi vari e pubblicità, non siano superiori a quelli della singola vendita su ITunes, il fatto stesso che l'opera è di fatto gratis per l'utente fa sì che la diffusione del brano e i relativi guadagni siano molto maggiore rispetto a quelli offerti da ITunes.

E comunque non regala assolutamente niente, si spartisce più del 90% dei guadagni con l'etichetta. All'artista rimangono le briciole.
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LeCap
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MessaggioInviato: 04 Nov 2011 11:11    Oggetto: Rispondi citando

Non vedo il grosso del problema.
iTunes si comporta da "negoziante" e si fa pagare per il "servizio" che offre.
I costi sono alti? Può darsi ma non ci sono nemmeno costi di produzione cd, packaging e altro.
Sponsorizzare nuove leve non sta ad itunes farlo.
Sul fatto che gli indipendenti non riescano ad emergere e vendere su itunes è vero in parte; genius ne è un esempio.
Io per esempio ho acquistato musica di autori che nemmeno sapevo della esistenza, quindi anche se poco ma hanno venduto a me una o più canzoni.
Secondo, gli artisti sono miliardi e riuscire a scovare buona musica è complicato e frustrante a volte.

E non dimentichiamo che esistono tanti altri negozi di musica online e non credo abbiamo costi decisamente inferiori rispetto ad itunes, altrimenti avrebbe aperto qualche breccia.
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MessaggioInviato: 04 Nov 2011 13:24    Oggetto: Rispondi citando

Comprendo il vecchio Pete Townshend, lo comprendo completamente ma la natura di questo universo è mutevole e i dinosauri sono scomparsi comunque, malgrado fossero delle creature meravigliose, perfettamente adattate.
Il © come lo conosciamo oggi, per quanto legittimo può subire cambiamenti a causa della diversa condizione ambientale.
Non discuto se sia giusto o sbagliato ma sulla sua inevitabilità che, in una condizione di legalità e legittimità, dovrebbe essere progressiva per garantire diritti acquisiti e, al contempo, consentire la formazione di nuovi diritti.
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giovanni56
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MessaggioInviato: 04 Nov 2011 21:22    Oggetto: Rispondi

Radicalizzo ed estremizzo.
A mio parere l'utilizzo di qualsiasi forma d'arte deve essere libero.
Deve essere il singolo artista, senza intermediari, a cercare a modo suo di ricavarne un guadagno (che ne dite, magari lavorando? e non vivendo qualche annetto da miliardario sfruttando i ricavi del passato?).
Nel momento in cui l'artista accetta gli intermediari, deve accettare TUTTO quello che ne segue, I-Tunes compreso se va bene alla sua casa discografica.

Con una provocazione esco un po' dal tema, rimanendo però nel cerchio.
Ho letto da qualche parte che attualmente la SIAE usa tutti i suoi introiti per "mandare avanti la baracca", ed anche a fatica; ed allora perché non chiuderla?
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