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Chi mi aiuta ad analizzare la parola "Dignità"?
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isidoro
Eroe in grazia degli dei
Eroe in grazia degli dei


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MessaggioInviato: 12 Mar 2011 08:07    Oggetto: Chi mi aiuta ad analizzare la parola "Dignità"? Rispondi citando

Salve e ben ritrovati!!! 8)

Da qualche tempo, per non dire da sempre, mi sono fissato sul significato di questa parola, che ho avuto modo di vedermela sempre anche in contesti che pensavo non centrasse. Il punto è che cercando anche in rete ho trovato molte spiegazioni in merito, e devo dire che sono anche più che soddisfacenti. Il problema è che che i significati devo dire che sono vaghi e molteplici.Rolling Eyes

Il fatto è che diverse fonti le danno diverse associazioni, viene cioè associata a diversi argomenti, dove tutti sembrano viaggiare sulla stessa direzione, ma su diverse rette e in modo parallelo.

Wikipedia ad esempio la definisce così :
Citazione:

Dignità

Con il termine dignità, si usa riferirsi al sentimento che proviene dal considerare importante il proprio valore morale, la propria onorabilità e di ritenere importante tutelarne la salvaguardia e la conservazione.

Per i modi della sua formazione e le sue caratteristiche intrinseche, questo sentimento si avvicina a quello di autostima, ovvero di considerazione di sé, delle proprie capacità e della propria identità. Pertanto il concetto di dignità dipende anche dal percorso che ciascuno sceglie di compiere, sviluppando il proprio "io".

Ugualmente si riconosce dignità alle alte cariche dello Stato, politiche od ecclesiastiche richiedendo che chi le ricopre ne conservi le alte caratteristiche.

La Dignità in Filosofia

In filosofia, con il termine dignità umana si usa riferirsi al valore intrinseco e inestimabile di ogni essere umano: tutti gli uomini, senza distinzioni di età, stato di salute, sesso, razza, religione, nazionalità, ecc. meritano un rispetto incondizionato, sul quale nessuna "ragion di Stato", nessun "interesse superiore" della "Scienza", la "Razza", o la "Società", può imporsi. Ogni uomo è un fine in se stesso, possiede un valore non relativo (com’è, per esempio, un prezzo), ma intrinseco.

Storicamente, il tema della dignità è stato approfondito dallo Stoicismo che, in virtù della partecipazione del logos umano a quello divino, affermava l’identità delle virtù negli uomini a prescindere dal ceto sociale e dal sesso. Lo Stoicismo, in questo modo, riuscì a superare alcuni atteggiamenti conservatori in cui, paradossalmente, erano inciampati grandi filosofi come Platone o Aristotele. Il cristianesimo ha ripreso la concezione stoica della dignità umana sostenendo che ogni uomo sia un riflesso dell'immagine di Dio. La questione sulla dignità dell'uomo è stata poi approfondita durante il Rinascimento, quando la questione ha assunto caratteri polemici contro la dottrina della Chiesa, accusata di aver promosso la svalutazione del mondo terreno. Durante il rinascimento l'uomo venne considerato un essere dalla natura indeterminata, in grado di compiere in assoluta autonomia le proprie scelte di vita.


...Tengo conto solo della spiegazione data alla parola "Dignità" da parte di Wikipedia, senza tener conto delle voci correlate, come Autostima, Onore, Orgoglio.

Riporto anche il significato dato anche da un altro sito :

Citazione:

La Dignità

Come può la dignità aiutarci a vivere meglio? Capendo che cos'è e come può interagire con la nostra autostima, dandoci una forza incredibile.
Molte idee del Well-being sono istintivamente rigettate anche da chi lo apprezza. Una di queste è sicuramente il concetto che la vecchiaia è una colpa. In realtà questa posizione non è che un corollario di una visione più ampia che vuole promuovere la dignità umana.
Probabilmente a sei anni un bambino prodigio suona i notturni di Chopin, studia le equazioni differenziali e traduce Omero dal greco. Io leggevo Tex Willer.
Negli oratori, al catechismo i bambini imparavano le basi della cultura cattolica, ad amare il loro prossimo come loro stessi, io conoscevo la cultura indiana. A dieci anni un mio compagno di scuola si nascose nel bagno; quando lo trovarono non spiegò mai perché era "fuggito". Solo a me, sapendo che ero il primo della classe e forse potevo dargli una risposta, rivelò che era terrorizzato perché aveva realizzato che tutti dobbiamo morire (il catechismo non gli era servito granché…); non sapendo cosa rispondergli, mi venne spontaneo vendergli una massima navajo "oggi è un buon giorno per morire". In effetti, sin da piccolo, un forte antidoto contro l'idea della morte è sempre stata la sfida a vivere al meglio, perché muore veramente solo chi spreca la vita.
Dietro a quella massima e a tante altre c'è il concetto di dignità, la forza interiore che ci consente di opporsi alle avversità del mondo. Una visione più moderna è la vocina che serve per farti fare la cosa giusta. La dignità è quella forza che svogliati, deboli o insufficienti non hanno, spesso perché hanno deciso di non avere, sperando che non serva perché allenarla quotidianamente costa comunque fatica.

La dignità è quella forza su cui si basa un'autostima stabile, indistruttibile.

Nella società moderna, dominata dall'ansia e dalla paura, la dignità è stata invece sostituita dalla ricerca del successo, creando una massa di perdenti e un nugolo di vincenti (che potrebbero essere i perdenti di domani); coloro che il successo non possono più averlo (deboli, vecchi, emarginati) sono spesso sostenuti con un pietismo che di fatto, umiliandoli, toglie loro anche l'ultimo granello di dignità, li rende dei "morti viventi".
Scena cult – Una donna minuta trascina nel corridoio del treno una valigia pesantissima; arrivata nello scompartimento, chiede con gentilezza a un signore se può mettergliela sulla rete sopra i sedili. Nel 95% dei casi la risposta è "Ma certo!", nel 5% è una banale giustificazione del tipo "mi spiace, non posso ho l'ernia del disco". Chi risponderebbe: "No, non voglio toglierle la dignità di essere autosufficiente"?
La donna dava per scontato che qualcuno l'avrebbe aiutata, quasi una pretesa sociale (da notare che avrebbe potuto chiedere al personale del treno – l'attore sociale della scena - non a un passeggero). Infatti spesso, dietro a una richiesta gentile, c'è una forma di violenza non criminale nella pretesa che l'altro non dica di no. La gentilezza è solo un modulo, una formalità per ottenere un assenso.
NOTA - Questo articolo non vuole condannare l'aiuto dato agli altri. quanto l'insufficienza delle persone. Di fronte a una persona in difficoltà, se questa è degna d'aiuto (cioè in primis non chiede), se si può, si aiuta sempre. Ricordo l'esempio della mia vicina quasi novantenne che si era messa a spalare la neve dal vialetto di casa sua (mitica!). Dopo aver finito il mio, lei era a un terzo circa e le ho finito anche il suo. Supponiamo ora che avessi una vicina sui sessant'anni che, magari dopo aver vissuto male (ma questa è un'aggravante, è ininfluente nella decisione), suonasse al mio campanello e mi chiedesse gentilmente "mi scusi, non è che può ripulirmi il vialetto dalla neve?". "No, grazie!".
Il pietismo - Alla base del nostro pietismo ci sono sempre personalità perdenti. Il patosensibile ipocrita o il debole aiutano perché un giorno potrebbero trovarsi nella stessa situazione (quel giorno, quando sa che la fine è vicina, il capo indiano, non più utile a sé e alla sua tribù, prende la coperta e se ne va sulla montagna a terminare la sua esistenza).
L'insufficiente adotta la strategia della cooperativa: aiutiamoci tutti così si vive meglio; peccato che se i problemi di un gruppo sono i problemi di tutti, ogni giorno io avrò un problema. Non è meglio che tutti imparino a gestirsi i propri problemi, soprattutto quando questi sono banali?
Il patosensibile idealista scambia il mondo neutro per il mondo dell'amore e non ha compreso la coerenza della soluzione sociale dei problemi.


Mi scuso per la lunghezza, ma ho vuluto riportare le definizioni date alla parola così come le ho lette io, con addirittura le parole sottolineate, che vengono definite come voci correlate e danno la possibilità quindi di allargare la definizione. Come dicevo all'inizio appunto, da come viene data la definizione viene colta anche l'occasione per aggregare altre parole e così altre definizioni e così via. Questo per dare l'idea della mia insicurezza nel comprendere la definizione esatta, perchè per l'appunto vengono associati molteplici spiegazioni.Speak to the hand

Io personalmente l'ho sempre associata al significato "La consapevolezza di meritarsi le cose, sia esse materiali che astratte, come i sentimenti di altri verso noi stessi".

Altre persone mi hanno definito con la coerenza di un individuo tra il suo pensare, il suo dire e il suo fare.

Se vogliamo, scherzosamente cito anche la parola sentita anche in una sigla di un cartone animato. Chi si ricorda "I Cavalieri dello Zodiaco"?
Riporto la parte della sigla iniziale.

...Quante notti seza fine, troppe regole malsane
di una vita che sapori non ha

Tanto dura è l'esistenza, c'è fin troppa avidità
l'amicizia non ha più dignità...

Alla fine di tutto non riesco a pensare ad altro che infondo la parola Dignità, è un pò come quelle parole inglesi che non hanno traduzione, come ad esempio Dungeons & Dragons, dove viene comunemente tradotto in "Pericoli e Draghi", ma dungeons sta ad indicare zone irte di pericoli, soprattutto dati dall'ambiente come ad esempio un castello abbandonato, una segreta di un castello, un sotterraneo, una miniera abbandonata, una caverna, una grotta, un antro, una galleria un cunicolo, una foresta, un fiume, un lago ecc.ecc. e dalle varie creature e vari personaggi che vi si possono incontrare, anch'essi a volte estremamente pericolosi. Tutto questo assegna il significato Pericoli a Dungeons.Think

Lo stesso possiamo fare con la parola "Sprawl", introdotta dalla letteratura Cyberpunk da parte di William Gibson, dove con Sprawl si indica una zona urbana a crescita disorganizzata con una società amorfa. La parte della città che per il degrado urbano è stata via via abbandonata dalla città stessa, quella che un tempo si sarebbe potuta definire una comune periferia. Per fare un esempio comune oggi possono essere l'insieme di roulotte e baraccopoli che formano i campi Rom e Favelas Brasiliane.Think

Mi dispiace ma anche se sento di aver colto il significato della parola dignità, sento di avere una definizione incompleta, almeno non soddisfacente come per le parole dungeons e sprawl.Shame on you

Posso solo comprendee che con Dignità si intende un insieme di concetti, di condizioni personali in relazioni agli altri, di modi di essere, di fare, di pensare ecc. ecc.Rolling Eyes

C'è qualcuno che cortesemente mi racchiude il significato in poche righe e mi sappia dare una definizione completa ed esauriente?Brick wall

Mi scuso per la lunghezza del post, ma credo fosse d'obbligo per fare chiarezza in modo assoluto.

Grazie. Saluti Wink
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isidoro
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MessaggioInviato: 12 Mar 2011 09:01    Oggetto: Rispondi citando

Alert...Alert...Alert... Incoming Trasmission...Laughing

Volevo dire che non mi meraviglierebbe se trovassi post (e non lo dico come offesa, anzì mi farebbe molto piacere sapere la loro opinione in merito), dei seguenti utenti nonchè moderatori :

- Silent Runner (Il Saggio)Wink
- Ranger Trivette ( il Jocker, con i suoi post satirici e taglienti) Razz
- IoSoloIo (L'Inquisitore) Twisted Evil
- GrayWolf (Il Filosofo) Very Happy Vecchio Lupo che non sento da una vita!!!Smile
- Madvero
- Solaria
- Sibilla
- Tantric
- Proserpina
- Holifay
- Zeussino
- Gateo
- Benny
- Gipì
- Chemicalbit
- Kevin
- Brain
- Dasio78
- Daniela79
- Ulisse (Se non sbaglio professore Universitario addirittura... Rolling Eyes
- Danielix
- Squall
- Gavilan

Non che consideri i sopraccitati migliori degli altri, sia chiaro, però, leggendo i loro post soprattutto per alcuni ho riscontrato un temperamento notevole ed alcuni sono sicuro che possano addirittura rivelarsi istruttivi. Rolling Eyes Accolgo comunque qualsiasi definizione costruttiva data da chiunque sia chiaro. Wink
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isidoro
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MessaggioInviato: 14 Mar 2011 08:46    Oggetto: Rispondi citando

Volevo aggiungere anche l'aneddoto preso dal dizionario etimologico riguardo la parola Dignità Rolling Eyes

"Dignità = Lat. DIGNITA'TUM astratto di DIGNUS meritevole (v. Degno).
Astratto di degno e in modo concreto Qualità, Condizione, Grado di persona meritevole di rispetto nell'opinione comune; ed eziandio Aspetto maestoso, non che Portamento leggiadro, pieno di grazie, che è quanto si addice a persona o cosa degna. - Vale anche Principio, Assioma (su di che v. Degnità). Deriv. Dignitario."

Riprendendo invece la parola da alcuni dizionari italiani online :

"dignità [di-gni-tà] s.f. inv.

-1 Considerazione in cui l'uomo tiene se stesso e che si traduce in un comportamento responsabile, misurato, equilibrato SIN rispettabilità, decoro: d. umana; dimostrare una grande d.; estens. compostezza, decoro che denota rispetto per sé e per gli altri: volto, pieno di d.
-2 Importanza che viene a una cosa dal significato spirituale, culturale, sociale che l'uomo le annette, e che la rende degna di rispetto: lo richiede la d. dello Stato
-3 Carica, ufficio importante
• sec. XII"

"dignità
[di-gni-tà]
ant. dignitate
s.f. inv.
1 Condizione e qualità di chi, di ciò che è degno di rispetto e onore: difendere, tutelare la d. della persona umana; la d. del lavoro
‖ Rispetto di se stessi: un uomo senza d.; non perdere mai la tua d.
‖ Condizione e qualità di ciò che è degno di venerazione: non offendere la d. di un luogo sacro
‖ SIN. decoro, elevatezza
| CON. abiezione, bassezza"

Sull'argomento non so pronunciarmi, ma ho notato che in tutti e 4 - 5 i casi la linea di pensiero è la stessa, definizioni e significati multipli, persino modi d'uso e contesti sono molteplici.

Tanto per riportare un altro esempio, aggiungo che sono solito tenere aperto mentre navigo, mi diverto con un videogame o fare altro al pc, un player video con un film, una canzone o una colonna sonora come sottofondo, mi piace e mi tiene compagnia.

Comunque proprio ieri sera, neanche a farlo apposta tenevo in sottofondo il film "Over the Top" e ad un certo punto ho modo nuovamente di riascoltare questa parola in un contesto, ancora una volta diverso.
In un contesto che non dscrivo, ma per chi conosce il film sa di che parte si tratta, Silvester Stallone dice, rivolgendosi al figlio :

"...la dentro hai perso perchè non ti sei impegnato, non abbastanza per vincere... io so che puoi farcela, sei un ragazzo ingamba e sei mio figlio capito Mike, ma sei anche abituato ad essere servito e riverito, nessuno ti ha insegnato a lottare. Ora devi cavartela da solo Mike e ce la puoi fare, devi imparare subito che il mondo è pronto a schiacciarti e a farti fuori, capisci quello che dico? Se vuoi una cosa, devi lottare, è chiaro, devi lottare. Va dentro e prova, so che puoi vincere, e anche se non vinci non importa, hai lottato, se perdi lottando non ha importanza, ti sei battuto, hai perso con dignità e se ora non torni la dentro ti dispiacerà perchè comunque è un atto di vigliaccheria capisci figliolo, andiamo ce la puoi fare, lo fai per me?..."

...penso che il concetto valga per qualsiasi contesto e non solo per quello riportato nel film... Rolling Eyes

Devo ammettere di essere rimasto perplesso nel constatare che nessuno ha espresso la sua, devo dire che mi aspettavo, da almeno alcuni dei più tenaci, un post esauriente e completo, con tanto di brochure e facce sorridenti tipo operazione di marketing... Sad

Vorrà dire che mi tengo il dubbio o forse sarebbe meglio dire i dubbi, e tenermi anche la sfera di gomma morbida che mi si forma nello stomaco ogni volta che la sento nei contesti più svariati... Confused ...la prenderò in mano e la stringerò, usandola come quei tipi di gadget antistress che si acquistano un pò ovunque o addirittura li offrono con gli acquisti... Wink

A riguardo non so che pensiero esprimere... so solo che è Lunedì mattina, la settimana ricomincia, fuori c'è il sole (finalmente), mi accingo ad andare a lavoro, al Cityper, riprendo il mio vagare fra gli scaffali dei vari settori, dai beni di prima necessità, alle merci varie, annotando su di un taccuino ciò che manca, accingendomi al rifornimento con le merci stoccate in magazzino, oppure allestendo nuovi banchi di vendita prodotti... Rolling Eyes

...non molto tempo fa mi hanno detto che "il lavoro nobilità l'uomo"... mi chiedo io ironicamente che cosa ci possa mai essere di nobile nel rifornire scaffalature con merci, per dare modo ad altri di prendele... sempre ironicamente ho pensato che forse i tizi che me lo hanno detto, forse, e ribadisco forse, avessero qualche virus passeggero, tipo influenza, oppure qualche linea di febbre... uno stato fisico che tende a dare uno stato confusionale e non si pensa lucidamente... Rolling Eyes

Saluti Wink
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Proserpina
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MessaggioInviato: 14 Mar 2011 13:39    Oggetto: Rispondi citando

ciao Isidoro...ho tentato di leggere tutte le definizioni ma poi mi sono chiesta cosa mi ha attratta di questo 3d ed è stata la parola in sè: DIGNITA'.

E' una parola che spesso mi provoca sentimenti molto contrastanti:
rispetto di me stessa?....o orgoglio?
qual'è il confine fra la mia dignità e il mio bisogno di impormi in qualche modo?
Perchè la mia dignità si sente violata quando mi si tratta male ma non so difendermi di fronte ai silenzi di chi amo? Spesso una vocina da dentro mi dice: questo è il tuo confine...non permettere agli altri di violarlo entrando nella tua parte sensibile e facendone poltiglia. Ma un'altra risponde: si fa poltiglia solo di ciò che non è già morbito e si rompe il materiale che fa resistenza agli urti...orgoglio e dignità....miseriaccia questo è un argomento da un milione di dollari!!!
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isidoro
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MessaggioInviato: 15 Mar 2011 07:56    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina, innanzi tutto grazie per il tuo tentativo di dare una risposta alla mia domanda, e per quanto mi riguarda la definisco degna di tutto rispetto Rolling Eyes

Il punto del 3d era proprio questo infatti, la definizione, il significato e appunto come tu sottolinei, i vari sentimenti contrastanti nell'ascoltarla Wink

Contavo su l'aiuto di molti, anzi ad essere sincero avrei scommesso una manciata di anni di vita nelle risposte date da alcuni elementi, ma forse nessuno di essi (tranne te a questo punto...) ha dato la propria opinione proprio perchè come lo definisci tu stessa è un "argomento da un milione di dollari" Rolling Eyes ...mi piace pensare che ci stanno pensando per dare la loro definizione al meglio... Wink

Un interrogativo che purtroppo apre le porte ad altri interrogativi... Crying or Very sad ...qual'è infatti il confine fra dignità e orgoglio? Qual'è la differenza fra compiere azioni, comportarsi in un certo modo o altro che possa essere reputato degno in senso comune, e il semplice bisogno di "voler dimostrare"? Rolling Eyes

Penso di non aver niente da aggiungere alla tu definizione esauriente e chiara, anche se nella sua imprecisione, ovviamente non per colpa tua intendiamoci, ma solo nell'impossibilità di riuscire ad allineare e rendere chiari cosi tanti significati e definisioni diverse... Rolling Eyes

Citazione:
Spesso una vocina da dentro mi dice: questo è il tuo confine...non permettere agli altri di violarlo entrando nella tua parte sensibile e facendone poltiglia. Ma un'altra risponde: si fa poltiglia solo di ciò che non è già morbito e si rompe il materiale che fa resistenza agli urti...orgoglio e dignità....miseriaccia questo è un argomento da un milione di dollari!!!


Come ci si comporta di fronte a situazioni che per noi sono insostenibili, dove magari ci si trova ad affrontarle con un senso di impotenza e inadeguatezza? Come si può impedire che qualcuno riduca in poltiglia la nostra essenza, la nostra parte sensibile, se essa morbida e non di "materiale" resistente agli urti? Rolling Eyes ...allora, come la si migliora, come si può farla passare da sua essenza "morbida" per natura, ad uno stato "adamantino"? Rolling Eyes ...ma soprattutto è possibile farlo? Rolling Eyes Un detto, credo Siciliano, recita : "Chi nasce tunno, non pò more quadrato"! Rolling Eyes

Alle tue parole Dignità e Orgoglio, aggiungo anche la parola "Onore" (inteso come quel sentimento che comprende la reputazione e la propria identità morale) e il proprio valore morale. Rolling Eyes

Posso quindi concludere dicendo che, Dignità, Orgoglio e Onore, sono "Sentimenti", quelli che, saggiamente associato all’uso dell’intelligenza, suggerisce a due genitori il modo per rendere i propri figli degli esseri liberi, o porta un popolo a ribellarsi a un tiranno e vincere, o quasi con un velo di mistero riesce a produrre le grandi intuizioni umane, siano esse filosofiche, letterarie, religiose o scientifiche. Tutte cose che non ammettono surrogati. Si può dire che il sentimento è il tappeto volante delle fiabe: un oggetto sottile, morbido, flessibile, senza niente di rigido, senza né vele né motori né meccanismi né trucchi nascosti, ma prodigiosamente agile, duttile e capace di portarci, chissà come, fino alle stelle, cioè a compiere azioni normalmente ritenute impossibili. Rolling Eyes

Grazie. Saluti Wink
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MessaggioInviato: 16 Mar 2011 23:01    Oggetto: Rispondi citando

chiamato?

Mr. Green Mr. Green Mr. Green

arrivo !!!
al momento sono indecisa se leggerti attentamente e poi risponderti oppure prima risponderti e poi fare ammenda e rilasciare la smentita.

dammi il tempo di andare a pigliare la carta (che aborro, ma in certi casi è l'unica opzione disponibile) e torno.
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MessaggioInviato: 16 Mar 2011 23:47    Oggetto: Rispondi citando

eccomi qua...
ed ecco come la penso io.

dignità è solo una parola. una parola come tante altre.
una parola che non può racchiudere in sè centomila significati, ma che deve averne solo uno, quello letterale, e poi a seconda del contesto può servire ad esprimere l'opinione personale di chi la sta utilizzando.

in rete... l'unica defizione che mi è piaciuta è quella antica dell'accademia della crusca:

Citazione:
DIGNITA, e DEGNITA = astratto di DEGNO in senso d'orrevol condizione, e d'alto affare. Lat. dignitas.

però ammetto che per quanto io sia osboleta e retrograda... sta definizione mi fa concorrenza.
ho rispolverato i miei dizionari cartacei, che sono moderni e avaaaaaanti (infatti li ho ereditati da mamma e papà).
i dizionari cartacei che vendono nei negozi oggigiorno non mi piacciono per niente.

dizionario di italiano:

Citazione:
dignità = [dal latino dignitate(m)]
stato o condizione di chi o ciò che, per qualità intrinseche o per meriti acquisiti, è o si rende meritevole del massimo rispetto

e già, come definizione, è perfetta così.
ma prendiamo il dizionario di latino:

Citazione:
dignitas, dignitatis =
l'esser degno o meritevole
honos dignitate impetrarus, carica ottenuta per merito (cicerone)

ho abilmente glissato sui secondi/terzi significati attribuiti al termine, soprattutto dal dizionario di italiano...
adesso li riporto per completezza:

Citazione:

dignità =
  1. stato o condizione di chi o ciò che, per qualità intrinseche o per meriti acquisiti, è o si rende meritevole del massimo rispetto
    la dignità della persona umana
    è necessario tutelare la dignità del lavoro
    la dignità della nazione

  2. rispetto di se stessi
    cerchiamo di conservare la calma e la dignità

  3. aspetto maestoso e signorile, bellezza grave e severa
    la dignità del suo viso incute soggezione

  4. ogni carica che comporta onori
    dignità cavalleresca, papale

  5. per estensione: privilegio
    privare qualcuno di una dignità

  6. per estensione: condizione sociale elevata

  7. per estensione, soprattutto al plurale: persona investita di una carica autorevole
    le più alte dignità civili, militari, ecclesiastiche

tutto sto mio abbarbiscarmi disperatamente ai miei amatissimi dizionari del 1950 o giù di lì solo per giustificare la mia opinione.
per me il lemma dignità significa solo e soltanto l'esser degno del massimo rispetto per meriti (nativi o acquisiti). detto di persona, di animale, di cosa. punto e basta. non significa altro.
aborro visceralmente questa mania che ha la gente (e con "gente" intendo praticamente solo i politici & affini, non le persone normali come me o te o prose) di attribuire a una sola parola centocinquantamila significati... perchè quando la gente fa così, è solo perchè vuol portar acqua al proprio mulino.

siamo italiani, non inglesi !!!
che agli inglesi, se chiedi

Citazione:
what are you doing?


e ti rispondono

Citazione:
oh, i'm playing


non riesci neanche a capire se stanno giocando, cantando o ballando!

nota bene:
alla fine ho deciso di riponderti prima di leggere ciò che hai scritto.
non lo faccio perchè sono deficiente, ma perchè mi piace essere obiettiva. se ti leggo prima di dirti come la penso, va a finire che sotto sotto, a livello inconscio, mi faccio condizionare dalla tua opinione.

adesso invece ti rispondo passo passo.
ti rileggo bene, ti quoto e ti rispondo.
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MessaggioInviato: 17 Mar 2011 00:32    Oggetto: Rispondi citando

isidoro ha scritto:
Proserpina, innanzi tutto grazie per il tuo tentativo di dare una risposta alla mia domanda, e per quanto mi riguarda la definisco degna di tutto rispetto Rolling Eyes

Il punto del 3d era proprio questo infatti, la definizione, il significato e appunto come tu sottolinei, i vari sentimenti contrastanti nell'ascoltarla Wink

ottimo: mettimi direttamente nel gruppo dei non degni, perchè io a sentire la parola dignità non provo alcun sentimento. al massimo mi incavolo come una bestia quando vedo la gente (=politici & politicanti) che ne abusa giusto perchè non sa che diavolo dire e deve far presa sulle persone a livello emotivo.
ecco, al massimo mi scatena odio.
stile intervista a miss bellezza, quando le chiedono quale sarebbe il suo desiderio più grande e la si sente rispondere vorrei che ci fosse la pace nel mondo e che si risolvesse il problema delle malattie e della fame nei paesi meno sviluppati solo per raccogliere consensi.

Citazione:
Contavo su l'aiuto di molti, anzi ad essere sincero avrei scommesso una manciata di anni di vita nelle risposte date da alcuni elementi, ma forse nessuno di essi (tranne te a questo punto...) ha dato la propria opinione proprio perchè come lo definisci tu stessa è un "argomento da un milione di dollari" Rolling Eyes ...mi piace pensare che ci stanno pensando per dare la loro definizione al meglio... Wink

controscommessa:

Mr. Green Mr. Green Mr. Green

io dico che siamo tutti decimati dall'influenza e non ci siamo messi a monitor.

Citazione:
Un interrogativo che purtroppo apre le porte ad altri interrogativi... Crying or Very sad ...qual'è infatti il confine fra dignità e orgoglio?

taglio tutto il pezzo con le citazioni dal dizionario del termine orgoglio (esagerata valutazione dei propri meriti per cui ci si considera superiori agli altri), ma puoi immaginarla Very Happy
piccola chiosa: se la prossima riforma ecclesiastica mi alza il livello di gravità di questo peccato, va a finire che lucifero passa a prendermi per schiaffarmi all'inferno da viva e ciao.
secondo me, secondo il mio modo di vedere le cose (e ricordati che il mad davanti al vero sta proprio a significare che sono una pazzafuriosa) non ha senso parlare di confine fra dignità e orgoglio.
al massimo, da un sentimento negativo (l'orgoglio) può nascere una cosa positiva (la dignità).
siccome pecco d'orgoglio, ovvero mi credo chissachì, faccio una grande cosa, ovvero mi rendo degno del rispetto altrui.
la fallacia di tutto sto discorso resta comunque il parametro: il rispetto è un concetto molto legato ad usi e costumi sociali... e i costumi odierni... vabbè, non divaghiamo.

Citazione:
Qual'è la differenza fra compiere azioni, comportarsi in un certo modo o altro che possa essere reputato degno in senso comune, e il semplice bisogno di "voler dimostrare"? Rolling Eyes

oh, beh, questa è facile.
nessuna differenza. proprio lo zero assoluto.
chiunque fa qualcosa per essere gratificato dall'essersi messo in mostra.
c'è chi lo fa per mettersi in mostra davanti a centinaia di persone, e chi lo fa per mettersi in mostra solo davanti allo specchio ed esser contento di sè. e non c'è differenza alcuna secondo me.

io per esempio appartengo alla seconda specie (in mostra davanti allo specchio): faccio alcune cose bellissime e non le dico a nessuno. proprio nessuno. e sono cose magnifiche... che sa solo l'interessato.
ma il grado di soddisfazione che raggiungo quando sono da sola in casa davanti allo specchio, e mi guardo, e mi dico ad alta voce (perchè mi piace che le mie orecchie mi sentano quando mi gratifico)

Citazione:
cazzo quanto sei stata brava, sei un dio !!!


è pari al grado di soddisfazione di uno che ha l'opportunità di lodarsi a reti unificate.
mi autoassolvo dal mio idolatrarmi semplicemente perchè l'idolatria privata non fa danni e non rompe le scatole a nessuno.
e poi è anche un magnifico circolo vizioso: oltre ad autoincensarti, poi ulteriormente lodarti per la tua discrezione.

Citazione:
Spesso una vocina da dentro mi dice: questo è il tuo confine...non permettere agli altri di violarlo entrando nella tua parte sensibile e facendone poltiglia. Ma un'altra risponde: si fa poltiglia solo di ciò che non è già morbido e si rompe il materiale che fa resistenza agli urti...orgoglio e dignità....miseriaccia questo è un argomento da un milione di dollari!!!

mi permetti di aiutarti? con la mia filosofia spicciola da quattro cent bucati?
entra anche tu nella mia tipologia di circolo vizioso: ti garantisco che è fighissimo. fai le cose per soddisfare il tuo orgoglio e trova soddisfazione nell'essere stato coerente con te stesso. non cercare l'approvazione degli altri per accrescere la tua dignità, fregatene, tanto la dignità è un parametro talmente suscettibile degli umori del momento...
io poi, che ho un orgoglio smisurato, non faccio mai cose per dignità. perchè vengono richieste dalla situazione. perchè la gente si aspetta che le faccia.
se proprio sono costretta e devo fare qualcosa per dignità, la faccio dichiarando pubblicamente che me ne dissocio perchè se fosse per me non lo farei mai, ma è una cosa che mi viene imposta.
è uno stile di vita un po' schizoide, ma mi gratifica.

facciamo un esempio spicciolo: metti che vedo una macchina che sta stirando un bambino, allora di impulso mi butto davanti e lo salvo, sfasciandomi un botto di costole.
mentre sono ingessata in ospedale arriva la tv e mi intervista.
la mia dichiarazione? eccola
Citazione:
certo, sono molto orgogliosa di aver salvato quel bambino. la vita umana non ha prezzo.
però, se avessi avuto il tempo di rifletterci sopra e avessi saputo che mi sarei dovuta passare sei mesi in ospedale fra dolori e nausee, col cazzo che mi sarei buttata in mezzo alla strada. non sono un'eroe, sono una fottuta egoista, è stato solo un caso !
però sono contenta per il bambino.
comunque non è detto che il mio intervento sia stato significativo, magari ho fatto una boiata... si sa che i bambini sono morbidi e hanno le ossa elastiche. magari nell'urto sarebbe rimbalzato.

faccio la figura della str*nza, ma tanto è vero: lo sono.
ma poi, da sola, quando striscio davanti allo specchio... posso autoincensarmi perchè sono coerente con me stessa, dico ciò che penso e faccio ciò che dico.
e la coerenza non ha prezzo.
è il top dei miei valori (domani apriamo un 3d in merito?)

Citazione:
Come ci si comporta di fronte a situazioni che per noi sono insostenibili, dove magari ci si trova ad affrontarle con un senso di impotenza e inadeguatezza?

ci si comporta con coerenza.
non con orgoglio, non con dignità.
si analizza la situazione dal punto di vista più estraneo e obiettivo possibile e poi si fa quel che comporta i maggiori vantaggi per tutti. perchè la logica vuole che si faccia la cosa che causa il minor numero di danni, o il danno di entità minore.
quindi se ti devi buttare sotto una macchina, pazienza.
salvo che uno ci rifletta e non capisca che rimpiangerà quel gesto per tutta la vita. e allora no, il danno maggiore è buttarsi sotto la macchina.
meglio lasciar stare. Very Happy

Citazione:
Come si può impedire che qualcuno riduca in poltiglia la nostra essenza, la nostra parte sensibile, se essa morbida e non di "materiale" resistente agli urti? Rolling Eyes ...allora, come la si migliora, come si può farla passare da sua essenza "morbida" per natura, ad uno stato "adamantino"? Rolling Eyes ...ma soprattutto è possibile farlo? Rolling Eyes Un detto, credo Siciliano, recita : "Chi nasce tunno, non pò more quadrato"! Rolling Eyes

nessuno può ridurre in poltiglia l'essenza di qualcun altro.
l'animo umano, lo spirito umano, chiamalo come ti pare... quello è adamantino già di per sè.
indistruttibile.
inflessibile.
può soltanto essere piegato dagli aventi... ma piegato, non spezzato.
l'unico segreto è volersi bene.
se uno si ama e si stima, cerca il meglio per se stesso.
incassa perchè sceglie di farlo o è costretto a farlo, ma non ne soffre: se sceglie di incassare, vuol dire che ha scelto il danno minore e quindi ha fatto la cosa giusta. se è costretto ad incassare, vuol dire che si è opposto in tutti i modi e non ce l'ha fatta: pazienza. avrà più grinta e sarà più combattivo al prossimo giro.

Citazione:
Alle tue parole Dignità e Orgoglio, aggiungo anche la parola "Onore" (inteso come quel sentimento che comprende la reputazione e la propria identità morale) e il proprio valore morale. Rolling Eyes

eh, ma allora sei fuorviante !!!
Razz Razz Razz

non si stava parlando del termine dignità?
e mi cacci in ballo la morale?
ma ti devo riscrivere l'odissea solo per esprimere la mia (futilissima, tant'è) opinione?

se ti dico cosa sia per me la morale mi spari in faccia!

Citazione:
Posso quindi concludere dicendo che, Dignità, Orgoglio e Onore, sono "Sentimenti", quelli che, saggiamente associato all’uso dell’intelligenza, suggerisce a due genitori il modo per rendere i propri figli degli esseri liberi, o porta un popolo a ribellarsi a un tiranno e vincere, o quasi con un velo di mistero riesce a produrre le grandi intuizioni umane, siano esse filosofiche, letterarie, religiose o scientifiche. Tutte cose che non ammettono surrogati. Si può dire che il sentimento è il tappeto volante delle fiabe: un oggetto sottile, morbido, flessibile, senza niente di rigido, senza né vele né motori né meccanismi né trucchi nascosti, ma prodigiosamente agile, duttile e capace di portarci, chissà come, fino alle stelle, cioè a compiere azioni normalmente ritenute impossibili. Rolling Eyes


Shocked Shocked Shocked

niente da fare, sei partito per la tangente...
voli troppo alto per i miei standard.
condivido e contesto fortemente ogni frase dell'ultimo periodo quotato.
domani apriamo 76 nuovi 3d e te li motivo argomento per argomento.

Citazione:
Grazie. Saluti Wink


Shocked Shocked Shocked

che fai, sparisci dopo neanche qurantott'ore?
il mio orgoglio potrebbe subire una ferita tremenda se tu non leggessi tutto ciò che ho scritto, e credo che potrei perder la dignità nel piangere per tutto l'olimpo e lamentarmi per questo sgarbo !!!
già nel tuo elenco di nick non hai messo alcun commento associato alla mia persona...

Laughing Laughing Laughing

(naturalmente sto scherzando)
(dio mio, se passa silent e vede che ho scritto più di lui come minimo gli viene un infarto per l'invidia)
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sibilla
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MessaggioInviato: 17 Mar 2011 20:50    Oggetto: Rispondi citando

Penso che la dignità sia innata nell'essere umano.
dignità è poter avere:delle aspirazioni, delle convinzioni, dei riconoscimenti, delle conoscenze, delle risposte certe, delle risposte chiaramente comprensibili, la libertà di scegliere una morte umanamente accettabile a una vita che si esprima tutta in un tracciato, poter avere dei desideri, ovviamente non il male di qualcuno, a meno che non sia per il bene di un intero Paese, e aspettarsi, con un buon margine di sicurezza, di poterli soddisfare.
Condizione imprescindibile, affinchè la parola dignità si tramuti in Dignità, è che tutte le situazioni che ho elencato prima, siano possibili per Tutti.
Abbiamo una Costituzione bellissima, contempla tutte le condizioni necessarie, affinchè si realizzi la Dignità della Persona, nei primi 4 articoli.
Li riporto qui di seguito per la comodità di chi, come me, non li ricorda a memoria:
Citazione:
Art. 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art. 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.
Art. 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Art. 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
...

E' riconosciuta l'importanza, per la formazione di ciò che saremo, a un bosco, una lucertola, un quadro, alla musica, a un eccidio, un moto rivoluzionario, alla cacciata di un dittatore, a una commedia, un libro, un attentato,all' arresto di un delinquente, a un tramonto, una strage,all'aria pulita.
Queste sono le cose che ogni cittadino ha diritto di sentire proprie, come se le avesse nel soggiorno di casa, allineate nella propria libreria, come un album di foto di famiglia, che non ti fa piacere che sia svenduto a un'asta fallimentare o messo sul terrazzo quando piove.
Citazione:
Art. 9
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica.
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

La seconda parte dell'art.4:
Citazione:
...
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Ma quale società? Ci pensa ancora la Costituzione, che parla degli altri come Uomini
Citazione:
Art. 10
...
Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge.
Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici.
Art. 11
L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.

Come dire: la Dignità dobbiamo riguadagnarcela ogni attimo, mantanendo atteggiamenti che ci valgano il titolo di Uomini.
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MessaggioInviato: 23 Mar 2011 23:11    Oggetto: Rispondi citando

Madvero, manco a farlo a posta a parlare di influenza, sono stato 5 giorni con quasi 39 di febbre... Rolling Eyes ...bella gufata! Wink

Comunque a quanto hai detto tu nel tuo post non devo aggiungere altro penso, anzi, sei stata più chiara tu di una lampadina da 1000Watt Shocked

Mi hai spiegato benissimo tutto, punto per punto... per l'appunto Razz tanto il tuo punto di vista che quello di Sibilla e Proserpina, e devo dire che alla fine non rimane che definire "Dignità" con "Meriti" nativi o acquisiti come dici tu, anche se viene associata ad altro, ma se ci si pensa bene alla fine per ogni associazione che viene fatta il senso ultimo è proprio quello, il merito.

L'unico dubbio che mi viene è che infondo si parla di merito con troppa facilità, ad essere sincero mi viene più da dire che un individuo non ha quello che si merita, ma più che altro quello che riesce ad ottenere... nel senso che viene troppo spesso presa come regola "assoluta" quando invece non c'è nessuna garanzia. Rolling Eyes

Ci si può impegnare, fare del proprio meglio e dare il proprio meglio in tutto, cercare di rispettare tutti i "passaggi" e cercare di "giocare" secondo le regole eppure alla fine trovarsi tranquillamente con un pugno di mosche in mano, o con un qualcosa che palesemente non ripaga l'impegno e il tempo spesi per ottenere invece il risultato che non dico sia dovuto, ne sperato, ma quantomeno giusto, finendo poi per accontentarsi di ciò che si è raggiunto più che di quello che ci "spetta" Rolling Eyes

Per non parlare poi del fatto che ci si trova il più delle volte a cercare di meritarsi cose che altri hanno già di base magari, tenendo conto anche degli aiuti esterni che possono ricevere. Forse è solo questo il gran panino imbottito di m***a, ed è proprio questo il boccone che ingoio mal volentieri. Penso che il più delle volte ci si trova a mordere uno s****zo pensando che sia uno strudel. Wink

Mi sarebbe piaciuto leggere molte più opinioni diverse in merito, sentire anche cosa hanno da dire altri, come vedono la cosa. Ma possiamo racchiudere la sporca faccenda nella parola "Merito", non riuscendo a ricoleggare tutti i concetti per intero in uno unico.

Abbiamo preso tre valori e tirato il valore medio... Wink
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MessaggioInviato: 24 Mar 2011 00:30    Oggetto: Rispondi citando

non dire merito perchè quando penso allo stupro del termine meritocrazia tanto in voga in questo periodo mi vengono le vampate di rabbia !!!

comunque sul merito la penso proprio come te.

sull'influenza... mannaggia.
io di solito sono invulnerabile e invece quest'anno è un mesetto che me la trascino... mio marito pure (lui -come te- con una febbre tale che ho risparmiato sul riscaldamento: spegnevo i caloriferi perchè bastava la sua presenza nella stanza)... nel mio ufficio è una moria...
tu anche...

ma che ci sta capitando quest'anno?

comunque riguardati perchè tutti quelli che hanno avuto la febbre a quaranta, in una settimana guariscono ma quindici/venti giorni dopo, si fanno il richiamino.
(non sto gufando, è vero: ne ho sentiti almeno dieci così)
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MessaggioInviato: 24 Mar 2011 18:25    Oggetto: Rispondi citando

Dignità.
Parola abusata? No.
Parola ignorata? No.
Parola dimenticata? No
Parola superata? No.
Parola snaturata? No.
Parola svalutata? No.
Parola obsoleta? No.
E potremmo andare avanti all'infinito o quasi.

Tu cercavi una definizione breve, sintetica, apoftegmica? O un koan?
Perché vedi, oltre al fatto che le parole sono il prodotto di una condensazione semantica, il risultato di una sintesi e al contempo un appello al quale rispondono a memoria i significati che vi abbiamo accostato, devi tenere conto che queste sono e saranno sempre qualcosa che va al di là della loro funziona sintagmatica.
Le parole sono idee e al contempo contenitori di informazione.
Non esistono embrioni di parole ma solo tentativi inesausti di conferma. Ma le parole cambiano e si trasformano per un naturale processo di trasmutazione linguistica e, allo stesso modo, questo avviene per i loro significati.
I miei amici hanno con molta accuratezza, distribuito nel 3D moltissime letture coerenti con ciò che poteva, potrebbe e fors'anche potrà avere come significato.

Perciò, amico mio, se vuoi una definizione di "Dignità" dagliela tu personalmente. Quale che sia andrà bene. Deve adattarsi a quel che vuoi dire.
Chi vuol capire capirà, il resto è irrilevante.

Dico questo perché esistono libri antichissimi, vedi la Bibbia, La Torah, il Corano, il Tao te Ching e molti altri, che ciascuno legge come preferisce. E ho visto nel tempo cambiare il senso di queste letture e adattarle allo Zeitgeist.
Dagli il significato che senti più vicino a te, andrà bene.
Credimi.

Buona fortuna.
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MessaggioInviato: 24 Mar 2011 19:08    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Un interrogativo che purtroppo apre le porte ad altri interrogativi... Crying or Very sad ...qual'è infatti il confine fra dignità e orgoglio?


il minimo orgoglio di non calpestare la propria dignità..
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MessaggioInviato: 24 Mar 2011 21:29    Oggetto: Rispondi citando

Orgoglio e dignità sono due cose separate da un confine che si chiama opposto. Non possono nemmeno toccarsi o fluire l'uno nell'altra. La dignità non comporta sudditanza con il proprio orgoglio. Orgoglio come idea elevata di sé giustificata o meno, non comporta necessariamente dignità ne' nell'essere ne' nel sentire. Spesso, anzi, l'orgoglio tira fuori il peggio di noi.
Ho visto persone annientarsi e annientare per motivi di orgoglio.
Nessuno ha mai spaccato i malleoli a qualcuno o fatto il sacco al letto per motivi di dignità.
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MessaggioInviato: 25 Mar 2011 10:43    Oggetto: Rispondi citando

Madvero

Citazione:
comunque sul merito la penso proprio come te.


Ti ho espresso il mio punto di vista sul merito proprio perchè nei tuoi post ho letto molto che ci accomuna nel modo di vederla Wink


Per l'influenza devo dirti che questa era la seconda volta, la prima è stato a Gennaio. solo che è stata un pò più leggera, solo 38 di febbre per 2 - 3 giorni... niente raffreddore ne mal di gola. Rolling Eyes Questa volta invece 3 giorni febbre a 39, fatta scendere a forza con classica Tachi da 1000mg, 2 compresse al giorno, poi un paio di giorni a 38 e qualche giorno di convalescenza, raffreddore e mal di gola... Rolling Eyes

Pure io mi credevo invulnerabile, niente febbre dai tempi delle medie Wink

Ciao
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MessaggioInviato: 25 Mar 2011 11:43    Oggetto: Rispondi citando

isidoro ha scritto:
Madvero

Citazione:
comunque sul merito la penso proprio come te.


Ti ho espresso il mio punto di vista sul merito proprio perchè nei tuoi post ho letto molto che ci accomuna nel modo di vederla Wink


Per l'influenza devo dirti che questa era la seconda volta, la prima è stato a Gennaio. solo che è stata un pò più leggera, solo 38 di febbre per 2 - 3 giorni... niente raffreddore ne mal di gola. Rolling Eyes Questa volta invece 3 giorni febbre a 39, fatta scendere a forza con classica Tachi da 1000mg, 2 compresse al giorno, poi un paio di giorni a 38 e qualche giorno di convalescenza, raffreddore e mal di gola... Rolling Eyes

Pure io mi credevo invulnerabile, niente febbre dai tempi delle medie Wink

Ciao
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MessaggioInviato: 25 Mar 2011 12:13    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
Dignità.
Parola abusata? No.
Parola ignorata? No.
Parola dimenticata? No
Parola superata? No.
Parola snaturata? No.
Parola svalutata? No.
Parola obsoleta? No.
E potremmo andare avanti all'infinito o quasi.


...Parola usata spesso, ma non ben definita posso dire... Rolling Eyes

Citazione:
Tu cercavi una definizione breve, sintetica, apoftegmica? O un koan?


Cercavo una deinizione più "unica" unica e oggettiva che soggettiva, che potesse racchiudere tutti i vari significati che le vengono attribuiti, tutti molto simili tra loro eppure così diversi e non ben definiti appunto. Rolling Eyes

E perchè no, anche un Koan (mi sono cercato la definizione, non avevo idea del significato della parola, mi è successo anche per Haiaku Wink )
una riflessione sulla parola in se, che come detto non ha a quanto pare una definizione precisa come per altre parole.

Citazione:
Perché vedi, oltre al fatto che le parole sono il prodotto di una condensazione semantica, il risultato di una sintesi e al contempo un appello al quale rispondono a memoria i significati che vi abbiamo accostato, devi tenere conto che queste sono e saranno sempre qualcosa che va al di là della loro funziona sintagmatica.


Non posso che essere d'accordo con te, le parole, ma soprattutto questa presa in esame è il risultato e la sintesi di una serie di significati che gli sono stati accostati.

Citazione:
Le parole sono idee e al contempo contenitori di informazione.
Non esistono embrioni di parole ma solo tentativi inesausti di conferma. Ma le parole cambiano e si trasformano per un naturale processo di trasmutazione linguistica e, allo stesso modo, questo avviene per i loro significati.


Mi trovi d'accordo sul fatto che le parole siano idee e contenitori di informazioni, purchè queste informazioni siano ben delineate e più precise possibili. L'utilizzo può trasformarsi nel tempo, ma il suo significato più streto non muta nel tempo, neanche dopo millenni, altrimenti rischiamo di doverci accontentare di definizioni imprecise e di accomodamento, come per la parola "Dungeons", adesso so che i suoi significati possono essere molteplici, indica d'avvero un pericolo, come la si definisce per pragmaticità, ma con esso si intende il luogo dove essi possono insinuarsi.


Citazione:
Dico questo perché esistono libri antichissimi, vedi la Bibbia, La Torah, il Corano, il Tao te Ching e molti altri, che ciascuno legge come preferisce. E ho visto nel tempo cambiare il senso di queste letture e adattarle allo Zeitgeist.


Io personalmente ho letto, "L'Arte della Guerra" Sun Tzu scritto 5000 anni fa, dove l'assunto centrale del libro riporta esempi in campo di Strategia Militare, eppure viene studiato anche oggi a West Point, ma viene preso in considerazione anche da Manager di Wall Street (libro citato e su cui è basato il film). Infatti come tu dici gli usi possono essere molteplici, ma il sunto centrale, la morale, l'insegnamento che viene dato, l'assunto centrale appunto non cambia, a seconda degli utilizzi che possono venirne fatti.
Ho letto anche "La Via del Samurai" di Yukio Mishima, dove fa una parafrasi dell'Hagakure l'opera che trasmette l'antica saggezza dei samurai sotto forma di brevi aforismi dai quali emerge lo spirito del Bushidō (la Via del guerriero) scritto da Yamamoto Tsunetomo.
(...li ho acquistati entrambi perchè uno mi spiega con degli aforismi e l'altro me li spiega in parafrasi da chi ne sa più di me, da chi appunto puà darmi una spiegazione più precisa... Rolling Eyes )
E' chiaro che all'interno delle opere troveremo parole e definizioni di Onore e Dignità, oltre a molto altre, ma bisogna per l'appunto tener conto del contesto, ma capire che gli insegnamenti possono essere molteplici e usati in molteplici contesti moderni.

Questo però non significa che il sunto centrale delle opere mutano nel tempo, ma solo gli insegnamenti possono venire usati anche al giorno d'oggi in molteplici contesti. Rolling Eyes


Citazione:
Perciò, amico mio, se vuoi una definizione di "Dignità" dagliela tu personalmente. Quale che sia andrà bene. Deve adattarsi a quel che vuoi dire.
Chi vuol capire capirà, il resto è irrilevante.
Dagli il significato che senti più vicino a te, andrà bene.
Credimi.

Buona fortuna.


Purtroppo devo darti ragione, e la definizione non rimane che soggettiva a questo punto, se non relativa al "Merito" in senso comune come abbiamo fatto, perchè ancora una volta purtroppo, non si riesce a quanto pare a dare una definizione precisa e che racchiuda tutti i tanti significati e le varie ramificazioni e parole collegate in una unica definizione e che contenga anche una riflessione personale. Shame on you Lo scopo del 3d era dare una definizione precisa e ognuno doveva dare, per lo meno era quanto mi aspettavo io, anche una riflessione personale sulla parola e sulle parole collegate, sul significato centrale appunto, deve averne uno e deve essere immutabile, come per gli esempi dei libri citati.
Come per l'Hagakure, cercavo di farmi spiegare "l'aforisma" Dignità... Onore, Orgoglio, relative all'Individuo o alla moltitudine intesa come Nazione o Globale se vogliamo, queste parole se collegate, cercare una spiegazione con una forma di parafrasi, sono parole isolte dunque? Viaggiano su rette parallele? ....divergenti? Rolling Eyes

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MessaggioInviato: 25 Mar 2011 12:18    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
Citazione:
Un interrogativo che purtroppo apre le porte ad altri interrogativi... Crying or Very sad ...qual'è infatti il confine fra dignità e orgoglio?


il minimo orgoglio di non calpestare la propria dignità..


La tua risposta seppur breve, racchiude molto, mi trovi d'accordissimo, ma Silent Runner non la vede come noi, infatti dissocia la parola Dignità da Orgoglio, la contrappone, e in un certo senso non posso dargli torto, ma non riesco a dargli neanche ragione... Rolling Eyes
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MessaggioInviato: 25 Mar 2011 12:26    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:
isidoro ha scritto:
Madvero

Citazione:
comunque sul merito la penso proprio come te.


Ti ho espresso il mio punto di vista sul merito proprio perchè nei tuoi post ho letto molto che ci accomuna nel modo di vederla Wink


Per l'influenza devo dirti che questa era la seconda volta, la prima è stato a Gennaio. solo che è stata un pò più leggera, solo 38 di febbre per 2 - 3 giorni... niente raffreddore ne mal di gola. Rolling Eyes Questa volta invece 3 giorni febbre a 39, fatta scendere a forza con classica Tachi da 1000mg, 2 compresse al giorno, poi un paio di giorni a 38 e qualche giorno di convalescenza, raffreddore e mal di gola... Rolling Eyes

Pure io mi credevo invulnerabile, niente febbre dai tempi delle medie Wink

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p.s. Hai provato con questa? erba(co)


No, No, era solo una parentesi su quanto detto da Madvero... sul fatto che nessuno rispondesse al 3d... la colpa era l'influenza e dopo aver letto il suo post mi sono ammalato anche io, per la seconda volta... ma che c'è nell'aria, eppure il Giappone dista migliaia di chilometri... non pensavo che il Grecale avesse raggiunto velocita soniche... Rolling Eyes ...eppure il botto non l'ho sentito... Wink
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MessaggioInviato: 25 Mar 2011 12:49    Oggetto: Rispondi

sibilla ha scritto:
Penso che la dignità sia innata nell'essere umano.
dignità è poter avere:delle aspirazioni, delle convinzioni, dei riconoscimenti, delle conoscenze, delle risposte certe, delle risposte chiaramente comprensibili, la libertà di scegliere una morte umanamente accettabile a una vita che si esprima tutta in un tracciato, poter avere dei desideri, ovviamente non il male di qualcuno, a meno che non sia per il bene di un intero Paese, e aspettarsi, con un buon margine di sicurezza, di poterli soddisfare.
Condizione imprescindibile, affinchè la parola dignità si tramuti in Dignità, è che tutte le situazioni che ho elencato prima, siano possibili per Tutti.



Tralascianso la parte tecnica degli articoli della Costituzione, (ma sei Avv. o Giudice? Rolling Eyes ) comunque la parola dignità come dici tu, spazia dall'individuo alla Nazione, al Globo. Il punto è Dignità = Identità un qualcosa di intangibile, indefinibile e imprescindibile, che caratterizza un'identità.


Citazione:
Come dire: la Dignità dobbiamo riguadagnarcela ogni attimo, mantanendo atteggiamenti che ci valgano il titolo di Uomini.



Perchè si batte sull'importanza che la Dignità o ce l'hai o non ce l'hai? (...ho sentito una persona dire questa frase anche con una certa enfasi e convinzione...) Rolling Eyes Se è innata ce l'hanno tutti? Uno che non ce l'ha, la può acquisire? Se come dici tu, ci si trova ogni attimo a riguardarla, a difenderla e a mantenerla, la si può perdere? Rolling Eyes E come si può perdere qualcosa che non ha se stessa un'identità precisa? Qualcuno mi ha detto addirittura che non esiste, definendola una cazzata, cito testuali parole, non so cosa avesse voluto dire, ne cosa intendesse con queste parole, ma è anche per questo che ho aperto il 3d... e se fosse questo tizio ad avere ragione? Wink
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