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Dieta vegan o braciola?
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Autore Messaggio
Marcello
Satiro *
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MessaggioInviato: 28 Apr 2005 19:57    Oggetto: Rispondi citando

Questa è Filippa.

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M.
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ZapoTeX
Dio maturo
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 15:50    Oggetto: Rispondi citando

A proposito del paragone caccia / riproduzione e di come la società interviene su di essi, è vero, la società regolamenta la riproduzione, altrimenti non saremmo arrivati a una civiltà evoluta. E così regolamenta anche la caccia. Ma un conto è la regolamentazione, un conto è l'abolizione.

Indubbiamente i vegetariani (o vegan) sono meno esposti a certe malattie, ma fanno una cosa innaturale, poiché l'uomo è onnivoro, esattamente allo stesso modo in cui i preti si privano della riproduzione per tutta la vita.

Non sto dicendo che fa male, ma solo che è innaturale. Basta vivere bene.

Un altra cosuccia: chi lo fa anche per ceracare di lasciare un mondo migliore, non dovrebbe schiacciare le zanzare, per esempio, andare allo zoo o al circo, usare farmaci testati sugli animali (cioè tutti per legge)... E' impossibile essere totalmente coerenti con la filosofia vegan.

Se ho detto qualche imprecisione sulla suddetta filosofia, mi scuso. La conosco poco.

Ciao!
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Marcolino
Semidio
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 16:02    Oggetto: Rispondi citando

che c'entrano i preti? Shocked
una cosa sono le rinunce dovute alla castità, un'altra la mancanza di aminoacidi o proteine.
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pincopallino
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 16:05    Oggetto: Rispondi citando

ZapoTex ha scritto:
Indubbiamente i vegetariani (o vegan) sono meno esposti a certe malattie, ma fanno una cosa innaturale, poiché l'uomo è onnivoro, esattamente allo stesso modo in cui i preti si privano della riproduzione per tutta la vita.

Questo è assolutamente falso. Basta considerare la dentatura, la lunghezza dell'intestino. L'uomo è nato "erbivoro".
Citazione:
Non sto dicendo che fa male, ma solo che è innaturale. Basta vivere bene.

Viva la libertà di scelta, ma non facciamo affermazioni false.
Citazione:
Un altra cosuccia: chi lo fa anche per ceracare di lasciare un mondo migliore, non dovrebbe schiacciare le zanzare,

Vuoi abolire anche la legittima difesa? Non sparo al mio vicino, ma se quegli mi aggredisce, mi difendo eccome! Non dovrei farlo con i parassiti animali?
Citazione:
andare allo zoo o al circo

Non ci vado MAI.
Citazione:
usare farmaci testati sugli animali (cioè tutti per legge)...

L'uso di farmaci presso i vegetariani è mediamente molto inferiore, sia perché si bada molto di più alla prevenzione, sia perché là dove possibile si cercano soluzioni alternative (omeopatia, per esempio). Certo che quando necessario si ricorre anche ai farmaci di sintesi. Là dove la possibilità di scelta non esiste, che fare? Non confondere la ricerca di un mondo "migliore" con quella del mondo "assoluto e perfetto". Al primo si può contribuire ogni giorno, il secondo resta un sogno.
Citazione:
E' impossibile essere totalmente coerenti con la filosofia vegan.

Citami UNA filosofia con la quale si possa essere totalmente coerenti nella nostra società.
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pincopallino
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 16:11    Oggetto: Rispondi citando

Marcolino ha scritto:
che c'entrano i preti? Shocked
una cosa sono le rinunce dovute alla castità, un'altra la mancanza di aminoacidi o proteine.

Mancanza? Shocked
Ma allora saremmo tutti morti da un bel pezzo!
Documentarsi un pochino prima di fare affermazioni no eh? Rolling Eyes
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Marcolino
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 16:16    Oggetto: Rispondi citando

Pinco tu sei un po' troppo talebano al riguardo, mancanza di alcuni aminoacidi e proteine in funzione di altre va meglio?
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rebelia
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 16:21    Oggetto: Rispondi citando

figo 'sto thread! si e' partiti dai gatti e si e' finiti ai preti Laughing
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Marcolino
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 16:27    Oggetto: Rispondi citando

rebelia ha scritto:
figo 'sto thread! si e' partiti dai gatti e si e' finiti ai preti Laughing
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pincopallino
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 16:31    Oggetto: Rispondi citando

Marcolino ha scritto:
Pinco tu sei un po' troppo talebano al riguardo, mancanza di alcuni aminoacidi e proteine in funzione di altre va meglio?

Niente affatto. Non esiste alcuna mancanza proteica, a patto che la dieta sia equilibrata (ma questo vale per qualunque alimentazione). Il riso integrale e la soja hanno proteine a valore biologico uguale o superiore a quello della carne. Ed in ogni caso, gli amminoacidi limitanti si compensano facilmente. Ad esempio, la lisina, amminoacido limitante nei cereali, è molto abbondante nei legumi. In questi ultimi, l'amminoacido limitante è la metionina, che invece è abbondante nei cererali. Quindi pasta e fagioli (per citare un piatto classico) fornisce tutti gli amminoacidi di cui puoi aver bisogno. A patto che la pasta sia integrale, perché altrimenti del frumento ti prendi solo i glucidi. Tra l'altro, la lsina si trova proprio negli strati che vengono eliminati con la raffinazione.
In ogni caso, nella nostra società la carenza proteica non esiste, casomai è l'eccesso proteico ad essere causa di patologie sempre più diffuse e gravi (ovvio che in Paesi "in via di sviluppo" non sempre è così).
Le possibili carenze di una dieta vegetariana, ed ancora più vegan, sono altre, in primis la cobalamina (vitamina B12). Se la dieta è bilanciata, questa è in realtà la sola possibile carenza. Dico possibile in quanto essa è sintetizzata dalla flora batterica. Fonte alimentare vegetale sono le alghe, anche se è a volte difficile distinguere fra la cobalamina biologicamente attiva e gli omologhi senza funzioni biologiche.

Non sono affatto "talebano", tant'è vero che ripeto continuamente "viva la libertà di scelta". Però non sopporto che si facciano affermazioni infondate. Esprimi un dubbio se vuoi, sei benvenuto. Ma se fai un'affermazione devi poterla sostanziare. E quella qui sopra è semplicemente falsa.
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Marcolino
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 18:25    Oggetto: Rispondi citando

pincopallino ha scritto:

Non sono affatto "talebano", tant'è vero che ripeto continuamente "viva la libertà di scelta". Però non sopporto che si facciano affermazioni infondate. Esprimi un dubbio se vuoi, sei benvenuto. Ma se fai un'affermazione devi poterla sostanziare. E quella qui sopra è semplicemente falsa.


Tu imponi, con la tua costante ripresa delle opinioni altrui, imponi, cerchi la perfezione nelle risposte, non ti garba l'inesattezza altrui, nemmeno quando va presa tra le righe, o è bianco o è nero, e tra quersti due c'è senzaltro un colore che non ti piace.

Scusa ma non ho interesse a continuare questa storiella solo perché certe definizioni sono inesatte, non sono vegetariano ma non per questo ti incolpo di esserlo, daccordo non sono onniscente come tu sembri, non sono nemmeno dio perché qui il ruolo è stato preso da qualcun altro e neppure ho interesse a diventarlo.

Ma se il presupposto di un dialogo sul forum è questa continua discussione sui termini e su quali e quante sostanze introduciamo nel nostro organismo scegliendo una dieta piuttosto che un'altra, allora scusa io mi tiro fuori, non ho alcun interesse ad una discussione sul cosa è meglio e cosa peggio.

Ciao.
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pincopallino
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 18:29    Oggetto: Rispondi citando

Marcolino ha scritto:
scusa io mi tiro fuori, non ho alcun interesse ad una discussione sul cosa è meglio e cosa peggio.

La discussione non l'ho aperta io, e nessuno ti obbliga a parteciparvi.
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Marcello
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MessaggioInviato: 30 Apr 2005 21:10    Oggetto: Rispondi citando

Ciao ZapoTex

ZapoTex ha scritto:
Indubbiamente i vegetariani (o vegan) sono meno esposti a certe malattie, ma fanno una cosa innaturale, poiché l'uomo è onnivoro, esattamente allo stesso modo in cui i preti si privano della riproduzione per tutta la vita.


Essere onnivori vuol dire che si può mangiare di tutto, non che si deve. Sono due cose leggermente diverse.

ZapoTex ha scritto:
Non sto dicendo che fa male, ma solo che è innaturale. Basta vivere bene.


Non si può invocare la natura solo quando fa comodo per sostenere certe teorie. Questo pc col quale stiamo conversando, è forse naturale? E andare in aereo, è naturale? Se fosse stato naturale per noi volare, avremmo avuto le ali.

ZapoTex ha scritto:
Un altra cosuccia: chi lo fa anche per ceracare di lasciare un mondo migliore, non dovrebbe schiacciare le zanzare, per esempio, andare allo zoo o al circo, usare farmaci testati sugli animali (cioè tutti per legge)... E' impossibile essere totalmente coerenti con la filosofia vegan.


Non so se si può parlare di una "filosofia vegan": io non la conosco. Per me si tratta di una cosa molto semplice: cercare di fare meno male possibile agli altri. Quindi ecco perché non mangio animali e derivati. E' molto semplice anche non utilizzarli per vestirmi. Al circo con animali non vado, così come allo zoo; non schiaccio nemmeno le zanzare: uso le zanzariere.

E' molto difficile raggiungere una sorta di "perfezione". Talmente complesso è il mondo in cui viviamo, per cui a volte ci sono sorprese continue, come quando ho saputo che ci sono tracce di animali anche nel vino o nelle pellicole fotografiche.

Si fa il possibile, insomma.

ZapoTex ha scritto:
Se ho detto qualche imprecisione sulla suddetta filosofia, mi scuso. La conosco poco.

Ciao!


Nessun problema, io non ho niente da insegnare agli altri, ma solo da impare. E' molto importante confrontarsi.

Ciao

Marcello
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ZapoTeX
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MessaggioInviato: 01 Mag 2005 10:53    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Essere onnivori vuol dire che si può mangiare di tutto, non che si deve. Sono due cose leggermente diverse.

Avere un apparato riproduttore significa che puoi riprodurti, non che devi.

Citazione:
questa continua discussione sui termini

Se non si chiarisce con precisione cosa si intende quando si parla, allora si può fare a meno di discutere (questo è il problema delle tribune politiche: nebbia su nebbia). Quindi Pinco fa benissimo a mettere i puntini sulle i, proprie e altrui.

Citazione:
Viva la libertà di scelta, ma non facciamo affermazioni false.

Pienamente d'accordo con te e mi scuso. Ho dato per scontato che l'uomo fosse onnivoro, senza documentarmi. Adesso mi sono documentato e sembra che dal punto di vista biologico l'uomo abbia caratteristiche riconducibili ai frugivori e ai granivori. Caspita, tutto d'un tratto ho l'impressione di aver sbagliato sempre tutto... Sono tentato di abbassare la frequenza settimanale di filetto alla griglia...

E i pesci e i crostacei? Che mi sapete dire del fosforo dei pesci? Devo diminuire anche i panini ai gamberi che mi preparo per il pranzo? Sad

Ciao!
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pincopallino
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MessaggioInviato: 01 Mag 2005 11:09    Oggetto: Rispondi citando

ZapoTex ha scritto:
Pienamente d'accordo con te e mi scuso. Ho dato per scontato che l'uomo fosse onnivoro, senza documentarmi. Adesso mi sono documentato e sembra che dal punto di vista biologico l'uomo abbia caratteristiche riconducibili ai frugivori e ai granivori. Caspita, tutto d'un tratto ho l'impressione di aver sbagliato sempre tutto...

Onore all'onestà intellettuale! Wink
Citazione:
Sono tentato di abbassare la frequenza settimanale di filetto alla griglia...

Di certo guadagneresti in salute, ma la scelta deve essere personale e non imposta.
Citazione:
E i pesci e i crostacei? Che mi sapete dire del fosforo dei pesci? Devo diminuire anche i panini ai gamberi che mi preparo per il pranzo? Sad

A domanda rispondo, poi a scegliere sarai sempre tu. Il pesce contiene ben più che fosforo, ed il fosforo si trova in moltissimi altri alimenti. Ed il pesce, per via degli acidi grassi polinsaturi sicuramente non presenta i problemi della carne (ricca in acidi grassi saturi) - ovviamente qui non sfioro neppure il problema etico del cibarsi di animali, perché la questione non verte su questo.

Il problema però riguarda l'associazione che tu citi. Le proteine animali non andrebbero mai associate con i carboidrati. Infatti, tempi ed ambiente di digestione sono incompatibili. Le proteine animali richiedono ambiente molto acido, forte concentrazione di pepsina e tempi di digestione relativamente lunghi. I carboidrati invece sono idrolizzati in ambiente molto meno acido e con tempi relativamente brevi. Quindi o pesce o pane, non insieme. Anche se magari ti sembrerà strano, questa incompatibilità è nota almeno fin dai tempi degli esperimenti di Pavlov.
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ZapoTeX
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MessaggioInviato: 02 Mag 2005 13:33    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
Le proteine animali non andrebbero mai associate con i carboidrati. Infatti, tempi ed ambiente di digestione sono incompatibili. Le proteine animali richiedono ambiente molto acido, forte concentrazione di pepsina e tempi di digestione relativamente lunghi. I carboidrati invece sono idrolizzati in ambiente molto meno acido e con tempi relativamente brevi.


L'avevo sentito. Ho praticato il pranzo pasta cena carne per anni, ma poi è arrivata la dieta a zona e i suoi santoni (Barry Sears primo fra tutti) che prevede 6 piccoli pasti al giorno contententi ognuno grassi proteine e carboidrati! Promettevano un aumentato benessere. Ovviamente non l'ho mai adottata del tutto, ma ho cominciato a ridurre le dosi di pasta e carne ma mangiandole entrambe a colazione, pranzo e cena. Si potrebbe provare 6 piccoli pasti di cui 3 proteici e 3 con carboidrati?

Un'ultima cosa:
Citazione:
ricca in acidi grassi saturi

Saranno acidi saturi, ma non è ricca. Il manzo magro, la bresaola o il vitello pulito attentamente dal macellaio non credo superi il 2%, ma magari mi illudo.

Ciao, grazie degli insegnamenti!
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The_Noise
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MessaggioInviato: 02 Mag 2005 16:19    Oggetto: Rispondi citando

Scusate se m'intrometo. Non sono vegetariano, ma diciamo pure che, per motivi vari, sono un simpatizzante.

Sorvolo sul discorso nutrizionale, dato che è già emerso come questo non sia un problema, almeno nella dieta vegetariana (su quella vegana mi riservo dei dubbi, dato che eliminare anche latte, uova e derivati sembrerebbe obbligare a prendere degli integratori).

Sul discorso etico volevo aggiungere una cosa. Quì non si tratta di regole religiose, ma di scelte lucide e ponderate razionalmente: uno decide di diventare vegetariano per evitare sofferenze ingiuste agli animali, dato che non reputa l'uomo in diritto di infliggere tali sofferenze. Ma questo (almeno per me) non vuol dire considerare il valore della vita umana al pari di quella animale, lasciatemi argomentare. Penso che il relativismo (nel senso di alienarci dalla condizione di uomo) non sia applicabile in questo caso. Infatti, se da un lato (e per proprio grazie alla nostra intelligenza dovremmo capirlo) non possiamo sostenere che in termini assoluti (astraendo dalla razza umana) l'essere umano abbia maggiore diritto alla vita di altri essere viventi, dall'altro sfido chiunque a scegliere se uccidere (per ipotesi) un uomo o un animale (a meno di ragioni di odio personale intendo). Mi sembra che in termini pratici ci si debba per forza calare nella veste umana ed in tal modo stabilire delle gerarchie (dettate dalla coscienza, dall'istinto di all'autodifesa?) di animali, una scala secondo la quale un'ameba ha meno diritto di vivere (nel caso le due sopravvivenze dovessero entrare in competizione) di uno scimpanzè. In base a queste considerazioni se devo decidere di ammazzare una zanzara che mi stà pungendo non ci penso due volte, mentre se per ipotesi lo stesso dolore di un puntura di zanzara mi dovessere essere inflitta da un cane non lo vorrei di certo uccidere. In questa scala di valore della vita, dovrebbero avere maggior valore la vita di esseri di maggiore complessità biologica. Anche se il concetto è filosoficamente fumoso permette di compiere scelte pratiche razionali, senza cadere un grosse contraddizioni (almeno penso/spero).

Quello che voglio dimostrare è che un vegetariano che non uccide animali per mangiare (perchè può tranquillamente farne a meno) non deve essere tacciato di incorenza se schiaccia un ragno o una zanzara, o le formiche. Mi sembra questo un attacco (retorico) debole e poco efficace.

Ma a questo punto mi pongo una domanda. A prescindere dal fatto se faccia bene o male, un vegetariano affamato sarebbe disposto a mangiare un pesce (o un'altra pientanza animale che per ipotesi debba creare piacere al palato) se sapesse che a prescindere dal fatto che si mangi o meno quel pesce verrà in ogni caso buttato (nessun altro lo mangerà, quindi non si aumenta il numero di pesci che è necessario pescare)?
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MessaggioInviato: 02 Mag 2005 17:55    Oggetto: Rispondi citando

Una cosa e' certa: se Pinco o Marcello dovessero invitarmi a cena, mi riservero' di scegliere il ristorante...
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Marcello
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MessaggioInviato: 02 Mag 2005 18:09    Oggetto: Rispondi citando

Ciao

The_Noise ha scritto:

Sorvolo sul discorso nutrizionale, dato che è già emerso come questo non sia un problema, almeno nella dieta vegetariana (su quella vegana mi riservo dei dubbi, dato che eliminare anche latte, uova e derivati sembrerebbe obbligare a prendere degli integratori).


Nell'ottobre del 2003 la maggiore associazione di dietisti del nord America (statunitensi e canadesi) ha emesso un rapporto sulle diete vegetariane e vegan, in cui ha stabilito che in base agli ultimi studi disponibili, questo tipo di alimentazione è assolutamente compatibile con la salute umana.

E' una affermazione importante, perché proviene da una associazione non vegetariana, che ogni cinque anni emette dei rapporti sui diversi tipi di dieta, ad esempio anche per la macrobiotica e per qualsiasi altre diete che nel frattempo siano venute fuori.

Si basano sugli studi più recenti, e per chi fosse curioso di saperne di più, può scaricare dal sito dell'Associazione Scientifica per la Nutrizione Vegetariana il testo ufficiale, da loro tradotto.

http://www.scienzavegetariana.it/nutrizione/ADA_ital.htm

E' interessante notare la sterminata bibliografia finale, e la data degli studi presi in considerazione.

L'unico integratore che per forza di cose deve essere introdotto in una dieta vegan è quello della B12, dato che oggi, con l'igiene negli alimenti che c'è, molto difficilmente potremmo mangiare verdure senza averle lavate.

The_Noise ha scritto:
Sul discorso etico volevo aggiungere una cosa. Quì non si tratta di regole religiose, ma di scelte lucide e ponderate razionalmente: uno decide di diventare vegetariano per evitare sofferenze ingiuste agli animali, dato che non reputa l'uomo in diritto di infliggere tali sofferenze. Ma questo (almeno per me) non vuol dire considerare il valore della vita umana al pari di quella animale, lasciatemi argomentare. Penso che il relativismo (nel senso di alienarci dalla condizione di uomo) non sia applicabile in questo caso. Infatti, se da un lato (e per proprio grazie alla nostra intelligenza dovremmo capirlo) non possiamo sostenere che in termini assoluti (astraendo dalla razza umana) l'essere umano abbia maggiore diritto alla vita di altri essere viventi, dall'altro sfido chiunque a scegliere se uccidere (per ipotesi) un uomo o un animale (a meno di ragioni di odio personale intendo). Mi sembra che in termini pratici ci si debba per forza calare nella veste umana ed in tal modo stabilire delle gerarchie (dettate dalla coscienza, dall'istinto di all'autodifesa?) di animali, una scala secondo la quale un'ameba ha meno diritto di vivere (nel caso le due sopravvivenze dovessero entrare in competizione) di uno scimpanzè. In base a queste considerazioni se devo decidere di ammazzare una zanzara che mi stà pungendo non ci penso due volte, mentre se per ipotesi lo stesso dolore di un puntura di zanzara mi dovessere essere inflitta da un cane non lo vorrei di certo uccidere. In questa scala di valore della vita, dovrebbero avere maggior valore la vita di esseri di maggiore complessità biologica. Anche se il concetto è filosoficamente fumoso permette di compiere scelte pratiche razionali, senza cadere un grosse contraddizioni (almeno penso/spero).

Quello che voglio dimostrare è che un vegetariano che non uccide animali per mangiare (perchè può tranquillamente farne a meno) non deve essere tacciato di incorenza se schiaccia un ragno o una zanzara, o le formiche. Mi sembra questo un attacco (retorico) debole e poco efficace.

Ma a questo punto mi pongo una domanda. A prescindere dal fatto se faccia bene o male, un vegetariano affamato sarebbe disposto a mangiare un pesce (o un'altra pientanza animale che per ipotesi debba creare piacere al palato) se sapesse che a prescindere dal fatto che si mangi o meno quel pesce verrà in ogni caso buttato (nessun altro lo mangerà, quindi non si aumenta il numero di pesci che è necessario pescare)?


Io la vedo così: penso che in caso di scelta un uomo scelga per la salvaguardia dell'uomo, ma forse semplicemente per una sorta di solidarietà di specie, più che di valore. Nel senso che se fosse possibile rivolgere la stessa domanda ad un gatto, quest'ultimo fra un suo simile e un uomo, sacrificherebbe volentieri l'uomo e non ci vedrebbe niente di strano.

Per quanto riguarda la zanzara che mi sta pungendo, o peggio una vespa o un'ape, io mi difendo, e ritengo questo un diritto inalienabile: se una tigre mi vuole sbranare, io cerco di uccidere lei. E' un discorso di competizione, di sopravvivenza (certo, nel caso della zanzara parlare di sopravvivenza è una forzatura, ma il senso potrebbe essere quello). Per fortuna sono poco appettibile alle zanzare!

Nella vita pratica poi, riesco a non uccidere (consapevolmente, è chiaro) anche i ragni perché facilmente li tolgo dalla mia casa e li deposito fuori, senza alcun problema.

Voi dovete capire una cosa: essere vegetariani, oppure vegan come me, non vuol dire essere perfetti. Vuol dire cercare di fare qualcosa in una certa direzione, evitando le violenze che si possono evitare. Ma la strada per diventare assolutamente innocui nei confronti degli altri animali, grandi e piccoli, direttamente o indirettamente, non è certo semplice.

Si fa il possibile. E ragionare insieme agli altri - confrontandosi - è una cosa molto utile.

Ciao

Marcello
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Marcello
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MessaggioInviato: 02 Mag 2005 18:10    Oggetto: Rispondi citando

gateo ha scritto:
Una cosa e' certa: se Pinco o Marcello dovessero invitarmi a cena, mi riservero' di scegliere il ristorante...


Non sottovalutare la cucina veg! Guarda che non è una alimentazione francescana eh!

Smile

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MessaggioInviato: 03 Mag 2005 01:27    Oggetto: Rispondi

holifay ha scritto:
Ad esempio si sa che le nitrosamine sono cancerogene, ma non tutti sanno (i vegetariani penso di sì) che la loro maggior fonte non sono i salumi, ma gli ortaggi

Ho letto incuriosito il link ma non mi sembra che affermi che gli ortaggi siano la principale fonte di accumulo di nitrosamine. Sembra invece che alcuni ortaggi possano contenere (solo determinate specie e specialmente quelle coltivate in serra e con concimi chimici) alte dosi di nitrati che possono trasformarsi in nitriti (tossici ma non cancerogeni). Non è indicato però che concentrazione di nitrati si ha in questi vegetali rispetto alla carne. Per formare le nitrosamine invece, sempre secondo il link, è necessario combinare ammine e nitriti per ottenere le cancerogene nitrosamine, ma le ammine sono presenti in massima parte nei salumi. Quindi per quanto riguarda le nitrosamine sembra esserci un vantaggio della dieta vegetariana.

Ho anche trovato qui una frase a riguardo:

Citazione:
La Vitamina C, che si trova negli agrumi ed in molte verdure, può abbassare il rischio di cancro dell'esofago e dello stomaco. La Vitamina C agisce come antiossidante, neutralizzando i composti chimici cancerogeni che si formano nell'organismo. Blocca inoltre la conversione nello stomaco dei nitrati nelle nitrosamine cancerogene.

che sembrerebbe confermare quanto detto. Resta il fatto che il sito è di parte, c'è da fidarsi?
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