Indice del forum Olimpo Informatico
I Forum di Zeus News
Leggi la newsletter gratuita - Attiva il Menu compatto
 
 FAQFAQ   CercaCerca   Lista utentiLista utenti   GruppiGruppi   RegistratiRegistrati 
 ProfiloProfilo   Messaggi privatiMessaggi privati   Log inLog in 

    Newsletter RSS Facebook Twitter Contatti Ricerca
Anarchia
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Politica e dintorni
Precedente :: Successivo  
Autore Messaggio
TheWildNetsurferHostel
Mortale pio
Mortale pio


Registrato: 04/04/05 16:11
Messaggi: 22

MessaggioInviato: 12 Apr 2005 16:26    Oggetto: Rispondi citando

Molto bella, Holifay... ma stai tranquilla, non intendo autodistruggermi, semmai proverò a costruire (anche se quella pulce mi è veramente simpatica)
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
liver
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 31/03/05 09:20
Messaggi: 1091
Residenza: Verona

MessaggioInviato: 30 Apr 2005 17:02    Oggetto: Autorità e anarchismo Rispondi citando

Ulisse ha scritto:
La domanda in sospeso è quella sull'uso della forza

Se consideriamo l'anarchia come una proposta concreta (da realizzare domani mattina) è difficile risponderti.

Ma l'anarchismo è (almeno per come lo vedo io) una tensione ad un'utopia, un qualcosa di ideale, magari anche irraggiungibile (sigh).
Ma in tutto questo ragionamento, il percorso che ogni singola comunità intraprende, progredendo ogni giorno verso l'anarchia, è a mio avviso più importante del traguardo stesso.

Un paragone ardito: Linux è come l'anarchia. Milioni di persone ogni giorno lo migliorano, usandolo, smanettandolo, imprecandoci sopra.
Un giorno raggiungeremo il software perfetto, perchè il progresso è inarrestabile e incrementale. Ma chissenefrega di quel giorno, che forse mai arriverà, e che di sicuro noi non potremo vedere. L'importante è che ora io lo sto usando, in maniera abbastanza soddisfacente, e che domani ne userò una versione migliore, ancor più soddisfacente.

Leggendo la tua domanda sotto questa ottica, la risposta è: non c'è bisogno della forza, perchè nell'anarchia vige la concordia. Ma come si raggiunge la concordia? I percorsi sono vari, dall'allargamento delle comunità più piccole (e quindi perfette, come direbbe Zeus), al perfezionamento anarcheggiante delle comunità più grandi e imperfette, con tutte le sfumature e varianti possibili.

In questa fase dinamica (ahimè eterna, perchè la perfezione non esiste), la forza è un male necessario. Ciò non significa che lo spirito liberamente anarchico non possa aborrirla e condannarla. Anzi, solo da questa ferma condanna si può realizzare il percorso che elimina la forza (che non è affatto distinguibile dalla violenza, ahinoi).

Ulisse ha scritto:
come una comunità anarchica risolverebbe un conflitto proveniente dall'esterno

La condizione perfetta non prevede nemici di alcun genere, perchè gli anarchici non fanno male a nessuno. Anzi, perchè mai non dovrebbero essere anarchici tutti, anche quelli fuori?
Nella situazione provvisoria: poliziotti cattivissimi ai confini di anarchland
Wink Wink

Ulisse ha scritto:

Ogni persona tende a farsi un concetto di giusto e sbagliato.
In una comunità anarchica chi decide cosa è giusto e cosa è sbagliato?
E se due individui della comunità si fanno due concetti di giusto e sbagliato diversi e in conflitto tra loro come si risolve il conflitto?

Situazione ideale: tutti hanno bene in mente cosa è giusto e cosa è sbagliato. Ognuno ha una sua idea, ovviamente. Ma tale idea non confligge con quella di ciascuno degli altri, perchè l'idea di giusto di ognuno è armonica con quella degli altri.
Situazione provvisoria: discutere serenamente e apertamente ciascun conflitto, in un ambiente pubblico in cui ciascuno possa esprimere un'opinione (che so, un forum).
Top
Profilo Invia messaggio privato HomePage
TheClient
Mortale adepto
Mortale adepto


Registrato: 25/08/06 23:12
Messaggi: 30

MessaggioInviato: 27 Ago 2006 20:16    Oggetto: Rispondi citando

L'Anarchia secondo me


bene , inizio col rispondere ad uno scritto :

Citazione:
A tal proposito cito un mio ex compagno di scuola che aspettava con ansia le manifestazioni per potersi scontrare con la polizia e rompere un po' di vetrine. Lui si autodefiniva un anarchico che lottava contro gli abusi della società.


Lui non è nemmeno l'ombra di un Anarchico...lui è un vandalo senza coscienza ...


L'Anarchia è tutt'altro,uno di essere Anarchico se lo sente da piccolo, quando si pone certe interrogativi e tira delle affermazione che i grandi a questo direbbero "piccolino, pensa ad altro" !


L'Anarchia è l'essere autosufficente e dare tutto a tutti in maniera uguale... perchè uno andrebbe a rubare se ha quanto quello che vuole derubare ????

A questo mondo non c'è religione.....l'unico Dio sono i SOLDIUomini mossi per miseri pezzi di carta.... vi immaginate una società senza questi ??? non ci riuscite è ??? tutti vivono per guadagnare e arricchendo uno, s'impoverisce un altro e si uccide......funziona come una bilancia..... perchè uno andrebbe a uccidere se nessuno gli ha fatto niente ???????

L'Anarchia è uno stile di vita..... uno studia per piacere personale.... L'Anarchico sà gestirsi da solo in favore suo e per il bene della società.... tutti avrebbero un ruolo e si abolirebbero tanti mestieri inutili..... per esempio l'avvocato..... oggigiorno tutti dipendono da essi.... che tristezza sapere questo ..... voi direte, cosa ne sai, ho una sorella avvocato, pensate... e riesco a dire questo..... avvocati penali, per divorziare per divorziare ???? io devo pagarlo e devo stare seduto in un inutile tribunale pagando fior di soldoni.... son problemi miei se una persona non mi piace più... volete anche gestirvi la mia vita sentimentale ??? volete accompagnarmi al gabinetto ? NO GRAZIE, io ho ancora la mia dignità......


L'Anarchia non è vero che và in disaccordo con la religione....anzi prende spunto da essa....L'Anarchico sà vedere oltre le apparenze, non il bene o il male, ma il giusto e lo sbagliato.....


potrei parlare per ore di questo ma mi fermo quì.... io non mi sento ancora Anarchico perchè ho molte cose da apprendere ancora.... spero abbiate CAPITO a fondo il mio pensiero,non copiato da i libri o da altri, ma ragionato.


il mio scritto è critico, ma in risposta a nessuno di questo forum, l'ho fatto per una migliore elaborazione
Top
Profilo Invia messaggio privato
fritz
Mortale devoto
Mortale devoto


Registrato: 23/08/06 12:50
Messaggi: 13

MessaggioInviato: 28 Ago 2006 20:24    Oggetto: Rispondi

Citazione:
In questa fase dinamica (ahimè eterna, perchè la perfezione non esiste), la forza è un male necessario

Chiedo scusa se intervengo al volo senza avere letto tutto il thread e, quindi, correndo il rischio di ripetere concetti già espressi da altri.
Credo che il problema dell'anarchia non derivi tanto dall'impossibilità di ripudiare la forza, quanto dal fatto che essa non possa essere considerata come una dottrina politica realizzabile. Qualsiasi gestione di un sistema sociale non deve tenere conto solo delle necessità degli individui, ma anche quelle delle organizzazioni che si sviluppano in seno ala società.
La mia non vuole essere una critica all'esaltazione dell'individualismo, quanto la constatazione che una società è in grado di esistere solo in maniera organizzata. E, purtroppo, qualsiasi organizzazione prevede gerarchie e priorità, la cui espressione è incompatibile con qualsiasi filosofia libertaria.

La libertà dell'individuo è un'aspirazione legittima, ma che deve essere regolamentata nel momento in cui l'individuo stesso decide di relazionarsi con altre persone. Per fare un esempio banale, se per ipotesi in una comunità chiusa tutti decidessero di esercitare il mestiere del panettiere, la loro scelta pregiudicherebbe la sopravvivenza della comunità stessa. Ma se l'attività di ogni esponente della comunità viene regolamentata, di fatto si crea una organizzazione con le sue norme e gerarchie di priorità.

Il fatto che nessun sistema riesca a raggiungere la perfezione non deve fuorviare da due concetti fondamentali: la realizzabilità del sistema stesso, anche in una sua fase dinamica, per utilizzare i termini del precedente autore del post; il secondo concetto è relato alla qualità di un sistema sociale, che si misura sullo standard di vivibilità che è in grado di fornire ad un maggior numero possibile di individui.
Per fare un altro esempio, un sistema sociale che cerca di distribuire in maniera più equa le risorse non è necessariamente migliore di quello che attribuisce maggior priorità alla produzione della ricchezza, se alla fine nel secondo sistema il benessere è più diffuso.

Io tenderei a considerare l'anarchia come uno stato mentale, una condizione che interessa l'individuo nella sua globalità e non tanto la società nella sua architettura. In questo caso, un atteggiamento anarchico (e sostanzialmente positivo) è l'individualismo che si sviluppa come reazione agli eccessi di un'organizzazione che danneggia un numero elevato di singoli a vantaggio del sistema. Ma, ripeto, fatico a considerare l'anarchia come una dottrina sociale epurabile dall'utopia.
Top
Profilo Invia messaggio privato
Mostra prima i messaggi di:   
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Politica e dintorni Tutti i fusi orari sono GMT + 1 ora
Vai a Precedente  1, 2, 3
Pagina 3 di 3

 
Vai a:  
Non puoi inserire nuovi argomenti
Non puoi rispondere a nessun argomento
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi votare nei sondaggi