Inviato: 30 Ott 2009 18:53 Oggetto: Il culo e' fatto per la gente dotta...
...per il villan fottuto c'e' la potta.
Con questi immortali versi volevo esprimere lo sconcerto che la ggente comune prova di fronte ai casi oggi di Marrazzo, ieri di Sircana e Lapo , domani chissa'.
Perche' mentre l'omosessualita' e' un fatto normale e la prostituzione ha le sue ragioni, l'andare a trans non mi e' mai sembrata la semplice somma dei due fenomeni, ma un qualcosa molto piu' estremo e in qualche modo squallido.
Sara' perche' c'e' sempre di mezzo della droga?
Sara' perche' se ne parla solo quando tanano il potente di turno?
O sara' solo che la societa' non ritiene questo vizio come accettabile?
(No Silent, non sto difendendo la mia categoria, ma al massimo la tua*)
*(Si, e' una controbattutaccia preventiva, so benissimo che l'avresti scritto)
Registrato: 15/09/09 08:58 Messaggi: 718 Residenza: Darfo Boario Terme (BS)
Inviato: 02 Nov 2009 14:08 Oggetto:
Mah, per me il concetto è sempre quello, se uno trova piacere e eccitazione nel fare sesso con una donna/uomo con il seno e il pene (come sono forbito, ovviamente volevo scrivere con il c*zz* e le t*tt*) e non fa del male a nessuno perchè deve essere sbagliato?
Mah l'unica cosa diversa che posso dire/pensare è che probabilmente essendo una forzatura abbastanza spinta (no uomo, no donna ma via di mezzo) è facile che venga fatta principalmente per soldi, non penso siano molti che si sentano simil/ermafroditi, normalmente uno quando cambia sesso lo cambia completamente, ma visto che è più trasghessivo e quindi in certi ambiti attira di più la via di mezzo viene scelta quella.
Personalmente non esiste cifra per la quale sarei disposto a una cosa del genere, ma sono scelte, discutibili forse, ma dovremmo vivere in un paese libero.
Oh, magari sono io che al pensiero di "donne cazzute" (cit), vocioni maschili, immagini come l'amica/o di Lapo provo un moto di disgusto.
Non escludo che sia un mio limite, non mi e' mai capitato di conoscere, forse nemmeno di vedere un trans "dal vivo", al massimo in tv.
Provincialismo rulez!
Registrato: 15/09/09 08:58 Messaggi: 718 Residenza: Darfo Boario Terme (BS)
Inviato: 03 Nov 2009 09:52 Oggetto:
Gateo ha scritto:
Non escludo che sia un mio limite, non mi e' mai capitato di conoscere, forse nemmeno di vedere un trans "dal vivo", al massimo in tv.
Provincialismo rulez!
Mha non saprei, io li ho visti di sera sulla strada in giro con gli amici, potrei dire che "siam passati per caso", ma non è vero, siam passati apposta e se alcuni non erano granche (anche se nessuno ai livelli di quello che hai postato, mamma mia dove l'hai preso?) ce n'erano parecchi carini/e e una che me la ricordo ancora sembrava una fata dal tanto era bella, ci siamo perfino fermati un momento a "tirargli le storie" e lei è stata gentile nonostante sapesse benissimo che una macchina con a bordo 5 imbecilli non si era certo fermata per farla lavorare, fra le altre cose un mio amico (molto delicato ) gli ha chiesto: "ma davvero sei un trans e hai il c*zz*, non è è possibile sei troppo bella", risposta "certo che sono una trans, sono troppo bella per essere una donna!"
La trasgressione attira e fisicamente possono essere decisamente belle credimi, se la situazione fosse stata diversa, se ad esempio l'avessi incontrata in un locale e mi avesse fatto delle avance avrei accettato, uno perchè non mi sarei neanche accorto di parlare con una trans, due se invece me l'avrebbe detto, bhe è il genere di situazione che dovrei prima vivere e vedere cosa sento e provo prima di dare una risposta, ma penso che accetterei comunque, difficilmente mi lascio fermare da pregiudizi di qualsiasi tipo se ho voglia di provare una cosa.
Perchè mi sento così perverso cazzo, maledizione ai dogmi che questa malefica società ci piazza in testa.
Tanto per concludere queste sono le finaliste di un concorso riservato ai transessuali in thailandia (le prime foto che ho trovato ce ne saranno sicuramente altre)
Registrato: 08/10/07 14:22 Messaggi: 4599 Residenza: Sono solo nella tua mente (by Odos)
Inviato: 03 Nov 2009 11:30 Oggetto:
A me non mi disgustano.
Ho chiuso gli occhi e mi sono chiesta se mi piacerebbe fare l'amore con una donna/uomo che abbia tutto ciò che serve al mio piacere e ciò che mi è venuto SINCERO E CHIARO è STATO: si più che con una donna donna....
La morbidezza di un seno ma anche...la parte maschile...scusate ma la vedo una cosa interessante.
Non entro nel merito del rapporto sessuale (nel quale, del resto, poco importano forme, dimensioni e caratteristiche dei corpi coinvolti e niente, come dice proserpina, è demonizzabile) ma del rapporto personale e umano.
E devo informarvi che una delle donne più donne che conosco, anzi a ben guardare è troppo donna... è una mia amica che ora ha passato i quaranta da parecchio, la quale è nata uomo e uomo è rimasta fisicamente a tutti gli effetti fino all'età di ventidue anni, al che ha deciso di fare il grande passo e di farsi operare.
Tralascio il racconto di come e cosa le sia toccato fare per attuare la sua scelta costosa anche economicamente, lei allora come ora priva di qualsiasi sostegno familiare o d'altro tipo. Tralascio gli aneddoti, le battute dei cosiddetti amici comuni. Nè voglio raccontarvi la sua convalescenza, la sua miseria, le sue devastazioni ormonali, il fatto che tutti la evitavano e lei evitava tutti nel paese dove tuttora abita e anche un semplice invito in pizzeria davanti casa mia o l'averla presentata ai miei familiari è stato per lei qualcosa di enorme, di straordinario, tanto è stato l'isolamento sociale in cui è sprofondata a suo tempo. C'è stato un periodo in cui veniva spesso a trovarci e collaborava ai miei lavoretti su un piccolo aereo che stavo sistemando, sì perchè lei, sempre appassionata di volo, per citare una rara buona battuta a proposito di lei, "prima dell'operazione faceva il meccanico".
Lei ora sta bene e brilla per la sua normalità, è tutta naturale salvo la vaginoplastica, vive in una casa popolare e anche grazie all'aiuto della Caritas. Niente a che vedere con i soliti fenomeni da baraccone sempre esibiti e variamente prostituiti, lei andava a lavorare in fabbrica finchè c'era da lavorare e da qualche anno se la cava facendo la badante in paese, l'ultima volta che sono andato a trovarla l'ho vista benvoluta da tutti e recentemente mi ha scritto di aver frequentato corsi di specializzazione per l'assistenza ospedaliera.
Ecco, questo è quanto mi viene in mente quando si parla di transessuali, e mi viene in mente anche che non la vedo da ben più d'un anno perciò domani la chiamo, ci si vedrà perchè di novità da raccontarci ne abbiamo e le offro una pizza, o andiamo al cinese.
Niente, ho dovuto andare su wikipedia per schiarirmivici le idee:
Citazione:
In ogni caso lo stigma sociale verso le transessuali MtF è tale da rendere difficile l'inserimento lavorativo delle stesse. Se a questo si aggiunge che spesso le famiglie ripudiano il figlio transessuale e i costi della transizione, diventa evidente una spinta della stessa società affinché la transessuale si dedichi alla prostituzione per sopravvivere.
La prostituzione transessuale è un fenomeno recente che peraltro mette in discussione anche la classificazione degli orientamenti sessuali.
A peggiorare la condizione delle persone transessuali è una sorta di circolo vizioso nel quale la società, attraverso lo stigma, spinge la transessuale alla prostituzione, la quale poi viene dalla stessa società identificata come il lavoro unico e possibile delle transessuali, con ciò rendendo l'immagine della persona transessuale equivalente alla prostituzione, all'oggetto sessuale, alla trasgressione.
Questo circolo vizioso alla fine determina il peggioramento dell'immagine globale che si ha della transessualità e quindi della transessuale in cerca di lavoro.
Allora e' la societa' il problema! (stigma?!?)
Come testimonia anche Emmett: io praticamente non immaginavo nemmeno esistessero trans "normali" come quella descritta.
Allora e' la societa' il problema! (stigma?!?)
Come testimonia anche Emmett: io praticamente non immaginavo nemmeno esistessero trans "normali" come quella descritta.
Perfetto Gateo, grazie, la tua citazione è appropriatissima e la sottoscrivo parola per parola. Soprattutto ti ringrazio per la tua 'ammissione' molto significativa: "io praticamente non immaginavo nemmeno..."
Permettetemi allora un aneddoto.
Io ho conoscuito quella donna anni fa in un ambiente sportivo, con tanti sedicenti amici e conoscenti comuni attorno che ostentavano familiarità con lei ma che la isolavano sistematicamente tutti. Era completamente emarginata, pur evidentemente bisognosa d'aiuto anche concreto. Io sulle prime nemmeno avevo capito che lei, pur con i suoi tratti alquanto mascolini come del resto tante donne biologiche, era una transessuale. In compagnia si usciva spesso a mangiare da quelle parti, ma lei non c'era mai, mai una volta in mesi e mesi.
Quando lei stessa mi ha raccontato la sua storia ho capito, e poi ho riferito ad altri e anche tra l'altro a mia moglie di questa mia inusuale conoscenza e occasionale frequentazione in quell'ambiente. Ma in seguito una sera d'estate, prima di tornare a casa sono finalmente andato, primo e solo, ad accompagnare quella donna a mangiare qualcosa.
Solo, perchè nessuno ha voluto accompagnarci e un (ex) amico mio e di mia moglie, mentre ce ne andavamo, mi ha detto dandomi di gomito e con una risatina ammiccante: "Oh... Pensa se lo sapesse tua moglie..."
E a questo punto ho capito quale distanza mi separava dal loro modo d'intendere la faccenda... Mi si è aperto un precipizio davanti... Mia moglie lo sapeva già, glie l'avevo detto che probabilmente sarei andato in pizzeria quella sera con quella donna... e poi, tornato a casa, ho anche riferito a mia moglie della terribile battuta dell'amico... E' stata davvero una battuta illuminante, ci abbiamo riso sopra tristemente.
Quella signora transessuale non è tanto intimamente amica nè particolarmente simpatica nè a me nè a mia moglie. E' una persona tra le tante più o meno particolari che s'incontrano, e più coraggiosa, interessante e indifesa, in molti sensi, di tante altre. Per questo è normale volerle bene, anche a distanza, più che ad altri.
L'ho poi rivista spesso in un suo periodo difficile, ho cercato di darle qualche aiuto per quanto potevo riuscendoci poco, non è questa la sede per parlarne anzi non è proprio giusto parlarne e ho già detto troppo, non sta bene parlare dei fatti altrui. Concludo dicendo che ieri l'ho chiamata perchè questa discussione me l'ha ricordata, abbiamo riso e scherzato come sempre, sta bene, la solita normale e povera vita tra casa popolare e assistenze varie, studia, fa stage e ha il lavoro in vista, speriamo.
Ma quella battuta, terribile, pronunciata da una persona ma condivisa da tutti, "pensa se lo sapesse tua moglie"... Mi ha fatto capire. Quella battuta mi ha aperto la mente. In quella battuta c'è tutto...
Io quella gente non la vedo più.
Registrato: 12/09/03 18:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
Inviato: 07 Nov 2009 15:27 Oggetto:
Emmett Brown condivido assolutamente punto per punto.
Ma -forse- il "problema" (quando esiste, per certa gente) non è la transessualità in se così come potrebbe non essere l'omosessualità ma il fatto che dell'una e dell'altra si parla spesso o quasi solamente quando si accostano a prostituzione.
Ad esempio, giusto per dirne una, se l'orgoglio gay (che poi mi son sempre chiesto perchè mai ci debba essere l'orgoglio gay...non si tratta ne di essere orgogliosi ne di non esserlo, al pari di un etero...) passa per la sfilata pagliaccesca del gay pride ove a tutti i costi pare si debba apparire "trasgresivi" in qualche modo si agevola il "malpensare" poichè l'accostamento visivo sarà omosessuale = tipo volutamente effemminato, vestito pittorescamente e stravolto
Capisco benissimo che la parata sia una provocazione, ma provocare non è il modo migliore per spiegare una propria normalità.
NAPOLI - Trans non vuol dire necessariamente prostituzione. Parola del ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna che rimane «spiacevolmente colpita» ogni volta che sui mass media constata che «per le vicende che riguardano i trans l'equazione fin troppo scontata è sempre trans uguale prostituzione o trans uguale droga».
Pero' il dubbio iniziale rimane irrisolto: come mai personaggi importanti, incuranti dei rischi mediatici che corrono, hanno di queste frequentazioni estreme a base di droga e "famolo strano"?
Non mi pare un semplice orientamento sessuale, il loro: nel caso un ammissione pubblica probabilmente farebbe bene sia alla loro causa che a quella dei trans.
Mi pare piu' un voler "vivere alla grandissima" , e nel modo piu' rischioso.
Registrato: 08/10/07 14:22 Messaggi: 4599 Residenza: Sono solo nella tua mente (by Odos)
Inviato: 30 Nov 2009 23:13 Oggetto:
Gateo ha scritto:
Pero' il dubbio iniziale rimane irrisolto: come mai personaggi importanti, incuranti dei rischi mediatici che corrono, hanno di queste frequentazioni estreme a base di droga e "famolo strano"?
....perchè di loro si parla..ma non sono gli unici...solo che la gente "normale" non finisce sui giornali...
..e ora, scusa, permettimi...saranno anche ****i loro no?
Parlavo di questo qualche giorno fa con un mio amico omosessuale. Lui, allibito come più o meno tutti noi, propendeva per una non meglio spiegabile 'intima voglia di sporcarsi' e credo proprio che questa voglia, latente in tutti, potrebbe dare il via a discussioni infinite...
Certo è che io ad esempio potrei 'sporcarmi' quanto mi pare in segreto, ma per una persona famosa è estrememente difficile mantenere segreta qualsiasi cosa, questo è il punto. Riflettiamo un attimo su che umana disgrazia sia l'essere famosi con la propria faccia, dico sul serio.
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