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Commenti all'articolo Tim, Wind e Vodafone si contendono le frequenze di Ipse
Gli operatori mobili competono per aggiudicarsi all'asta lo spazio lasciato libero da Ipse. H3G non partecipa ma pretende ciò che le spetta a 900 MHz.


Foto di Diego Cervo

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La trista storia di IPSE2000 si e conclusa oggi nella maniera più facilmente immaginabile ma anche beffarda.

Uno dei protagonisti di quella sventurata impresa, cioe la Socieda Téléfonica de España, ora ritorna ad acquistare i diritti di trasmissione di IPSE tramite la nuova società controllata Telecom Italia.

I buffi ricorsi della storia.

i 495 milioni di euro erano la cifra che lo stato italiano voleva ottenere da IPSE per il pagamento della gara vinta, visto che i famosi 4000 miliardi di lire della aggiudicazione del 2000 erano composti da fidejussioni bancarie poi svanite nel nulla.

Il prode Gasparri quando imperversava come ministro delle comunicazioni fece di tutto per concludere nel peggiore dei modi la vicenda.

Ora con la crisi economica le pretese dei Berluscones sono molto attenuate e quindi anche ottenere un centinaio di milioni di euro sono ben accetti.

Ed in pole si trova Orascom visto che dispone di maggiori risorse finanziarie rispetto a T.I e Vodafone.

H3G con un deficit di 6 miliardi di euro e un tasso di abbandono prossimo al 42% da parte della clientela, non ha materialmente le risorse monetarie per imbarcarsi in una impresa del genere.

Per questo spera di accaparrarsi a costo zero le frequenze del 900 Mhz.

Che tristezza.