Olimpo Informatico

[Zeus]

[Blacks84]

[fracama87]

[madvero]

[madvero]

ps: tutto il resto lo quoto.

[fracama87]

[Emmett Brown]

Sul Vernacoliere di giugno c'è un'altra avventura del Troio, emblematico personaggio che ben rappresenta molti, e che stavolta scopre feisbuc. Mad, leggilo se già non l'hai fatto!

Il nostro eroe mediante feisbuc ritrova una tipa che non vedeva da anni ma s'era dimenticato il perchè, e pure della tipa stessa. Si danno appuntamento, si rivedono e lui finalmente ricorda... e conclude:

Bimbi... va bene feisbuc, ma'nzomma, se sono 20 anni che 'un vedi una... un motivo, magari, c'era.

[zeross]

In realtà tutto dipende come detto da tutti prima dalla quantità e qualità di cervello che si adopera per entrare in feisbuk.

Maggiore uso di intelligenza si fà, minori guai e rischi ottieni.

Facebook è stato inventato per incontrare persone che non si vedevano più, perchè in città diverse e di cui non si conosce il numero di telefono o indirizzo.

Quindi un uso molto limitato.

Che la CIA, le Aziende commerciali, gli istituti di sondaggio poi vogliano allargarlo al una rete di analisi comportamentali e sensato, ma che questo progetto porterà risultati concreti e tutto un altro discorso, perché se io voglio ricostruire la catena di iterazioni di Madvero in FB dovremmo prendere in esame i suoi primi 38 amici, le ragnatele tra essi e il mondo esterno, e poi tra quelli del mondo esterno per scoprire le connessioni internazionali.
A questo punto qualsiasi struttura di analisi entra in crisi, ed il capocentro prende la decisione di ordinare ad un operativo di piazzarsi sotto casa di maddina e pedinarla che fà prima a scoprire le cose (ordinando di evitare di seguirla a casa dei suoceri )

[kenshir]

Bella idea questo topic Madvero. Mi da' l'opportunita' di scrivere una bella filippica, basata su riflessioni fatte negli ultimi mesi

Mi sono iscritto al librofaccione un paio d'anni fa, poco dopo che le iscrizioni sono state aperte ai non-universitari.
Per fortuna ho avuto il buon senso di non usare il mio nome e cognome.
Mi ci aveva invitato una mia amica spagnola, e mi era sembrato cosi' a prima vista una delle tante comunity tipo linkedin, create per mantenere una impersonale rete di contatti.

E invece si tratta di un e-commerce di esseri umani, non ve ne siete mai accorti?
Non si fa altro che pubblicizzare dei prodotti. Si scelgono le loro foto migliori, gli slogan piu' accattivanti, si mettono in evidenza le loro caratteristiche piu' alla moda. Poi si misura la loro qualita' in base a quanto vendono, cioe' al numero di amici/inviti/hugs/cip&ciop che ricevono, in una competizione implicita ma feroce.
Il tutto in salsa "bella storia".

A questo aggiungiamo pure che il sistema ha una gestione folle della privacy.
Fino a pochissimo tempo fa nessuno si sarebbe mai sognato di pubblicare senza alcun controllo il proprio nome e cognome, le proprie foto, le proprie preferenze personali, le cose che sta facendo, la lista delle persone che conosce.
E tanto meno di associare tutte queste informazioni in un solo sito, accessibile al mondo intero con una comoda form di ricerca, o magari direttamente da google.
Grazie al librofaccione ora tutti sanno tutto di tutti in tempo reale, gli viene detto anche se non vorrebbero saperlo. Praticamente una sorta di piccolo paesino di montagna, ma esteso su scala planetaria...

E chissa' per quale motivo tutto questo adesso sembra essere totalmente normale.
Gia', chissa'...

Sapete cosa e' successo? Che quei furboni dei progettisti del sito hanno pensato bene di procedere per gradi.
Prima il progetto sembrava destinato alle sole universita' americane, da cui il nome facebook, libro delle facce, cioe' in pratica il famoso annuario degli studenti.
Nell'annuario c'e' la foto dello studente, con il suo nome e cognome. Quindi non sara' sembrato cosi' strano alle "cavie umane" inserire questi dati nell'equivalente web di un annuario. Tanto i dati sarebbero stati accessibili solo ai loro compagni di universita'.
Sviluppata una buona massa critica, l'annuario e' stato reso disponibile anche a tutti gli universitari non-americani. Facebook ha ottenuto cosi' iscrizioni in massa da tutto il mondo universitario internazionale.
Poi un giorno, come per magia... zac: librofaccione aperto a tutti.

Ora, se voi arrivate in un sito e vedete che ci sono migliaia di utenti di tutto il mondo iscritti con il loro nome, cognome, foto, anche se prima di quel giorno non avete mai aperto un account in internet senza usare un nickname, usate serenamente tutti i vostri dati reali. Tanto l'hanno gia' fatto in tantissimi prima di voi, quindi non puo' essere pericoloso.

Ma non e' tutto. Oltre a questa sconcezza morale, chi ha progettato il sito ha usato anche ogni possibile trucco e ammiccamento per rendere la sua diffusione di tipo "virale". Cosi' ogni nuovo contatto ne porta potenzialmente altri 5, dei quali ciascuno ne porta altri 5, e cosi' via. Si sfrutta il modello di conoscenza reciproca del mondo reale, ma applicandolo al contesto della rete, dove diventa insostenibile.

In Italia l'anno scorso l'incremento del numero di utenti e' stato del 2700%, contro una media europea del 300%.
Cioe' da noi nel corso del 2008 gli utenti sono diventati 27 volte di piu'. A me non sembra una cosa proprio tanto normale questa... e per come funzionano le cose qui nel bel paese, suppongo che i mezzi di informazione tradizionali abbiano dato una buona mano a facebook, parlandone molto, correggetemi se sbaglio. Il che e' di per se' un cattivo segno, visto che di solito i media generalisti cercano di sabotare a mani basse la rete, che temono molto perche' prima o poi inevitabilmente li' assorbira'.

Penso che studi sociologici sull'accaduto potrebbero portare a risultati molto interessanti.

In conclusione, e scusate le lungaggini: facebook e' la cosa peggiore che io abbia mai visto sul web dal 1995, data della mia prima connessione. E ne ho viste tante di cose brutte.

[madvero]

bella kenshiro, benvenuto nel gruppo di quelli che odiano facebook !!!
più leggo i commenti e più mi convinco della mia scelta...

e chissà se riuscirò a far proseliti (e far disiscrivere qualcuno).

[zeross]

[madvero]

[zeross]

[madvero]

certo che più rileggo la policy e più mi vien da ridere...

[kenshir]

[madvero]

già già.
siamo degli ingrati retrogradi che non apprezzano l'evoluzione delle tecnologie informatiche.
che brutta gente !!!

[madvero]

ps: seriamente...
ma secondo voi se tizio manda su facebook un pvt a caio parlando male di sempronio, quelli di fb si salvano i commenti associandoli al profilo di sempronio per poi offrirgli un'esperienza personalizzata?

[kenshir]

[dasio78]

Facebukakke ha una duplice finalità: vendere e mostrare (o meglio mostrarSI).

I profili compilati dagli utenti permettono di offrire prodotti e servizi in maniera mirata. Milioni di dati, incrociati con informazioni pescate in banche dati. Milioni di fotografie e informazioni per ricostruire personalità. Per schedare.

Caricare foto e filmati serve a mostrare agli altri la propria vita, o meglio, uno spaccato bellissimo della propria vita di successi, avventure, incontri, figli, ecc. ecc. A placare il nostro smodato io, mostrando ai cari compagni delle elementari, delle medie o delle superiori che non vediamo da anni, e che sopratutto non cerchiamo da anni, quanto importanti e realizzati siamo diventati.

Ostentare se stessi, in una società malata di puro protagonismo, pubblicizzando ogni propria attività quotidiana, dal "faccio la doccia", al "vado qui", "vado la", "ho fatto questo"... O fondare un gruppo per "odiare quelli che prendono il caffè senza zucchero"...

Sfruttare lo smodato bisogno di apparire che caratterizza questa società per schedare milioni di persone... geniale.

[Pik]

... e per questa mania, qualcuno potrebbe rimetterci il posto di lavoro...

La moglie di sir John Sawers, capo dell'MI6 - Servizi Segreti Britannici - ha messo sul web immagini ed informazioni sul marito che ne hanno messo a rischio la sua sicurezza e compromesso la segretezza del Servizio e degli 007 al servizio di Sua Maestà.