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Roma e Lazio spengono Rai Due e Retequattro
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Autore Messaggio
Zeus News
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MessaggioInviato: 11 Giu 2009 11:51    Oggetto: Roma e Lazio spengono Rai Due e Retequattro Rispondi citando

Commenti all'articolo Roma e Lazio spengono Rai Due e Retequattro
Lo switch over al digitale terrestre per Roma e zone limitrofe avverrà tra il 15 e il 16 giugno. Rai e Mediaset preparano tre giorni di eventi ma c'è il rischio di lamentele come in Piemonte.


Foto via Fotolia
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merlin
Dio maturo
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Registrato: 16/03/07 00:32
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Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 11 Giu 2009 12:16    Oggetto: era ora! Rispondi citando

Chissè perché in un paese di persone intelligenti l'innovazione deve sempre essere vissuta come una prepotenza imposta da chi sta "su".
Mi pare persino ovvio e umananmente comprensibile che chi invece "sta giù" e ci si sente stretto perché è soggetto alla periodica comparsa del diavoletto agitatore, coltivi una meditata avversione ai cambiamenti. Ma tutto questo agitarsi quando si cerca di abbassare il livello del guano che ormai arriva alle narici mi sembra un'inutile e stupida esibizione di spocchia fine soltanto a sé stessa.
Per inciso, la generalizzazione del digitale consentirà in futuro di recuperare tutte quelle emittenti ancora in analogico momentaneamente perse per questione di orientamento dell'antenna condominiale.
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{Zapper}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Giu 2009 13:03    Oggetto: Addio allo zapping! Rispondi citando

Con la TV digitale non si può più fare zapping sui pulsanti numerati del telecomando perché impiegano 3-4 secondi a cambiare!

Perché devo essere costretto ad abbandonare la pratica dello zapping?
E perché i negozi non ti permettono di testare la velocità dei telecomandi?
Le innovazioni digitali non dovevano migliorare i servizi?
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{CarCarlo}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Giu 2009 17:00    Oggetto: era quasi ora (ma in realtà c'era tempo) Rispondi citando

Qui non si tratta di essere "meditatamente avversi ai cambiamenti" perché si sta parlando di un qualche cosa che è sì rivoluzionario dal punto di vista tecnico, ma che dal lato dei contenuti e dei vantaggi per gli utenti, porterà ben poca cosa se si escludono i canali a pagamento (che però bisogna pagare, appunto) in quanto Boing o Rai4 non miglioreranno certo la vita degli Italiani, ammesso che lo faccia Mediaset Premium.
Il fatto di avere più canali a disposizione è un falso vantaggio perché un canale serve se qualcuno lo riempie di contenuti interessanti e magari alternativi, cosa quest'ultima resa impossibile dal fatto che la legge Gasparri vincola la distribuzione delle risorse pubblicitarie, che continuano ad andare ai soliti noti Rai e Mediaset, e senza le quali la disponibilità di più canali non serve a nessuno se chi vuole fare televisione non ha introiti adeguati per fare un buon lavoro. Questo aspetto è fondamentale perché se è vero che posso vedere TeleRoncoBilaccio sul digitale terrestre, è anche vero che senza le risorse, TeleRoncoBilaccio non potrà fare programmi attraenti e concorrenziali con altri network perchè non avrà mezzi, strumentazione e personale adeguato alla concorrenza. Gasparri (relatore della legge) e tutto il governo Berlusconi, hanno elegantemente negato questo aspetto all'epoca dell'approvazione della legge le sue conseguenze si faranno notare quando si vedrà che della grande quantità di canali a disposizione, la maggior parte sono occupati da Mediaset, in tutte le sue forme, da Rai, nelle sue poche forme, e da La7, che già richiede una ripartizione delle risorse, e il resto è poco più che aria fritta e che tale rimarrà senza alcuna possibilità di crescita.
Per non parlare dell'aspetto economico. In casa mia ci sono tre televisori (il classico cucina, salotto e camera) e tre decoder dovrò comperare per una spesa minima, se voglio evitare fregature, di 250-300 Euro e non parlo di un oggetto che mi cambierà qualche cosa ma che sarò obbligato ad acquistare solo per continuare a vedere le quattro fregnacce che vedevo prima.
Siamo d'accordo che il progresso va avanti, ma non ditemi che voi avete tutta questa fretta e necessità nel vedere la "TV digitale" perché sinceramente ci credo poco.
Mi sarebbe piaciuto vedere la stessa determinazione da parte dello stato nel portare avanti altri progetti di cui c'è l'imbarazzo della scelta per priorità e per necessità. Per restare nel campo dei media, che ripeto è l'ultimo nella lista delle priorità, come mai migliorare le connessioni internet e diminuire il digital divide non interessa a nessuno? Forse ci voleva un presidente del consiglio proprietario di service provider anziché di reti televisive per vedere delle (vere) linee ADSL in tutte le case?
O ci vuole un presidente del consiglio invalido del lavoro per vedere approvate leggi serie per aumentare la sicurezza sui posti del lavoro?
Già, perché tra legge Alfano, legge Gasparri, legge sulle intercettazioni, sembra che in Italia procede molto velocemente solo quello che interessa al Cavaliere.
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Emmett Brown
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Registrato: 28/09/05 01:41
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MessaggioInviato: 12 Giu 2009 08:40    Oggetto: Dalla padella nella brace Rispondi citando

L'innovazione del digitale in tv terrestre è cosa buona e giusta come ogni innovazione tecnica, ma qui a Berlusconilandia le cose vanno e andranno un po' diversamente che nei paesi civili. Qui le frequenze hanno un padrone.
Non bisogna far confusione tra frequenze e contenuti.
Concretamente qui da noi il passaggio dall'analogico al digitale significa che i 'grossi' padroni delle frequenze (ovvero i canali televisivi, che sono poche decine e hanno perciò un valore immenso) possono moltiplicare il numero di programmi (ovvero i contenuti) a parità di frequenze impiegate, non avendo problemi a produrre nuovi contenuti, mentre i 'piccoli', che oggi possiedono una sola frequenza con un solo contenuto analogico prodotto a fatica, non avranno di che produrre i contenuti per riempire lo stesso canale, che so, con otto programmi diversi.
Il risultato ovvio sarà la (s)vendita della frequenza a chi ha le risorse per riempirla di contenuti, e/o il passaggio dei propri contenuti su uno spazio digitale sito nella frequenza di un 'grosso' padrone e pagandogli un lauto affitto.
E' facile però pensare che il padrone di una frequenza che può contenere sedici programmi in tutto difficilmente consentirà di aggiungere ai suoi quindici programmi diretti dal fedele e prono Tizio un sedicesimo programma prodotto dall'indipendente e critico Caio, che sta antipatico a Tizio e vorrebbe prendere in affitto uno spazio anche e soprattutto per contrastare lo strapotere mediatico di Tizio e del suo padrone. Figuratevi se il padrone glielo affitterà mai, quello spazio in casa sua; piuttosto lo riempirà con un monoscopio a barre colorate e la musica sotto.
L'informazione e quant'altro saranno ancor più massificate di quanto già sono e si concentreranno ancor più (se possibile) nelle solite mani.
Ma l'aumento notevolissimo di programmi viene e verrà percepito dagli utonti come un generico 'pluralismo'. E poi, ci sarano un casino di partite di pallone e di porno a pre-pagamento, wow!
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ITbit
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MessaggioInviato: 12 Giu 2009 10:03    Oggetto: Rispondi citando

Il digitale italiano e' stato ritagliato su misura per un noto politico che e' anche proprietario di televisioni e questo per evitargli di perdere, nonostante mille sentenze, una frequenza.

Comunque non tutto il male vien per nuocere, con un po' di fortuna non funziona un cavolo (e si sono registrati 1000 problemi in un sacco di posti dalla Sardegna al Trentino) e la piantiamo di guardare la TV.
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merlin
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Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 12 Giu 2009 11:15    Oggetto: Insisto: è cambiato in meglio Rispondi citando

Ovvero: il brutto, il discutibile, il becero e il velingossip certamente non cambierà, oppure, per la 1ª legge di Murphy, andrà anche peggio.
Ma si liberano frequenze e non è detto che vadano per forza in mano per quattro soldi ai soliti noti anche perché gl'investimenti finanziari devono avere un ritorno economico per reggersi (vedi la cessione di Kakà) e mantenere le reti costa. E non è detto neppure che sia vantaggioso distribuire le risorse su più reti invece di concentrare le risorse solo su un certo numero abbandonando il resto alla concorrenza, se ci sarà, e agli avversari politici visto il danno che sono stati capaci di farsi da soli.
Inoltre il ricevimento del segnale sembra nel complesso migliore che in passato, a parte il disturbo di occasionali artefatti che distorcono le immagini; meglio senz'altro delle nebbioline e le necessarie risintonizzazioni a cui ci siamo abituati.
Quanto al costo, ho acquistato ub decente decoder a 29 € (se ne trovano anche a meno) con le sole funzioni di base (tanto l'interattivo non mi interessa) e a breve acquisterò gli altri sempre nello stesso range di prezzo e prestazioni.
Mi sia consentita un'ultima osservazione e cioè che tutti quelli che nel passato si sono concessi più di un televisore probabilmente anche oggi non vedranno soffrire il portafogli per colpa di un aggeggio che costa assai meno del più scassato e obsoleto telefonino.
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argaar
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MessaggioInviato: 12 Giu 2009 11:43    Oggetto: Re: Insisto: è cambiato in meglio Rispondi citando

merlin ha scritto:

Mi sia consentita un'ultima osservazione e cioè che tutti quelli che nel passato si sono concessi più di un televisore probabilmente anche oggi non vedranno soffrire il portafogli per colpa di un aggeggio che costa assai meno del più scassato e obsoleto telefonino.


non è qui il punto...io ho pagato per quel televisore e ogni anno puntualmente devo pagare ancora (e bada che 100 e passa euro di canone sono più di quanto costa uno dei vecchi crt 14"), per poterlo avere, però almeno ok pago ma vedo qualcosa....ora invece se io non voglio comprare il decoder che dev'essere uno per ogni tv, puù devo continuare a pagare il canone...se non lo voglio comprare che succede? a novembre (abito a roma) mi staccano tutto...e mi andrebbe anche bene (anche se in teoria non vedo perchè ma tralascio) ma se allora io non compro il digitale, mi staccano e mi tengo la tv? secondo legge sono costretto a pagare ancora il canone...pur non usufruendo (e qui non c'è dubbio che tenga) dei canali...ma siccome è tassa di possessione e non di visione come la mettiamo? secondo me a parte il costo, è un furto legalizzato bello e buono.

peraltro...che innovazioni (per l'utente) porta il digitale terrestre? la qualità è sempre quella bassa, io mi sono fatto anche sky ma ho il decoder in HD e i film che passano (sfortunatamente ancora pochi) sono però in hd e li vedo divinamente (e non parliamo del dolby)...il digitale? porta con sè solo quelle stupidaggini dell'interattivo che di interattivo IMHO ha ben poco dato che penso che se voglio rispondere interattivamente alla trasmissione mi serve la linea telefonica...che, guarda caso, è a pagamento...
hai notato quanto col nuovo e figo digitale terrestre riescono a farti apparire pubblicità e richieste di "premi il rosso per..." sopra il film nei momento che te magari vuoi vedere...bell'innovazione...il risultato è che i film riesco avederli sempre meno...o li tagliano con la pubblicità, o ne mascherano la finestra con le informazioni "interattive" o peggio...questa è evoluzione tecnica e involuzione culturale/mediatica
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zeross
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MessaggioInviato: 13 Giu 2009 12:01    Oggetto: Rispondi

Allora facciamo un attimo di chiarezza, per ogni canale di ampiezza di 8 Mhz passano fino ad otto programi, o flussi di dati contemporaneamente, non sedici come detto da Emmett brown, con inoltre un limite curioso imposto dalla Gasparri per cui ogni assegnatario ( non proprietario visto che i privati non possono essere proprietari delle frequenze in italia che sono considerate demanio) di una frequenza deve affittare ad altri operatori il 40% dello spettro, generando una caccia agli affittuari prevista per legge.
Da quest anorma viene esclusa la RAI in quanto servizio pubblico, la quale però lo stesso ha affittato un porzione a SAT2000 per ingraziarsi il vaticano Mad

Quindi il problema è che anche se mediaset avesse più frequenze degli altri deve trovare altre aziende disposte ad affittare degli spazi da lei, con l'incredibile e contorta conseguenza che dovra sovvenzionare altre emittenti perche affittino porzioni di frequenza nei suoi canali! Shocked

Certo era meglio se Gasparri si occupava della Lazio piuttosto che di televisione Basta

Per quanto riguarda il passaggio del Lazio al digitale terrestre, in realtà la transizione riguarda solo i ripetitori siti nelle zone di Roma Monte Mario, Monte Cavo sopra Frascati e Monte Artemisio a Velletri.
Questo significa che sono interessati solo i comuni compresi nell'agro romano fino al mare e la zona nord dell'agro pontino, oltre a queli lungo la casilina fino a fiuggi!
In pratica si tratta delle zone più popolose ma in termini puramente geografici tre ripetitori non sono poi questo gran ché come lavoro da compiere.
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