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Tv+Internet=Bimbi deficienti
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freemind
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MessaggioInviato: 03 Feb 2009 09:13    Oggetto: Tv+Internet=Bimbi deficienti Rispondi citando

Buongiorno,
posto al volo perchè sto lavorando però non riesco a resistere dal condividere con voi il seguente articolo che mi è arrivato tramite rss.

Tratto da newsmobile.it
Internet e TV rendono i bambini malati di mente
Citazione:

Guardare troppa tv o trascorrere troppo tempo su Internet può "rendere i bambini malati mentali". L'eccessiva esposizione renderebbe il bambino materialista, influenzando negativamente il rapporto con i genitori e influenzando negativamente la sua stessa salute.
Questo è quanto emerso da un ampia ricerca condotta dalla Children's Society e riportata sul quotidiano britannico Daily Telegraph. Si stima che i bambini facciano parte di una nuova forma di consumismo. Quelli con un'età inferiore ai sedici anni, per esempio, spende oltre 3 miliardi di sterline nell'abbigliamento, nella musica e nei videogiochi.

Lo studio ha concluso che alcuni inserzionisti "sfruttano esplicitamente il meccanismo di pressione tra pari, mentre dipingono i genitori come buffoni". Inoltre, la costante esposizione alla celebrità, attraverso la tv e Internet, non solo è poco educativa, ma avrebbe effetti negativi addirittura sulla salute dei più piccoli. "I bambini di oggi - si legge nella relazione dello studio - conoscono nel dettaglio la vita intima delle celebrita'. Questa esposizione solleva inevitabilmente le aspirazioni e riduce l'autostima". Secondo i ricercatori, l'esposizione alla celebrità, "incoraggia automaticamente all'eccessiva ricerca della ricchezza e della bellezza". Un meccanismo che avrebbe sulla salute mentale dei piu' piccoli degli effetti devastanti.

Seguo molto la testata newsmobile insieme ad altre fonti italiane che riguardano la telefonia mobile.
Questo articolo non tratta proprio gli argomenti che di solito vengono esposti dal sito ma evidentemente hanno ritenuto utile evidenziare la cosa.
Io ritengo che effettivamente i bambini oggi sono parecchio rinco, non voglio entrare in merito che sono più sgamati, trombano prima etc... per me sono più rinco.
Ma da qui all'affermare:
Citazione:

Guardare troppa tv o trascorrere troppo tempo su Internet può "rendere i bambini malati mentali"

è un po' eccessivo!
L'uomo nere è dietro l'angolo?
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MessaggioInviato: 04 Feb 2009 12:33    Oggetto: Rispondi citando

Non direi, l'Uomo Nero è in casa.
I bambini e più in generale tutte le creature in età evolutiva sono soggetti estremamente malleabili e ci vuole assai poco per trasformarli in adulti perfettamente integrati nella società nel quale sono nati. Esistono così, perfetti cittadini finlandesi, messicani, egiziani, americani, italiani, francesi.
Guarda caso tutti i bambini parlano l'idioma, lingua o dialetto che sia, non tanto in base alle proprie competenze naturali (alcune delle quali possono avere qualche base genetica ma in verità le ultime conoscenze danno maggiore rilevanza alle condizioni ambientali) ma in base a come è stata loro insegnata.

Parto da lontano cioè da vicino perché è una esperienza che abbiamo fatto tutti dalla nascita. Siamo persone, individui irripetibili eppure ci somigliamo nelle reazioni, nei moti e nel modo di affrontare le cose perché così ci è stato insegnato, dall'ambiente circostante abbiamo preso esempio: un musulmano nato in Palestina tenderà a comportarsi in modo diverso da un cristiano ortodosso ucraino.
La forma della mente è estremamente condizionata dall'ambiente sia che si tratti di un essere umano sia che si tratti di un animale domestico. E' una costante non-pavloviana, perfettamente dimostrabile.

Il condizionamento profondo che viene a crearsi fin dalla nascita e cioè dal contatto col mondo esterno all'utero, coincide con la fase finale dello sviluppo dell'encefalo. Un cervello infantile è un cervello non ancora del tutto maturo e le connessioni neuronali, molte delle quali diventeranno irreversibili contribuendo a forgiare la "forma mentis" dell'individuo, iniziano la loro concatenazione.
L'uomo non è un semplice prodotto dell'evoluzione darwiniana così come molti di noi la immaginano o conoscono, così come non lo è nessuna delle specie appartenente al dominio degli "eucarioti" (animali, piante, funghi, batteri e protisti) attualmente presenti sul pianeta. L'evoluzione delle specie ha raggiunto un livello di grande complessità pur conservando una profonda fragilità degli individui. In parte, questa fragilità si è rivelata un vantaggio perché permette di affinare la complessità a cui l'evoluzione tende, anche al di là delle speciazioni (il passaggio da una specie a un'altra, dove una specie si evolve in una specie affine e parallela).

La nostra specie ha raggiunto solo apparentemente un apice evolutivo a livello biologico. Le possibilità e le vie di fuga dalla stasi evolutiva sono dunque incerte e difficilmente misurabili in quanto l'intervento dell'ambiente sulla evoluzione è qui regolato dal fatto che l'ambiente ce lo creiamo a nostra misura, proteggendo per quanto possibile tutti gli individui e così facendo, riducendo la cosiddetta selezione adattiva.
Non ci resta dunque che spingerci oltre attraverso un massiccio uso dell'encefalo, il nostro cervello. Come ho detto, lo sviluppo dell'encefalo umano comporta un tempo molto lungo rispetto ad altre specie simili, La crescita lenta (per crescita non intendo aumento di volume ma formazione di tutte le connessioni neuronali dell'individuo adulto) consente perciò una complessa e raffinatissima organizzazione delle funzioni cognitive superiori. Si dimostra perciò un vantaggio perché consente all'individuo di assimilare nozioni utili e competenze che gli permetteranno di interagire con un ambiente molto più complesso e articolato di quello dei nostri antenati.

Se in questa fase dell'età evolutiva interveniamo dall'esterno con una sorta di deprivazione sensoriale sostituendo stimoli naturali con stimoli artificiali uniformi e ripetitivi, l'individuo si formerà introno a questi e diventerà totalmente orientato all'ambiente nel quale è cresciuto. E' perciò facile senza precipitare in inutili allarmismi, immaginare i danni enormi alla crescita e formazione degli individui se fin dall'infanzia li bombardiamo con stimoli visivi e acustici mirati a trasformarli in consumatori di questo o di quel prodotto commerciale piuttosto che a trasformarli in macchine di morte come i bambini soldato, o invece educarli ad integrarsi in un mondo di costante cambiamento.

La televisione è omnipresente e non interattiva, costringe allettando i più deboli proiettandoli in un illusorio paese dei balocchi che però non corrisponde alla realtà del quotidiano. L'aumento del bullismo infantile, l'aumento dei disturbi quali anoressia e il disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) non vengono certo favoriti nel loro trattamento se i bambini sono ulteriormente esposti a stimoli fuorvianti e pericolosi per la formazione delle loro menti.

Da questo demonizzate il mezzo ce ne corre. la TV in Italia ha contribuito ad unificare il paese e la lingua parlata, ha avuto una potente funzione sociale e ce l'ha ancora oggi, malgrado il grave decadimento che ha subito negli ultimi decenni. Il fatto di abbandonare i bambini davanti alla tivù non è come lasciarli soli in una stanza con un'arma carica. E' possibile che i bambini non tocchino mai quell'arma. Mentre la TV ti tocca, ti chiama a sé e ti paralizza davanti a lei come una Gorgone. Prima o poi si faranno del male guardandola, questo è certo. Perché la tivù non è fatta per il pubblico ma per chi la detiene e gestisce.

Se non capiamo questo semplice assunto non ne usciremo mai e, anzi, contribuiremo alla nostra stessa rovina, finiremo per vivere in un mondo di giovani scollati dalla realtà, incapaci di prendersi delle responsabilità e incapaci di diventare adulti quando noi saremo vecchi e non più in grado di reggere le sorti della società nella quale siamo nati e nella quale moriremo, spero il più tardi possibile, così che si possa bere il calice fino alla feccia, quel calice dove avremo deposto i nostri errori di oggi.
E sarà solo colpa nostra se quel calice sarà amaro.
Perché, come si dice dalle mie parti, "per i bischeri non c'è paradiso!"

Ho sicuramente esagerato.
Probabilmente è così.
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freemind
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MessaggioInviato: 04 Feb 2009 14:29    Oggetto: Rispondi citando

Non penso che tu abbia esagerato...
Io però sono dell'idea che segue:
lasciare un bambino davanti alla tv o in rete, da solo e per molto tempo è deleterio; la tv ormai fa pena e internet può essere sicuramente pericolo. Ma da qui ad uscire con le affermazioni dell'articolo secondo me ne passa...
Io credo che i genitori debbano stare dietro ai figli sia quando guardano la tv che quando navigano la rete e soprattutto sono loro a dover fornire ai più piccoli le basi e i principi fondamentali, non devi vivere volendo diventar velina o a tutti i costi girare con un vestito firmato perchè fa cool!
Ovvio che se viene a mancare il genitore allora tutto il discorso decade però non è perchè manca il genitore allora la rete e la tv sono pericole... nessuno guardava con me i cartoni ma a casa mi spiegavano come funzionano le cose quindi anche da piccolo nonostante "ammirassi" i personaggi dei cartoni sapevo benissimo che non avrei potuto mai guidare ufo robot!!!
In definitiva non bisogna demonizzare la tv e soprattutto la rete...
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MessaggioInviato: 04 Feb 2009 14:45    Oggetto: Rispondi citando

Ed è infatti quello che ho detto nel finale.
Aggiungerei comunque il grave pericolo dell'omologazione al consumo.

Cercherei però di non dimenticare che siamo molto malleabili ed una volta deformati difficilmente torniamo ad essere una tabula rasa.
Il libero arbitrio è molto più ridotto di quanto crediamo.

Demonizzare la TV, internet e i videogiochi è solo spostare il problema sui mezzo distogliendo l'attenzione da chi li gestisce e li distribuisce. Sono le ragioni di questi ultimi il vero pericolo.
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chemicalbit
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MessaggioInviato: 04 Feb 2009 15:29    Oggetto: Rispondi citando

Beh è noto che sulle malattie mentali si possa dire qualunque cosa si voglia,
basta definire opportunamente -a propria scelta- le malattie mentali.
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MessaggioInviato: 04 Feb 2009 15:40    Oggetto: Rispondi citando

chemicalbit ha scritto:
Beh è noto che sulle malattie mentali si possa dire qualunque cosa si voglia,
basta definire opportunamente -a propria scelta- le malattie mentali.

Sono totalmente d'accordo: i disturbi comportamentali derivati da condizionamento in età evolutiva non devono essere per forza ricondotti alla malattia mentale.
Ma alle volte può far comodo così e così l'approccio scientifico se ne va a ramengo.
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freemind
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MessaggioInviato: 05 Feb 2009 23:02    Oggetto: Rispondi

Silent Runner ha scritto:
chemicalbit ha scritto:
Beh è noto che sulle malattie mentali si possa dire qualunque cosa si voglia,
basta definire opportunamente -a propria scelta- le malattie mentali.

Sono totalmente d'accordo: i disturbi comportamentali derivati da condizionamento in età evolutiva non devono essere per forza ricondotti alla malattia mentale.
Ma alle volte può far comodo così e così l'approccio scientifico se ne va a ramengo.

Come non quotarvi?
Prima uno aveva il colesterolo alto quando era a 2000 (numero a caso) oggi se è a 1000 (altro numero a caso).
Aggiungiamo che la statistica viene usata in queste ricerche (e altre) un po' come fa comodo a chi scrive e il gioco è fatto!
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