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paolodegregorio Dio minore

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Inviato: 11 Gen 2009 18:17 Oggetto: Soru: l'anti-Silvio |
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- Soru, l?anti Silvio -
a cura di Paolo De Gregorio, 11 gennaio 2008
Dichiara Soru, in una intervista a cura di Marco Damilano sull?ultimo ?Espresso?:
?i partiti hanno smesso di essere luoghi di partecipazione e si sono ridotti a un club di capi e capetti?. Verità evidente e indiscutibile. Anche Soru scopre la ?CASTA? e la sua separatezza dal paese reale, ma, invece di applicare una logica deduttiva e spiegarci come si deve rifondare un partito antagonista di Berlusconi, incredibilmente ripropone l?esperienza dell??Ulivo?, e ricorda che l?Ulivo e Prodi per due volte hanno battuto Berlusconi, e se lui sarà rieletto in Sardegna può diventare l?anti-Silvio nazionale.
Viene subito da osservare una anomalia comune tra Soru e il Cavaliere, in quanto ambedue non vengono dall?impegno sociale e politico, ma dai vertici del mondo industriale, ambedue miliardari, proprietari di giornali (anche se in proporzioni diverse), arrivati alla politica senza fare anticamera né militanza, esclusivamente spinti dalla visibilità sociale derivante dal loro ruolo di padroni e dalla possibilità economica di finanziarsi impegni elettorali con soldi propri.
La prima anomalia che dovrebbe notare Soru nella formazione dei partiti e nella credibilità della democrazia è proprio questa: nell?avvicinarsi al potere è determinante essere noti e ricchi. Vengono così automaticamente emarginati o esclusi tutti coloro che magari hanno dedicato tutta la vita all?impegno sociale, proprio quelli vicini alle masse di cui si lamenta l?assenza nella direzione dei partiti.
Rifarsi poi a Prodi non mi sembra molto intelligente. Prodi appena eletto aveva il potere e il dovere di eliminare dalla scena politica Berlusconi, con due provvedimenti legislativi: il primo era quello di abrogare le leggi ?ad personam? a favore dei furbi e dei ladri a cominciare da quella del ?falso in bilancio?. Il secondo provvedimento doveva essere quello di rendere ineleggibile chiunque sia titolare di pubbliche concessioni e chiunque possiede strumenti nazionali di informazione, con la ineccepibile motivazione che ciò altera il gioco democratico e offre vantaggi incalcolabili ai possessori di ?media?.
Se Prodi fosse caduto su questi provvedimenti sarebbe ancora in politica, mentre, per mancanza di coraggio e lungimiranza democratica, è affogato nella melma di una Unione rissosa, divisa, senza nessuna possibilità di amalgama.
Quanto a Soru, alle prossime elezioni di febbraio perderà, perché il ?popolo sardo? non esiste più, è stato colonizzato dai ?continentali?. Tra un Berlusconi che nel pieno di una crisi economica, promette di allentare i vincoli edilizi sulle coste, e un Soru che giustamente vorrebbe mantenerli, vincerà il Cavaliere con tutti i cementificatori.
Un?altra osservazione mi viene da fare, sempre diretta a Soru, ma anche agli elettori: le qualità di un buon politico, che sono l?ascolto dei problemi, la visione d?insieme, le mediazioni possibili, non possono venire da chi è abituato a dare ordini e decidere da solo, come avviene nel mondo industriale, e avere avuto successo come imprenditore non è una qualità che si può esportare in politica.
Facendo un discorso più generale, visto che vivo in Sardegna, per conquistare menti e cuori e rifondare un partito antagonista alla destra, bisogna parlare di ?sostenibilità, di fallimento dei poli industriali di Porto Torres, di Porto Vesme, di Sarroch, di Ottana, di una intransigente politica di difesa delle coste, di diffusione su tutto il territorio di piccole centrali eoliche e fotovoltaiche con l?obiettivo della indipendenza energetica, di istituire ogni cento chilometri circa aree marine potette che ricostituiscano il patrimonio ittico, di abolire la pesca a strascico, di una ristrutturazione agricola tutta biologica che sia attenta ai consumi interni dell?isola e non per l?esportazione, di un turismo non più basato sulle seconde case (che non devono più essere costruite), ma sulla ospitalità di piccole strutture diffuse su tutto il territorio in mano a gente del luogo.
Niente discariche né inceneritori, ma un?isola pulita che offre merce rara: tradizioni, sapori, ambienti marini e montani gelosamente conservati, e accoglienza diffusa.
Di queste cose dovrebbe parlare una buona politica e solo così si attirerebbe verso la partecipazione persone perbene e nuovi dirigenti.
Paolo De Gregorio |
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celestia Dio maturo

Registrato: 10/08/08 16:41 Messaggi: 2025
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Inviato: 13 Gen 2009 18:28 Oggetto: Parole e fatti |
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Ciao Paolo
Scusa, ma non capisco la Tua posizione rispetto a Soru: giustamente fai notare che è molto simile a Berlusconi che combatte, ma poi? finito qui! Mi sembra più una fotocopia + o - sbiadita, però a livello di fatti concreti se ne sono visti pochi, la tanto dibattuta Tassa sul lusso che fine ha fatto?Se poteva essere una soluzione far pagare i ricchi per un servizio che ricevono, quei soldi come sono stati usati? Non bastano le dichiarazioni d'intenti e le belle parole, poi occorre mettere in pratica ciò che si promette, almeno che Soru non navighi..., anche perchè promettere la luna è molto facile.
Se dovesse fare ciò che Tu indichi sarebbe un bene non solo per la Sardegna ma per tutti, ma se dobbiamo sobbarcarci una fotocopia di Berlusconi tanto vale restare così, tanto i 2 litiganti hanno molto in comune e nessuno si meraviglia, è normale, ma a chi serve? Non vale il proverbio che tra i 2 litiganti il 3° gode, il 3°
sono i sardi, ahinoi!
Celestia |
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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 17 Feb 2009 12:53 Oggetto: |
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- Sardegna addio ?
Paolo De Gregorio, 17 febbraio 2009
All?indomani del disastro elettorale in Sardegna che vede la destra trionfare, impropriamente aiutata dal Presidente del consiglio e dai Cardinali, vi propongo la lettura di un mio articolo pubblicato su molti forum l?11 gennaio 2009, che fotografava il mio giudizio su Soru e le elezioni.
Vi pregherei di distinguere, nella orgia di parole inutili e sbagliate che girano, tra quelli che sono in grado di dare valutazioni che si rivelano giuste, come la mia analisi sulla Sardegna e Soru, e quelle valutazioni che sono solo prodotte dal desiderio soggettivo dei singoli.
Vorrei una maggiore credibilità e attenzione e soprattutto un aiuto di chi mi legge per estendere alla propria sfera sociale i miei articoli.
L?agonia della sinistra è profonda, la sua identità e strategia sono perdute, la destra trionfa proprio perché non ha avversari. Una nuova opposizione va costruita non facendo nuovi partitini, ma partendo dalle necessità dell?ambiente e delle classi subalterne e traducendole in iniziative e lotta di massa.
L?attuale abusiva occupazione dello spazio a sinistra di Veltroni e dei partitini ?comunisti?, prima finisce meglio è, e la strada è lo scioglimento. |
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zeross Amministratore


Registrato: 19/11/08 12:04 Messaggi: 8227 Residenza: Atlantica
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Inviato: 17 Feb 2009 15:37 Oggetto: La quiete dopo la tempesta |
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paolodegregorio ha scritto: | - Sardegna addio ?
Paolo De Gregorio, 17 febbraio 2009
All?indomani del disastro elettorale in Sardegna che vede la destra trionfare, impropriamente aiutata dal Presidente del consiglio e dai Cardinali, vi propongo la lettura di un mio articolo pubblicato su molti forum l?11 gennaio 2009, che fotografava il mio giudizio su Soru e le elezioni.
Vi pregherei di distinguere, nella orgia di parole inutili e sbagliate che girano, tra quelli che sono in grado di dare valutazioni che si rivelano giuste, come la mia analisi sulla Sardegna e Soru, e quelle valutazioni che sono solo prodotte dal desiderio soggettivo dei singoli.
Vorrei una maggiore credibilità e attenzione e soprattutto un aiuto di chi mi legge per estendere alla propria sfera sociale i miei articoli.
L?agonia della sinistra è profonda, la sua identità e strategia sono perdute, la destra trionfa proprio perché non ha avversari. Una nuova opposizione va costruita non facendo nuovi partitini, ma partendo dalle necessità dell?ambiente e delle classi subalterne e traducendole in iniziative e lotta di massa.
L?attuale abusiva occupazione dello spazio a sinistra di Veltroni e dei partitini ?comunisti?, prima finisce meglio è, e la strada è lo scioglimento. |
Lungi da me qualsiasi vena polemica non ti sembra di essere un pò troppo estremo nei giudizi.
Sembra che le tue parole piu che da amore verso la sardegna siano motivate da odio verso lo schieramento vincente le elezioni sarde del 2009?
Sopratutto nel post dell 11 gennaio.
quando tu dici il "dovere di eliminare dalla scena politica Berlusconi", porti a pensare che la politica non sia l'agone dove ci confrontano le idee idone a risolvere i problemi, bensi ci regola i conti alla maniera di Al Capone! 8)
Eppoi non ti rendi conto che il problema di rendere ineleggbile qualcuno e un campo molto delicato e che non può essere regolato in maniera facilona o peggio ideologica.
Pensa se io stabilisco che non può essere eletto chiunque possieda ad esempio quote azionarie di societa che detengono concessioni pubbliche, ogni italiano, che abbia investito in borsa, in titoli di società televisive Mediaset Telecom Italia), energetiche (ENI Enel), autostrade, lottomatica e tutte quelle che non mi vengono in mente come le minerarie, dovrebbero essere esclusi dall'agone politico?
sarebbero un numero elevatissimo di persone, sarebbe una ingiustizia ed anche incostituzionale. Non credere che persone assennate non vi abbiano pensato in questi anni.
Se pero si parla con la vista annebbiata dal fanatismo ideologico allora queste obiezioni semplicemente non vengono prese in considerazione, ma ciò non vuol dire che in uno stato di diritto si possa fare quello che si vuole solo perche lo si vuole!
Si vede chiaramente dalle tue considerazioni generali sulla Sardegna e sui tuoi sogni che hai una visione in parte utopistica di come dovrebbero andare le cose, ma nella realtà il conflitto naturale tra le diverse esigenze di tutte le comunità che fanno parte di una nazione, portano a dover cercare una mediazione tra i diversi interessi.
Non si può chiedere di non costruire piu seconde case, non puoi dire facciamo solo un agricoltura per noi e non per l'esportazione, a meno che non si voglia una economia autarchica di mussoliniana memoria.
Una isola pulita non si fa solo con i proclami, ma con una educazione capillare al risparmio ed al riciclo, con strutture idonee all'immagazzinamento e selezionamento del riciclabile senza dimenticare che esistono rifiuti speciali, come quelli ospedalieri che devono essere per forza inceneriti ( non certamente in grossi mega impianti, ma pu sempre in inceneritori) oppure rifiuti contenti metalli pesanti che devone essere inertati eppoi per forza depositati in siti, che vogliamo chiamare depositi invece che discariche, sempre luoghi fisici dove vanno collocati.
Ed infine l'elettroconduttura che dal Lazio collegherà la Sardegna serve appunto a rifornire di energia elettrica l'isola in futuro senza dover costruire nuovi impianti, anche perchè le autorità locali sarde di qualsiasi colore politico sono le prime con il sostegno popolare diffuso a non volere l'installazione di mulini a vento (li chiamo cosi perchè e cosi in spagna e non mi ricordo bene qual'è la parola italiana corrispondente) per produrre elettricità.
Rimanere legati ad una idea naturalistica dei luoghi, oppure ideologica della politica in realtà rendi prigionieri di uno schema che rendi incapaci di capire il successo di forze politiche che nella semplificazione del proprio messaggio hanno fatto il loro punto di forza.
Chi vota Berlusconi, fà la stessa cosa che in venezuela fanno coloro che votano Chavez, ovvero danno forza ad un sogno veicolato dai messaggi dei leader.
I leader maximi usano un linguaggio diretto che deve colpire ed eccitare l'imaginazione del popolo.
Solo rendendosi conto che questo tipo di comunicazione intercetta un malessere che necessità di una risposta moderna si puo allora contrastare questo tipo di messaggi e di politica.
Sicuramente la creazione del Partito Democratico nasce da una sentita esigenza, la quale purtroppo non trova compimento con l'attuale gruppo dirigente, erede del passato, ma non è con lo scioglimento del nuovo che si puo fornire le risposte. |
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celestia Dio maturo

Registrato: 10/08/08 16:41 Messaggi: 2025
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Inviato: 17 Feb 2009 17:35 Oggetto: |
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Ciao Zeross
Hai ragione al 100%, però purtroppo destra e sinistra si equivalgono e a volte non sono neppure distinguibili, hanno le stesse magagne.
Il problema non è Berlusconi sì, Berlusconi no, perchè allora si aumenta una personalizzazione della politica che non è necessariamente un bene,
il problema è che manca una classe dirigente degna di questo nome, e il flop di Soru è indicativo
La sinistra è morta, ma la destra quali risposte concrete dà? Boh! Se la sinistra è morta perchè aveva come unico scopo quello di attaccare Berlusconi, e non ha mai avuto un programma decente attuato, la destra quali grandi meriti ha?
Auguriamoci che il nuovo governatore risolva i problemi, ma realmente non con la politica dell'annuncio come ha fatto finora la destra, con l'annuncio non si esce dalla crisi, e non si faranno mai riforme adeguate, è solo aria fritta, di tutto si ha bisogno fuorchè di bei proclami.
Per quanto riguarda l'ineleggibilità di Berlusconi la sinistra non ha saputo offrire nessuna alternativa valida, quali mezzi ha proposto per uscire dall'impasse? Si è limitata a un NO teorico, ma poi? Se le Tue considerazioni sono vere, e lo sono, allora delle 2 l'una: o hai ragione e questo fatto ha consentito a Berlusconi di restare al potere, oppure c'è intrallazzo sotto i proclami della sinistra...
Finora è mancato un corretto approccio ai problemi, auguraimoci che ci sia d'ora in poi
Con simpatia
Celestia |
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paolodegregorio Dio minore

Registrato: 13/07/07 13:00 Messaggi: 979
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Inviato: 20 Feb 2009 18:41 Oggetto: |
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x Zeross,
anzitutto io non parlo con odio, le mie sono riflessioni, idee e proposte che capisco che non condividi, ma che non si possono portare su questi livelli di discussione.
x Celestia,
colgo una certa ambiguità nelle tue risposte, che puntualmente arrivano ad ogni mio scritto. Spesso mi dici di essere d'accordo e poi concordi al 100% con chi mi attribuisce odio, fanatismo, sogni etc, |
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celestia Dio maturo

Registrato: 10/08/08 16:41 Messaggi: 2025
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Inviato: 21 Feb 2009 16:27 Oggetto: |
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@ Paolo
Concordo con Zeross sul fatto che l'ineleggibilità è un rischio, perchè mette un limite ad un diritto come la libertà di pensiero, che è, o dovrebbe essere, un bene costituzionalmente garantito
Anche a voler dire che la destra non si esaurisce con il solo Berlusconi, (sia a destra che a sinistra c'è gente valida, vedere quanto conta è un'altra storia) non penso che eliminare Berlusconi impedendogli di fare politica sia la soluzione di tutti i mali. Ex- post, visto il fallimento di Veltroni, non so chi avrebbe potuto tenere insieme il governo, Prodi no di sicuro. Che poi Berlusconi fa politica per difendersi da chi vorrebbe farlo fuori, si può essere d'accordo, ma all'orizzonte non ci sono molte alternative, chi potrebbe sostituirlo? Uomini d'apparato? Speriamo proprio di no. Come giustamente dici Tu si dovrebbe consentire l'accesso alla politica a chi viene dall'esperienza nel sociale, e conosce bene i problemi concreti, ma con questa nomenclatura è dura...
@ Zeross
Non credo che Paolo abbia odio o fanatismo, secondo me è più deluso dallo sfascio del sistema, che ha generato un personaggio come Berlusconi e una sinistra divisa che pensa più alle poltrone che a risolvere i problemi reali. Se chi vota Berlusconi insegue un sogno, Paolo mi sembra più realista nel denunciare le storture, l'unico augurio che a forza di farlo arrivino politici in grado di attuare le riforme, invece di crecare di censurare la rete...
Celestia |
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