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L'impronta personale
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Proserpina
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MessaggioInviato: 01 Gen 2009 21:30    Oggetto: L'impronta personale Rispondi citando

Vi siete mai soffermati a pensare a quella particolare "impronta" che ogni individuo ha?
A ricordare qualcuno non per i suoi capelli o per i suoi occhi ma per quella "sensazione" generale, globale, quel "profumo" che la caratterizzava?

E si vi è capitato sapreste descivere questa impronta con una metafora, un immagine, un profumo, una musica?

Ci provo per prima eh...


L'impronta di mio nonno aveva l'inteso acre odore le tabacco della sua pipa....il colore del fieno di luglio e al tatto la corteccia di un pino....La sentivo avvicinarsi come una sonata di Chopin...
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Proserpina
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MessaggioInviato: 01 Gen 2009 21:38    Oggetto: Re: L'importa personale Rispondi citando

Proserpina ha scritto:



L'impronta di mio nonno...
....La sentivo avvicinarsi come una sonata di Chopin...




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Ermengarda Categna
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MessaggioInviato: 01 Gen 2009 22:15    Oggetto: Rispondi citando

Credo di capire a che ti riferisci. Per me, una nota e tradizionale marca di sapone (ma anche talco e da un po' detersivi per bucato) ha "odore di Zio Corrado". Mio zio evidentemente ne faceva uso e inevitabilmente, aprendo il flacone dell'ammorbidente o una confezione di sapone di quella profumazione, DEVO pensare (con affeto, peraltro) a lui.

Ci sono andata vicina?
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Proserpina
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Residenza: Sono solo nella tua mente (by Odos)

MessaggioInviato: 01 Gen 2009 22:47    Oggetto: Rispondi citando

Ermengarda Categna ha scritto:
Credo di capire a che ti riferisci. Per me, una nota e tradizionale marca di sapone (ma anche talco e da un po' detersivi per bucato) ha "odore di Zio Corrado". Mio zio evidentemente ne faceva uso e inevitabilmente, aprendo il flacone dell'ammorbidente o una confezione di sapone di quella profumazione, DEVO pensare (con affeto, peraltro) a lui.

Ci sono andata vicina?


si e no...tu mi parli della tua memoria evocativa...che un profumo attiva....io invece parlo dell'opposto...
Stasera ho ripensato a mio nonno ad esempio..e un flusso di emozioni, odori, colori e suoni sono arrivati...
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etabeta.7
Semidio
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MessaggioInviato: 03 Gen 2009 18:16    Oggetto: Re: L'impronta personale Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
Vi siete mai soffermati a pensare a quella particolare "impronta" che ogni individuo ha?
A ricordare qualcuno non per i suoi capelli o per i suoi occhi ma per quella "sensazione" generale, globale, quel "profumo" che la caratterizzava?

E si vi è capitato sapreste descivere questa impronta con una metafora, un immagine, un profumo, una musica?

Ci provo per prima eh...


L'impronta di mio nonno aveva l'inteso acre odore le tabacco della sua pipa....il colore del fieno di luglio e al tatto la corteccia di un pino....La sentivo avvicinarsi come una sonata di Chopin...





Think Si, in effetti è così ma se penso a tutti quelli che ho conosciuto solo pochi hanno lasciato un'impronta che ricordo in modo particolare e che scatena emozioni ancora forti. Gli altri sono passati pressochè anonimi, solo vaghi ricordi.
Forse non ho saputo cogliere la specificità di ognuno , o forse il meccanismo scatta nei confronti di quelle persone che entrano in qualche modo in sintonia con noi .


Odore di naftalina , aroma di caffè d'orzo un profumo intenso , colori sfumati tendenti al nero come una cappa indissolubile, movimenti lenti ritmati , pacatezza, o forse solo rassegnazione, mia nonna rivive in queste emozioni, pensare a lei equivale a rallentare, fluire gradevolmente , una piacevole sensazione di benessere ovattato, una nenia, il calore di una stufa a legna.

Non so se ho centrato l'argomento, in ogni caso anche solo descriverlo è stato molto piacevole .
Ciao
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Silent Runner
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MessaggioInviato: 03 Gen 2009 19:16    Oggetto: Rispondi citando

Oh, sì credo proprio di sì.
Si ricordano le persone che hanno influito più di altre nella nostra emotività e l'emotività è strettamente legata ai sensori più attivi e primitivi del nostro essere: l'olfatto è uno di questi, il più trascurato ma il più potentemente legato alla nostra evoluzione.
Ripensando a uno dei miei antenati (il padre di mio padre) posso ricordare l'odore del cuoio delle sedie del suo studio, l'odore metallico delle vecchie macchine da scrivere e delle calcolatrici meccaniche, l'odore della carta e dei mobili, l'odore di antico, dell'inchiostro nel calamaio, l'odore del tampone della carta assorbente che venica usata per asciugare la scrittura appena eseguita.
Ma le emozioni, semmai ce ne fossero, provengono da altri ricordi e non sono collegate ad alcun odore particolare.
Sono ormai rare le emozioni che provo ricordando qualcuno, tutto si è acquietato perché a tutto ho dato una risposta.
Provo invece emozioni più intense con le persone con le quali interagisco, loro non mi hanno lasciato alcuna impronta perché sono sempre reali e ogni volta che le incontro devo riconoscere di avere davanti una persona che non conosco se non per poche cose che comunque non la descrivono.
Così mi trovo con il privilegio di incontrare ogni volta la persona che ho già conosciuto e, tolti i punti fermi che me la fanno riconoscere come tale, ho il piacere e la meraviglia di incontrarla, per così dire, di nuovo per la prima volta.

Credetemi, è raro che le persone che incontriamo siano banali o "comuni come sembrano o credono di essere. Ci sono molti lati in ciascuno di noi che può essere esplorato e conosciuto solo con la continuità e la confidenza. Ci vuole tempo per conoscere un amico, un fratello, un'amante. Alle volte non basta una vita. Lo so che sembra la stessa retorica dei bigliettini che si trovano nei "Baci Perugina" ma non è così.
Per conoscere qualcuno in profondità è meglio non amarlo o innamorarsene troppo, altrimenti i nostri bisogni emergono a coprire la persona di elementi che non gli appartengono. Lo/la rivestiamo come un albero di Natale, lo/la copriamo con i nostri desideri e vediamo in lui/lei ciò che vorremmo vedere.

In realtà le persone non sono statue del Davide di Michelangelo o della Venere sinuessana. Sono qualcosa di più e di meno, sono comunque qualcosa che stanno per divenire. Se ne possono anticipare (prevedere) le qualità, se ne possono intuire le fragilità (a noi ben note come punto d'ancoraggio per la nostra devozione) e finisce che l'impronta che queste lasciano in noi è composta solo dalle cose che ci piace ricordare, trascurando in fondo proprio quelle persone che abbiamo amato.
Vestiamo gli altri di ricordi per poterci emozionare alla bisogna.
Ma è come vestire un morto.
Gli abiti e il guscio esterno, il corpo del defunto ben lavato e truccato perché sembri addormentato sono tutto quello che ricordiamo mentre lui, l'essenza della persona viva è dissolta e perduta per sempre.

Non ho mai visto fiorire un albero abbattuto, le antiche foreste del carbonifero non stormiscono al vento.
Io nemmeno le ricordo quelle foreste, posso solo immaginarle umide, oscure, piene di insetti giganteschi come in effetti è stato ma l'unico ricordo che ho di esse è legato alle montagne di antracite (carbone fossile) che i carbonai scaricavano in cantina. Quel carbone finiva poi nella stufa per riscaldare la casa. Ricordo che mi arrampicavo sulla montagna nera e l'impronta che essa mi lasciava era polvere impura di carbonio e zolfo.
Non so a quali alberi fosse appartenuta quella materia fragile e sbriciolata, non ne aveva mantenuto la forma e la memoria.

Però Proserpina ha proposto un gioco interessante.
Chissà che nel ricordare l'impronta di qualche persona a voi cara non vi capiti di pensare che forse non era affatto come la ricordate ma che fosse più o meno come voi, una persona con una memoria misericordiosa e come voi, talvolta, ricordava qualcosa così come non era, per il solo piacere di ricordare odori, forme, luci o cantilene.
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Proserpina
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MessaggioInviato: 05 Gen 2009 16:31    Oggetto: Rispondi citando

Silent Runner ha scritto:


Credetemi, è raro che le persone che incontriamo siano banali o "comuni come sembrano o credono di essere. Ci sono molti lati in ciascuno di noi che può essere esplorato e conosciuto solo con la continuità e la confidenza. Ci vuole tempo per conoscere un amico, un fratello, un'amante. Alle volte non basta una vita.



Vestiamo gli altri di ricordi per poterci emozionare alla bisogna.
Ma è come vestire un morto.



Chissà che nel ricordare l'impronta di qualche persona a voi cara non vi capiti di pensare che forse non era affatto come la ricordate ma che fosse più o meno come voi, una persona con una memoria misericordiosa e come voi, talvolta, ricordava qualcosa così come non era, per il solo piacere di ricordare odori, forme, luci o cantilene.


Verissimo...ma che bello vestirla di nuovo delle nostre percezioni...rievocarla e amarla ancora una volta.....Per quello che di lei ci piaceva scorgere...e per il mistero che celava ma che proprio per questo si vestiva di musiche e odori e non di idee o parole.
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etabeta.7
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MessaggioInviato: 08 Gen 2009 15:55    Oggetto: Rispondi citando

Proserpina ha scritto:
Silent Runner ha scritto:


Credetemi, è raro che le persone che incontriamo siano banali o "comuni come sembrano o credono di essere. Ci sono molti lati in ciascuno di noi che può essere esplorato e conosciuto solo con la continuità e la confidenza. Ci vuole tempo per conoscere un amico, un fratello, un'amante. Alle volte non basta una vita.



Vestiamo gli altri di ricordi per poterci emozionare alla bisogna.
Ma è come vestire un morto.



Chissà che nel ricordare l'impronta di qualche persona a voi cara non vi capiti di pensare che forse non era affatto come la ricordate ma che fosse più o meno come voi, una persona con una memoria misericordiosa e come voi, talvolta, ricordava qualcosa così come non era, per il solo piacere di ricordare odori, forme, luci o cantilene.


Verissimo...ma che bello vestirla di nuovo delle nostre percezioni...rievocarla e amarla ancora una volta.....Per quello che di lei ci piaceva scorgere...e per il mistero che celava ma che proprio per questo si vestiva di musiche e odori e non di idee o parole.




La definizione di pros mi piace molto perchè rivivere, anche solo per alcuni attimi, situazioni emozioni, è molto bello, i sensi ci aiutano in questa evocazione , sono assolutamente indispensabili, a volte basta un odore particolare per scatenare ricordi. Silent mi trovi solo in parte daccordo , esistono persone che non lasciano tracce e nemmeno impronte, (quantomeno significative) nessun odore o colore potrebbe farmele ricordare , lo so, ognuno di noi è unico con caratteristiche che gli sono peculiari, però scatta sempre quel misterioso meccanismo per cui una persona ti rimane impressa più che un'altra, un'alchimia strana che ti lega a quella determinata personalità che per te ha significato qualcosa.
Non si tratta di essere indifferenti verso gli altri, però io vedo che nei confronti di qualcuno ciò avviene spontaneamente, mentre per altri è solo un esercizio di buona e civile convivenza, pur apprezzandone le qualità. Perchè un odore evoca quella persona particolare e non altre ?
Eppure ho interagito con un'infinitò di persone , ho imparato molto da tanti, ma solo alcuni sono rimasti sintonizzati sulla mia lunghezza d'onda.
Sarà un mio limite? Think Think
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MessaggioInviato: 08 Gen 2009 16:20    Oggetto: Rispondi citando

Ma no, non vedo alcun limite e francamente nemmeno tanta differenza fra il tuo pensiero e il mio ma il tuo distinguo è sicuramente importante, ciascuno deve dire le cose che sente con parole proprie anche se questo può farle sembrare diverse da quelle degli altri.

Con i dovuti distinguo siamo tutti costituiti sulla stessa base socio-emotivo-genetica. Non credo che le differenze che ci fanno pensare di essere un po' più unici siano poi così grandi. La nostra unicità viene da ben altre cose, non soltanto dalle nostre idee e, in questo contesto, la nostra unicità è sicuramente salva anche se condividiamo inaspettatamente sentimenti ed impressioni simili con altri.

Detto questo credo che tu abbia ragione comunque sia. Il tuo punto di vista è più che condivisibile, le sfumature che possiamo incontrare nella questione sono talmente tante da poterci permettere il lusso persino di dissentire pur dicendo cose molto vicine anche se, così ci piace pensare, differiscono per un meraviglioso cavillo. Wink
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MessaggioInviato: 01 Feb 2009 18:03    Oggetto: Rispondi citando

Ciao a tutti e ben rivisti!
Volevo intervenire su questo argomento che mi stuzzica l'appetito...
l'odore è il senso primario del nostro corpo, il piu' antico.
Certamente piu' è nuova e importante l'esperienza che si fa , di un luogo , di una persona, di un cibo e altro, e piu' si stampa nella mente l'immagine di quell'odore che tende a rimanere indissolubile.
Per essere indissolubile, oltre all'importanza dell'evento che viviamo, si inserisce la continuità dello stesso stimolo. Nel senso che se una persona cara mette per esempio sempre il solito profumo, noi identificheremo quel marchio ovunque. Ma a volte invece basta un attimo, che si collega ad un fatto prepotente e shoccante, oppure bellissimo o bruttissimo...insomma uno di quei momenti "topici"o incontri importanti sotto tutti i punti di vista che l'odore ci avverte che è stato messo un punto esclamativo alla nostra esperienza e si identificherà per sempre con un cartellino di riconoscimento.
Quindi è molto interessante notare anche questo avviene anche per le cose negative...un avviso di allontanamento, di fastidio o pericolo,
Dagli odori, arrivano molti messaggi anche inconsciamente.

Per esempio l'odore maschile delle persone di famiglia per noi ragazze era molto importante, specialmente perchè tanto diverso da quello dolce e rassicurante materno.
Alcuni erano stranamente fastidiosi, altri buoni, altri, nella mia infanzia avevano il sapore di fumo, che nei paesi accompagnavano tutti i contadini. Quello mi piaceva tanto, insieme alle loro mani ruvide e le rughe intorno agli occhi e quel loro sorriso. che sembrava faticoso, ma bellissimo.
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MessaggioInviato: 01 Feb 2009 20:01    Oggetto: Rispondi citando

Bentornata Blumerle!
Sì, gli odori e la memoria, l'emotività, l'affettività e la narrazione successiva agli eventi che, grazie agli odori, diventano un palcoscenico.
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MessaggioInviato: 12 Feb 2009 16:39    Oggetto: Rispondi

Blumerle ha scritto:
Ciao a tutti e ben rivisti!
Volevo intervenire su questo argomento che mi stuzzica l'appetito...
l'odore è il senso primario del nostro corpo, il piu' antico.



ciao Blum! Squeeze
Ti vedo ora!!


Mi hai fatto venire in mente l'impronta olfattiva dei mesi..

Febbraio
Odore di terra umida...Lo sento nella pancia...mi viene voglia di uscire...di sostare al sole..di stiracchiarmi pigramente...
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