Olimpo Informatico

[Gavilan]

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[Gavilan]

Sogno causato dal volo di un'ape attorno a una melagrana un secondo prima di svegliarsi - Salvador Dalì

Dire cosa mi evoca il quadro di Dalì non è facile... soprattutto dopo essere stata condizionata da quel che è stato già scritto (argh! Lo sapevo, non dovevo leggere ), ma ci proverò.

La tigre è un animale che mi affascina, così come tutti i felini dopo tutto, e tendo a non vederla come un pericolo ma come una manifestazione della forza selvaggia - e quindi affascinante - della natura.
Qui l'unico pericolo che vedo è la baionetta e, anzi, ho come l'impressione che le tigri si stiano gettando sulla donna per salvarla dalla puntura.
La prima tigre poi, quella ancora non del tutto fuori dalla bocca del pesce, sembra stia facendo uno sforzo (che le causa sofferenza) per uscirne e portare a termine il suo balzo (la sua missione).

Una cosa che mi inquieta invece è l'elefante... con quelle zampe troppo lunghe e sottili che sembrano sul punto di spezzarsi... mi ricorda incubi di bambina.


A rischio del sole - Yves Tanguy
Ehm... questo non lo conosco né lo capisco.
Ma sarei curiosa di leggere qualcosa a riguardo.


Picasso non mi piace granché, molto meglio Klimt, soprattutto Adam und Eva:

[Proserpina]

[Gavilan]

Posso "rilanciare" con un classico?





"Nascita di Venere" di Sandro Botticelli.


Cosa ne pensi?

[Proserpina]

[Gavilan]

Non avevo mai guardato questo dipinto come a qualcosa di sensuale, ma ho avuto come una intuizione e allora l'ho postato.

A dir la verità, da questo punto di vista, mi colpiscono più Zefiro e Clori, così avvinghiati, piuttosto che la "protagonista" Venere.
Forse perché la vedo passiva, immota, in mezzo agli eventi che la circondano.

[Proserpina]

[Gavilan]

Sì, forse è vero: questo volto ha ancora quel non so che di bambina, ma lo sguardo va "oltre"...

[kevin]

Sta pensando ...
sta pensando e mentre lo fa, risente vivere dentro di lei l'emozioni che ha provato, che ha sentito vivere nel suo corpo per la prima volta,
quando ha avuto il suo primo contatto fisico con il suo lui
non è successo nulla, si sono solo toccati le mani, si sono abbracciati e ha sentito il respiro dell'altro unirsi al suo
è stato intenso, tanto intenso e tutto nuovo ... ora non può dimenticarlo e ci pensa rivivendolo ...

[Proserpina]

[kevin]

Ora l'ho guardata meglio e la vedo più malinconica, lo sguardo è assente,
è sul molo che aspetta una nave che la porterà lontano ...
Suo padre ha deciso così, deve abbandonare il luogo dov'è nata, dov'è vissuta fin'ora ...
E pensa a tutto quello che lascia, a tutto quello che non potrò mai più rivedere, toccare e annusare
Pensa anche a quello che l'aspetta al suo arrivo, non sa cosa sarà ed è turbata,
molto turbata, ma quello sguardo è di una persona che sta pensando
a ciò che lascia e ogni tanto un bel ricordo affiora,
le rende il viso quasi disteso per un piccolo sorriso che non riesce a uscire, ma dentro di lei c'è ...

PS. Ogni volta che lo guardo, mi sembra che cambia l'espressione del volto

[Proserpina]

[Silent Runner]

Diciamo che vi proiettiamo il nostro sentire, la nostra sensibilissima anima un po' sofferente per le ferite inflitte dalla vita e dalla memoria che a sua volta contribuisce a tenerle aperte o a chiuderle lasciandole dolenti o visibili.
L'abilità del pittore è stata proprio quello di rappresentare il nulla lasciando un guscio vuoto nel quale poter mettere tutto.
Se quel volto fosse stato africano non vi avremmo colto tutta l'emotività che vi abbiamo visto, non per razzismo (è molto trend ma già stufa), se fosse stato asiatico avremmo avuto sempre difficoltà a leggervi tutti quei sentimenti che Kevin ha descritto così bene.

In realtà nei volti dipinti vediamo noi stessi o alcune parti di noi, riflesse come sulla superficie del mare, misti alla schiuma dalla quale venere è nata.
Non dimentichiamo il curioso paradosso che si cela dietro questa nascita: pare infatti che Afrofite "Urania" fosse nata dalla evirazione di Urano da parte di Crono, il quale gettò i testicoli del malcapitato nel mare, dove questi ultimi generarono la schiuma dalla quale nacque la Dea.
Curiosa nascita a-materna, abbiamo qui una figlia di solo padre, senza l'intervento di alcuna madre, figlia comunque di una violenza subita da un uomo per mano di un altro uomo (qui le donne non compaiono) figlia che per contrasto diventa Dea del suo contrario, l'amore fisico.

E dunque ci specchiamo in un volto "caucasico" ed in esso riviviamo sentimenti profondi ma solo nostri.
C'è una sorta di partenogenesi dei sentimenti, in tutto questo.
E trovo che sia molto bello.

[Proserpina]

[Proserpina]

e su questa magica scia..

Bosch-Trittico delle Delizie