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zius Dio minore
Registrato: 17/09/05 19:33 Messaggi: 626 Residenza: Mediterraneo
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Inviato: 18 Set 2008 21:33 Oggetto: |
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zeusnews ha scritto: | ...perché comprino un cellulare che sia cool (pare che l'iPhone sia in testa a questa classifica, anche se pochissimi ne hanno uno) | ovvio che risulti più cool, è più esclusivo!
Danielix ha scritto: | Non comprendo il termine "schiavitù" quando viene applicato a una cosa che liberamente scegliamo e che ci serve, ci gratifica, ci aiuta, ci facilita la vita... | in effetti io parlerei più che altro di dipendenza...
Danielix ha scritto: | ...e se ci disturba possiamo spegnere tranquillamente... | Come no? "Posso smettere quando voglio!"
P.S.
Visto che si sta facendo una specie di censimento: anche io ho un cellulare, che uso esclusivamente per telefonare... da pochissimo (< 30 min in 1 mese) a parecchissimo (> 4 h in 1 mese, con telefonate di 30 min), a seconda delle esigenze.
Non amo tutti le funzioni oltre a quella per cui è nato il cellulare; in 8 anni ho avuto solo 2 cell, entrambi i più spartani presenti sul mercato al momento dell'acquisto; unici requisiti richiesti: semplicità dei menu, ottima durata batteria, ottima ricezione. |
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OrchidBlues Dio minore
Registrato: 18/06/05 06:00 Messaggi: 809 Residenza: ...nel mio giardino segreto...
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Inviato: 19 Set 2008 09:51 Oggetto: Re: Cellulare |
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celestia ha scritto: |
Ci sono rimasta solo io senza l'abitudine del telefono appresso?
Celestia
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No. Non sei sola! Io inizialmente lo dimenticavo volutamente ora lo "sto dimenticando" automaticamente e credimi...non ne sento la mancanza anzi....mi chiedo come non mi sono fatta più furba prima.
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Silent Runner Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
Registrato: 16/05/05 09:17 Messaggi: 23536 Residenza: Pianeta Terra
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Inviato: 19 Set 2008 18:36 Oggetto: paradossi palindromi |
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Io una volta sono uscito nudo e mi sono sentito come se fossi senza cellulare.
Ma ero uscito dal bagno!
Il cellulare è una grande invenzione: come il coltello da cucina.
Se lo usi bene è comodissimo, se lo usi male ti fai del male.
Comprendo però la dipendenza mobile. In fondo l'incomunicabilità è necessaria per sentirsi a disagio in una società che il disagio lo impone per legge.
Quando giravo per strada vent'anni fa, vedevo persone che camminavano in silenzio e se conversavano lo facevano con i loro compagni di camminata.
Oggi incontro molti schizofrenici e Giovanne d'Arco che sembrano parlare con i fantasmi, gesticolando davanti a nessuno perché dall'altra parte del telefono non c'è nessuno. O quasi.
Le cabine telefoniche erano rare ma non introvabili, i telefoni nei bar un po' più occupati delle cabine ma comunque sempre accessibili. Bastava avere un po' di pazienza.
La gente si parlava guardandosi negli occhi, scambiandosi messaggi extraverbali, espressioni, posture, gestualità. Non so se la gente fosse meno stressata o si sentisse più o meno sola. So che la gente viveva lo stesso e usciva di casa senza sentirsi nuda, salvo quando dimenticavano a casa l'ombrello in una giornata che minacciava pioggia.
I bei tempi andati non esistono, sono tutte mistificazioni della memoria e della nostalgia e allora, ripensare al passato serve solo per fare un confronto antropologico. La gente è sempre la stessa, sono solo cambiate le abitudini e le abitudini, così come gli oggetti tecnologici non sono altro che protesi dei nostri bisogni fondamentali.
Se ci pensate bene anche il linguaggio verbale è una protesi, una estensione del sentire per immagini e per sensazioni. Il desiderio è una sorta di traduzione approssimativa di ciò che sono i nostri bisogni fondamentali così come riusciamo a sentirli, percepirli e inquadrarli.
Il telefonino è diventato perciò un oggetto di desiderio perché l'uomo è un essere di desiderio. E fa quel che può per riprodurre quel senso di benessere che si ottiene soddisfacendo un desiderio.
Che gli adolescenti o gli adulti si sentano nudi senza telefonino è perciò ovvio ma che questo sia un male proprio non credo, Il male è altrove, nell'origine del desiderio, nella frustrazione o nel sentimento di insicurezza che ci spinge coercitivamente a cercare un costante contatto verbale con persone che non sono vicine fisicamente a noi e perciò sostanzialmente innocue e permutabili di volta in volta con ciò o con chi più ci gratifica e/o conviene. |
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