Olimpo Informatico

[Valentina]

Ciao a tutti?vorrei condividere la mia esperienza e sentire qualche parere. Ho richiesto un nuovo impianto telefonico per il negozio (i locali sono nuovi di zecca). In seguito al sopralluogo dei tecnici della Sirti non è stato possibile completare il nuovo impianto in quanto il proprietario dell?immobile non ha dato il consenso a ?graffettare?il cavo per assicurarlo alla facciata. In quello stabile infatti (2 piani) i cavi non sono mai stati interrati e l?aggiunta di un nuovo impianto comporta l?aggiunta di un ulteriore cavo sulla facciata.

Sono state proposte alla Sirti diverse alternative, ma i tecnici hanno dichiarato di non volersi assumere la responsabilità di un lavoro diverso da quello per cui sono solitamente chiamati ad intervenire: in sostanza, l?impianto si farà così o nulla di fatto. E così è stato, dopo diversi solleciti ho ricevuto una telefonata da un dipendente Sirti per informarmi del fatto che, senza il consenso del proprietario dell?immobile non sarà possibile realizzare l?impianto, scartando quindi qualsiasi alternativa che sarebbe presa in considerazione solo qualora la Telecom avesse, dopo l? ispezione di un SUO tecnico, acconsentito a sistemare il cavo in maniera differente.

In quanto titolare di un?attività, la mancanza di impianto telefonico di rete fissa sarebbe per me un grave danno, dovendo tra l?altro rinunciare all?installazione di una macchina POS per i pagamenti, al fax, alla posta elettronica?Ho già scritto e faxato alla Telecom?.tutto tace.

Inoltre ? ironia della sorte - mi è stato già assegnato un numero telefonico che, da quanto affermato dalla Sirti, sarà presto annullato.

Vi chiederete perché il proprietario dell?immobile non acconsente a chiodare i cavi?.Beh, pare che, quando decise di demolire e ricostruire lo stabile, sia stato costretto a chiedere il permesso e presentare il progetto alla Telecom che, in quanto proprietaria dei cavi assicurati alla facciata, decide anche sulle opere murarie che li sostengono.



Valentina

[Fly]

... vi siete mai chiesti quanti problemi in meno avremo se il telefono fosse considerato (come credo lo sia al giorno d'oggi) un bene di prima necessità?

Sapete che se qualunque costruttore non predispone tutto il necessario per l'impianto elettrico e per il suo allaccio, la casa non può venire dichiarata abitabile mentre se mancano le infrastrutture per i collegamenti telefonici non gline frega niente a nessuno?

Se la stessa attenzione che viene posta da parte dei costruttori all'Enel fosse posta anche per il gestore telefonico, molti problemi non si presenterebbero. Invece...

All'arrabbiata Valentina volevo solo dire che quando qualcuno autorizza la posa di cavi sulla facciata di una sua proprietà, se un domani deve fare delle ristrutturazioni, deve semplicemente chiedere di spostare i cavi. Questo avviso però, non è un impedimento: serve solo per permettere al gestore telefonico di attivarsi per non interrompere il servizio a chi "viaggia" su quel cavo (mi sembra una richiesta corretta daltronde). Che poi i tempi non siano dei più brevi questo è un'altro discorso e comunque nulla toglie ai diritti del proprietario dello stabile.

Nel suo caso credo solo che il proprietario non voglia più cavetti in facciata (ok, sacrosanto diritto) e che non gliene freghi niente dei suoi problemi.

[Valentina]

Beh...chiedere semplicemente il permesso si è tradotto in richiesta formale + presentazione del progetto di ristrutturazone e mesi di attese che, sommate alle attese comunali....ti lascio immaginare. E' vero che nessuno si preoccupa di predisporre correttamente gli edifici per gli impianti telefonici,ma mentre Enel, da gestore unico, si occupa di qualsiasi tipo di modifica, la politica di Telecom_ Sirti è: noi non spendiamo più per lavori di allestimento (se non lo stretto indispensabile) perchè tanto voi vi fate i contratti con altri gestori e alla fine noi non ci guadagnamo nulla.