Olimpo Informatico

[dezzy boy]

Una donna posta un messaggio su una chat "forse un giorno vi racconto la mia storia.." e a dozzine chiedono e implorano che faccia questo passo: che conceda alla plebaglia maschile l'onore di udire la sua favolosa storia.

Un uomo può anche scrivere che si sta per ammazzare buttandosi dalla finestra ma il massimo del calore umano che può aspettarsi è il sintetico commento: "Attento a non centrare la mia macchina...".

Non dite di no. Non fate finta di non capire. Ci sono poche cose più facili e più inutili di fingere di non capire. Ma in questo caso la situazione è troppo macroscopica, troppo palesemente ingiusta per poter essere ignorata o passata sotto silenzio. La settimana scorsa visitavo il sito di [xxx]. Stavo dando un'occhiata alle bacheche coi messaggi. Come d'abitudine (pessima abitudine) i messaggi erano suddivisi in varie categorie: "Lui cerca lei per amore", "Lei cerca lui per amore", "Lui cerca lei per amicizia", "Lui cerca lui per amicizia" .. e via delirando.

[.....]

Insomma leggo le "sezione" dei messaggi "Lui cerca lei per amore", e trovo dozzine di messaggi. Maschietti (non meritano definizioni migliori) che si accalcavano per cercare con una frase a effetto, spiritosa, romantica o semplicemente assurda, di catturare per un istante l'attenzione di una improbabile "favolosa" donna di passaggio.

Disgustato vado a leggere la sezione "Lei cerca lui per amore", aspettandomi di trovare il deserto. Sopresa! C'erano un sacco di messaggi anche in quella sezione. Vado però a leggere i titoli e i mittenti e scopro che anche qui i messaggi erano stati scritti da "lui" in cerca di "lei". Quale orrore: questi patetici, servili, "celomollisti" maschietti, dopo aver invaso in ogni ordine di posti la sezione maschile a loro dedicata, hanno invasto strisciando sulle loro bave filamentose, anche la sezione femminile, nella grottesca speranza di incappare in qualche lettrice con poco senso dell'orientamento o semplicemente lesbica (ma si tanto va bene tutto, basta che siano femmine e respirino ecc.).

A onor del vero, però, in quella sezione femminile c'era anche un messaggio scritto da un'autentica donna. (Sì, proprio una di quelle famose persone di cui si parla tanto in televisione e sui giornali).

In realtà sulla sua autenticità sarebbe lecito dubitare visto che è tristemente diffuso il fenomeno dei cyber-travestiti. Maschi che si spacciano per femmine. A volte per compiacere un immaginario erotico palesemente omosessuale, molto più spesso solo per provare il brivido di essere presi in considerazione da qualcuno. E una firma femminile al proprio messaggio è sempre garanzia di un grande successo di pubblico.

In quel caso però sull'autenticità della natura femminile dell'autore non ho alcun dubbio. L'arroganza di quelle parole. Il diktat, quasi un manifesto di nuova razza ariana, del potenziale prescelto, era un chiaro segno delle origini dell'autore. Trattasi di "mitica" donna: una favolosa maestà imperiale che stava cercando un principe per avere un giorno un erede cui lasciare il regno e l'impero.

Richieste: "Alto ma non più di un metro e 85". Eh già perché il troppo è troppo. Andare in giro con uno spilungone potrebbe essere "inelegante". Anche perché mi sa che la "Sua Altezza", autrice del messaggio, doveva essere alta come un tavolino.

"Età tra i trenta e i trentasei anni". perché non dire semplicemente: "Deve avere 33 anni"!?

E poi l'elenco proseguiva con le qualità umane, caratteriali ed economiche. Con quei soliti amabili paradossi tipicamente femminili: "Deciso ma non aggressivo", "Sensibile ma non introverso", "Gran scopatore ma non fedigrafo", "Ricco ma non avido" ecc, ecc.
Ora la cosa interessante è che nelle richieste "minime" di età e altezza io ci sarei rientrato, anche se per un pelo.

Sono un metro e 83. Questo significa che se mettessi scarpe con tre centimetri di tacco verrei "squalificato". Tuttavia avrei potuto infilarmi delle pianelle e sciabattare fino a Verona per conoscere cotanta Altezza Imperiale. Ma mi sono astenuto dal farlo, perché sapevo che se fossi andato a incontrarla sarebbe stato solo per farle una faccia così di schiaffi. A lei e a tutti quegli stronzi senza dignità che hanno risposto al suo annuncio.

Vorrei fosse chiara una cosa. E' innegabile un certo mio astio contro queste "Maestà imperiali". perché l'invidia è una brutta bestia, e tanti privilegi del tutto immeritati, non possono lasciarmi indifferente. Vorrei però fosse chiaro che l'obiettivo principale dei miei strali non sono le donne ma gli uomini. Questi uomini senza dignità che strisciando e umiliandosi in continuazione, usando sempiternamente come unico approccio con le donne il "calabraghe istantaneo" di Montanelliana memoria, finiscono non solo (com'è ovvio) per trasformare la loro vita in un inferno ma cosa più grave, dal mio punto di vista, finiscono per rendere la vita difficile a tutti gli altri uomini, me compreso, proprio a causa del loro servile comportamento.

Potrà anche essere "spoetizzante" come esempio ma indubbiamente riesce a raggiungere lo scopo. L'obiettivo di spiegare la natura di questa autentica piaga sociale. L'esempio è quello del mercato del lavoro. Se non ci fossero dei sindacati che impongono un contratto collettivo con diritti (salario, ferie, assistenza sanitaria ecc) minimi, potete stare certi che ci sarebbero persone, molte persone, disposte a lavorare per 800.000 al mese, senza assistenza, senza ferie e con orari variabili a seconda dell'umore padronale. Questa situazione finirebbe per danneggiare anche coloro che già avevano un lavoro ben retribuito per l'ovvia ragione che i datori di lavoro se sapessero di poter contare su questa massa di disperati, disposti a lavorare per un tozzo di pane, non avrebbero motivo di continuare a fornire stipendi decorosi.

Nel caso dei rapporti uomo-donna non si parla di denaro (non sempre quantomeno) ma esiste comunque una "moneta" di scambio. Si da e si prende in queste relazioni. Il punto è quanto si da e quanto si prende.

Disgraziatamente non esiste un "sindacato" degli uomini, e si vede. Ogni donna, per quanto bruttina, in la con gli anni, o caratterialmente insignificante, è abituata ad avere comunque dei corteggiatori. Per il solo fatto di essere nata donna, ma anche di essere nata sul territorio italiano. Eh si perché la situazione italiana è particolare.

Questa folla di maschi disperati, disposti a osannare qualunque stronza di passaggio finisce per rendere insostenibile la situazione anche per gli uomini che vivono e si muovono in posizione eretta, i quali a dispetto delle loro giuste aspettattive finiranno per scontrarsi con una popolazione femminile sempre più viziata ed esigente. Ormai abituata a poter avere tutto senza offrire nulla.

Poco tempo fa mi è capitato di leggere un articolo attinente all'argomento. Si parlava di una particolare statistica: l'aumento delle unioni tra italiani e straniere. Attenzione però: l'aumento riguardava solo coppie formate da uomini italiani e donne straniere. E non viceversa. Gli uomini stranieri si guardavano bene dal mettersi con donne italiane. Donne "immotivatamente pretenziose" come ebbe acutamente a definirle un turista inglese in quello stesso articolo.

Non del tutto "immotivato" comunque il loro comportamento. Ormai si sono abituate a questo andazzo. Al fatto che in Italia il valore complessivo di un maschio è circa tre o quattro volte inferiore a quello di una femmina. E si parla di un "valore" quasi economico, nato dalle folli evoluzioni di domanda e offerta in questo settore, non certo di un valore reale. Visto che sempre più spesso capita di incontrare coppie decisamente male assortite. Uomini interessanti, simpatici, talora vistosamente attraenti, legati a donne bruttine, superficiali e tragicamente banali in ogni loro manifestazione. Ma tant'è, a questo ormai si è arrivati. Per fortuna il mondo non finisce ai confini italiani. Il sapere che oltre il Brennero c'è un intero continente pieno di donne non irragionevolmente pretenziose è incoraggiante.

Disgraziatamen­te andare a vivere all'estero non è alla portata di tutti. Sicuramente non lo è per me, attualmente. Ma ormai sono sempre più convinto che legarsi a un'italiana sarebbe come intraprendere la professione stabile di "zerbino". Avresti una casa con dentro un'Altezza Imperiale e tanti ospiti che fanno la fila per venire a trovarla. E prima di entrare si pulirebbero le scarpe su di te.

Quello che può dare un'idea della sperequazione a cui si è arrivati, è il modo in cui le donne italiane reagiscono a complimenti e sguardi adoranti: con fastidio.
"Le loro Maestà Imperiali" sono infastidite dagli osanna della folla...". Eh, già, sono seccature. Non potete neanche uscire di casa che folle di maschi iniziano a fare la hola.
Ma almeno in questo senso mi sento di potervi tranquillizzare: questi "fastidi" non dureranno per sempre. Verrà un giorno in cui la "folla" quando vi incontrerà cambierà marciapiede. E quel giorno, nel momento in cui avrete per la prima volta toccato il fondo, saprete quello che hanno provato e provano gli uomini in ogni giorno della loro vita.

[flyngvfactor87]

[Gavilan]

Ciao Dezzy boy,
benvenuto all'Olimpo.
A quanto pare sono la prima donna a risponderti. Vediamo un po'.

[flyngvfactor87]

[GrayWolf]

Prima di tutto: benvenuto all'Olimpo.

Ora dico la mia:

Pur essendo contrario alle generalizzazioni e alle categorizzazioni, devo dire che [purtroppo] hai perfettamente ragione.

Prima di operare una divisione, vorrei sottolineare che innanzi tutto siamo Persone indipendentemente dal nostro sesso, quindi con una mente, una volontà, delle aspirazioni, dei progetti, dei sogni.
Forzatamente, a questo punto vorrei elencare i quattro generi che compongono il genere umano:
Donne
Uomini
femmine
maschi.

Purtroppo sembra che gli ultimi due generi fossero in ferie [o forse in sciopero] all'adunanza per la distribuzione del cervello.

Animalescamente parlando, i comportamenti enunciati sono perfettamente coerenti:
il maschio della specie farà di tutto per "spargere" il suo seme concupendo più femmine possibili; tutto in nome della prosecuzione della specie;
la femmina cercherà il maschio più forte, quello che la difende, che le darà più sicurezza, sempre per la stessa ragione: pargoli robusti potranno far proliferare la stessa specie.

Trasformando culturalmente e socialmente questo impulso primordiale e innato, i rapporti fra gli umani si basano su parametri concernenti l'estetica, la ricchezza, l'attrazione fisica e la soluzione di una fantasia [o fobia, secondo l'angolazione dalla quale si guarda].

Ora, essendo possessori [più o meno] di circa mezzo chilo di materia grigia, risiedente in un luogo abbastanza lontano dall'apparato riproduttore, si potrebbe ipotizzare che l'uso [anche non intenso] delle circonvoluzioni cerebrali sia superiore e prioritario a ciò che sta più in basso.
Non mi sono certo dimenticato di ciò che sta nel mezzo:
il motore che ci permette di deambulare, che inizia a battere come un tamburo per un'emozione intensa, che di fronte a un tramonto ci permette di sentire la sinfonia di mille violini, suonata solo per noi.

Ho sempre auspicato e propugnato la sinergia fra persone che, di sesso opposto [solo a fini riproduttivi] dessero luogo a un unico individuo [e non sto parlando di figli] costituito dalle capacità di entrambi, senza competizione, ma con corresponsabilità al cinquanta per cento.

Credo che la cosa migliore sia di andare oltre agli stereotipi che ci circondano, di liberare la nostra mente da quei vincoli che generano solo infelicità.
Le persone che hai descritto sono da ringraziare: ci danno un fulgido esempio di come non vogliamo essere.

[Cybion]

Ciao Dezzy boy,
mi unisco al coro di benvenuto che ti sono già stati dati, e aggiungo: da donna, non posso fare altro che darti ragione, attirandomi insiema a Gavy gli strali delle altre donne.

La situazione è proprio quella che tu hai fotografato, confermata dalle riflessioni di Fly, Gavy e Gray.

Donne (o meglio, femmine) ripiegate sul proprio ego, rispecchiate in immagini patinate da rivista, che si illudono (ma fortunatamente, non sempre è così) di far girare il mondo a proprio modo, solo mostrando qualche centimetro in più di pelle in punti notoriamente strategici.

Uomini (anzi, maschi) priapicamente proiettati in una corsa alla conquista di un selvaggio west in forma di curve e ormoni, alla rincorsa della "puledra" di turno da "cavalcare".

Già, i maschi. E le femmine.
Da entrambe le parti, preponderante l'illusione di dominio, di avere in mano "le redini" della situazione.
Di qua e di là, ogni mossa è governata dal pensiero: "tanto farà quello che voglio io".
Spesso, si tratta solo di un illlusione.
Troppo spesso però, non a quella ci si limita.
Perché il meccanismo si rispecchia da entrambe le parti, nessuno domina ma tutti divengono "schiavi" di qualcosa che altro non è che una stratificazione culturale.

Prima ancora di essa, l'ottima spiegazione "istintuale" offertaci da Gray: nonostante tutte le sovrastrutture, siamo profondamente animali e come tali seguiamo gli stessi istinti.

Poi, la cultura.

Millenni di dominazione da parte del maschio hanno sicuramente spinto la popolazione femminile in una direzione ben precisa.
Non dimentichiamo che fino alla prima metà del Novecento, per tradizione la donna non doveva provare piacere (presente le camicie da notte "col buco"?) ma era abbassata al livello di fattrice: e qui, ancora una volta, l'istinto di riproduzione.
Una volta liberatesi da certe imposizioni, ci si è lanciate su una perversa china in cui tutto ciò che prima doveva esser nascosto viene forzatamente dis-velato.
Ma tutto questo non dev'essere una giustificazione, tutt'altro.

Dall'altra parte, l'immagine del maschio tombeur de femmes è profondamente radicata sopratutto nella cultura italiana.
Il maschio a cui nessuna donna resiste, il "farfallone amoroso" di dongiovannesca memoria, è uno stereotipo (o un "tipo"?) dal quale è difficile liberarsi.

Infine, ci sono le Donne e gli Uomini.
Coloro che - per parafrasare quanto detto da GrayWolf - danno la prevalenza a ciò che c'è in mezzo alle orecchie piuttosto che a ciò che c'è in mezzo alle gambe.
Coloro che non fanno dell'aspetto esteriore una bandiera, perché sanno benissimo che le intemperie corrodono e il tempo logora ciò che viene lasciato esposto all'esterno: anche il muro più scrostato può nascondere al suo interno tesori inestimabili.

[Danielix]

Benvenuto all'Olimpo, Dezzy!
E benvenuto sul serio!

Gran bel tema... (peccato tu sia sparito... )

[dasio78]

Peccato il patetico copia-incolla, perchè il tema è bello, e si riassume con le parole "servi della gleba".

la natura umana è la natura animale, non abbiamo poi fatto molti passi da quando siamo scesi dagli alberi e ci siamo eretti a paladini della cultura e del sapere.

Maschi e femmine. Unico scopo accoppiarsi. Che poi il tutto sia patinato dalla parola amore, non sposta la realtà delle cose.

L'avvento di internet ha semplicemente amplificato e pubblicizzato questo fenomeno, che da sempre si consuma nelle discoteche, nei bar, nei night, ecc., ma che altro non è che la natura umana, l'istinto animale alla riproduzione per la sopravvivenza della specie.

[chemicalbit]

[Silent Runner]

Bella discussione.

Non ho capito però una cosa caro amico: perché ho come l'impressione che la tua amarezza, fra l'altro condivisa da molti, maschi e femmine (anche se non ho sentito il parere di omosessuali che, a prescindere dai gusti e dalle attrazioni, sono in tutto e per tutto esseri umani con sentimenti e desideri del tutto legittimi e spesso hanno fatto le scuole con noi), denunci una totale inadeguatezza dell'educazione sentimentale che ti hanno fornito?

Se questa impressione è falsa, perché ho come l'impressione che invece sia vera e che il problema principale sia la capacità di relazionare con altri da noi e che in realtà, la questione maschi vs femmine e viceversa, tolte le coloriture locali, regionali ed epocali non sia che un dare la colpa agli altri, dei nostri insuccessi?
Se a 33 anni non ti hanno ancora crocifisso e fatto profeta di una nuova religione e/o nessuna Maddalena ti ha lavato i piedi e coperto il corpo di unguenti allora il problema è dentro di te e non fuori.
Lo dico con partecipata e sincera comprensione.

Io potrei rientrare nei parametri dell'altezza ma non dell'età e non riuscirei ad andare a Verona con i pedalini perché probabilmente, imboccata la provinciale, verrei sdraiato non da una donna ma da un TIR da 50 tonnellate carico di maiali che mi ridurrebbe ad uno scendiletto alto pochi centimetri e dall'improbabile colore di una comune carcassa di animale spiaccicato sulle strade della vita.
Ma ci pensi a quelli dell'ANAS che dovrebbero scrostarmi via dall'alsfalto con le palette che usano per dirottare il traffico in caso di lavori in corso?
Lavoro ingrato: li capisco quando ogni tanto si fanno travolgere dai TIR a loro volta, aumentanto il numero di morti sul lavoro e sulle strade. Lo fanno per suicidarsi. Noi maschi o femmine infuriati per l'amore che non viene bene come la maionese li prendiamo per stanchezza.

Tornando hainoi a me, indipendentemente dalla mia virilità mi troverei trasformato in un tappeto che nessuna donna vorrebbe calpestare.
Ma che bello eh? E a chi dovrei dare la colpa? All'altro sesso? Ma se l'altro sesso è colpevole, chi è innocente? Visto che di sessi ce ne sono solo due (e non diciamo stupidaggini omomosessualità non è un terzo sesso ma sono un orientamento sessuale verso partner diversi da quelli riproduttivi) ed entrambi (l'avete detto voi eh?) denunciano lo stesso problema?
Ah, voi femmine, voi donne, "Sex and the ché"? E voi maschiucci ucci ucci, sento odor di impotentucci?
...E insomma, cencio disse male di straccio.

Ma se volessimo tornare seri?
E' possibile farlo?
Io credo di no. Più che una tragedia a me questa pare una farsa recitata male da un pubblicao salito in sena, un pubblico che ha buttato giu nel golfo mistico gli attori schiacciando l'orchestra con rumori e suoni terrificanti e comici.
E non importa se tutti crediamo di avere ragione. Siamo tutti esseri umani e ci crediamo d'essere unici ed irripetibili.
Ma guarda un po'. E allora perché siamo così tanti? E ci masturbiamo tutti allo stesso modo e per le stesse ragioni? Non solo mentalmente intendo.

Le sottili differenze.. ah, quelle.
Certo che ci sono! E ci mancherebbe altro. Però c'è un però. Ciascuno di noi ha una vita sola ed irripetibile, quella sì che lo è. E allora perché passiamo la maggior parte del tempo a cercare di capire come funziona invece che provare a farla funzionare?
O vogliamo continuare a giocare sempre le stesse carte senza mai pescarne di nuove dal mazzo?
Badate bene, quelle carte sono solo opportunità, non successo assicurato.

Paura eh?

E se poi perdiamo la mano e il sesso?
Già, il sesso, come se non ci fosse altro, come canarini in gabbia che non fanno altro che cantare ed accoppiarsi.. E nemmeno si divertono.
Però loro non si lamentano se gli va buca e nella gabbia c'è una canarina brutta e cieca da un occhio o un canarino sterile e cieco dall'altro.
Non lo fanno perché sono troppo poco intelligenti per capire che la vita li ha fatti fessi. E canarini.
Essere un uccello senza potersi divertire.
Roba da matti.

Caro amico, ti do il mio benvenuto nel caffè e ti auguro almeno di trovare un buon editore, visto che scrivi bene e te la cavi altrettanto bene con i panphlet e con le idee.
Un ottimo inizio che spero si ripeterà con altri editoriali come questo tuo primo interessante e promettente escursus fra gli sfigados dell'Amor.

Se non credessi che sei un tipo tosto e che niente abbiamo da insegnarti (lo confesso) mi verrebbe voglia di suggerirti non tanto di cambiare sesso così potrai stare tutto il giorno a toccarti le tette (la battuta non è mia ma di Steve Martin) quanto di aggiungere un po' di autoironia al tuo narcisismo ferito.
Ne verrebbe fuori un successone!

Guarda che dico sul serio eh?
Tranquillo non sono un concorrente, come ho detto, ho superato ampiamente l'età richiesta da Sua Maestà la misteriosa femmina che tanto ti ha fatto riflettere sui massimi sistemi.

Tuo Silent il Terribile.

[Silent Runner]

[flyngvfactor87]

Lezione di vita...ce lo siamo meritati...

[ioSOLOio]

io ho l'impressione, quando si arriva a discutere di questo argomento, che ci sia sempre un poco di "volpe e l'uva".
Non so perchè ma mi procura una certa irritazione sentire certe lamentele, peraltro stereotipate a loro volta.
E preciso che non sono uno di quelli "baciati" dal successo in quel campo.

Il genere umano, inteso come somma dei generi maschile e femminile, ha in se un poco di tutto...onesti, disonesti, assassini, santi e peccatori, ed anche calcolatori e disinteressati.
Nella vita nel suo contesto globale.
Quindi anche in amore o nel semplice relazionarsi con gli altri.

Chiunque cerca di puntare in alto.
Tu preferisci la ragazza bella potendo scegliere. Preferisci il bell'oggetto da te prediletto (poco importa che sia il vestito, l'auto, il gadget tecnologico o una super canna da pesca....)
Lei preferisce il ragazzo bello o forse meglio ancora ben posizionato.

Posso al limite riconoscere, generalizzando il discorso, alcune differenze sociali/culturali che incidono sensibilmente.

Ma non mi si venga a dire che una ragazza bruttina o sovrappeso ha le stesse possibilità di avere successo nella vita di relazione come una ragazza bella o con un bel fisico.
Idem al maschile, dove magari il connotato fisico viene surclassato dal connotato economico (la disponibilità di beni, lo status e la sicurezza economica)


Per altro, funziona così anche tra gli animali, dove la discriminazione è causata dal prevalere dell'istinto.
Il maschio più "attrezzato" (la forza di un leone, il colore in certi animali, il canto in certi uccelli..) vince e può scegliere per primo.

[flyngvfactor87]

[ioSOLOio]

[Giuseppe Giusti]

Chi ha bella donna e castello in frontiera, non ha mai pace in lettiera.

[Gavilan]

[flyngvfactor87]

[Gavilan]

Chi di lettiera ferisce, di lettiera perisce.















@moderatori: ehm... chiedo umilmente perdono, vero che ci splittate nell'OT delle Loro Maestà Imperiali?

[Silent Runner]