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L'assenza delle donne
Nuovo argomento   Rispondi    Indice del forum -> Donne sull'orlo di un post
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madvero
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MessaggioInviato: 17 Mag 2008 00:16    Oggetto: Rispondi citando

dai che ancora una cosa la posso dire.
è illegale votare contro una legge (o tentare di manometterla) approvata dal popolo sovrano con un referendum.
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dr.K
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MessaggioInviato: 17 Mag 2008 03:06    Oggetto: Rispondi citando

Siamo in Italia, fra un po' avremo una centrale nucleare per ogni provincia.
Tanto poi le scorie le gestirà il commissario speciale...

Citazione:
Ma allora cos'è questa chiusura mentale? Odio per le donne? Ma uno dei Comandamenti più belli non dice: "Ama il prossimo tuo come te stesso?"


Gesùcristo ha anche detto qualcosa tipo "chi scandalizza i bambini farebbe meglio a legarsi una macina al collo..." Poi abbiamo visto i risultati negli Stati Uniti... Oppure "Fuori i mercanti dal Tempio!" e si mercifica la mummia di Padre Pio.
Hai notato che chi vuole la revisione della 194 è sempre un maschio?
E magari celibe per vocazione?

Carissime, la "gestione" della vostra sessualità è fondamentale per mantenere il controllo sociale, non sia mai che siate voi a decidere come e quando partorire (partorirai CON DOLORE), altrimenti come faremmo noi maschietti a comandare? Andiamo nel panico quando ci troviamo una donna che decide per se stessa (o meglio: "loro" vanno nel panico, io sarei ben felice di incontrare una persona di sesso femminile con cui condividere le scelte della vita).
Io non ho la minima idea di cosa significhi avere una vita che ti cresce dentro e quindi mi guardo bene dal dirvi cosa fare.
Comodo disfarsi del "figlio della colpa", l'importante è che si faccia di nascosto, così l'apparenza è salva. Se però è una vostra scelta, allora è omicidio! Ipocriti.
Come ipocrisia è quella di chi non sa che in molte province italiane è molto difficile trovare un medico non obiettore. Sono d'accordo col professore Tal dei Tali: dopo decenni dall'approvazione della 194 NON puoi essere obiettore. Lo sai da quando ti iscrivi all'università, quindi vai a fare un altro mestiere oppure fallo in quelle cliniche cattoliche dove all'ingresso c'è scritto "Tempio della medicina e della SOFFERENZA" (cfr. San Raffaele).

Quanto poi ai diritti del nascituro: tra una vita in fieri, ancora non autosufficiente (ti sfido a sopravvivere extra utero a 5 mesi dal concepimento - e comunque si parla di TERAPEUTICO) e una vita capace di generare altre vite, io, da buon animale, se proprio devo scegliere, scelgo la generatrice.
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MessaggioInviato: 17 Mag 2008 07:55    Oggetto: Rispondi citando

dr.K ha scritto:

Hai notato che chi vuole la revisione della 194 è sempre un maschio?
E magari celibe per vocazione?


???

dr.K ha scritto:

Carissime, la "gestione" della vostra sessualità è fondamentale per mantenere il controllo sociale, non sia mai che siate voi
a decidere come e quando partorire (partorirai CON DOLORE), altrimenti come faremmo noi maschietti a comandare? Andiamo nel
panico quando ci troviamo una donna che decide per se stessa (o meglio: "loro" vanno nel panico, io sarei ben felice di
incontrare una persona di sesso femminile con cui condividere le scelte della vita).


Io sono felice di averla trovata e auguro anche a te questa esperienza meravigliosa ma mia moglie e molte altre donne di
buonsenso, gestiscono la loro sessualità prima, di rimanere incinte.
dr.k. e gli altri, vi prego di comprendermi, considero questa discussione atroce per il tema che tocca, prima di avere i nostri due figli mia moglie ha subito quattro aborti spontanei, il più maturo aveva sedici settimane, uno dei quattro era una falsa gravidanza, solo lei sa cosa ha provato e io non ho potuto far altro che condividerne la pena.
Condivido perfettamente il tono degli interventi delle donne di questo post e l'ultima cosa che vorrei fare è colpirne la sensibilità di madri ma credo se ne possa parlare, sinceramente, senza mettere in discussione la buona fede di chi interviene. Un appello ai moderatori per questo.

dr.K ha scritto:
Io non ho la minima idea di cosa significhi avere una vita che ti cresce dentro e quindi mi guardo bene dal
dirvi cosa fare.
Comodo disfarsi del "figlio della colpa", l'importante è che si faccia di nascosto, così l'apparenza è salva. Se però è una
vostra scelta, allora è omicidio! Ipocriti.


Non vorrei sembrare un moralista bachettone ma il "figlio del peccato" le donne non lo concepiscono da sole. "Quella" sera, con loro, c'era sicuramente qualcun altro e doveva, per forza di cose, essere del sesso opposto per cui di questo omicidio non si stanno incolpando le donne ma anche e forse soprattutto l'altro, il compare, che il più delle volte è quello che spinge con più forza perchè il figlio del peccato venga gettato via.
Questo, è quello che si vuole evitare che succeda (a mio modo di vedere) quando ci si mette contro l'aborto e questo, la legge 194, con molti limiti contiene. L'impostazione delle campagne a favore dell'aborto negli anni sessanta erano tutte impostate, con una falsità di fondo che sfruttava una ignoranza abissale in materia, sul discorso dell'emancipazione femminile.
Come se noi uomini andassimo in piazza a gridare che siamo stufi dello strapotere delle donne, vogliamo la libertà di poterci castrare in ospedale e non più in uno scantinato tra urla aghiaccianti e spargimenti di sangue.

dr.K ha scritto:

Come ipocrisia è quella di chi non sa che in molte province italiane è molto difficile trovare un medico non obiettore. Sono d'accordo col professore Tal dei Tali: dopo decenni dall'approvazione della 194 NON puoi essere obiettore. Lo sai da quando ti iscrivi all'università, quindi vai a fare un altro mestiere oppure fallo in quelle cliniche cattoliche dove all'ingresso c'è scritto "Tempio della medicina e della SOFFERENZA" (cfr. San Raffaele).


Cosa dice esattamente la legge sulla obiezione di coscienza:

L?obiezione di coscienza in ambito sanitario è prevista e regolamentata solamente in due ordinamenti legislativi vigenti: la legge 194/1978 ?Norme per la tutela sociale della maternità e sull?interruzione volontaria della gravidanza? e la Legge 40/2004 ?Norme in materia di procreazione medicalmente assistita?. La legge 194 prevede una comunicazione preventiva al medico provinciale; attualmente la comunicazione va indirizzata al Direttore Generale dell?ASL e, in caso di personale dipendente da un ospedale pubblico o privato, al Direttore Sanitario della struttura in cui si opera; ha effetto a distanza di un mese dalla sua presentazione. Ritengo consigliabile comunicarlo anche all?Ordine professionale.
Il termine clausola di coscienza é stato usato per la prima volta dal Comitato Nazionale di Bioetica nel parere del 28 maggio 2004 che si riferiva alla pratica della contraccezione d?emergenza.
La clausola di coscienza è prevista dall?articolo 22 del Codice di Deontologia Medica:?Il medico al quale vengano richieste prestazioni che contrastino con la sua coscienza o con il suo convincimento clinico, può rifiutare la propria opera, a meno che questo comportamento non sia di grave e immediato nocumento per la salute della persona assistita e deve fornire al cittadino ogni utile informazione e chiarimento?. Quindi il limite fondamentale all?esercizio della clausola di coscienza, in ogni ambito dell?esercizio professionale e quindi non solo limitatamente alle questioni bioetiche, è l?evitare che tale comportamento possa nuocere al cittadino.
Riferendosi al singolo e specifico caso non va data alcuna comunicazione.
Compete a chi dirige e organizza l?erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie assicurare che una determinata prestazione sia accessibile in tempi e modi opportuni.

dr.K ha scritto:

Quanto poi ai diritti del nascituro: tra una vita in fieri, ancora non autosufficiente (ti sfido a sopravvivere extra utero a 5 mesi dal concepimento - e comunque si parla di TERAPEUTICO) e una vita capace di generare altre vite, io, da buon animale, se proprio devo scegliere, scelgo la generatrice.


Se nessuno ti tira fuori di dove sei probabilmente non hai nessuna difficoltà a vivere comodamente, le tue dichiarazioni dr.k trasudano impeto e giovinezza e probabilmente parli così perchè sei nato sano e generatore, non vorrei turbarti ecessivamente ma spendi cinque minuti a meditare su come la può vedere chi non ha avuto questa fortuna e ha corso il rischio, ancor prima di nascere, di incontrare due genitori favorevoli all'aborto; questa te la metto con tutto il rispetto possibile per chi ha dovuto affrontare la dolorosa scelta di abortire un figlio gravemente malformato:"All'ospedale di Careggi il piccolo Tommaso
è sopravvissuto ad un aborto tardivo (non uso volutamente la parola terapeutico, troppo ambigua), non è stato assistito per venti minuti dopo la nascita, ed è sopravvissuto sei giorni....","All'ospedale San Camillo a Roma chi si sottopone ad aborto tardivo firma un "consenso informato" con cui chiede di non rianimare il neonato, se sopravvive all'aborto. Così il medico di fronte a una scena come quella descritta si può giustificare:"Non lo posso rianimare! Devo rispettare la volontà della madre!" Non fa orrore tutto ciò?

La legge 194/78 sull'aborto nell'art. 7 prevede che dopo i primi novanta giorni di gravidanza:
"Quando sussiste la possibilità di vita autonoma del feto, l'interruzione della gravidanza può essere praticata solo nel caso di cui alla lettera a) dell'articolo 6 e il medico che esegue l'intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto."
Art.6, a) "L'interruzione volontaria della gravidanza, dopo i primi novanta giorni, puo' essere praticata: a) quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna".
Cioè, se la gravidanza è in fase avanzata, tanto da far ipotizzare la possibilità che il feto nasca vivo, la madre può abortire solo se è in pericolo di vita, e bisogna far di tutto per salvare il neonato: la 194 cerca di limitare al massimo
gli aborti tardivi.I fatti del Careggi e del San Camillo, così come riferiti dai media, sembrano evidenti violazioni di questa legge, che tutti a parole dicono di non voler toccare, ma che poi molti disattendono. Cosa sta realmente succedendo negli ospedali italiani dove si praticano aborti tardivi? Quanti sono i feti espulsi vivi, quanti ne sopravvivono, viene realmente fatto di tutto per salvarli?"
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dr.K
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MessaggioInviato: 17 Mag 2008 11:46    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
E magari celibe per vocazione?

Mi riferivo ai preti, ovviamente. Persone che, in teoria, di sessualità e gravidanza non dovrebbero saperne niente, ma che sono sempre i primi a parlarne. Da qui la mia convinzione che mirino ad altro, al "controllo" appunto.

Socrate, mi sembra che tu l'abbia presa un po' sul personale, ma mentre scrivevo non pensavo assolutamente a te, ma alle varie "eminenze" (anche laiche, tutte maschili) che parlano di questo tema. Un giornalista molto grasso è arrivato a definire le donne che abortiscono "assassine" e su un sito "pro-vita" ho visto una vignetta che raffigurava una donna che "conteneva" un bambino impiccato dal cuore sanguinante.
Mi sembrano toni propagandisti e un po' terroristici. Di certo mirano a colpevolizzate tutte, indiscriminatamente, senza stare a pensare cosa può esserci dietro a una decisione simile.
E' questo che mi fa scaldare. Anche perché queste persone (che poi magari "benedicono" i bombardamenti a tappeto in Medio Oriente) non propongono nessuna soluzione per rendere migliore la vita di chi su questo pianeta c'è già. E sono contrari anche a qualsiasi forma di contraccezione. "La Vita prima di tutto". Sono d'accordo ma bisognerebbe dare un minimo di dignità a questa Vita.
Banalmente: se ci fossero più asili nido, se le donne non fossero spesso costrette a scegliere tra carriera e famiglia, forse il numero degli aborti scenderebbe ancor di più. "Ancor di più" perché secondo i numeri, dall'entrata in vigore della 194 il numero degli aborti è sceso notevolmente. Questo dato viene spesso dimenticato e mi chiedo come mai tanta urgenza di modificare una legge che "funziona" meglio di tante altre che non hanno prodotto i risultati sperati (quelle sulla droga, per esempio).
Se fino agli anni '70 l'unica alternativa era l'aborto clandestino, beh, questa legge assolve al suo scopo. Al contrario di quelle sulla droga, che rendendo quel mercato clandestino, non limitano affatto la diffusione delle sostanze ma generano milioni di euro di lucro ai grossi trafficanti. Per me una legge dovrebbe essere principalmente pragmatica. Non si può pensare che rendere illegali delle sostanze le faccia sparire automaticamente dal mercato.

I toni propagandistici degli anni Settanta forse erano una reazione ad un certo clima "opposto". "L'utero è mio e me lo gestisco io" era uno slogan (discutibile, se vogliamo) ma forse voleva rompere il concetto che il corpo della madre fosse di competenza dello Stato (l'aborto era ancora "reato contro la stirpe").
Sull'obiezione ricordo la cronaca del ginecologo ligure, obiettore in ospedale, abortista nello studio privato (si guadagna di più, eh?!).
Non riesco neanche a capire perché se ho sei anni sono i miei genitori a decidere della mia salute e se ho sei giorni deve decidere un medico.

Distinguerei tra l'aborto entro i primi tre mesi ("contraccettivo"?) e quello "terapeutico" (dopo i tre mesi, per cause di salute). Ancora una volta non voglio entrare nel merito. Dico solo che forse non tutte le donne hanno la forza e il supporto necessario (e i soldi) per decidere di crescere un/a figlio/a quando sanno che crescerà malato e avrà bisogno di assistenza 7/24. Tutta la mia stima a quella madre, abbandonata dal marito, che faceva i salti mortali, lavoricchiando come sarta a casa, per non far mancare il minimo a sua figlia 24enne, con la mente di un bambino di 6 mesi perché malformata e capace di dire solo due monosillabi ("ah" e "ci", "sì" e "no"). Donna che ho conosciuto in un appartamento fatiscente di Milano quando facevo il servizio civile.
Forse non tutte se la sentono, ed è per questo che dico che lo Stato e la Società o si mettono concretamente ad aiutarle oppure non dovrebbero permettersi di imporre alcunché.

Sono contento di "trasudare impeto e giovinezza" a 38 anni, ma non vedo come la mia condizione di persona sana c'entri con tutto ciò.
Perché se leggi bene, non ho espresso nessuna opinione in merito all'argomento specifico, mi sono limitato a dire che non si possono imporre queste scelte per legge. Non sono a favore dell'aborto, ma sono contrario a non lasciare scelta a chi sta conducendo una gravidanza e magari ha dei problemi. Altrimenti finiamo nello schema "hai goduto prima, arrangiati adesso".
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MessaggioInviato: 17 Mag 2008 20:51    Oggetto: Rispondi citando

Più o meno non ho argomenti forissimi per contraddirti sul resto ma quì:
dr.K ha scritto:
....Non riesco neanche a capire perché se ho sei anni sono i miei genitori a decidere della mia salute e se ho sei giorni deve decidere un medico.

Non si sta parlando propriamente di salute ma di vita o di morte e i miei genitori, come i medici, non dovrebbero avere la possibilità di decidere ne a sei giorni ne mai.

dr.K ha scritto:
..... Non sono a favore dell'aborto, ma sono contrario a non lasciare scelta a chi sta conducendo una gravidanza e magari ha dei problemi. Altrimenti finiamo nello schema "hai goduto prima, arrangiati adesso".


Io credo che a eventuali problemi ci si dovrebbe pensare prima e comunque non vedo quali problemi possano essere più importanti della procreazione ma, in aggiunta dico che non si vuole dire alla donna "arrangiati" ma si sta spingendo per una politica della famiglia non che sia seria, potrebbe sembrare ecessivo, ma che almeno esista.
Comunque portavo un esempio personale a chiarimento di un problema che considero generale, non voglio inporre niente a nessuno neanch'io ma mi sembra che con l'aborto "contraccettivo", come lo chiami tu, sia comunque la donna a doversi arrangiare; come la pillola del giorno dopo, anche un aborto, ti ripeto, non è proprio una passeggiata. Wink
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ioSOLOio
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MessaggioInviato: 18 Mag 2008 00:24    Oggetto: Rispondi citando

Socrate ha scritto:
come la pillola del giorno dopo, anche un aborto, ti ripeto, non è proprio una passeggiata. Wink

la pillola del giorno dopo è sostanzialmente una normale pillola contraccettiva solo con una dose più elevata....sarebbe "eguale" prendere più pillole normali assieme (precisiamo...non è da fare in quanto non si va a spanne con i farmaci...intendevo solo dire che l'effetto sarebbe il medesimo)
Si chiama "del giorno dopo" per il lasso di tempo entro cui si può prendere perché abbia effetto......ma se la si prendesse minuti non credo che si possa far passare il concetto che si sta abortendo.

ed è per questo che non dovrebbe assolutamente essere sensibile alla obiezione di coscienza...
non mi sbilancio, non essendone certo...ma a prescindere che invece molti medici oppongano la loro obiezione rifiutandosi di prescriverla, non ricordo esattamente cosa dica la legge in questo frangente..
ovvio che poi, naturalmente, la donna che eventualmente si rivolge -magari durante il week end e/o ponti festivi ovvero in situazioni di forte ristrettezza di tempi- a un pronto soccorso/guardia medica che sia non ha tempo e magari sangue freddo per far valere le sue ragioni o per far intervenire le forze dell'ordine e sporgere denuncia.
Ma questo lo trovo assolutamente inaccettabile.

Ben diversa invece la situazione nel caso della pillola abortiva....sono cose completamente differenti e che presentano situazioni etiche differenti.
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dr.K
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MessaggioInviato: 18 Mag 2008 01:04    Oggetto: Rispondi citando

Socrate ha scritto:

Non si sta parlando propriamente di salute ma di vita o di morte e i miei genitori, come i medici, non dovrebbero avere la possibilità di decidere ne a sei giorni ne mai.


Sono d'accordo anch'io. La mia è solo una "opposizione" forte ed estrema all'obbligo della rianimazione a prescindere dalla volontà dei genitori. Ma mi rendo conto che sono quisquilie rispetto all'argomento vero e proprio.

Su "una sana e consapevole libidine" sono assoltamente d'accordo. Bisogna informare, soprattutto sulla contraccezione, in modo che anche la pillola del giorno dopo sia solo un'eventualità prevista dalla legge ma non sfruttata in pratica. Ci sono ragazze che per ignoranza prendono un blister di pillole contraccettive senza consultare un medico o che credono che la coca cola abbia poteri contraccettivi.

Sulle politiche alla famiglia, non posso dire di avere esperienza, ma coi contributi bebè "una tantum" cosa ci compri? I pannolini per sei mesi? E poi?
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madvero
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MessaggioInviato: 18 Mag 2008 08:46    Oggetto: Rispondi citando

ioSOLOio ha scritto:
la pillola del giorno dopo è sostanzialmente una normale pillola contraccettiva solo con una dose più elevata....sarebbe "eguale" prendere più pillole normali assieme

la pillola del giorno dopo è esattamente una pillola contraccettiva di quelle che vendono normalmente in farmacia: ne prendi sei anzichè una, nell'arco di 72 ore da quando ti si è rotto il preservativo.
l'ha presa una mia amica, ha vomitato una settimana e girava per casa come fosse un cammello in punto di morte.
serve ad incasinare gli ormoni, a bloccare l'ovulazione, se l'ovulazione è già avenuta ad accelerare i tempi normali di deterioramento dell'ovulo.
non è detto che l'ovulo ci sia, che sia fecondo, che sia stato fecondato o che, nonostante la fecondazione, avrebbe attecchito.
non è un aborto.

ioSOLOio ha scritto:
ed è per questo che non dovrebbe assolutamente essere sensibile alla obiezione di coscienza...
non mi sbilancio, non essendone certo...ma a prescindere che invece molti medici oppongano la loro obiezione rifiutandosi di prescriverla, non ricordo esattamente cosa dica la legge in questo frangente..

la legge prevede la galera. Very Happy
perchè dovesse capitare a me, il medico che non me la prescrive lo prendo a testate finchè non resta fermo a terra, abortito lui.

beh, io avevo promesso di stare zitta...
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MessaggioInviato: 18 Mag 2008 19:56    Oggetto: Rispondi citando

Procediamo con ordine perchè di argomenti ce ne sono davvero molti:

1) la "cultura della vita": io intendo questa espressione del Papa non solo come opposizione all'aborto, ma, in un contesto più generale, come rispetto per la vita propria e degli altri, un rispetto che nella nostra società sta venendo a mancare. Ed in quest'ultima ottica è sicuramente un monito che accetto e condivido.

2) Aborto "contraccettivo". Sono totalmente favorevole a tale tipologia di aborto in caso di situazioni estreme (violenze sessuali, etc), ma non sono d'accordo come forma di contraccezione per ignoranza. Si devono educare le donne e anche gli uomini (perchè i bimbi non li porta la cicogna!) ad un corretto utilizzo dei metodi contraccettivi più adeguati alla coppia.

3) Aborto "terapeutico". Favorevole al fatto che la donna possa scegliere di interrompere la gravidanza per motivi di salute, è un suo sacrosanto diritto.

4) Pillola del giorno dopo. Non l'assimilo a un metodo contraccettivo perchè tale non è, come giustamente dice Madvero ha conseguenze pesantissime sul fisico di una donna ed è solo un "rimedio" da utilizzare in situazioni di emergenza vera, e non con nonchalance.
E' dovere del medico prescrivere tale farmaco se vi sono le condizioni per la sua corretta prescrizione (tanto più che i dati della donna vengono registrati in appositi registri e le viene chiesto di firmare una liberatoria in caso di pesanti problemi collaterali), chi si rifiuta di farlo per me è da perseguire legalmente.

In generale...Un aborto è una sconfitta per tutti coloro che lo subiscono, perchè un aborto si subisce prima ancora di sceglierlo.
E' la sconfitta della vita che non nascerà mai, della donna che deve vivere questa violenza psicologica e fisica, ma soprattutto per come la vedo io dell'uomo che in molti casi non si prende la responsabilità delle proprie azioni (non si fanno figli a tutti i costi se non ci sono soldi per allevarli, non si violenta il corpo di una donna mai, nemmeno se è la propria moglie!) .

Le donne secondo me tacciono perchè le frasi urlate al vento "il feto è io e me lo gestisco io" non hanno senso di essere, perchè non ci vuole una legge per difendere i feti delle donne, se prima non c'è una legge che difenda e tuteli le donne stesse.

E a tutti coloro (preti in primis) che tanto pontificano sull'argomento chiedo solo di riflettere...Non siete forse nati dal ventre di una donna? Solo che quella donna, a differenza di molte altre, non ha dovuto subire tutta una serie di circostanze che purtroppo costringono spesso a dover decidere per l'aborto.

Educhiamo prima la società al rispetto della donna, al rispetto del suo corpo e della sua essenza, e (forse) sentiremo parlare meno di aborti.. Per una volta curiamo le cause e non solo gli effetti.
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MessaggioInviato: 18 Mag 2008 21:51    Oggetto: Rispondi citando

solaria ha scritto:
"il feto è io e me lo gestisco io"

La frase era "l'utero è mio e me lo gestisco io"
Converrai che c'è una certa differenza.
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MessaggioInviato: 19 Mag 2008 07:49    Oggetto: Rispondi citando

Convengo, ricordo male perchè all'epoca ero ancora un'idea!
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MessaggioInviato: 20 Mag 2008 06:22    Oggetto: Rispondi citando

;ciao:
Una sola cosa voglio dirvi:....Rispetto, rispetto, rispetto.

Per la Donna che non è una "cosa" ma il reale complemento dell'Uomo, ma anche dell'eventuale nascituro....Chi siamo noi per decidere per lui?
Ora io non sono uno scienziato, non so quando inizi la vita.
La mia fede mi dice che gha inizio dal momento del concepimento, ma quando questo aviene....chi effettivamente lo sa?
Esiste qualcuno (io ripeto sono un povero ignorantonee quindi non lo so) che lo sa con precisione?
Vero quel che una di voi ha detto, che è qualcosa di veramente meraviglioso che noi uomini non potremo mai provare.....Neanche io anche se nel 1979 l'INAM mi ha considerato in gravidanza, pretendendo che facessi la visita....Cosa assurda visto che sono di sesso maschile!
Ma a parte gli scherzi...tutto parte dal rispetto, anche quello di non dare al Papa l'appellativo di "pastore tedesco" se non lo si vuol rispettare per il ruolo e l'importanza che ha per i cattolici, lo si rispetti almeno come essere umano. In quanto all'ingerenza è un'altra questione.
Pssss...I preti sono uomini come noi, lo sanno cos'è il sesso anche se non lo possono praticare èer loro libera scelta.
Invece ho molto da rimproverare ai "MASCHI", quelli che non sanno tener a posto l'ucellino e van cercando donne, magari in crisi per la loro natura di idealiste (per quello mi piaciono) ed aprofittano di loro mascherando con finti sentimenti la loro sete di "nuove prede" per loro, da uomo, avrei una cura a base di Mandinghi.....
E scusate se è poco.
Parlando da UOMO (essere senziente che sa tenere a freno gli istinti da protoscimmia) questo tipo di maschi arrapati malati di priaprismo intellettuale, che poi segnano una tacca nella propia cinta (non se la sentono di farla sull'usellin de la comare...... i vili) e vanno vantandosi " lo sai che quella me la son fatta"......Marchiando la povera vittima di turno come una giovenca.
Meditate gente...meditate....

Non esiste cosa più meravigliosa dell'amore, la sessualità, ve lo dice un cattolico DOC, è il più bel dono di Dio all'uomo, non lo sciupiamo come fosse una cosa brutta, e non sporchiamolo, perchè è una cosa bella. La Bibbia descrive tutto in una lirica elevata di bellezza incomensurabile....
Leggetevi il Cantico dei cantici.......al posto di guardare le figurine di Play Boy.....(tanto li le foto son truccate).
e termino con:
Rispetto, rispetto ed ancora rispetto....per tutti!


Wink Ray
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MessaggioInviato: 30 Mag 2008 10:52    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
avrei una cura a base di Mandinghi


Cosa significa? Rolling Eyes
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MessaggioInviato: 30 Mag 2008 14:05    Oggetto: Rispondi citando

ahahhahaha non sai chi e' mandingo???

ti do un aiuto... googla mandingo la proboscide Laughing Laughing Laughing
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MessaggioInviato: 30 Mag 2008 14:20    Oggetto: Rispondi citando

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MessaggioInviato: 30 Mag 2008 17:30    Oggetto: Rispondi citando

Citazione:
a legge prevede la galera.

???????????? Allora tutti gli ospedali cattolici sarebbero vuoti. In tutti gli ospedali cattolici non prescrivono la pillola del giorno dopo.

Boh, magari mi hanno venduto una strupidata a proposito di quegli ospedali e io ci ho creduto? Ma sei sicura della legge?

Ciao!
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guardianodelfaro
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MessaggioInviato: 31 Mag 2008 09:54    Oggetto: Rispondi citando

madvero ha scritto:

la legge prevede la galera. Very Happy
perchè dovesse capitare a me, il medico che non me la prescrive lo prendo a testate finchè non resta fermo a terra, abortito lui.
La famosa "testata del giorno dopo", da utilizzare nei casi in cui non è consentita l'introduzione del Bullock all'interno delle strutture sanitarie.

Battute a parte, purtroppo capita di imbattersi in medici con certe convinzioni ed irremovibili dalle proprie posizioni.
Non di rado si tratta persino di medici donna, spesso sono a loro volta mamme, ed almeno in teoria dovrebbero essere più comprensive verso le pazienti che si rivolgono a loro: di fatto invece.....Sad
Concordo con Madvero sul fatto che di fronte ad un rifiuto del genere non bisogna mollare per nessun motivo; piuttosto bisogna fare intervenire le forze dell'ordine (anche se il tempo in questi casi è prezioso), cambiare ospedale (anche se quelli cattolici sono tanti), alzare la voce, puntare i piedi ed in casi estremi anche le testate e le bullockate sono ammesse. TapTap
So di gente che a furia di insistere è riuscita a fare cambiare idea al medico.
D'altronde con le gravidanze c'è poco da scherzare: ogni donna, ogni coppia dovrebbe avere la possibilità di decidere il futuro migliore per se stessa e per i propri figli, in base ai tantissimi fattori che fanno si che ogni situazione sia unica e diversa da tutte le altre.
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Ranger_Trivette
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MessaggioInviato: 31 Mag 2008 11:47    Oggetto: Rispondi

in questi casi chiamate i carbinieri o la polizia... vedrete che si daranno una mossa Wink
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