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ili07 Dio maturo


Registrato: 29/05/07 23:58 Messaggi: 3913
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Inviato: 13 Feb 2008 02:40 Oggetto: Censura:RAI abbandona i suoi giornalisti |
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Ancora per una volta ci siamo persi l'opportunità di dimostrare che non siamo un paese di ladri, truffatori e pizzaioli..
questi sono i metodi di santa madre RAI....
e noi paghiamo il canone per questo schifo!!!
ad ogniuno le sue conclusioni.....
LA RAI E LA CENSURA ?LEGALE?
http://oknotizie.alice.it/go.php?us=183008097287a49a
http://www.criticamente.it/Article3587.html
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera di Paolo Barnard, stimato e coraggioso giornalista (straordinari i servizi realizzati anni fa per la trasmissione Report).
Barnard denuncia gravi forme di censura di cui è stato vittima.
Citazione: | Cari amici e amiche impegnati a dare una pennellata di decenza al nostro Paese, ecco vi una forma di censura nell'informazione di cui non si parla mai.
E' la peggiore, poiché non proviene frontalmente dal Sistema, ma prende il giornalista alle spalle. Il risultato è che, avvolti dal silenzio e privi dell'appoggio dell'indignazione pubblica, non ci si può difendere.
Questa censura sta di fatto paralizzando l'opera di denuncia dei misfatti sia italiani che internazionali da parte di tanti giornalisti 'fuori dal coro'.
Si tratta, in sintesi, dell'abbandono in cui i nostri editori spesso ci gettano al primo insorgere di contenziosi legali derivanti delle nostre inchieste 'scomode'.
Come funziona e quanto sia pericoloso questo fenomeno per la libertà d'informazione ve lo illustro citando il mio caso.
Si tratta di un fenomeno dalle ampie e gravissime implicazioni per la società civile italiana, per cui vi prego di leggere fino in fondo il breve racconto.
Per la trasmissione Report di Milena Gabanelli, cui ho lavorato dando tutto me stesso fin dal primo minuto della sua messa in onda nel 1994, feci fra le altre un'inchiesta contro la criminosa pratica del comparaggio farmaceutico, trasmessa l'11/10/2001 ("Little Pharma & Big Pharma").
Col comparaggio (reato da art.170 leggi pubblica sicurezza) alcune case farmaceutiche tentano di corrompere i medici con regali e congressi di lusso in posti esotici per ottenere maggiori prescrizioni dei loro farmaci, e questo avviene ovviamente con gravissime ripercussioni sulla comunità (il prof. Silvio Garattini ha dichiarato: "Dal 30 al 50% di medicine prescritte non necessarie") e spesso anche sulla nostra salute (uno dei tanti esempi è il farmaco Vioxx, prescritto a man bassa e a cui sono stati attribuiti da 35 a 55.000 morti nei soli USA).
L'inchiesta fu giudicata talmente essenziale per il pubblico interesse che la RAI la replicò il 15/2/2003.
Per quella inchiesta io, la RAI e Milena Gabanelli fummo citati in giudizio il 16/11/2004(1) da un informatore farmaceutico che si ritenne danneggiato dalle rivelazioni da noi fatte.
Il lavoro era stato accuratamente visionato da uno dei più alti avvocati della RAI prima della messa in onda, il quale aveva dato il suo pieno benestare.
Ok, siamo nei guai e trascinati in tribunale.
Per 10 anni Milena Gabanelli mi aveva assicurato che in questi casi io (come gli altri redattori) sarei stato difeso dalla RAI, e dunque di non preoccuparmi(2). La natura dirompente delle nostre inchieste giustificava la mia preoccupazione. Mi fidai, e per anni non mi risparmiai nei rischi.
All'atto di citazione in giudizio, la RAI e Milena Gabanelli mi abbandonano al mio destino.
Non sarò affatto difeso, mi dovrò arrangiare.
La Gabanelli sarà invece ampiamente difesa da uno degli studi legali più prestigiosi di Roma, lo stesso che difende la RAI in questa controversia legale.(3) Ma non solo.
La linea difensiva dell'azienda di viale Mazzini e di Milena Gabanelli sarà di chiedere ai giudici di imputare a me, e solo a me (sic), ogni eventuale misfatto, e perciò ogni eventuale risarcimento in caso di sentenza avversa.(4)
E questo per un'inchiesta di pubblico interesse da loro (RAI-Gabanelli) voluta, approvata, trasmessa e replicata.*
*(la RAI può tecnicamente fare questo in virtù di una clausola contenuta nei contratti che noi collaboratori siamo costretti a firmare per poter lavorare, la clausola cosiddetta di manleva(5), dove è sancita la sollevazione dell'editore da qualsiasi responsabilità legale che gli possa venir contestata a causa di un nostro lavoro. Noi giornalisti non abbiamo scelta, dobbiamo firmarla pena la perdita del lavoro commissionatoci, ma come ho già detto l'accordo con Milena Gabanelli era moralmente ben altro, né è moralmente giusificabile l'operato della RAI in questi casi).
Sono sconcertato. Ma come? Lavoro per RAI e Report per 10 anni, sono anima e corpo con l'impresa della Gabanelli, faccio in questo caso un'inchiesta che la RAI stessa esibisce come esemplare, e ora nel momento del bisogno mi voltano le spalle con assoluta indifferenza. E non solo: lavorano compatti contro di me.
La prospettiva di dover sostenere spese legali per anni, e se condannato di dover pagare cifre a quattro o cinque zeri in risarcimenti, mi è angosciante, poiché non sono facoltoso e rischio perdite che non mi posso permettere.
Ma al peggio non c'è limite.
Il 18 ottobre 2005 ricevo una raccomandata. La apro. E' un atto di costituzione in mora della RAI contro di me.
Significa che la RAI si rifarà su di me nel caso perdessimo la causa.
Recita il testo: "La presente pertanto vale come formale costituzione in mora del dott. Paolo Barnard per tutto quanto la RAI s.p.a. dovesse pagare in conseguenza dell'eventuale accoglimento della domada posta dal dott. Xxxx (colui che ci citò in giudizio, nda) nei confronti della RAI medesima".(6)
Nel leggere quella raccomandata provai un dolore denso, nell'incredulità.
Interpello Milena Gabanelli, che si dichiara estranea alla cosa.
La sollecito a intervenire presso la RAI, e magari anche pubblicamente, contro questa vicenda. Dopo poche settimane e messa di fronte all'evidenza, la Gabanelli tenta di rassicurarmi dicendo che "la rivalsa che ti era stata fatta (dalla RAI contro di me, nda) è stata lasciata morire in giudizio... è una lettera extragiudiziale dovuta, ma che sarà lasciata morire nel giudizio in corso... Finirà tutto in nulla."(7)
Non sarà così, e non è così oggi: giuridicamente parlando, quell'atto di costituzione in mora è ancora valido, eccome. Non solo, Milena Gabanelli non ha mai preso posizione pubblicamente contro quell'atto, né si è mai dissociata dalla linea di difesa della RAI che è interamente contro di me, come sopra descritto, e come dimostrano gli ultimi atti del processo in corso.(8)
Non mi dilungo. All'epoca di questi fatti avevo appena lasciato Report, da allora ho lasciato anche la RAI.
Non ci sarà mai più un'inchiesta da me firmata sull'emittente di Stato, e non mi fido più di alcun editore. Non mi posso permette di perdere l'unica casa che posseggo o di vedere il mio incerto reddito di freelance decimato dalle spese legali, poiché abbandonato a me stesso da coloro che si fregiavano delle mie inchieste 'coraggiose'. Questa non è una mia mancanza di coraggio, è realismo e senso di responsabilità nei confronti soprattutto dei miei cari.
Così la mia voce d'inchiesta è stata messa a tacere. E qui vengo al punto cruciale: siamo già in tanti colleghi abbandonati e zittiti in questo modo.
Ecco come funziona la vera "scomparsa dei fatti", quella che voi non conoscete, oggi diffusissima, quella dove per mettere a tacere si usano, invece degli 'editti bulgari', i tribunali in una collusione di fatto con i comportamenti di coloro di cui ti fidavi; comportamenti tecnicamente ineccepibili, ma moralmente assai meno.
Questa è censura contro la tenacia e il coraggio dei pochi giornalisti ancora disposti a dire il vero, operata da parte di chiunque venga colto nel malaffare, attuata da costoro per mezzo delle minacce legali e di fatto permessa dal comportamento degli editori.
Gli editori devono difendere i loro giornalisti che rischiano per il pubblico interesse, e devono impegnarsi a togliere le clausole di manleva dai contratti che, lo ribadisco, siamo obbligati a firmare per poter lavorare.
Infatti oggi in Italia sono gli avvocati dei gaglioffi, e gli uffici affari legali dei media, che di fatto decidono quello che voi verrete a sapere, giocando sulla giusta paura di tanti giornalisti che rischiano di rovinare le proprie famiglie se raccontano la verità.
Questo bavaglio ha e avrà sempre più un potere paralizzante sulla denuncia dei misfatti italiani a mezzo stampa o tv, di molto superiore a quello di qualsiasi politico o servo del Sistema.
Posso solo chiedervi di diffondere con tutta l'energia possibile questa realtà, via mailing lists, siti, blogs, parlandone. Ma ancor più accorato è il mio appello affinché voi non la sottovalutiate.
In ultimo. E' assai probabile che verrò querelato dalla RAI e dalla signora Gabanelli per questo mio grido d'allarme, e ciò non sarà piacevole per me.
Hanno imbavagliato la mia libertà professionale, ma non imbavaglieranno mai la mia coscienza, perché quello che sto facendo in queste righe è dire la verità per il bene di tutti. Spero solo che serva.
Grazie di avermi letto.
Paolo Barnard
dpbarnard@libero.it
Note:
1) Tribunale civile di Roma, Atto di citazione, 31095, Roma 10/11/2004.
2) Fatto su cui ho più di un testimone pronto a confermarlo.
3) Nel volume "Le inchieste di Report" (Rizzoli BUR, 2006) Milena Gabanelli eroicamente afferma: "...alle nostre spalle non c'è un'azienda che ci tuteli dalle cause civili". Prendo atto che il prestigioso studio legale del Prof. Avv. Andrea Di Porto, Ordinario nell'Università di Roma La Sapienza, difende in questo dibattimento sia la RAI che Milena Gabanelli. Ma non me.
4) Tribunale Ordinario di Roma, Sezione I Civile-G.U. dott. Rizzo- R.G.N. 83757/2004, Roma 30/6/2005: "Per tutto quanto argomentato la RAi-Radiotelevisione Italiana S.p.a. e la dott.ssa Milena Gabanelli chiedono che l'Illustrissimo Tribunale adìto voglia:...porre a carico del dott. Paolo Barnard ogni conseguenza risarcitoria...".
5) Un esempio di questa clausola tratto da un mio contratto con la RAI: "Lei in qualità di avente diritto... esonera la RAI da ogni responsabilità al riguardo obbligandosi altresì a tenerci indenni da tutti gli oneri di qualsivoglia natura a noi eventualmente derivanti in ragione del presente accordo, con particolare riferimento a quelli di natura legale o giudiziaria".
6) Raccomandata AR n. 12737143222-9, atto di costituzione in mora dallo Studio Legale Di Porto per conto della RAI contro Paolo Barnard, Roma, 3/10/2005.
7) Email da Milena Gabanelli a Paolo Barnard, 15/11/2005, 09:39:18
8 ) Tribunale Civile di Roma, Sezione Prima, Sentenza 10784 n. 5876 Cronologico, 18/5/2007: "la parte convenuta RAI-Gabanelli insisteva anche nelle richieste di cui alle note del 30/6/2005...". (si veda nota 4)
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che dire....finchè l'italia sarà questa, ci faremo governare dai Berlusconi....
e credo che Paolo Barnard potrebbe arrogarsi il diritto, in barba ai procedimenti giudiziari che pendono su di lui, di scappare dall'italia e chiedere aiuto ad un altro paese come perseguitato politico!!
per il resto un minuto di silenzio...ancora una volta è morta la libertà! |
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kluster Dio maturo

Registrato: 15/04/06 13:14 Messaggi: 2898
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Inviato: 13 Feb 2008 03:15 Oggetto: Re: Censura:RAI abbandona i suoi giornalisti |
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ili07 ha scritto: |
*(la RAI può tecnicamente fare questo in virtù di una clausola contenuta nei contratti che noi collaboratori siamo costretti a firmare per poter lavorare, la clausola cosiddetta di manleva(5), dove è sancita la sollevazione dell'editore da qualsiasi responsabilità legale che gli possa venir contestata a causa di un nostro lavoro. Noi giornalisti non abbiamo scelta, dobbiamo firmarla pena la perdita del lavoro commissionatoci, ma come ho già detto l'accordo con Milena Gabanelli era moralmente ben altro, né è moralmente giusificabile l'operato della RAI in questi casi).
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con la ciliegina sulla torta per questo povero cristo:
Citazione: |
Il lavoro era stato accuratamente visionato da uno dei più alti avvocati della RAI prima della messa in onda, il quale aveva dato il suo pieno benestare.
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Ecco cose del genere sono sconfortanti. scandalose. Al di la' di tutta l'inchiesta non ne parliamo, questa è si, roba da Corte di Giustizia europea, tanto ormai siamo primi nelle classifiche, giusto l'ennesima figura di merda che si fa a livello europeo
Devo dire che anche la Gabanelli mi ha fatto proprio cascare le braccia (se non qualcosa + in basso).Persona che ho sempre rispettato come giornalista, una persona che credevo avesse il coraggio di andare fino in fondo alle inchieste nonostante le ripercussioni. Certo, se poi lei è difesa da fior di avvocati (gli stessi della Rai) e il reporter vien lasciato solo, si fa' presto.
Citazione: |
che dire....finchè l'italia sarà questa, ci faremo governare dai Berlusconi....
e credo che Paolo Barnard potrebbe arrogarsi il diritto, in barba ai procedimenti giudiziari che pendono su di lui, di scappare dall'italia e chiedere aiuto ad un altro paese come perseguitato politico!!
per il resto un minuto di silenzio...ancora una volta è morta la libertà! |
Si un minuto di silenzio e tutto il mio rispetto e supporto a Paolo Bernard
Comunque intanto aggiungo solo qualche link per farsi un idea + chiara dell'inchiesta:
poi domani vado più a fondo
L'ultima modifica di kluster il 13 Feb 2008 03:24, modificato 1 volta |
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Jeppo59 Dio maturo


Registrato: 05/03/06 02:26 Messaggi: 2117
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Inviato: 13 Feb 2008 03:23 Oggetto: |
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Blacks84 Dio maturo


Registrato: 26/04/07 14:50 Messaggi: 2446 Residenza: Nelpaese bagnato da tre mari e prosciugato da Tremonti
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Inviato: 13 Feb 2008 11:44 Oggetto: Re: Censura:RAI abbandona i suoi giornalisti |
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kluster ha scritto: |
Devo dire che anche la Gabanelli mi ha fatto proprio cascare le braccia (se non qualcosa + in basso).Persona che ho sempre rispettato come giornalista, una persona che credevo avesse il coraggio di andare fino in fondo alle inchieste nonostante le ripercussioni. Certo, se poi lei è difesa da fior di avvocati (gli stessi della Rai) e il reporter vien lasciato solo, si fa' presto. |
Immagino che la Gabanelli abbia agito cosi, per non trovarsi nella stessa pentola con Paolo Barnard, quindi per pararsi il culo.
Farò girare la mail.
Ah...dimenticavo: la Rai ci fa pagare il canone, per poi comportarsi da infame.
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Gateo Dio maturo

Registrato: 17/11/03 19:16 Messaggi: 12379
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Inviato: 13 Feb 2008 12:01 Oggetto: Re: Censura:RAI abbandona i suoi giornalisti |
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ili07 ha scritto: | che dire....finchè l'italia sarà questa, ci faremo governare dai Berlusconi.... |
kluster ha scritto: | Ecco cose del genere sono sconfortanti. scandalose. Al di la' di tutta l'inchiesta non ne parliamo, questa è si, roba da Corte di Giustizia europea, tanto ormai siamo primi nelle classifiche, giusto l'ennesima figura di merda che si fa a livello europeo | E bene ricordare che il problema grosso della liberta' di stampa in Italia e' nel DNA della Costituzione Italiana, che parte bene Citazione: | Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. | Ma prosegue malissimo Citazione: | Si può procedere a sequestro soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria nel caso di delitti, per i quali la legge sulla stampa espressamente lo autorizzi, o nel caso di violazione delle norme che la legge stessa prescriva per l'indicazione dei responsabili.
In tali casi, quando vi sia assoluta urgenza e non sia possibile il tempestivo intervento dell'autorità giudiziaria, il sequestro della stampa periodica può essere eseguito da ufficiali di polizia giudiziaria, che devono immediatamente, e non mai oltre ventiquattro ore, fare denunzia all'autorità giudiziaria. Se questa non lo convalida nelle ventiquattro ore successive, il sequestro s'intende revocato e privo d'ogni effetto.
La legge può stabilire, con norme di carattere generale, che siano resi noti i mezzi di finanziamento della stampa periodica.
Sono vietate le pubblicazioni a stampa, gli spettacoli e tutte le altre manifestazioni contrarie al buon costume. La legge stabilisce provvedimenti adeguati a prevenire e a reprimere le violazioni. |
A questo si aggiunge l'attitudine della giustizia italiana a condannare volentieri chi scrive cose che infastidiscono le persone (o interessi) sbagliate. |
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sabry_trinity78 Semidio


Registrato: 19/01/08 00:08 Messaggi: 355
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Inviato: 13 Feb 2008 12:17 Oggetto: |
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Che dire? Potrei dire che sono senza parole, ma ciò presupporrebbe che non mi aspetti che cose del genere possano facilmente accadere. E invece come al solito mi tocca rimanere basita e attonita per l'ennesima censura anche se questa in realtà (triste ma vero) non ci sorprende più. E' veramente uno schifo per usare un eufemismo. La Gabanelli poi che avevo sempre stimato come giornalista mi ha proprio deluso in maniera totale, che schifo Paolo Barnard rappresenta uno dei pochi in Italia a voler dire come stanno le cose ma ecco che viene travolto subito dalla macchina censuratrice  |
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