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De Rita contro il monopolio di Alice
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 04 Lug 2007 06:10    Oggetto: De Rita contro il monopolio di Alice Rispondi citando

Commenti all'articolo De Rita contro il monopolio di Alice
Il fondatore del Censis e illustre sociologo Giuseppe De Rita si scaglia contro gli oligopoli informatici e telematici italiani.
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{Limo}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Lug 2007 12:39    Oggetto: Incompatibile? Rispondi citando

Forse sarebbe meglio dire al signor Da Rita che è "impossibile" che il suo Apple sia incompatibile con l'ADSL di Telecom. Se non riesce a connettersi è imbranato lui.

Forse è non compatibile il router o il modem che ha preso a noleggio, ma ditegli, sì, sempre al signor Da Rita, che con pochi euro se ne compra uno nuovo tutto per lui e per il suo adorato Apple.

'sta gente che non sa quello di cui parla, che ha soltanto una fama fondata sul fatto che ha ricoperto "la sesta carica dello Stato" e che pretende di dire chissà quale verità assoluta (questa della Telecom oligopolista è un po' come dire che l'acqua del mare è salata) mi fa girare le scatole. E non poco.
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{martini}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Lug 2007 16:07    Oggetto: Apple incompatibile ??? Rispondi citando

Questo dimostra che l'ignoranza (o l'inettitudine, fate voi) non ha classi sociali. Connettersi ad internet (indipendentemente se sia Alice o altro) con un Apple e' assolutamente possibile. Il problema sara' stato sicuramente il modem fornito, non compatibile con quel sistema.
Questo signore si permette di far guerra a Telecom, indipendentemente se le sue ragioni siano giuste o no, senza sapere di cosa parla e dimostrando la sua totale incompetenza in materia.
Che dire...complimenti !
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{Marco}
Ospite





MessaggioInviato: 04 Lug 2007 16:52    Oggetto: Blogger italiani.. ma quale innovazione.. Rispondi citando

Prendendo spunto dal rapporto del Censis:

Citazione:
Il 3 Luglio 2007 il Censis ha pubblicato il rapporto "il controllo delle reti telematiche" , quarta e ultima ricerca del ciclo "Concentrazioni del potere".

La notizia è stata riportata da una serie di quotidiani nazionali (Repubblica, Corriere, Rai news, etc..) ma nessuno ha avuto l'accortezza di comunicare il riferimento al testo completo pubblicato sul sito del Censis.

Non stupiscono particolarmente i risultati del rapporto che ci fa osservare come l'Italia sia più che altro una nazione di consumatori dove la produzione e l'innovazione ci ha abbandonati da parecchi decenni. Tutte le testate giornalistiche si sono affannate a sottolineare che siamo quarti al mondo per blog pubblicati ma nessuna ha riportato (neanche il rapporto del Censis) qualche dato relativo alla Blogosfera Italiana. Su questo post di qualche giorno fa potete trovare il video frutto di una ricerca dell'Università di Trieste (in collaborazione, tra gli altri, con Punto Informatico e Splinder) che tenta nel suo piccolo di dare qualche dato. Anche se il campione risulta essere troppo piccolo per essere significativo, i risultati ci aiutano a costruirci un'idea. I bloggers italiani hanno generalmente più di un blog e nel 90% dei casi li utilizzano come veri e propri diari personali rinunciando alla cara vecchia privacy. Se a questi aggiungiamo le infinità di blog scritti da adolescenti e tutti quelli che vengono aggiornati un paio di volte e poi lasciati nel dimenticatoio, credo che l'essere il quarto popolo al mondo per pubblicazione di blog ci dia più un'indicazione sul nostro tempo libero che sulla nostra capacità di produrre ed innovare.

Ma cerchiamo di restare in linea con le indicazioni del rapporto; Giuseppe De Rita, segretario generale del Censis, dichiara su La Stampa: "gli oligopoli si sono trasformati in un rigido sistema oligarchico, incapace di creare innovazione" e successivamente Giuseppe Dominici, autore della ricerca, afferma: "[..] a questo va sommata la lentezza della burocrazia, la mancanza di investimenti e il ruolo poco chiaro dello Stato". Su questi punti mi sento di condividere le loro affermazioni (anche se potrebbe essere il caso di aggiungere alla lista la mancanza di fondi alla ricerca, l'adeguamento dei programmi ministeriali d'insegnamento, etc..); il problema italiano gira da anni intorno alla presenza di (più o meno dichiarati) monopoli spalleggiati da una classe politica che ottiene il proprio tornaconto personale (o di partito) invece di favorire la libera concorrenza ed aiutare le PMI italiane a raggiungere una dimensione tale da potere dare il loro contributo alla produzione di innovazione in Italia. Ad esempio Internet in Italia è cresciuta grazie agli sforzi di centinaia di giovanissimi imprenditori che dopo i primi anni in cui hanno portato l'accesso alla rete fin nei più piccoli comuni italiani ed acquisito competenze, si ritrovano ancora oggi a subire la concorrenza sleale del monopolista per eccellenza (Telecom Italia) ed a tentare di parlare di digital divide. Lo Stato in tutto questo non sta solo a guardare ma ad esempio, grazie al Ministro Paolo Gentiloni ed al suo ministero ha deciso di mettere nelle mani di pochi soliti le licenze per l'utilizzo di una tecnologia, e mi riferisco al WiMax, che tanto può portare come innovazione in una nazione come l'Italia piena di monti e di distanze da coprire.

In definitiva vi consiglio la lettura del rapporto e magari qualche altra sul WiMax nel cui caso per inciso il problema non sta nella sua liberalizzazione come vuole la nota petizione spinta da Beppe Grillo, ma nel stabilire regole semplici per poterla utilizzare nel miglior modo possibile e non darla in mano a chi ha interesse alla stagnazione del mercato wireless piuttosto che allo sviluppo di questa tecnologia (il discorso è un pò più complesso magari nei prossimi giorni gli dedicherò un post).
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merlin
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 16/03/07 00:32
Messaggi: 2421
Residenza: Kingdom of Camelot

MessaggioInviato: 05 Lug 2007 16:55    Oggetto: Re: Blogger italiani.. ma quale innovazione.. Rispondi

{Marco} ha scritto:
Prendendo spunto dal rapporto del Censis:

Citazione:
[size=9]Il 3 Luglio 2007 il Censis ha pubblicato il rapporto "il controllo delle reti telematiche" , quarta e ultima ricerca del ciclo "Concentrazioni del potere".

La notizia è stata riportata da una serie di quotidiani nazionali (Repubblica, Corriere, Rai news, etc..) ma nessuno ha avuto l'accortezza di comunicare il riferimento al testo completo pubblicato sul sito del Censis.
...


Eddai, un poco di comprensione! un sociologo di 75 anni non sa neppure più da che parte infilarsi i pannoloni! Avesse almeno fatto un po' di gavetta ai suoi tempi al reparto verniciatura della Fiat, invece di trovare un posto bello caldo da figlio di papà subito dopo la laurea (che comunque non pare fosse così da sballo come le cose dette e scritte subito dopo...)
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