Olimpo Informatico

[Gavilan]

Da una discussione tra amici... mi chiedevo (domanda esistenziale): ma è proprio vero che per quel che riguarda i cartoni animati Giappone e America sono gli unici a spartirsi la scena?

Dove sono i cartoonist italiani?

Possibile che non mi venga in mente nemmeno un cartone animato made in Italy? Eppure ne ho visti tanti nella mia infanzia... e non solo!

Vi viene in mente qualche cartone animato italiano?

Non ho trovato nemmeno un sito che ne parli...

[Michy77]

...faccio outing: sono una fanatica di Lady Oscar, vittima della prima messa in onda, per cui nasco un pochettino filo-giapponese...però ho un ragazzino di 12 anni per casa (mio fratello), per cui mi sono fatta una certa cultura in materia. Per quanto riguarda i cartoni attuali, so che le Winx sono una produzione italiana, anche se i disegni richiamano molto i manga.
Riguardo ai cartoni un po' più datati, sinceramente non me ne vengono in mente. Possibile? Mi ricordo solo 2 film di animazione: La freccia azzurra (fantastico: è tratto da un racconto di Rodari, i disegni sono di Enzo d'Alò ed ha la colonna sonora fatta da Paolo Conte...in pratica un piccolo capolavoro) e La gabbianella e i gatti.

[Silent Runner]

Un tempo esisteva una scuola di carooning straordinaria.
Qualcuno si ricorda un certo Bruno Bozzetto? (vedi cliccando sul nome) la strepitosa e surreale parodia dello spaghetti western del lungometraggio "West and Soda" del 1965, "Vip, mio fratello superuomo" del 1968 e la piccola sinfonia cinematografica "Allegro non troppo" del 1977? Qualcuno si ricorda delle sue straordinarie collaborazioni con il programma televisivo Quark? Ironia, maestria e grande genialità? I suoi cartoon erano più esplicativi e spiegavamo meglio di quelle caricature giornalistiche (sono ingeneroso ma quark è decaduto a contenitore di format) presentate come servizi e documentari dal grande Barone Piero Angela che comunque apprezzo per aver tenuto aperto negli anni un canale semiscientifico ma assai poco divulgativo sulle reti pubbliche. Bozzetto rendeva chiaro in due strepitose ironicissime battute quello che altri avrebbero cercato di spiegare in ore di noiosi documentari.

Purtroppo, il mercato è tiranno e l'ingresso dei cartoon giapponesi (a bassissimo costo e di qualità incredibilmente bassa) ha scompaginato la partita sul mercato televisivo, educando intere generazioni al gusto che poi ha consentito l'avvento e la radicazione degli odierni Manga, resi più pregevoli da grandissimi artisti del disegno (non dimentichiamo che, il disegno e la rappresentazione visiva in genere sono una antichissima tradizione profondamente radicata nella cultura nipponica e attinge a scaturigini filosofico-religiose vecchie di millenni).

L'italia ha perduto incredibili talenti del cartooning a causa delle scarse possibilità offerte dal mercato e produrre un cartone animato comporta costi molto alti. Io stesso, pur avendo prodotto il primo corto animato all'età di 8 anni (con una vecchia cinepresa 8 mm quando ancora non esisteva il super8) ho subito interrotto i miei esperimenti per via dei costi elevati e l'impossibilità di uno sbocco professionale ragionevolmente sicuro.

Tornando a Bruno bozzetto (di cui ho segnalato il sito ufficale) questo straordinario artista è passato a produrre animazioni in flash per il web e noi abbiamo perduto un Leonardo da Vinci del cartone animato ma siamo fatti così, lo riscopriremo fra qualche ventennio, così come facciamo con i profeti che scacciamo o che mettiamo in un angolo perché ci danno fastidio le loro verità. Siamo fatti così noi italiani! Amiamo gli stranieri ma non li vogliamo in casa, amiamo i geni di casa nostra ma li preferiamo morti e sepolti.

Per questo io mi sono sempre tenuto ben nascosto.

p.s.
Non lamentatevi se ho introdotto altri argomenti nel tema e mi sono dilungato: era necessario per creare una rete di relazioni fa i vari fenomeni che non possono comunque essere presi come isole disperse in mezzo ad un oceano con un potere isolante infinito.
Ringrazio Gavilan per aver introdotto un argomento così particolare.
La nostra cultua, credetemi è molto più complessa di quanto vi possiate immaginare e cose distanti o che sembrano irrilevanti sono interlacciate con altre all'apparenza diverse o addirittura opposte.
Se pensate solo a come un prodotto schifosamente commerciale come i primi cartoon giapponesi hanno cambiato la prospettiva, la cultura e la visine del mondo delle vostre generazioni, se pensate a come un popolo così lontano ha scompaginato la visione della realtà e la vostra cultura senza invadere con le armi il nostro paese, avrete di che pensare per molti anni ancora.
Se è vero che l'America del Nord, con la sua cultura, con la sua ideologia con la sua colonizzazione politica e culturale passata anche attraverso i vecchi strepitosi cartoni animati della Warner Bros o di Hanna e Barbera hanno contaminato la nostra cultura europea è però altrettanto vero che tutta l'europa e nondimeno l'Italia ha contaminato con altrettanta forza il mondo iperliberista degli States arrivando fino all'America profonda. Mentre, con il Giappone, questa penetrazione culturale, questo scambio, questa contaminazione reciproca non c'è stata.
Loro ci hanno imitato per imporci la loro merce ma non la loro cultura.
E nemmeno per ricevere la nostra. Per loro siamo dei Giotto, dei Michelangelo, dei Bernini. Buoni per un museo.
Basta, ho finito.

[brain]

e putiferio va alla guerra dove l'hai lasciato?
super gulp?
cocco bill?
una volta se ne facevano di cartoons made in italy
oggi se guardi i films stranieri e tu vai a leggere i titoli di coda ci troverai una miriade d'italiani che lavorano soprattutto negli states.
un altro grosso problema per le produzioni italiane sta nel fatto che nel bel paese il cartone animato è per un pubblico di bambini, ma i produttori non si rendono conto che quelli che 20 anni fa erano bambini oggi sono degli adulti che però continuano ad amare il cartone animato come forma d'intrattenimento.

[Silent Runner]

[Gavilan]

[ioSOLOio]

[nihal]

Non posso che quotare l'intervento di Silent che ha reso molto chiara la situazione italiana nel settore.

In effetti in Italia non c'è molta produzione, purtroppo, a livello di cartoni animati, gli unici che conosco sono alcuni di quelli già citati in precedenza. Tutt'altra cosa se ci addentriamo nell'ambito dei fumetti (anche quelli da cui sono tratte molte serie a cartoni animati recenti, per non andare completamente OT).
Oltre alle già citate winx, abbiamo anche le witch (infatti le loro avventure sono ideate da un'artista italiana, e il periodico a fumetti è di produzione italiana; non so la serie animata).
Si possono annoverare nel made in italy le storie disney che vengono pubblicate nei periodici a fumetti che escono in Italia (da quel che so, non si limitano solo a tradurre in italiano storie scritte e disegnate da altri, ma c'è una vera produzione interna).
Altra serie a fumetti a cui collaborano artisti italiani è la serie Lys.

[Silent Runner]

Sì, nihal, hai ragione: si è verificato l'effetto opposto, oggi i disegnatori italiani invece di proporre un tratto personale (qui l'italianità non c'entra niente, non è una questione di nazioni) vanno dietro alla moda dei Manga. il mercato ha stravinto sull'arte e i giovani, a cominciare dai bambini, finiscono per apprezzare solo quello che viene loro proposto in modo martellante. Il gusto estetico viene mortificato e il senso critico sparisce completamente. Se vuoi sopravvivere come disegnatore di fumetti e se vuoi lavorare nel cinema d'animazione devi disegnare con tratti esasperati ingrandendo teste e occhi, spalancando bocche e così via discorrendo.
Mi spiace che un lungo periodo di stasi creativa sia confluito in un imbuto tritatutto. Ma così va il mondo e chi si illude di dominarlo non è che una pedina sulla grande scacchiera del tempo che cambia.
Certo non dobbiamo fossilizzarci sul passato ma nemmeno dobbiamo perdere il senso delle cose. E della nostra storia.
O forse sì, forse è meglio così.
L'Oriente ha assorbito tutto il male dell'Occidente e adesso ce lo restituisce così.
A disegni animati.
Non siamo nemmeno degni di un attacco nucleare.
Menomale.

[alessandro.polo]

Silver, quello di Lupo Alberto non è italiano?

[Gavilan]

Esatto, quello che intendevo anch'io: questioni di mercato...

Ma ragazzi, non disperate: il fumetto italiano non è solo "stile manga"!
La Bonelli dove la mettiamo?!? Ha avuto e ha un successo mica da poco, con tutti i suoi Tex, Dylan Dog, Martin Mistere, Zagor... fino ai più recenti Napoleone, Legs Weaver e Gea.
E sono tutti fumetti italianissimi!

Forse quella che ho citato è la casa editrice italiana che ha prodotto i fumetti di maggior successo (o in maggior quantità), ma poi ci sono anche Lupo Alberto, Valentina, Rat-Man...
E come dimenticare il Corriere dei Piccoli? Sono cresciuta con la Pimpa di Altan e tutti gli altri personaggi che si alternavano sulle pagine del "corrierino" e poi... come si chiamava quella ragazza/maschiaccio bionda che faceva la giornalista? Jo? Era troppo forte!



Edit by me: sono andata a cercare i personaggi del Corriere dei Piccoli e ho scoperto che il giornale ha chiuso i battenti nel 1995

[dasio78]

Attualmente metterei RAT-MAN al primo posto tra i fumetti italiani... buono anche Nathan Never... purtroppo invece ha chiuso i battenti Lazarus Ledd...

[alessandro.polo]

già la pimpa...
mafalda...

[Gateo]

Stiamo facendo confusione pero': di fumettari ne abbiamo ancora parecchi, sono gli animatori ad essere in calo.
Ma perche' non ne abbiamo nemmeno avuto poi tanti, giusto Bozzetto e Manuli, Cavandoli e la sua "linea" , tutti peraltro geniali.
Quello che davvero ci differenzia da Giappone ed USA e' la produzione, loro la fanno da tempo a livello industriale, noi siamo sempre rimasti a livello artigianale.
Ed anche per quello la nostra qualita' e' migliore, da noi un Bozzetto scrive la storia, disegna, anima e magari ci mette anche i suoni.
In Giappone l'autore perde il controllo della storia gia' a livello di Manga se non e' abbastanza famoso e non ha la forza di star dietro al mercato, figuriamoci quando si arriva all'Anime.
In America peggio ancora, molti autori sono gia' strammuorti, ma i personaggi gli sopravvivono tranquillamente...
Fortunatamente anche in questi paesi ogni tanto escono prodotti di qualita', pero' bisogna sperare che qualcuno si compri i diritti e li traduca, e succede raramente, stante l'idea tutta italiana che "i cartoni sono solo per i bambini, a parte Disney"...

[brain]

[Silent Runner]

[Silent Runner]

[Gateo]

[brain]

@ gateo
dovresti parlare con la diretta interessata.....
puoi darle del tu tranquillamente, tanto gia' ci conosce.....bene

anzi, ora lo dico a tutti:
e' da quando mi sono iscritto che la sig.ra brain legge tutto il forum....anche il privee
se non si registra entro due ore la registro io

[thefad]

Questo è uno scoop Brain!