Olimpo Informatico

[arizona69]

La scorsa settimana mio padre mi ha chiesto di cercare informazioni sul catalogo di un pittore.
Detto, googlo, fatto.
L'unico autorizzato a vendere tale catalogo e' un gallerista californiano. Il sito ha uno shop, la cifra e' altina (300 dollari), ma papa' ci tiene, e mi da l'ok per l'acquisto.
Sul territorio americano la spedizione sarebbe gratuita, mentre per l'estero viene indicato che "il costo potrebbe leggermente aumentare".
Leggermente..

Eseguo la transazione, e senza nessuna schermata riassuntiva dei costi mi viene proposta al check out una spesa aggiuntiva di 100 dollari per il trasporto.
Scrivo quindi una email chiedendo chiarimenti.
Mi viene risposto che si tratta di una spedizione molto veloce. Il venditore afferma di non guadagnare nulla sulla cifra chiesta dal corriere internazionale. E' il solo metodo di spedizione di cui si avvale, e garantisce entro 3 giorni la consegna.

In un giorno e mezzo il catalogo arriva. Papa', nonostante la salassata, e' contento.
L'indomani il corriere ripassa, dicendo che per errore non ha riscosso le tasse doganali, un'altra ottantina di euro.

Premetto che non si discute minimamente sulla qualità del servizio.
Inoltre il corriere ammette di aver sbagliato nel non chiedere subito la cifra totale. Questo ci avrebbe dato modo, eventualmente, di rifiutare il pacco, che a questo punto, da una cifra di partenza di 300 dollari, ne viene a costare 500.

Compro spesso in internet, soprattutto shirt, qualche volta alimentari, o libri.
Si tratta usualmente di articoli che non potrei acquistare in altro modo, in particolare nel caso di oggetti provenienti dall'estero.
A volte mi fanno pagare spese doganali, altre no. E senza "trucchetti" da parte mia.

Ho avuto modo di parlare con un impiegato locale del corriere internazionale. Mi conferma che la questione noli doganali e' non solo complicata (e ci mancherebbe), ma anche piuttosto fumosa.

Se qualcuno avesse indicazioni illuminanti, beh.. grazie per le segnalazioni