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Gateo Dio maturo

Registrato: 17/11/03 19:16 Messaggi: 12379
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Inviato: 14 Nov 2006 13:01 Oggetto: * I maltrattamenti al ragazzo down su Google video. |
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Un po' tutti i media adesso stanno parlando dei filmati apparsi su Google video, dove un ragazzo down viene maltrattato ed insultato in classe nell'indifferenza generale degli altri compagni e dell'insegnante.
Adesso piu' che sull'episodio ci si interroga sulle colpe: la responsabilita' e' di quei ragazzi inqualificabili? Degli altri compagni che non ha fatto nulla? Dell'insegnante che pure sembra disinteressarsi completamente alla vicenda (e che fa pensare che il tutto fosse normale amministrazione, aggiungerei)? Di quella scuola in particolare o della scuola italiana in generale?
Qualche giornalista particolarmente illuminato poi addirittura ha determinato che tutta la colpa e' di Google, o di Internet in generale.
Lascio ad altri la ricerca delle colpe, a me ora interessa riconoscere dei meriti.
Perche' se tutta questa storia e' venuta a galla, e se verra' fatta giustizia, il merito in gran parte sara' di Gregorj e Loska di Giornalettismo, che si sono preoccupati di segnalare il video, di farlo rimuovere da Google e di collaborare all'inchiesta che, si spera, portera' a chiarire le responsabilita di tutta questa squallida vicenda.
Riporto i passaggi principali della vicenda:
La scoperta Citazione: | Ci vuole stomaco per cliccare su play e vedere questi due video. I titoli sono illuminanti .. e raccontano quella che immagino sia una "normale" giornata in una classe delle superiori in uno dei tanti istituti disseminati per l'Italia. Classe che ha avuto la "sventura" di accogliere un ragazzo handicappato tra i banchi... | La denuncia Citazione: | Uno dei tenutari di questo blog ha avuto la pazienza di riascoltarselo più e più volte, finché ha notato un particolare: da uno dei ragazzi che comparivano veniva citata più e più volte un'associazione che si occupa di assistenza agli handicappati. Poi, è bastato telefonare e chiedere di andare a dare un'occhiata al file. Il video è stato sequestrato dalla Polizia postale, che accerterà chi l'ha messo sul web e se esistono responsabilità penali per le persone ritratte nelle immagini. | Le reazioni della stampa "seria" Citazione: | Insomma, pare proprio che il video non sia stato visionato dal giornalista. Anche perché non si parla per nulla del ruolo dell'insegnante, che compare solo nel SECONDO filmato: pure questo è strano. Ma pazienza. Anche la senatrice Emanuela Baio, che segnalando il video alla polizia postale ha messo in modo le forze dell'ordine, non è stata finora nominata. | Forse presto individuati i responsabili Citazione: | sembra che le indagini sul video del ragazzo down siano arrivate a un punto di svolta. Gli investigatori della Polizia Postale sono riusciti a tracciare l'ip di chi ha inserito il file dentro Google Video, e quindi tra poco verranno contattati i responsabili. |
L'ultima modifica di Gateo il 14 Nov 2006 19:25, modificato 1 volta |
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gregorj Mortale devoto

Registrato: 14/06/06 16:56 Messaggi: 7
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Inviato: 14 Nov 2006 13:18 Oggetto: |
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grazie, gateo. |
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Jeppo59 Dio maturo


Registrato: 05/03/06 02:26 Messaggi: 2117
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Inviato: 16 Nov 2006 01:07 Oggetto: |
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Tgcom ha scritto: | "Il mio è un ragazzo splendido, non è un down". |
Ne parla qui la madre dello studente disabile picchiato dai compagni di classe.
Un'altra vittima del""videotelefono":
Affari Italiani ha scritto: | Ad incastrare i tre ragazzi, tutti incensurati, è stato proprio il filmato dello stupro girato con il telefono cellulare. |
Tratto da qui
Ma incomincio a chiedermi: lo fanno per filmare tutto e farlo girare sul web?
O farlo girare sul web è una dimostrazione di "grandezza"?!!!
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Gateo Dio maturo

Registrato: 17/11/03 19:16 Messaggi: 12379
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Inviato: 16 Nov 2006 19:33 Oggetto: |
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Non sorprende che se uno e' tanto idiota da commettere atti del genere, sia altrettanto idiota da mettere in giro le prove dai suoi misfatti.
Pensa alla torturatrice di Abu Graib, tanto tranquilla da fotografare le torture commesse. |
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dasio78 Dio maturo


Registrato: 22/06/06 23:05 Messaggi: 6282
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Inviato: 16 Nov 2006 23:14 Oggetto: |
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Secondo me, il fatto è che questi ragazzi crescono con un'idea distorta della realtà, credono di essere in un film, dai quali traggono ispirazione.
Internet e la tecnologia rendono solo tutto più facile, non sono loro "gli untori" da condannare: internet rispecchia la realtà, ci si trova il bene o il male.
Il problema è nella testa di queste persone, che non hanno nè valori nè rispetto per nessuno: o meglio, rispettano ciò che gli hanno insegnato i loro veri genitori, ossia la televisione e oggi, appunto, internet.
Indubbiamente le persone in questione sono degli idioti, ma come sempre in questi casi il problema è ben più grave. |
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ulisse Dio maturo


Registrato: 02/03/05 02:09 Messaggi: 1531 Residenza: Bagnone (MS)
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Inviato: 18 Nov 2006 19:01 Oggetto: |
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dasio78 ha scritto: | Secondo me, il fatto è che questi ragazzi crescono con un'idea distorta della realtà, credono di essere in un film, dai quali traggono ispirazione. |
Secondo me, invece, è proprio tutto il contrario.
Ovvero questi ragazzi crescono con un'idea fedele della realtà e da essa ne traggono ispirazione.
La società "civile" nella quale crescono è la loro fonte.
Una società individualista e competitiva nella quale, come nel far west, vige la legge del più forte.
Vuoi un esempio?
Nel supermercato "sotto" casa (sotto significa 500 metri più in giù e 10 km più in là...) c'è un disabile che aiuta i clienti a riporre gli acquisti nelle sporte di plastica nella speranza di una mancia.
Dal mio punto di vista di ex-cittadino è più di ingombro che altro: non ha un criterio razionale di imbustamento ed è lento.
In un'esselunga milanese lo avrebbero già cacciato. Delicatamente, col garbo che si addice ad un disabile, ma lo avrebbero cacciato.
Qui, invece, è amico di tutti e tutti chiacchierano con lui.
Se la sua lentezza genera coda, chi aspetta si unisce alla conversazione.
Qui (ovvero in un posto qualunque a dimensione umana) i disabili sono integrati nella comunità.
In città sono una palla al piede della quale solo le leggi ti impediscono di disfarti.
E' dai film che i nostri giovani traggono le loro ispirazioni?
p.s.: aggiungete qualche "mediamente" qua e là per sfumare i miei assolutismi  |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 18 Nov 2006 21:36 Oggetto: |
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e pensare semplicemente che sono persone senzienti che sanno bene cosa fanno e semplicemente se ne fregano perchè così (fregarsene) han sempre fatto dal momento che è stato loro sempre permesso?
non so..ho sempre idea che dinanzi a fatti che scuotono l'opinione pubblica destando l'attenzione (per cinque minuti eh) si debbano cercare chissà quali cause, le colpe della società, della scuola, le difficoltà di crescere e altre ca##ate.
E' vero che bisogna dar lavoro a un sacco di "specialisti dell'analisi" e che bisogna vendere la notizia, ma ogni tanto dire le cose dure e crude come sono non farebbe male.
Uno che stupra una ragazza.
Uno che piglia a calci una persona.
Uno che tira sassi ad un treno, ad una auto, ad un vaporetto.
..sa perfettamente cosa sta facendo, e sa perfettamente che è sbagliato.
Solo che se ne fotte perchè gli è stato insegnato (non dalla tv, dalla canzoni o dai fumetti eh..ma da tutti coloro che dovevano insegnargli) che "fottersene è ok" |
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Jeppo59 Dio maturo


Registrato: 05/03/06 02:26 Messaggi: 2117
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Inviato: 19 Nov 2006 00:31 Oggetto: |
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Continua la saga delle schifezze:
Abusi sessuali, arrestati 4 minori
Tgcom ha scritto: | Sono finiti in manette a Reggio Calabria quattro minori con l'accusa di violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza di 12 anni. Gli arresti sono stati eseguiti dopo la denuncia dei genitori della vittima, ai quali i fatti erano stati segnalati da un'amica della figlia. Gli arrestati, tutti studenti, una decina di giorni fa avevano attirato la ragazza in una zona appartata e ne hanno abusato con la forza. |
Continua qui
Minori producevano film porno
Tgcom ha scritto: | La scoperta è stata fatta dalla squadra mobile livornese, allertata dalla madre di una delle ragazze insospettita dal comportamento della figlia. Sembra che i video non fossero destinati alla diffusione su internet, ma che fossero utilizzati solo dal gruppo di ragazzi, per uso personale. |
qua il resto.
Ancona, in 17 abusano di una 13enne
Tgcom ha scritto: | Orrore ad Ancona per una 13enne delle medie costretta a subire le pesanti attenzioni, poi filmate, di un gruppo di 17 compagni di scuola. Ugo Pastore, il pm capo della procura del tribunale dei minori di Ancona che indaga sul caso, dichiara a TgCom che "sono state fatte delle perquisizioni e che sono ancora in corso accertamenti su una situazione che ha a che fare con abusi sessuali e la divulgazione con strumenti vari". |
Tutto l'articolo
Tutta l'Italia ne è coinvolta, quindi non sembra essere un malessere legato a qualche località in particolare... a situazioni ambientali... a culture...
Sembra un virus come l'influenza che coinvolge tutti!
Ma come si cura?!!!
Scopriranno un vaccino?!!!
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 19 Nov 2006 01:04 Oggetto: |
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ulisse ha scritto: | dasio78 ha scritto: | Secondo me, il fatto è che questi ragazzi crescono con un'idea distorta della realtà, credono di essere in un film, dai quali traggono ispirazione. |
Secondo me, invece, è proprio tutto il contrario.
Ovvero questi ragazzi crescono con un'idea fedele della realtà e da essa ne traggono ispirazione.
La società "civile" nella quale crescono è la loro fonte.
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sì, ogni tanto scrivo messaggi brevi anche io |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 19 Nov 2006 15:17 Oggetto: |
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ecco qua, da un articolo de Lo Specchio della Stampa di ieri...
Citazione: |
Criminali per timidezza
Sono sempre di più i reati compiuti dai minorenni. Specie quelli estremi: aggressioni, rapine, stupri. Lo dice l'ultimo rapporto Eurispes.
Il perchè lo spiega uno psicologo in prima linea contro il disagio giovanile: "Hanno paura di non essere all'altezza".
La soluzione? Prevenzione. E lasciarli più liberi.
[...]
Rapinare un compagno, molestare una ragazza, sono scorciatoie per sentirsi grandi. L'adolescente s'illude di essere forte e nasconde a se stesso le sue paure e la sua fragilità" [...]
"Prendiamo il lancio dei sassi dal cavalcavia, un classico reato compiuto da minorenni: non ci devi mettere la faccia. Non devi puntare il coltello contro qualcuno cosa che implicherebbe anche fegato. Lanciare una pietra da un ponte e poi scappare via è più facile e codardo da compiersi: da il brivido senza bisogno di apparire" [...]
E l'aggressione al "diverso"? Al barbone, all'omosessuale, al trans?
"E' tipico anche questo, E' l'attacco a qualcosa che non è considerato adeguato. E' l'aggressione al modello del socialmente brutto. Per gli adolescenti o "ci stai dentro" o "sei fuori". Capito il meccanismo?"
[...] |
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ulisse Dio maturo


Registrato: 02/03/05 02:09 Messaggi: 1531 Residenza: Bagnone (MS)
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Inviato: 19 Nov 2006 18:16 Oggetto: |
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Perché sbatti la testa contro il muro?
A me il discorso dello psicologo è sembrato chiaro.
"Vi espongo le ragioni di questo malessere giovanile."
Punto. Niente giustificazioni. Niente giudizi. Niente prese di posizione.
Solo le motivazioni psicologiche e una ricetta tanto semplice quanto banale per risolvere il problema:
"Prevenzione e maggiore libertà"
Si potrebbe discutere sulla maggiore libertà che, detta così, sembra una cazzata e sulla prevenzione che è facile da citare in quanto ricetta adatta alla risoluzione di un qualsiasi problema.
Ma al di là della banalità io sono d'accordo: se vuoi risolvere il problema devi agire alla fonte.
Siamo noi adulti che dovremmo cambiare, siamo noi adulti che dovremmo sentirci in colpa per aver influenzato negativamente il loro sviluppo col nostro comportamento.
Citazione: | Uno che stupra una ragazza.
Uno che piglia a calci una persona.
Uno che tira sassi ad un treno, ad una auto, ad un vaporetto.
..sa perfettamente cosa sta facendo, e sa perfettamente che è sbagliato. |
Secondo me non solo non sanno che è sbagliato ma addirittura a convincerli del contrario siamo stati proprio noi adulti!
Siamo noi adulti ad istigare i giovani alla violenza, alla disonestà, all'immoralità e poi ci lamentiamo perché loro crescono esattamente a nostra immagine e somiglianza?
Una credenza popolare afferma che per osservare la vera natura di una persona devi guardarla attraverso uno specchio.
Nelle leggende è attraverso lo specchio che scopri vampiri, fantasmi e mostri vari.
Ebbene. Noi che apparentemente sembriamo una società civile, se osservati attraverso lo specchio ovvero attraverso i nostri giovani, ci manifestiamo per quello che siamo: rozzi, brutali, ignoranti, cattivi, egoisti, prepotenti, razzisti, bugiardi, opportunisti.
Posso lanciare una pietra?
Quanti di voi spendono soldi, tempo ed energie per seguire il calcio?
Avevo già tentato un discorso del genere tempo fa, qui, rischiando il linciaggio.
Ora ci riprovo.
Chi segue il calcio è indirettamente responsabile delle violenze negli stadi ed è direttamente responsabile della conseguente diseducazione dei giovani.
Perché chi dopo aver visto un motorino volare giù dagli spalti, dopo aver saputo dei giri di prostituzione in cui i calciatori sono coinvolti, dopo gli scandali di calciopoli, dopo aver visto come l'onestà, il rispetto, l'educazione, la cultura sono stati presi a palate di merda dai calciatori tanto miseri d'animo e d'intelletto quanto ricchi di portafoglio, chi, dopo aver visto tutto ciò, continua a seguire il calcio col suo gesto prende una posizione ben chiara: io sono d'accordo con tutto questo e non rinuncio certo ad un mio piacere per il bene dei giovani.
E' per questo che noi adulti dobbiamo a tutti i costi attribuire consapevolezza ai giovani. Perché altrimenti saremmo costretti a guardarci intorno e, seguendo il filo delle responsabilità, concludere con orrore che all'altro capo di questo filo ci sono gli adulti stessi!
Il calcio oggi non è più un gioco nè, tantomeno, uno sport.
E' un business.
E a tenerlo in piedi nonostante i danni che a corollario stia causando ai giovani sono gli ingenti guadagni delle persone che intorno a questo business ruotano.
Se noi continuiamo a seguirlo alimentiamo questo business e, come danno collaterale, alimentiamo la mala-educazione dei nostri giovani.
Il calcio era solo, purtroppo, un piccolo esempio.
Se ci stanno a cuore i giovani è arrivato il momento di sacrifici e rinunce. |
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blutarsky Eroe in grazia degli dei


Registrato: 18/10/05 17:03 Messaggi: 103
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Inviato: 19 Nov 2006 18:40 Oggetto: Personalissima opinione |
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Secondo me i fenomeni di bullismo, le prepotenzxe sui più deboli, le umiliazioni, gli stupri, la pedofilia e tutto quanto "fa notizia" ci sono sempre stati, e fanno parte del lato oscuro della natura umana: la differenza col passato è che oggi ogni notizia viene diffusa più facilmente e più rapidamente.
Non fraintendetemi: non voglio in alcun modo né giustificare né tantomeno appoggiare chi si macchia di simili nefandezze: la mia è una posizione di condanna assoluta.
Voglio solo dire che dovremmo sfruttare le nuove tecnologie per combattere queste aberrazioni, piuttosto che demonizzare internet ed i telefonini colpevoli di "portare alla ribalta" tutto quanto di schifoso si è sempre consumato nell'ombra.
Che poi siano gli stessi carnefici a pubblicizzare le proprie insane gesta ... beh, quella è materia per una vagonata di psichiatri, psicologi e sociologi. |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 19 Nov 2006 18:59 Oggetto: |
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Ulisse, ti quoto in toto sull'esempio (appunto solo un esempio dei tanti che si potrebbero fare) riguardo al calcio.
Se la pensassero un po' più persone come me, sicuramente calciatori, cantanti, veline e "vips dell'apparire" avrebbero molte più difficoltà a sbarcar il lunario...e certo non vivrebbero alla grande di comparsate o isole dei poveri.
ok.
Il punto è un altro.
E' che io sono convinto che la distinzione tra bene e male sia sempre sufficientemente chiara.
Poi qualcuno per comodità, per delinquenza, sceglie la via del delitto, dell'illegalità.
Ma sa bene cosa sta facendo.
Non è un raptus di un momento. Sono gesti lineari.
Ovviamente non posso che generalizzare (nel senso migliore del termine) non potendo valutare i singoli casi.
Il problema di fondo per me è l'istruzione e il corretto concetto di "sbagli e paghi". Mancano totalmente in questi casi, ne sono convinto.
Ci sarà pure il bulletto che si fa trascinare. Quello che si ritrova per caso (per caso!!) invischiato.
Ma non sono tutti così.
E nemmeno tutti provengono da famiglie disagiate, povere e sottoculturate come lo psicologo di prima adduceva come scusante. Perchè altrimenti se così fosse certi episodi si limiterebbero a certi ambienti sociali e locali.
E invece no. C'è anche il figlio di papà che ruba, picchia, estorce o semplicemente "vandalizza" casa ad una festa.
E' un po' il concetto del film 3mSC dove l'essere teppistello diventa figo, piace a tutti.
Ma quello è un filmetto che ritengo possa piacere per quei 90 minuti di banalità e retorica scontata. Ma che, trasposto nella vita quotidiana, a nessuna ragazzina con un minimo di sale in zucca verrebbe in mente di voler realmente esser al posto di Babi per avere un bulletto che picchia, spacca, ruba, ricatta..
Se poi i personaggi del film sono quelli con cui si confrontano nella vita reale..eh beh allora fanno semplicemente cosa è stato insegnato.
Sbatto la testa perchè il discorso dello psicologo dice le solite cose...sono teppisti per noia, per timidezza...
Osceno per me.
Accetto che mi si dica che "scimmiottano" il mondo dei grandi dove si vede quotidianamente che il più bullo, il più menefreghista, il più "furbo" vince.
Ok. Ma nel mondo dei grandi è ben chiaro cosa stai facendo, e se scegli di farlo per comodità sai comunque da che parti ti metti.
Il rapinatore, lo scippatore, lo spacciatore sa quello che fa.
Allo stesso modo sono convinto che anche i giovani lo sappiano.
Perchè il ragazzino sa che un pugno in faccia fa male.
Sa che rubare un cellulare fa male...visto che se rubassero il suo sarebbe molto arrabbiato.
Sa che stuprare una ragazza è bestiale.
Lo sa.
E sceglie di farlo.
La società si interroga sul "perchè". Interpella psicologi, analisti, esperti..
Perchè a mio avviso necessita di trovare una spiegazione, non può accettare che i nostri piccoli, sangue nostro, commettano simili atti.
E così si cercano le colpe.
Di qualcun altro ovviamente.
E' colpa di lei che ci ha provato. Colpa della società violenta, della scuola che non educa, dei film alla tv, dei videogiochi violenti.
Che sono poi tutte cose che noi abbiamo dato loro, abbiamo permesso.
La società siamo noi singoli, non un ente astratto cui dare le colpe che non devono toccarci.
Quanti genitori reagiscono ancora per un vaffanc.. detto dai loro figli?
O per una nota portata a casa perchè si giocava in classe o si mandavno sms all'amichetta?
Quanti rimproveri seri e spiegazioni altrettanto serie si danno per tutti quelgi atti di prevaricazione che i giovani possono commettere?
Sanno cosa fanno.
Come persino un bimbo nel lettino comprende se alle sue grida di capricci interviene prontamente (e sempre) la mamma per prenderlo in braccio o metterlo nel lettone.[/i] |
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ioSOLOio Amministratore


Registrato: 12/09/03 19:01 Messaggi: 16342 Residenza: in un sacco di...acqua
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Inviato: 19 Nov 2006 19:34 Oggetto: |
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ioSOLOio ha scritto: |
Quanti genitori reagiscono ancora per un vaffanc.. detto dai loro figli?
O per una nota portata a casa perchè si giocava in classe o si mandavno sms all'amichetta?
Quanti rimproveri seri e spiegazioni altrettanto serie si danno per tutti quelgi atti di prevaricazione che i giovani possono commettere?
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toh, manco a farlo apposta (ma amo molto il modo di scrivere e le idee di Gramellini)
M.Gramellini ha scritto: |
Un giudice ha sequestrato i beni dei genitori di alcuni bulletti milanesi per garantire il risarcimento alla giovane vittima delle bravate sessuali compiute dai loro pargoli. Non sembri un gesto reazionario. Lo sarebbe solo nel caso in cui avesse fatto ricadere su padri e madri le colpe dei figli. Mentre il giudice ha ravvisato una responsabilità autonoma dei familiari. Quella di non averli saputi educare. Ci muoveremmo su un terreno ancora troppo vago, se agli adulti si addebitasse la carenza di insegnamenti positivi e un deficit drammatico di buoni esempi. Invece il magistrato imputa ai genitori la smania giustificazionista che hanno ribadito persino in udienza, minimizzando le violenze dei figli e attribuendole all?atteggiamento della ragazzina di undici anni che le ha subìte.
La decisione tenta di porre un freno a quel familismo italico che, in nome di un malinteso senso del clan spacciato per slancio protettivo, spinge troppi genitori a difendere la propria prole in qualsiasi occasione essa appaia in difetto. Ma non è amore stare sempre sempre sempre dalla parte di tuo figlio: anche quando prende un brutto voto a scuola o una multa in motorino. Nel momento in cui una madre, cioè fino a prova contraria una donna, arriva a rispolverare gli armamentari del maschilismo più sordido per dire al giudice che la bambina abusata, filmata e minacciata da suo figlio "se l?è andata a cercare", significa che il prossimo revisionismo storico dovremmo compierlo noi adulti, rivalutando i nostri genitori. I quali, nel dubbio, davano sempre sempre sempre torto a noi e ragione all?autorità costituita: insegnante o poliziotto che fosse. Pensavamo fossero bigotti e non ci amassero. Invece erano saggi e ci stavano insegnando a crescere. Con risultati modesti, a quanto pare.
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* Le colpe dei padri |
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ulisse Dio maturo


Registrato: 02/03/05 02:09 Messaggi: 1531 Residenza: Bagnone (MS)
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Inviato: 19 Nov 2006 20:48 Oggetto: |
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Eheheh. La pensiamo quasi allo stesso modo.
Ed è bello così perché nei casi estremi la conversazione si spegnerebbe.
Il totale disaccordo produrrebbe un silenzio dettato dalla reciproca disapprovazione mentre il totale accordo ci ridurrebbe al silenzio per mancanza di argomenti di discussione!
Dal tuo intervento mi sembra che anche tu concordi nell'attribuzione di parte delle responsabilità agli adulti. Infatti dici:
Citazione: | [...] Che sono poi tutte cose che noi abbiamo dato loro, abbiamo permesso.
La società siamo noi singoli, non un ente astratto cui dare le colpe che non devono toccarci.
Quanti genitori reagiscono ancora per un vaffanc.. detto dai loro figli?
O per una nota portata a casa perchè si giocava in classe o si mandavano sms all'amichetta?
Quanti rimproveri seri e spiegazioni altrettanto serie si danno per tutti quegli atti di prevaricazione che i giovani possono commettere? [...] |
Ed entrambi siamo d'accordo nel ritenere che un conto è attribuire la responsabilità agli adulti ovvero a tutti, noi inclusi.
E un altro conto è scaricare la responsabilità sulla società intesa non più come insieme di individui ma come concetto astratto dal quale noi siamo, ovviamente, esclusi.
La prima è una meritevole assunzione di responsabilità, la seconda un suo vergognoso rifiuto.
Ma ci sono ancora due punti discordanti.
Uno riguarda l'opinione espressa dallo psicologo da te citato. Gli attribuisci delle affermazioni che però non ho ritrovato nella citazione che hai riportato:
Citazione: | E nemmeno tutti provengono da famiglie disagiate, povere e sottoculturate come lo psicologo di prima adduceva come scusante.
[...]
Sbatto la testa perchè il discorso dello psicologo dice le solite cose...sono teppisti per noia, per timidezza...
Osceno per me. |
Sono d'accordo con te: la famiglia disagiata, la noia, la timidezza sono scusanti oscene.
Ma lo psicologo non mi sembra parli nè di famiglie disagiate nè di noia nè di timidezza.
La timidezza è solo citata nel titolo e presumo che sia la solita distorsione a carico del giornalista.
Invece lo psicologo parla di una tipica difficoltà adolescenziale:
Lo psicologo ha scritto: | L'adolescente s'illude di essere forte e nasconde a se stesso le sue paure e la sua fragilità |
Lo psicologo, col suo intervento, ci dice che i comportamenti violenti di un adolescente sono il suo modo di reagire alla sua difficoltà.
Ci sta dicendo che se vogliamo intervenire preventivamente dobbiamo aiutare i nostri giovani a capire come sentirsi forti senza fare uso della violenza ovvero che oltre alla forza fisica esistono intelletto, affetti, aspirazioni e ideali che ci possono rendere ben più forti.
L'altro punto di disaccordo riguarda la consapevolezza dei giovani.
Dici che i giovani sanno distinguere tra bene e male.
Sotto un certo aspetto hai ragione.
I giovani sanno scegliere tra bene e male. Il problema è che, causa la loro inesperienza, non hanno una visione globale.
Parafrasando, per calcolare utili o perdite effettuano un bilancio che non tiene conto di tutte le voci della contabilità.
Certo che sanno che un pugno fa male ma lo tirano ugualmente perché l'utile che ne ricavano (il rispetto o la sottomissione dei compagni e quindi il riconoscimento del loro valore) è ben superiore alla perdita (ho fatto del male a qualcuno).
Perché io non tiro i pugni per ottenere il riconoscimento del gruppo?
semplicemente perché ho un altro modello di valori che accanto alla forza fisica considera anche la forza dell'intelletto, la forza d'animo, quella dell'amore e della collettività.
Tu pensi che sia nato così?
No. Purtroppo io sono nato "bulletto che picchia(va), spacca(va), ruba(va), ricatta(va)..."
E ho speso anni per diventare quello che invece ora sono...
Allora come ora sapevo scegliere tra bene e male.
La differenza tra me ora e me allora è solo in una manciata di valori in più che mi consentono di scegliere con maggior oculatezza e di ottenere risultati migliori con mezzi "migliori".
Il bimbo nella culla, poi, non ha proprio elementi di valutazione se non quelli che vede nel raggio di un paio di metri.
Se la mamma è lontana piange per richiamarla e dopo un paio di volte capisce il meccanismo, ne scopre l'efficacia e lo ricicla finché funziona.
Ma certo dovrà passare del gran tempo prima che sia in grado di capire che se la mamma si allontana non è per abbandonarlo ma per necessità (ad esempio per andare a caccia di cibo o per abituare gradualmente il cucciolo a non dipendere dalla mamma). |
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ulisse Dio maturo


Registrato: 02/03/05 02:09 Messaggi: 1531 Residenza: Bagnone (MS)
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Inviato: 19 Nov 2006 20:49 Oggetto: |
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Quoto, quoto, perdinci, quoto! |
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Jeppo59 Dio maturo


Registrato: 05/03/06 02:26 Messaggi: 2117
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Inviato: 19 Nov 2006 23:25 Oggetto: |
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Lo psicologo fa il suo mestiere ed accusare la famiglia per incolparli delle malefatte dei propri figli, rientra nelle sue possibilità di scelta (o sono i genitori, o è la società, o la colpa è dei politici o è il degrado in cui vivono o i media, etc).
Ma, anche se "non calcate troppo la mano", ad accusare le famiglie siete voi che se non erro non siete sposati!
Non per questo non dico che non siete in grado di giudicare, anzi dall'esterno si vedono tante cose che dall'interno non si vedono.
Ulisse mi sembra sia un insegnante, per cui anche lui ha un compito di educatore ed ha una visuale abbastanza chiara di come sia la realtà in cui viviamo.
Lui stesso dice di essere stato un ragazzo abbastanza difficile Citazione: | No. Purtroppo io sono nato "bulletto che picchia(va), spacca(va), ruba(va), ricatta(va)..."
E ho speso anni per diventare quello che invece ora sono... | e non per questo oggi non è in grado di educare gli altri.
Purtroppo il mestiere di genitore diventa difficile, in quanto si dipende molto spesso dagli altri e non perché non si abbia personalità a sufficenza.
Molto spesso se tu rimproveri tuo figlio, tua moglie lo coccola, o ci pensano i nonni.
O forse il metodo è sbagliato: se li punisci materialmente sei un despota; se gli alzi le mani, ti denunciano; se gli fai degli esempi di vita vissuta, ti guardano in faccia e ti dicono che il mondo è cambiato e bisogna adeguarsi ai tempi.
Come la fai, la fai... sbagli sempre.
Sono convinto che devi avere la fortuna che possano incontrare le giuste amicizie, perché i ragazzi si lasciano facilmente influenzare dagli altri.
Chi di noi non ha mai cercato di emulare le bravate dei "ganzi", per cercare di farsi una "posizione" nel gruppo o farsi notare dalle ragazze?!!!
Poi magari col tempo è emersa la propria personalità ed il ricordo dell'educazione ricevuta e si è tornati sulla retta via.
Oggi le bravate sono altre... se non ci fossero i telefonini per documentarle e farle vedere agli amici, forse commenteremmo altre cose!
Provate a pensare se avessimo avuto i telefonini al periodo che c'era la "naja"!
Il nonnismo: ne avete sentito mai parlare?
Quello più simpatico e pulito, era quello di mettere una "burbetta" (ultimo arrivato) in un armadietto, gettare una monetina dentro e farsi cantare una canzone!
Poi i "gavettoni": a quelli che puzzavano i piedi, gli si metteva la "cromatina" (lucido per scarpe) sulle dita dei piedi!
A chi russava, lo si portava nei bagni, o addirittura sotto "L'alza-bandiera" o nella cappella e gli si mettevano dei ceri intorno!
Ai più anziani gli si doveva rifare la branda!
E potrei elencarne di altre!!
Possiamo giudicare tutto ciò che vogliamo: le bravate dei nostri figli, la finanziaria che non ci aggrada, calciopoli , le guerre e tanto altro, ma la cosa più importante è cercare di lasciare una nostra impronta!
Cercando di educare al meglio i nostri figli, votando chi ci sembra più favorevole ai nostri bisogni, non andando più allo stadio o quant'altro siamo in grado di fare... l'importante è fare e non essere anonimi!!!
Io fino ad oggi con i miei figli ho cercato di usare il bastone e la carota!
I risultati?.....
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chemicalbit Dio maturo


Registrato: 01/04/05 18:59 Messaggi: 18597 Residenza: Milano
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Inviato: 20 Nov 2006 12:44 Oggetto: |
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Jeppo59 ha scritto: | Lo psicologo fa il suo mestiere ed accusare la famiglia per incolparli delle malefatte dei propri figli, rientra nelle sue possibilità di scelta | Tanto non devo mai dimostrare nulla (E la considerano scienza? ) Tempo fa avevo (intra-)visto su Io Donna (allegato del sabato del Corriere della Sera) una sparata di Andreoli contro l'iPod, di cui una buona parte non capivo cosa c'entrasse o come facesse ad avere senso. (una buona parte. Perché la gran parte capivo benissimo che cosa c'entrasse, nulla, e come facesse ad avere senso, non l'aveva) |
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ulisse Dio maturo


Registrato: 02/03/05 02:09 Messaggi: 1531 Residenza: Bagnone (MS)
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Inviato: 24 Nov 2006 15:48 Oggetto: |
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Mi chiedo se il problema ha soluzione o se dobbiamo restare impotenti a guardare.
Io credo che la soluzione ci sia.
Ma per trovare la soluzione ad un problema è necessario prima cercare i fattori che ne sono la causa.
Io non credo che compito della psicologia sia quello di individuare i "colpevoli" ed "accusarli".
Credo che il compito dela psicologia sia quello di individuare le "cause" di un problema e "segnalarle".
Non discuto che esistano persone incapaci di esercitare la professione di psicologo e nonostante ciò la esercitino (chi li ha abilitati alla professione? forse c'è un problema anche qui!).
Ma uno psicologo serio non sostituirà mai la parola "causa" con la parola "colpa" nè la parola "segnalazione" con la parola "accusa" perché uno dei doveri degli psicologi è quello di mantenersi ben discosto da questioni morali.
Non perché gli psicologi siano amorali ma semplicemente perché non è possibile stilare una diagnosi obiettiva se ci si fa prendere la mano da giudizi per natura soggettivi.
Se ad un incrocio pericoloso senza semaforo accade un incidente, la ricerca delle colpe serve per individuare chi deve pagare i danni, la ricerca delle cause serve per individuare chi deve intervenire per evitare che tali incidenti si ripetano (ad esempio regolando il traffico con un semaforo) e il fatto che sia competenza del comune installare un semaforo non implica assolutamente che sia il comune a dover pagare i danni!
Quindi se uno psicologo afferma che le cause dei disagi giovanili sono da ricercare nelle famiglie non si sentano accusati i genitori ma semplicemente prendano atto che il loro comportamento influenza fortemente quello dei figli.
E non rifiutino l'indicazione tacciandola di accusa ma ammettano che se qualcosa va storto è proprio lì, in famiglia. Perché è solo così che si può cominciare a fare qualcosa per migliorare la situazione.
Io ritengo che i giovani siano lo specchio degli adulti e che i loro disagi non siano che un riflesso dei disagi degli adulti.
Ritengo inoltre che i giovani apprendano dagli adulti non attraverso i loro insegnamenti ma attraverso i loro comportamenti.
Allora a nulla serve cercare dei metodi educativi più efficaci di altri.
Il problema non è il metodo Montessori in alternativa a quello del bastone e della carota.
Il problema è: io sono una persona equilibrata? no? E allora come posso sperare che i miei figli crescano equilibrati?
A nulla serve dotarsi di metodi e regole per camuffarsi da persone equilibrate.
L'unica cosa utile è quella di ricercare il proprio equilibrio interiore rispetto ai propri valori ed ideali.
Vuoi forse dire che gli adulti di oggi non sono equilibrati?
Qui si passa da un problema psicologico ad uno sociologico.
Certo che gli adulti di oggi e di questa parte del mondo sono equilibrati.
Ma avete notato quella frase in italico?
Equilibrio rispetto a cosa?
Non certo rispetto ai miei valori e ai miei ideali.
Gli adulti di oggi sono in equilibrio rispetto al sistema di valori e di ideali propri della loro generazione: consumismo, individualismo e competizione.
Il disagio dei giovani quindi è un segnale che tali valori non funzionano e se vogliamo risolvere questo disagio dobbiamo cambiare schema di valori.
Ma è più facile cambiare le leggi e includere i minori nella giurisprudenza che rinunciare ai valori intorno ai quali la nostra vita si è cristallizzata.
Serviranno generazioni per purgare questo malessere.
A chi, illuminato crede in ciò, il compito di difendere i propri valori comportandosi secondo essi anche e soprattutto quando l'intera società si muove nella direzione opposta. |
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Jeppo59 Dio maturo


Registrato: 05/03/06 02:26 Messaggi: 2117
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Inviato: 26 Nov 2006 20:55 Oggetto: |
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Ulisse ha scritto: | Quindi se uno psicologo afferma che le cause dei disagi giovanili sono da ricercare nelle famiglie non si sentano accusati i genitori ma semplicemente prendano atto che il loro comportamento influenza fortemente quello dei figli.
E non rifiutino l'indicazione tacciandola di accusa ma ammettano che se qualcosa va storto è proprio lì, in famiglia. Perché è solo così che si può cominciare a fare qualcosa per migliorare la situazione.
Io ritengo che i giovani siano lo specchio degli adulti e che i loro disagi non siano che un riflesso dei disagi degli adulti.
Ritengo inoltre che i giovani apprendano dagli adulti non attraverso i loro insegnamenti ma attraverso i loro comportamenti. |
E' probabile che il comportamento dei genitori influenzi fortemente quello dei figli, ma questo lo vedi nelle famiglie dove i genitori sono assenti, dove, pensando di far del bene, viziano i propri figli comprando loro tutto ciò che vogliono credendo che basti quello per essere presi in considerazione.
No, non basta!
I figli vanno seguiti, istruiti e corretti e non concedendo loro tutto; perché il "tutto" non è facile averlo e loro devono capirlo!
Voglio farti un piccolo esempio per dimostrarti che l'eccezione è sempre possibile.
I miei due figli più piccoli (oggi 10 e 11 anni) hanno due comportamenti completamente diversi, eppure sono entrambi nella stessa famiglia e vedono entrambi le stesse cose ed il comportamento che abbiamo.
Semmai in famiglia usassimo un linguaggio particolare, il più piccolo non lesina a risponderti a tono, dire qualche parolaccia e alzare le mani, mentre all'altro gli ho sentito dire al massimo "deficiente" e se in qualche discorso deve usare qualche parola un po' più spinta, mette i puntini o i beep!!!
Il suo comportamento non è per niente violento ed è abbastanza tranquillo.
Adesso come faccio a dire che "i figli apprendono da noi adulti" senza smentire o un figlio o l'altro?
Tornando a ciò che ho detto all'inizio: se non segui i tuoi figli e li lasci allo sbando credendo che solo dando loro ciò che ti chiedono sia sufficiente a farti considerare un buon genitore... allora quando non sapranno più cosa cercare... si divertiranno a fare bravate!!!  |
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