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Solo un ricordo
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Autore Messaggio
dasio78
Dio maturo
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Registrato: 22/06/06 23:05
Messaggi: 6282

MessaggioInviato: 18 Ott 2006 13:01    Oggetto: Solo un ricordo Rispondi citando

Salve a tutti.
Saprete tutti dell'incidente di Roma, e che in quell'incidente ha perso la vita una persona, che avrebbe potuto essere chiunque di noi.
Io non conosco questa persona, ma volevo comunque ricordarla tramite poche parole:

Era una giornata qualunque, come quella di qualunque persona,
fatta di mille abitudini, di lavoro e di svago.
Ma quelle abitudini ti hanno tradita, condotta ad uno schianto insensato.
Per caso o per destino, pochi metri fanno la differenza tra la vita e la morte.
Per caso o per destino, un posto non vale l?altro.
Ora solo un infinito balletto di colpe e di responsabilità,
che farà perdere nell?oblio il tuo ricordo.

P.s. Non sapevo dove postarla, nel caso mi rimetto alla clemenda dei mod.
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Jeppo59
Dio maturo
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Registrato: 05/03/06 02:26
Messaggi: 2117

MessaggioInviato: 18 Ott 2006 23:26    Oggetto: Rispondi citando

E dire che non voleva spostarsi col motorino, per paura di incidenti!!! Sad
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FreeSpirit
Dio maturo
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Registrato: 31/08/05 15:35
Messaggi: 1570
Residenza: Olimpo Informatico

MessaggioInviato: 19 Ott 2006 12:48    Oggetto: Rispondi citando

Adesso bisogna augurarsi che sia fatta piena luce sulle cause che hanno provocato l'incidente!
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madvero
Amministratore
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Registrato: 05/07/05 21:42
Messaggi: 19509
Residenza: Sono brusco con voi solo perchè il tempo è a sfavore. Penso in fretta, quindi parlo in fretta

MessaggioInviato: 19 Ott 2006 22:04    Oggetto: Rispondi citando

Weeps Weeps Weeps
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Jeppo59
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Registrato: 05/03/06 02:26
Messaggi: 2117

MessaggioInviato: 20 Ott 2006 18:39    Oggetto: Rispondi citando

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FreeSpirit ha scritto:
Adesso bisogna augurarsi che sia fatta piena luce sulle cause che hanno provocato l'incidente!

Che serva ad evitare altri incidenti!
E' fondamentale capirne le cause, poiché se è vero quello che un macchinista anonimo dice e cioè che il mezzo aveva già avuto problemi all'impianto frenante, è gravissimo!!!
Non si può mettere a rischio la vita della gente solo per risparmiare sulle manutenzioni!
Sta succedendo spesso... Vedi incidenti acaduti nell'ILVA di Taranto... e quanti incidenti non vengono denunciati...
E' necessario che le autorità competenti (ASL et similia), facciano i controlli a queste aziende e ne denuncino le carenze!
Si tratta di vite umane!!!
Mad
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chemicalbit
Dio maturo
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Registrato: 01/04/05 18:59
Messaggi: 18597
Residenza: Milano

MessaggioInviato: 20 Ott 2006 18:52    Oggetto: Rispondi citando

Jeppo59 ha scritto:

Non si può mettere a rischio la vita della gente solo per risparmiare sulle manutenzioni!
Sta succedendo spesso... Vedi incidenti acaduti nell'ILVA di Taranto... e quanti incidenti non vengono denunciati...
cos'era successo all'ILVA?
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FreeSpirit
Dio maturo
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Registrato: 31/08/05 15:35
Messaggi: 1570
Residenza: Olimpo Informatico

MessaggioInviato: 20 Ott 2006 19:15    Oggetto: Rispondi citando

Jeppo59 ha scritto:
Non si può mettere a rischio la vita della gente solo per risparmiare sulle manutenzioni!


È quello che ogni giorno, purtroppo, da qualsiasi parte, ACCADE
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Jeppo59
Dio maturo
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Registrato: 05/03/06 02:26
Messaggi: 2117

MessaggioInviato: 20 Ott 2006 19:48    Oggetto: Rispondi citando

@ Chemicalbit
Qui c'è qualcosa, ma tante storie le sai perché ti vengono raccontate da amici e parenti (ho due cognati che ormai sono in pensione e tre nipoti che lavorano li dentro).
I giovani assunti con i contratti di formazione lavoro, in molti casi hanno dovuto mascherare gli infortuni con ferie o assenze, pur di non essere mandati a casa.
I genitori che hanno i figli che lavorano nell'area industriale, hanno subito pressioni per cancellarsi dal sindacato, per poter sperare in una conferma di assunzione.
Personale del 7° livello, ingegneri, laureati non "allineati" alla linea dirigenziale relegati (umiliati) a non fare niente in una palazzina adibita ad uffici
MOBBING vero e proprio!!!
E chissà quante cose non si sanno!
Mad
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Silent Runner
Supervisor sezione Chiacchiere a 360°
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Registrato: 16/05/05 10:17
Messaggi: 24079
Residenza: Pianeta Terra

MessaggioInviato: 02 Nov 2006 17:59    Oggetto: Tornando alle origini: l'immortalità breve. Rispondi

Torno all'argomento di apertura. Abbiamo perduto una ricercatrice, lei ha perduto oltre alla vita, tutti quanti noi. Non potrà più svolgere il suo lavoro e noi non potremmo beneficiarne, non potrà ma incontrarci. E questo vorrei ricordarlo, vale per ogni persona che muore sul lavoro o svolgendo la propria professione, non solo per chi muore di morte naturale (sebbene ogni morte sia comunque naturale).
Non mi addolora il senso di precarietà che questa morte assurda può insinuare nell'idea di un quotidiano misterioso e carico di incognite, non mi addolora l'idea che morire sia un'usanza che suole avere la gente, ed è un'usanza alla quale non ci si può opporre e la quale non concede appello.
Mi addolora d'essere il primo a dimenticare l'inutile morte di tutti questi miei compagni e compagne di viaggio, alla prima svolta lungo il cammino, mi addolora che nessuno di noi, e dico nessuno, si muoverà perché tutto questo cambi.
Come se la morte fosse solo una faccenda personale.
Se così fosse, i Kamikaze non sortirebbero nessun effetto sul nostro imaginario e riguarderebbe solo la vita di chi subisce i loro attacchi.
Ma i kamikaze esistono perché la loro scelta è funzionale all'assurdo scopo che si prefiggono. Finiamo perciò, tragicamente per abituarci.
Morire sul lavoro o per aver cambiato abitudine negli spostamenti non è diverso. Perché si muore comunque e, passato l'orrore nella mente e nel cuore di chi rimane, tutto riprende come prima. Esattamente come prima.
Si da per scontato che può succedere, che è una fatalità e così si coprono negligenze e scelte dissennate dove la statistica dei morti possibili è solo una questione di numeri.

Metro, lavoro e kamikaze: uno strano accostamento per una riflessione che, per sua natura, porta solo a conclusioni provvisorie.

Ringrazio dasio78 per aver sollevato il problema e saluto la sconosciuta che solo per caso e per disgrazia ha avuto l'onore della cronaca, quei 15 minuti di notorietà che Andy Warhol aveva precognizzato per ciascuno di noi.
Una sorta di immortalità breve.
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