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Il partito dei pirati
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 13 Gen 2006 00:00    Oggetto: Il partito dei pirati Rispondi citando

Commenti all'articolo Il partito dei pirati
Contro la legislazione che criminalizza il peer to peer, nasce in Svezia un partito politico molto particolare.
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{Palle Nyborg}
Ospite





MessaggioInviato: 16 Gen 2006 16:25    Oggetto: Rispondi citando

La legislazione svedese NON criminalizza il file sharing, ma solo la condivisione di opere protette; c'e' una bella differenza, perche' e' possibile comunque condividere materiale free, non protetto da (C), libero, o coperto da licenza di tipo Creative Commons.
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 16 Gen 2006 19:12    Oggetto: Rispondi citando

Mi sembra che chi ha scritto il commento non sappia leggere. Eppure è ben specificato nel primo paragrafo che quello che è vietato è lo scambio di prodotti protetti da diritti d'autore.
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{paul giatti}
Ospite





MessaggioInviato: 17 Gen 2006 05:46    Oggetto: finalmente! Rispondi citando

era che qualcuno si rendesse conto che mancava una voce contraria allo strapotere delle major.
a quando anche in italia?
VOGLIO VOTARLI!!!!! SUBITO!
la cultura deve essere libera. un autore di qualsiasi genere,letterario musicale informatico ecc
non nasce dal nulla:dal suo primo vagito ha usufruito di cio' che altri prima di lui hanno fatto.
quindi mi pare giusto che restituisca
una parte di quello che ha avuto,no?
perche' se lavora oggi deve guadagnare per il suo lavoro di oggi anche domani,dopodomani,tra trent'anni, lui e anche i suoi eredi?
un conpenso per l'opera ci deve essere ovvio.
ma deve essere limitato nel tempo,(diciamo 5/10 anni)dopodiche'
la canzone il programma il libro il film o il brevetto, DEVONO entrare a far parte del patrimonio comune dell'umanita'.
Si parte dalle opere multimediali,ma il discorso è ben più ampio:i brevetti ad esempio,stanno strangolando l'innovazione.Perchè da una parte le multinazionali tendono ad adagiarsi su rendite di posizione,e dall'altra le piccole industrie di qualsiasi tipo devono pagare centinaia di brevetti per ogni pezzo di macchinario o ogni molecola di cui hanno bisogno per costruire o far funzionare qualcos'altro ad esempio.
per non parlare del comportamento delle case farmaceutiche,come si è visto in africa che per questioni di brevetto stanno facendo morire milioni di persone negando loro l'accesso a costi competitivi ai farmaci.
LO VOGLIO ANCHE QUI QUESTO PARTITO!
cosi finalmente il mio voto non sarà speso invano.
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{Carlo Gubitosa}
Ospite





MessaggioInviato: 26 Gen 2006 07:31    Oggetto: Pirati di tutto il mondo, unitevi Rispondi

Piratpartiet, il partito dei
pirati: era nell'aria che prima o poi qualcuno ci avrebbe pensato,
ma a sorpresa questa novita' non arriva da paesi caldi e ribelli, ma
dalla mite e paciosa Svezia. Il gruppo di utenti Internet che ha
dato vita a questa originale formazione politica ha messo subito in
chiaro i propri obiettivi: combattere le politiche commerciali
selvagge delle lobby del software e dell'intrattenimento, rimuovere
qualsiasi ostacolo alla libera circolazione delle informazioni, ma
soprattutto superare lo sbarramento del 4 per cento nelle prossime
elezioni politiche, un traguardo che vale 225 mila voti. In Italia
un esperimento analogo fatto del sito internetcrazia.org finora non
e' riuscito a decollare, forse perche' di questi tempi parlare di
democrazia diretta non ha lo stesso fascino e la stessa forza di
mobilitazione di un esplicito invito alla pirateria, che porta con
se' il sogno di un partito in grado di trasformare in realta' le
utopie libertarie nati da un quarto di secolo all'ombra dei personal
computer e nelle comunita' virtuali telematiche.

A pensarci bene non e' poi cosi' assurdo pensare ad un partito
Europeo dei pirati con varie federazioni nei singoli stati membri, e
allora lancio un appello per vedere se c'e' in ascolto qualcuno che
vuole legalizzare lo scambio di musica e video in rete senza scopo
di lucro, o dare piena legittimazione alle Tv di quartiere che oggi
rischiano condanne penali, oppure affermare il diritto alla
riservatezza nelle comunicazioni elettroniche contro bavagli e
sequestri repressivi, o magari trasformare in carta straccia tutti i
brevetti che impediscono di produrre farmaci salvavita anti-aids.
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