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.gb. Ospite
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Inviato: 13 Ott 2005 17:37 Oggetto: Poste Italiane, la situazione vista dall'interno |
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Premetto che sono un vostro assiduo frequentatore ed estimatore.
Sono un dipendente di Poste Italiane (ex ICT), e vorrei fare qualche commento sull'articolo di Michele.
La fuffa c'è, e sarebbe beota negarlo, il pericolo MS anche questo è evidente, intrallazzi & dintorni tutto vero, ma un'azienda delle nostre dimensioni e con in più una mission sociale non può non essere commista con la politica, per cui . . . non facciamo i verginelli, così và il mondo e non solo postale.
Però ci sono aspetti che non avete condiderato attentamente o forse non conoscete nei retroscena.
I nostri prodotti bancari sono stati spesso frenati o peggiorati a colpi di decreto legge.
ABI, e capisco anche le loro ragioni, non poteva permettere la concorrenza con un colosso a bassissimo costo di manodopera ed altissima penetrazione nel sociale come siamo noi.
Se comunque compari interessi CC TAN e TAEG dei nostri prodotti vedrai che ne usciamo quasi sempre con un'offerta migliore per il Cliente, certo ci vorrebbero anche capacità commerciali per guidare Cliente ed impiegati verso la soluzione migliore e, quelle, non sempre le abbiamo
E qui entra in scena un altra cosa che non condivido dell'articolo.
Lo sforzo per l'educazione ICT, e non solo, della clientela e dei dipendenti è ed è stato, credetemi enorme.
I problemi connessi sono fondamentalmente 2 :
1) da dove veniamo, 15 anni fa negli Uffici si lavorava con colla e pennello, i dipendenti erano 270.000 ed i servizi erogati una frazione minima di quelli attuali. Inoltre la clientela, la stessa che in banca rispettava silenziosamente le code, presso di noi si liberava delle pulsioni peggiori, strepitando ed urlando come allo stadio.
Insomma insultare l'impiegato dietro al vetro era consuetudine riconosciuta e consolidata da enrambe le parti. Servizio pubblico = fanculo libero. Ora siamo 120.000, svolgiamo più servizi, vendiamo più prodotti ed anche lo stile dell'ex utente (il Cliente) sta lentamente migliorando, è solo questione di civilizzazione per tutti quanti.
Inoltre il blocco cronico delle assuzioni ha comportato un innalzamento dell'età media dei dipendenti che ora si aggira sui 47 anni, anche questo non semplifica la vita per l'alfabetizzazione, ora abbiamo le macchine ma le persone sono sempre quelle della colla ed il pennello. Per i miracoli ci stiamo attrezzando
2) le dimensioni dell'azienda : in questo periodo stiamo rinnovando il parco macchine di sportello (60.000 ca.) ed ampliando la banda di rete. Chi non ha avuto esperienza di complessità di azienda paragonabili forse non si rende conto di come qualunque banalità in contesti normali, calata nei nostri numeri e nella nostra complessità diventi un grande problema.
Credete, aggiungere una banale presa USB, sui numeri che abbiamo comporta budget di spesa da paura e complessità di roll-out che forse non immaginate. per fare un esempio terra-terra, aggiungere una cella ad foglio di calcolo è una banalità, ma aggiungere un campo ad un DB enterprise condiviso e consistente talvolta può diventare un problema quasi insormontabile.
Concludo : parlare male di noi è come sparare sulla Croce Rossa, lo facciamo sempre anche a noi. L'importante è che se ne parli, già ci basta questo
ciao a tutti |
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emilio.roda Dio maturo
Registrato: 03/05/05 09:49 Messaggi: 3028
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Inviato: 13 Ott 2005 19:25 Oggetto: |
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Grazie per averci scritto... altri interventi sullo stesso tema li trovi qui |
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