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* Il notebook da 100 dollari è quasi pronto
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Autore Messaggio
{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 05 Ott 2005 11:56    Oggetto: Rispondi citando

Forse non lo vendono da noi perchè è prodotto sottocosto e le ditte che lo producono fallirebbero e lo fanno solo per uh.. carità ?

Non si dà la carità a chi non ne ha bisogno. Branca di egoisti.
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vathek
Dio maturo
Dio maturo


Registrato: 06/09/05 15:09
Messaggi: 1559
Residenza: Roma

MessaggioInviato: 05 Ott 2005 12:52    Oggetto: Rispondi citando

Già si conosce la distribuzione Linux che monterà?
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omissis
Semidio
Semidio


Registrato: 12/09/05 01:29
Messaggi: 258
Residenza: torino

MessaggioInviato: 05 Ott 2005 13:37    Oggetto: Rispondi citando

mi pareva di aver letto redhat da qualche parte..
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{utente anonimo}
Ospite





MessaggioInviato: 05 Ott 2005 18:10    Oggetto: Per le scuole Rispondi citando

Credo che per modernizzare le scuole ci sia un'altra valida alternativa, il recupero di macchine da molti considerate obsolete ma che con linux potrebbero adempiere egregiamente il loro lavoro. Quanti di questi pc che sono parcheggiati in magazzini polverosi potrebbero risorgere a nuova vita...
Ciao Pietro
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{Simone}
Ospite





MessaggioInviato: 05 Ott 2005 18:20    Oggetto: bah.. chissà... Rispondi citando

si ma i bambini del brasile ecc hanno 100 dollari da spendere ?? io nn credo proprio .. se pensano a un pc ogni 20 bambini allora possono arrivarci a comprarlo...
e così come imparare a scrivere... quello nn è scrivere, è digitare.. impugnare una penna è ben diverso e chiede piu pratica..
per il resto lo ritengo un ottima iniziativa...
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{max}
Ospite





MessaggioInviato: 05 Ott 2005 19:42    Oggetto: finalmente Rispondi citando

finalmente qualcuno che riesce a travolgere regole vecchie come il capitalismo e dal capitalismo riceve anche la sponsorizzazione , da non crederci!
sono entusiasta , complimenti e ancora su questa barca.
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{Antonio}
Ospite





MessaggioInviato: 07 Ott 2005 13:21    Oggetto: Notebook da 100 dollari Rispondi citando

è una occasione grabdiosa per tutti soptatutto per i meno abienti - quando sarà in vendita fatemelo sapere - grazie molto
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{Giuseppe}
Ospite





MessaggioInviato: 08 Ott 2005 06:09    Oggetto: SOSTENIAMO IL PROGETTO Rispondi citando

Sarebbe un vero errore non consentire che questo prodotto innovativo circoli liberamente, magari ad un costo leggermente superiore, anche in "aree" sviluppate ed economicamente forti. I vantaggi sarebbero tanti e assolutamente per tutti: le scuole e i ragazzi ne trarrebero indubbio giovamento; usciremmo fuori da una situazione di monopolio; i prezzi, nel mercato dell'informatica, calerebbero sensibilmente. Se l'articolo riflette notizie vere sino in fondo, sarà il caso di adoperarsi affinchè questa "piccola rivoluzione" produca benefici effetti ovonque, anche in casa nostra!
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{Elena of Valhalla}
Ospite





MessaggioInviato: 11 Ott 2005 20:10    Oggetto: Prodotto sottocosto Rispondi citando

Se anche il prezzo di 100 dollari fosse davvero un sottocosto e non un a prezzo di costo, nei paesi non bisognosi potrebbero venderlo a qualcosa di piu`, magari 200-300 dollari, e sarebbe comunque un prodotto molto interessante (resistente, piccolo, resistente, comodamente trasportabile, un po' piu` versatile di un palmare, resistente, meno ingombrante di un portatile... ho detto resistente?).

E avere del mercato in piu` potrebbe permettere di produrne un numero maggiore, e abbassare ulteriormente il costo di produzione, e magari anche il prezzo per i bisognosi.
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{Giampaolo Bottoni}
Ospite





MessaggioInviato: 12 Ott 2005 00:16    Oggetto: speriamo che abbiano pensato ai dettagli Rispondi citando

ossia abbiano pensato a quello che "loro" (va intuito di chi parlo) considerano dettagli: l'identita' linguistica espressa anche dall'alfabeto NON latino e dalla lingua NON inglese. Se l'America desidera sinceramente un minor livello di odio nei suoi confronti (e sarebbe un bene per tutti) ... ci si dovrebbe preoccupare del fatto che il Nobile Corano e' scritto in Arabo e va letto in Arabo perche' l'arcangelo Gabriele cosi' ispiro' all'ultimo e maggiore Profeta le parole di Dio. Per limitare dunque le reazioni allergiche gia' ora vistosissime, sarebbe MOLTO opportuno un portatile con tastiera araba. Se ci hanno pensato BRAVI! Non so cosa andrebbe bene in Tailandia.... ma certo il mondo arabo forse saprebbe accettare di piu' la cultura moderna, occidentale, la saprebbe, alla lunga, far propria se non fosse veicolata dai caratteri e dalla lingua degli atei, satanici, immorali, colonialisti, ladri invasori inglesi ed americani... Accetterebbe certo di piu' gli stessi concetti, per esempio il diritto alla liberta' di pensiero, la democrazia, purche' espressi in un bell'Arabo coranico, tutto pieno di suoni aspri, aspirati che, a parer loro, echeggiano il suono della stessa voce di Dio, del Dio unico, buono per tutti, cinesi compresi, il Dio che non conosce altro che l'Arabo, il Dio a cui si prosternano.
Sbaglio ? Tutti gli sceicchi, i ricchi, i padroni
sauditi ed egiziani, i venduti ai colonialisti parlano inglese. Forse agli arabi poveri, ai milioni di poveri di quei territori i ricchi venduti, i traditori senza Dio che parlano inglese e leggono l'Economist sono simpatici ???.... Mi sembra che no... ma forse sbaglio, no ? Mica sono Bin Laden o addirittura Maometto ! ;-)
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liver
Dio maturo
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Registrato: 31/03/05 09:20
Messaggi: 1091
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MessaggioInviato: 13 Ott 2005 09:08    Oggetto: Red Hat Rispondi citando

Vathek ha scritto:
Già si conosce la distribuzione Linux che monterà?

omissis ha scritto:
mi pareva di aver letto redhat da qualche parte..

Visto che Red Hat fa parte del consorzio di produttori, credo proprio che sarà una distribuzione light di loro produzione.
Uno dei pregi di questo progetto è che le macchine saranno tutte uguali, quindi sarà uno scherzo ottimizzare kernel e applicazioni sulle risorse disponibli.
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Zorro
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MessaggioInviato: 13 Ott 2005 10:12    Oggetto: L'Italia e l'innovazione tecnologica Rispondi citando

A parte che anche Windows può essere settato in arabo, e questo dalla release 3.1 (spero che anche Linux ...) vorrei sottolineare un altro aspetto.

Prima di venderlo (anche da noi perchè no) bisogna produrlo e nell'articolo si accennava al fatto che una volta completato con successo il prototipo nei lab MIT si doveva trovare chi lo producesse, perchè la fascia di prezzo ed il target individuato non rendono così interessante il business nel mercato di oggi.

E io penso: ma una volta in Italia non avevamo un'azienda produttrice (assemblatrice) di computer, smantellata, distrutta dalle logiche assurde della finanza mondiale? Perchè non riesumarla, visto che l'innovazione tecnologica è da sempre uno degli elementi del vantaggio competitivo?

E non ironizzate sull' M24. A parte il fatto che è stato il primo Pc a comparire sulla mia scrivania nel 1984 e che ci sono affezionato (aaah ... il gwbasic, che meraviglia!) non era poi così una fetecchia in confronto ai suoi concorrenti dell'epoca ed era stato progettato dai laboratori Olivetti di Cupertino utilizzando le sterminate competenze tecnologiche di quel distretto.
Va be' basta con la nostalgia! chi ci sta a fonadre una ditta per produrre il laptop da 100 dollari?

Ha già un nome? Se non ce l'ha diamogliene uno bello ...

Bye
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massix
Mortale devoto
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Registrato: 22/09/05 17:37
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Residenza: Roma

MessaggioInviato: 23 Nov 2005 10:40    Oggetto: Re: L'Italia e l'innovazione tecnologica Rispondi citando

Zorro ha scritto:

Va be' basta con la nostalgia! chi ci sta a fonadre una ditta per produrre il laptop da 100 dollari?
Bye


Beh, io ci sto.
Che ne dite di perseguire questo obbiettivo? Aderite, gente Aderite!
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Zorro
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Residenza: Torino

MessaggioInviato: 23 Nov 2005 18:01    Oggetto: Re: L'Italia e l'innovazione tecnologica Rispondi citando

massix ha scritto:
Zorro ha scritto:

Va be' basta con la nostalgia! chi ci sta a fonadre una ditta per produrre il laptop da 100 dollari?
Bye


Beh, io ci sto.
Che ne dite di perseguire questo obbiettivo? Aderite, gente Aderite!


Caro massix, come vedi io avevo lanciato la proposta più di un mese fa ma nessuno prima di te si è fatto vivo, forse la cosa interessa poco . . .
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massix
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Registrato: 22/09/05 17:37
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Residenza: Roma

MessaggioInviato: 23 Nov 2005 18:59    Oggetto: Re: L'Italia e l'innovazione tecnologica Rispondi citando

Zorro ha scritto:
Caro massix, come vedi io avevo lanciato la proposta più di un mese fa ma nessuno prima di te si è fatto vivo, forse la cosa interessa poco . . .

Ok Zorro. Giù la maschera (in senso metaforico) Laughing
Devo confessarti che l'avevo buttata lì più per passione che per freddo ragionamento razionale, ma penso proprio che sarebbe davvero una gran bella rivincita sul MIT (oltre ai galloni che metteremo sulle nostre spalle) se riuscissimo a fare una cosa del genere.

Tuttavia, prima di andare oltre (e soprattutto prima del punto di non ritorno) vorrei capire meglio l'obbiettivo principale della faccenda. Ti dico questo perchè credo che la cosa si possa fare, ma è necessario, anzi indispensabile, riuscire a tenere fuori tutti quelli che potrebbero in qualche modo inquinare l'operazione (politici, faccendieri, etc. etc.). Una sorta di ONLUS, insomma. Io stesso, dal canto mio, pur essendo un imprenditore, mi impegnerei a partecipare al progettone a "costo zero" mettendo a disposizione tutte le risorse che mi sarà possibile.

Più che altro, credo che per iniziare sia indispensabile creare un vasto pool di persone, ognuna delle quali sia in grado di occuparsi di un segmento del progetto, in perfetto stile Open Source. Dico la prima cosa che mi viene in mente... ZN potrebbe aggregarsi e fare da "focal point"...

Insomma, la cosa mi pare gagliarda ed eccitante, mi piacerebbe tuffarmici. Ma vediamo innanzitutto se riusciamo a fare proseliti.
Ooops! Ma forse tu pensavi di farne un business? Crying or Very sad

* hasta luego *
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Zorro
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MessaggioInviato: 24 Nov 2005 10:13    Oggetto: Re: L'Italia e l'innovazione tecnologica Rispondi citando

massix ha scritto:
Ma forse tu pensavi di farne un business? Crying or Very sad

* hasta luego *


Se c'è una cosa che proprio mi è venuta male nella mia vita questo è il business, per cui non pensavo affatto di fare l'affare della mia vita, anche se in questo progetto c'è una indubbia componente economica e in economia la parola "gratis" non esiste (come diceva il Presidente Einaudi: "se qualcuno ti dice che una cosa è gratis ti sta dicendo una bugia perchè c'è qualcuno che paga al posto tuo").

Per cui mi va benissimo l'Onlus, con un pelo di attenzione a non rimetterci il #@[lo.

Le idee che mi sono venute quando ho letto la notizia sono:

- va bene i bambini del terzo mondo che devono superare il digital divide, ma perchè io - o i miei figli e nipoti - dobbiamo pagare un computer che fa un mucchio di cose inutili 1000 euro quando ciò che fa il computer da 100 va benissimo;

- Negroponte dice che avrà delle difficoltà a produrlo, be' qui dalle mia parti c'è un esercito di (forzatamente) sfaccendati che sino a ieri producevano (assemblavano) PC e stampanti (parlo dei fuoriusciti dall'Olivetti) ne sarebbero ben capaci no?;

- che soddifazione morale sarebbe per me, ma anche per tanti altri meschinelli come me, una iniziativa di successo che al di là di erodere business agli importatori nostrani di Hw e sw erode utili a quel pallone gonfiato di Bill Gates e a tutti quelli che come lui ci stanno obbligando a "consumare" la tecnologia informatica con lo stesso criterio de venditori di beni di largo consumo che è quello di creare il bisogno fittizio e poi farci i guadagni sopra.

Penso che Olimpo Informatico ZN potrebbe benissimo essere il luogo dove avviare le riflessioni su questo nuova soggetto, Michele Bottari ha scritto di nuovo ieri a proposito del progetto di Negroponte . . . come si fa a raggiungere l'olimpo dell'Olimpo?

Ciao
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orontium
Comune mortale
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Registrato: 20/08/05 20:46
Messaggi: 3
Residenza: none

MessaggioInviato: 16 Gen 2006 00:37    Oggetto: Rispondi

paese povero-sottosviluppato ecc....
ma chi dice che l' italia non lo è? vi sono quartieri anche nella ricca milano che hanno poco da invidiare certi ghetti "poveri"
personalmente quando esce sarò uno di quelli che lo comperano se sarà possibile nella "ricca" Torino altrimenti lo comprerò nella "povera" Tunisi se non altro perchè non correrò il rischio di avere omponenti "Palladium"
saluti Hans
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