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Fbi contro Indymedia
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Autore Messaggio
Zeus News
Ospite





MessaggioInviato: 06 Ott 2004 23:00    Oggetto: Fbi contro Indymedia Rispondi citando

Commenti all'articolo Fbi contro Indymedia
L'Fbi sequestra i dischi di due macchine di Indymedia in Gran Bretagna. Sequestrato anche il sito italiano.
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Daniele
Ospite





MessaggioInviato: 08 Ott 2004 01:22    Oggetto: sequestro Rispondi citando

Non sono molto esperto; significa che adesso l'FBI può leggere tutti i post scritti in tutti gli Indymedia sequestrati e tracciarne IP e identità degli autori?
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GPS
Ospite





MessaggioInviato: 08 Ott 2004 08:49    Oggetto: Il sequestro è avvenuto negli stati uniti? Rispondi citando

Mi chiedo se il sequestro è avvenuto in suolo americano oppure l'fbi può operare a livello mondiale ??
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Ospite






MessaggioInviato: 08 Ott 2004 09:54    Oggetto: Rispondi citando

sempre contro la liberta di informazione sti animali americani... :-(
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Pier Luigi Tolardo
Ospite





MessaggioInviato: 08 Ott 2004 09:55    Oggetto: Si, è così.... Rispondi citando

Si, Daniele è proprio così....
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Rob
Ospite





MessaggioInviato: 08 Ott 2004 14:44    Oggetto: Libertà di opinione... Rispondi citando

Come sempre più spesso accade, anche nelle democrazione occidentali.... la libertà di opinione è garantita esclusivamente a coloro che hanno le stesse opinioni dei governi in carica.
Il terrorismo è sicuramente un male mondiale... ma la lotta a questo male sta trasformando le democrazie in dittature, in cui chiunque dissenta dal pensiero dominante è catalogato come "amico dei terroristi"...
E' una cosa veramente da brividi... soprattutto se consideriamo che molti politici nostrani portano la "civiltà" americana come esempio di democrazia...
Se questo è un esempio... è meglio cercare alternative decisamente differenti!!!
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Truman Burbank
Ospite





MessaggioInviato: 09 Ott 2004 10:39    Oggetto: Violazione della privacy Rispondi citando

Sui dischi ci sono i log di tutti gli utenti, con i loro IP. Se non bastasse Echelon, adesso l'FBI ha gli IP di tutti quelli che hanno scritto su Indymedia.

Il Grande Fratello (quello vero, non quello della TV) compie un buon passo in avanti.
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Ireneo
Ospite





MessaggioInviato: 09 Ott 2004 10:59    Oggetto: Splendido !! Rispondi citando

Finalmente, gli U.S.A. (e getta!) hanno gettato la maschera e fanno capire benissimo, quale sia la loro messa in pratica della democrazia...Democrazia,bella parola, mai divenuta realtà! Indymedia non credo proprio, che si lascerà abbattere così facilmente.E spero venga aiutata e/o sponsorizzata , sostenuta in tutti i modi. Amerika uber alles? No, grazie!

Ireneo
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lello
Ospite





MessaggioInviato: 09 Ott 2004 12:28    Oggetto: Il pastore Rispondi citando

Un giorno un pastore rubò un gregge al vicino muto. Il pastore bastardo disse a tutti che il gregge era suo e quello muto iniziò a dimenarsi, ed il pastore furbo si offrì di fargli da interprete, perchè disse che conosceva il linguaggio dei muti. Il pastore onesto si dimenava sempre più ma a tutti veniva detto che era felice e saltava di gioia perchè era contento per le nuove pecore (di carta) che il buon pastore bastardo aveva fatto installare nel gregge del pastore onesto sulla collina. Allora arrivò indymedia che fornì al pastore muto semplicemente un secchio di vernice ed un pennello. Il pastore muto durante la notte girò le pecore di carta e vi scrisse dietro la verità, affinchè tutti dal fondo della collina (Il pastore cattivo distrusse le strade per raggiungere la collina perchè diceva che qualcuno aveva messo trappole per le sue pecore rubate) potessero leggere le disonestà del pastore cattivo.
Ma ora è mattina ed il pastpre bastardo si è svegliato e si è unito con altri pastori bastardi.
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Antonio
Ospite





MessaggioInviato: 09 Ott 2004 14:23    Oggetto: La voce Rispondi citando

Un episodio analogo di censura era già accaduto a laleva.info che però il giorno dopo era di nuovo online con il nuovo indirizzo laleva.cc

L'errore è stato fatto all'origine piazzando il sito su un server residente fisicamente negli Usa.
Se fossero stati ospitati su una macchina fisicamente residente in qualche piccola repubblica della Polinesia (ad es. le isole Tokelau) sarebbe stato più difficile, anche se non impossibile, che l'FBI riuscissero a chiuderli.
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Ospite






MessaggioInviato: 09 Ott 2004 14:25    Oggetto: pazzesco Rispondi citando

insomma una specie di dittatura, chissa perchè gli ordini grossi partono sempra dall'italia?
trovo questo atto vera repressione di pensiero, nella grande rete poi.....
questo tipo di azioni non possono certo fermare chi la pensa con la propia testa......
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franco
Ospite





MessaggioInviato: 09 Ott 2004 14:42    Oggetto: indymedia Rispondi citando

La democrazia Americana si è espressa al meglio !!! che bravi .....
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Marco
Ospite





MessaggioInviato: 09 Ott 2004 18:38    Oggetto: "LA CIA CI SPIA" Rispondi citando

E' una vecchia canzone di Eugenio Finardi. Attraverso questo sequestro si è compiuto un vero attentato alla democrazia internazionale. I dati presumo che saranno passati alla CIA e quindi all'apparato militare statunitense.
Saremo tutti più controllati e credo che il popolo della rete dovrebbe, con l'aiuto di tutti i provider del mondo, interrompere i servizi per un giorno di sciopero: ovvero autocensurarsi per un giorno intero bloccando la rete intera.

ccià
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anna
Ospite





MessaggioInviato: 10 Ott 2004 09:24    Oggetto: Rispondi citando

Cari amici, vi voglio "postare" la lettera che mi ha mandato a suo tempo un amico: non è un "terrorista", nè un fianchegiatore...è un cristiano, un pastore metodista. Ecco il testo:
"La mia coscienza mi impedisce di autocensurarmi:
sono antiamericano


Mi assumo tutta la responsabilità di quanto vado dichiarando perché non posso avvallare l'idea che gli USA siano il modello di democrazia da proporre a mio nipote.

Certamente il mio antiamericanismo non è verso tutto il popolo USA, ma non posso dimenticare che gli Stati Uniti sono una nazione senza storia, nata dall'invasione di una massa di clandestini che hanno perpetuato un immenso genocidio nei confronti dei popoli nativi al solo scopo di sottrarre loro la terra. Una nazione che si è arricchita grazie al lavoro di milioni di schiavi, uomini e donne deportate dall'Africa ai quali non venivano neanche riconosciuti i legami affettivi dividendo i mariti dalle mogli e i figli dai genitori e vendendo esseri umani come bestie.

Di questo non hanno mai preso seriamente coscienza e non hanno mai espiato le loro colpe.

Sono una nazione bugiarda, che ha sempre sostenuto e anche organizzato le più terribili dittature del Sud America.

Una nazione arrogante, unica al mondo che non sottoscrive i trattati che prevedono il processo dei loro militari come è successo per quei "bravi ragazzi" militari americani che con i loro aerei giocavano con le funivie del nostro Trentino.

Una nazione avida, che non sottoscrive i trattati di Chioto sulla riduzione dell'inquinamento atmosferico perché "loro" non possono ridurre il loro tenore di vita, anche se per questo il mondo va a morire.

Una nazione perversa che manda a propagandare la democrazia occidentale una madre che si arruola per poter mantenere la propria figlia, una ragazza che si arruola per poter proseguire gli studi ecc.

Una nazione bugiarda, che ha detto tante bugie, una per tutte: ci sono voluti venti anni perché ammettesse che il golpe cileno era stato organizzato dai loro servizi segreti.

RIBELLIAMOCI
Io ho il coraggio di dire

SONO ANTIAMERICANO
Come sono contro il terrorismo

E contro ogni forma di integralismo religioso , anche cristiano."
E aggiungo: continuino pure ad occupare paesi, a imporci con la forza il loro modello economico, a lanciare campagne contro un fantomatico "terrorismo internazionale", che combattono riducendo interi paesi a deserti...Finchè ci saranno al mondo popoli che non hanno di che mangiare, e altri che ingrassano come barili, è inutile bombardare, controllare, sequestrare, recintare...finchè ci sarà disuguaglianza sociale, nessuno può sentirsi al sicuro, neanche dietro a un muro di cemento armato.
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RU-y2k
Ospite





MessaggioInviato: 10 Ott 2004 10:55    Oggetto: Indymenticare Indymendia Rispondi citando

Gent. mo Pier Luigi Tolardo
E' buffo (e forse ancor più curioso) come il nome "Indymendia" rimandi ad un più antico e forse offensivo nomignolo con cui gli inquilini del Nuovo Continente chiamavano i leggittimi proprietari di quello sterminato ed incontaminato territorio: gli indigeni americani.
C'è forse una lontana abitudine che i nuovi inquilini non sembrano aver perso, ed è quella di sequestrare quello che appartiene ad altri? Non saprei: salvo restando la legittima attenzione dei Servizi di Intelligence per tutto quanto avviene sul pianeta, rimane il dubbio che questa ultima azione corrisponda in effetti ad una vera e propria manovra repressiva ed intimidatoria.
Internet, o meglio, la comunità globale che lo attraversa, è fragile come lo erano gli uomini dalla pelle rossa e dalle antiche tradizioni di rispetto per il mondo su cui poggiavano i piedi.
Quegli uomini non seppero contrastare la protervia dei nuovi inquilini e furono sconfitti più culturalmente che fisicamente.
Il rischio dunque è lo stesso e questa mia fin troppo lunga premessa finisce qui.
Quello che dobbiamo temere è la nostra incapacità di reagire con gli strumenti che abbiamo a disposizione, quegli strumenti che la nostra fragilissima democrazia ci ha lasciato.
E' fortemente sospetta l'azione del nostro Governo o degli Organi che hanno agito in tal senso, per la richiesta di sequestro del sito italiano di Indymedia.
E' segno che chi ha il potere teme Indymedia, i suoi contenuti o quanto da questi può scaturire, oppure è un legittimo ricorso alla forza per stroncare un pericoloso veicolo, quale che sia il pericolo?
Più che le risposte, oggigiorno contano le domande.
La censura è una forma di controllo preventivo che, come la Guerra di Bush, prima o poi, finisce per fare del male alla gente innocente.
L'importante, credo, sia non dimenticare Indymedia e cadere nell'abulismo collettivo che ci ha fatto ignorare, almeno fin'ora, quel che davanti ai nostri occhi si palesa ogni giorno: non è il Re ad essere nudo! Siamo noi ad essere vestiti male!

RU-y2k
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Pincopallino
Ospite





MessaggioInviato: 10 Ott 2004 16:34    Oggetto: Internet non è una zona franca per i reati Rispondi citando

«Internet non è una zona franca per i reati». È questo il commento all'oscuramento del sito di Indymedia, rilasciato dal ministro per l'Innovazione e le tecnologie Lucio Stanca, componente anche della task force appena costituita all'Onu da Kofi Annan per la gestione di Internet. «La rete è un grande spazio di libertà e come tale va salvaguardato, e proprio per questo non può essere una zona franca per reati che vanno perseguiti come quelli che si perpetrano negli spazi e con le modalitá tradizionali», ha proseguito Stanca. «Se c'è stato un intervento dell'autoritá competente, ossia la magistratura, è evidente - ha osservato Stanca - che ci sono motivi validi che giustificano questa iniziativa, che come tale va rispettata». Infine, il ministro ha sottolineato che «l'oscuramento riguarda un sito che offende la memoria di eroi caduti per mano di terroristi».

Fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2004/10_Ottobre/10/indymedia.shtml
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Federico
Ospite





MessaggioInviato: 10 Ott 2004 17:16    Oggetto: Nessun dubbio? Rispondi citando

A me pare che qui si sia un pochino di parte... se ad essere chiuso era un sito nazistoide tutti ad applaudire... eppure qui c'è chi parla di un diritto alla liberà di espressione ad ogni costo (anche quando le cose espresse sono una vergogna).
Io non conosco granchè Indimedia, ma di persona ho avuto modo di vedere pagine web da loro ospitate che erano... decisamente offensive.
Nessuno di noi può conoscere i motivi tecnico-giuridici per cui si è proceduto al sequestro, ma il fatto che qui si approfitti per sputare fango su FBI e Stati Uniti invece di domandarsi come mai magistratura SVIZZERA ed ITALIANA abbiano chiesto un simile intervento (su server residenti negli USA su cui solo l'FBI poteva agire), mi fa pensare che qui si fa politica, invece di discutere serenamente sull'accaduto.
Il dubbio che ALCUNI contenuti meritassero davvero di essere oscurati non vi sfiora nemmeno. Io sono per la libertà, ma solo un idiota può intenderla come un fatto assoluto, dato che ne sarebbe la negazione. Dei "paletti" vanno messi e quindi, a livello CONCETTUALE condivido chi dice "internet non può essere una zona franca" alludento a chi pretende di poterci fare quello che vuole VIOLANDO LA LIBERTA' DEGLI ALTRI (vivi o morti).
Insomma la faccenda non è così semplice come la fate voi.. che ripetete come un ritornello "gli usa sono una dittatuta e chiudono i siti web su ordine di berluskaiser"...
Anche a me da fastidio l'oscuramento o la chiusura (anche temporanee) di un servizio informativo, ma se LA MAGISTRATURA (la stessa che quando arresta IN VIA PREVENTIVA E IN BASE A SOSPETTI un manager indagato per corruzione riceve applausi) ha ritenuto che vi fossero motivi per procedere ad una indagine... ciò mi spinge a PORMI IL DUBBIO se, magari, eventualmente, *qualche buona ragione l'avessero*. Voi non lo fate. Voi avete la verità in tasca. Voi siete i custodi della libertà... beh di solito chi si propone come custode della libertà, una volta girata pagina è diventato il nuovo carceriere.
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Massimo
Ospite





MessaggioInviato: 10 Ott 2004 23:14    Oggetto: Ma qualcuno pensa anche con la propria testa? Rispondi citando

Non è che prima di sentenziare giudizi, sia il caso di avere maggiori informazioni sul _perchè_ il sito è stato sequestrato?
Ah, dimenticavo voi tutti conoscete già perfettamente tutti i complotti americani, e le operazioni di censura che ci stanno sotto.
Almeno prima di parlare abbiate la coerenza di documentare quanto dite visto che vi tacciate di fare (dis)informazione.
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Giramentorno Seghetti
Ospite





MessaggioInviato: 11 Ott 2004 08:49    Oggetto: Contestazione al sequestro dei dischi. Rispondi citando

Certo che alla Indymedia non sono stati abbastanza furbi da avere la copia dei dati dei dischi sequestrati, e per ripartire dovranno lavorare non poco. Un pretesto di qualche vera o presunta violazione delle leggi, per le " Autorità " , per poter mettere le mani sui dati degli utenti onesti e tenerli sotto controllo, ciò comporta che la riservatezza dei dati sensibili e dei movimenti letterali e dei dati, programmi ed altro, così da " ricattare " o sopprimere la volontà e l'intelligenza di noi tutti ad esprimere ciò che abbiamo dentro di noi,
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Ospite






MessaggioInviato: 11 Ott 2004 10:14    Oggetto: Intervento richiesto da Procura di Bologna Rispondi

"Il capo della procura di Bologna, Enrico di Nola, invece, ha dichiarato nelle scorse ore di non escludere che l'oscuramento di Indymedia "sia stato eseguito in conseguenza della nostra inchiesta": la Procura si occupa infatti di un caso di vilipendio delle istituzioni e della Repubblica per i commenti apparsi su Indymedia all'indomani del sanguinoso attentato di Nassiryah."

(http://punto-informatico.it/p.asp?i=49959)

Ma pensa un po', tutto questo blablabla sulla censura e sulla c.d. liberta' di informazione e' stato scatenato dalla Procura di Bologna!

(Questo non ha impedito ai soliti furbetti di inscenare la quotidiana tiritiera di lamentazioni contro il governo, il Regime, l'imperialismo usw.)
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