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Sconfiggere Urbani si può
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Autore Messaggio
Ospite






MessaggioInviato: 23 Mag 2004 21:18    Oggetto: si tornerà di nuovo a comprare i cd masterizzati Rispondi citando

si tornerà a comprare i cd mastrerizzati nelle metropolitane favorendo sicuramente le organizzazioni "pirate"...ma forse,non è quello che vogliono i legislatori visto che attraverso il p2p non c'era più bisogno nemmeno delle suddette organizzazioni?
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Massix
Ospite





MessaggioInviato: 24 Mag 2004 11:26    Oggetto: Adottiamo un modello che funziona. Rispondi citando

Sono convinto che il problema non è il sig. Urbani e la sua banda, ma il modo in cui noi (consumatori in generale) approcciamo il problema (almeno per quanto riguarda la sfera musicale).
Gli "ostaggi" delle major non sono solo coloro che cedono il diritto d'autore, ma anche noi che ci ostiniamo a cercare di aggirare regole scritte da altri per altri.
Non sarebbe forse il caso cambiare radicalmente modello? Forse si.
Gli autori non hanno ancora ben compreso il circolo vizioso nel quale sono caduti. Produrre/vendere/Proteggere-i-diritti/vendere-meno
Vogliono fare soldi con le loro "opere dell'ingeno"? Bene! Questo mi sembra un sacrosanto diritto, ma si rendono però conto che all'aumentare del numero di autori la fetta per ciascuno diventa sempre più piccola?
In fondo la torta sul tavolo del mercato non è infinita, soprattutto perchè all'aumentare del costo di ogni 'fettina' il compratore comprerà sempre meno 'fettine'.

Accennavo ad un radicale cambiamento di questo modello, ma forse dovrei dire: abbandoniamo questo modello a favore di uno migliore, già collaudato ed effettivamente funzionante.

Sto parlando del modello "Free Software"; ho provato a chiedermi perchè funziona e come mai c'è tanta gente che mette in campo il prodotto del suo ingegno a costi, il più delle volte, nulli,
altre volte basato sul meccanismo della donazione spontanea.
Eppure questi signori buttano una notevole quantità di tempo e risorse nello sviluppo di applicativi software; molti ci campano egregiamente!
Non credo che la maggior parte di essi lo faccia solo per la gloria ?!?!?!

Perchè non proviamo a ri-educare coloro che producono opere dell'ingegno secondo questa ideologia? Sono convinto che possiamo farlo.
Possiamo urlare a gran voce che saremmmo disposti sostenere i loro sforzi dedicati alla "Free Music Foundation" (Tanto per dargli un nome), ma che saranno comunque liberi di
pubblicare le loro opere anche attraverso questa o quella etichetta commerciale (Non-Free). Lo sforzo che dovrebbero fare, sarebbe minimo.

In fondo la rete può sicuramente prefigurarsi come un immenso partner virtuale per tutti coloro che desiderano promuovere il loro "Prodotto dell'ingegno".

Non a caso nell'articolo appare uno dei nomi più importanti in questo particolare modo di comunicare: Richard Stallman.
Ma ripeto che l'educazione al "Free" e/o "Open" non può limitarsi a coloro che ne usufruiscono, bensì è un modello che funziona solo se adottato anche da coloro che mettono in gioco
il prodotto del loro ingegno.

Un po' di feedback sarebbe quantomai gradito.

Massix
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Ospite






MessaggioInviato: 24 Mag 2004 12:20    Oggetto: Rispondi citando

L'uso personale noprofit di un qualcosa che altri mettono in condivisione in internet, non può essere vietato.
Il Copyright, poi, riguarda i diritti d'autore, sì, ma i diritti commerciali. Chi non fa commercio non può vedersi applicare, in virtù di un'estensione della norma, un divieto che non lo riguarda ipso facto.
L'unico risultato, forse sperato, è quello di terrorizzare quelli che fanno file-sharing.
L'Italia delude ancora una volta, per la produzione normativa di qualità.
Uno Stato si identifica per la qualità delle sue norme, e l'Italia è da tanti decenni che a vario titolo, ha abbandonato la sua vocazione al Diritto.
Legiferare, poi, lo fanno anche gli Stati peggiori, per reprimere le azioni non condivise dal potere e terrorizzare le persone.
Le nostre leggi dovrebbero essere il frutto di una pianta sana, con solide radici e che con i propri rami cerca il cielo.
Ma il cielo della destra è il denaro ...
E quando il denaro da strumento degli esseri umani fa diventare gli stessi suoi strumenti, le persone non possono più alzare lo sguardo e vedere sopra di loro ... il cielo.
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digimagg
Ospite





MessaggioInviato: 24 Mag 2004 15:03    Oggetto: Rispondi citando

Signori, cos'altro vi aspettavate dalla "Casa delle Libertà" ? (per chi non lo sapesse, così si è autodenominata - incredibile ma vero !!! - la coalizione Forza Italia/Alleanza Nazionale/U.D.C./Lega Nord che da vita al presente governo Berlusconi - Il governo più longevo nella storia della Repubblica... )
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Ospite






MessaggioInviato: 25 Mag 2004 07:25    Oggetto: Manca un piccolo particolare... Rispondi citando

A parte il fatto che l'articolo si basa su luoghi comuni e sull'assoluta ignoranza del mercato musicale, faccio notare che l'autore tralascia un piccolo particolare: la produzione di contenuti costa...
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asbestol
Ospite





MessaggioInviato: 25 Mag 2004 19:57    Oggetto: Strumenti tecnici e legali Rispondi citando

Oltre alla licenza Creative Commons, segnalerei
http://mute-net.sourceforge.net, emblematico di come
il decreto urbani sia inutile nel fermare il mare
dello scambio dati in rete, anonimo e criptato. sara'
una tempesta; ci vuole solo tempo; gli strumenti gia' ci sono. con un simile programma, e' gia' un passo avanti nella direzione della privacy e del libero scambio.
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Ospite






MessaggioInviato: 27 Mag 2004 15:55    Oggetto: Denunciare la SIAE all'antitrust Rispondi citando

MI chiedo se non sia possibile denunciare la posizione dominante della SIAE in Italia. Se sono un artista DEVO per forza iscrivermi pagando la quota d'ingresso e distribuendo parte dei miei introiti in tasse e balzelli SIAE, senza la benchè minima garanzia e trasparenza su come questi ultimi verranno distribuiti.
Non è possibile creare altre nuove associazioni di artisti (anche locali o nazionali) alternative alla SIAE che permettano agli artisti di avere la libertà di scelta su come investire parte dei loro sforzi?
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samsan
Ospite





MessaggioInviato: 05 Set 2004 18:05    Oggetto: Italia nazione di mercenari Rispondi citando

Purtroppo l'italia è una nazione di mercenari e di vampiri che bramano soldi in tutti i modi possibili; il fatto che Berlusconi voglia incremetare la Medusa solo perchè ne è il proprietario, invade così il mercato libero delle vendite degli artisti; voglio precisare che non sono comunista e mai lo diventerò ma la liberta di essere informati o di conoscere deve essere svincolata da milioni di tasse che ingrassano parassiti nullafacenti come copyright ecc....; se il nostro presidente del consiglio invece di fare leggi che tutelano se stesso se ne stasse buono e facesse leggi che regolano effettivamente l'Italia quella vera, forse uno si sentirebbe realmente fiero di essere ITALIANO!
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anto
Ospite





MessaggioInviato: 01 Set 2005 16:26    Oggetto: sono preoccupato Rispondi

alcuni mesi addietro ho regalato un paio di scarpe ad un amico.potrebbe essere pirateria?
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